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CAPITOLO 4: Indagine dell’impatto di Empatia e Alessitimia nell’assistenza

4.2 Materiali e metodi

La ricerca è stata condotta attingendo a banche dati online, quali Medline e PubMed, visionando articoli scientifici specifici che abbiano preso in esame quanto stiamo analizzando; le parole chiave per la ricerca sono state: empatia, infermiere e burnout. Sono stati selezionati studi sperimentali, osservazionali e revisioni di letteratura.

Abbiamo utilizzato le seguenti definizioni:

• empatia: capacità di vedere il mondo come gli altri lo vedono, di non essere giudicanti e comprendere i sentimenti degli altri[14];

• burnout: sindrome dettata dagli stress correlate all’impiego e caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e scarso senso di realizzazione personale[15];

• alessitimia: inabilità di comprendere e descrivere i sentimenti dell’altro[16], di identificare i sentimenti e di comunicarli, e di orientare il proprio pensiero all’esterno.

L’indagine statistica del nostro studio primario esplorativo è stata realizzata grazie al ricorso delle seguenti metodiche:

• per le congruenze di più di due gruppi, è stata utilizzata l’analisi della varianza (ANOVA);

• per le congruenze di gruppi su variabili categoriali è stato utilizzato il test del

Chi-quadrato di Pearson;

• per congruenze di singoli items a due gruppi è stato utilizzato il test di Mann-

Whitney;

• per congruenze di singoli items a più di due gruppi sono stati utilizzati il test

di Friedman e i confronti post-hoc.

Lo studio è stato impostato seguendo la struttura PICO:

• P = Problem = misurare l’empatia e alessitimia negli infermieri in setting diversi;

• I = Intervention = rilevazione attraverso due questionari JSPE e TAS-20 in quattro Unità Operative;

• C = Comparation = Comparazione tra dati ottenuti nelle quattro Unità Operative ed eventuali correlazioni socio-anagrafiche;

• O = Outcome = differenza statistica tra le quattro Unità operative e tra differenze socio-anagrafiche.

L’indagine è stata svolta presso l’Ospedale Cisanello di Pisa; sono stati intervistati gli infermieri di quattro Unità Operative, selezionate cercando di scegliere setting diversi per intensità e tipologia di cura:

1. U. O. Anestesia e Rianimazione Trapianti; 2. U. O. Endocrinochirurgia;

3. U. O. Neurologia; 4. U. O. Geriatria.

Sono stati utilizzati due strumenti differenti convalidati nella letteratura: il Jefferson

Scale of Physician Empathy: Health provider (JSPE-HP) e la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20).

La JSPE-HP è un test sviluppato dai ricercatori del Centre for Research in Medical

Education and Health Care al Jefferson Medical College, Philadephia, USA. Lo

strumento si compone di 20 items, ognuno costituito da una scala Likert (Massimo accordo = 7, Massimo disaccordo = 1) e richiede un tempo massimo di compilazione di 10 minuti. All’interno della scala sono presenti 10 frasi negative che presuppongono un punteggio ribaltato. Il punteggio minimo è pari a 20, mentre il punteggio massimo è pari a 140. Un punteggio elevato presuppone un miglior orientamento o un comportamento empatico più marcato da parte dell’infermiere. L’analisi fattoriale della scala ha messo in evidenza tre fattori principali: “coinvolgimento emotivo”, “cogliere la prospettiva del paziente”, e “mettersi nei panni del paziente” che costituiscono i tre elementi determinanti dell’empatia. La scala fa riferimento più precisamente all’empatia intesa come attributo cognitivo, per questa ragione 7 dei 20 items fanno riferimento alla “comprensione”.

Dai 20 items contenuti nel questionario si estrapolano tre categorie d’indagine: • perspective taking: capacità di fare deduzioni riguardo lo stato affettivo altrui; • compassionate care: capacità di fornire cure compassionevoli;

• stand in patient’s shoes: capacità di immedesimarsi e mettersi nei panni del paziente.

La Toronto Alexithymia Scale nasce dal gruppo di ricerca di Toronto guidato dal Graeme Taylor e la versione attuale della Toronto Alexithymia Scale TAS-20, composta da 20 items, è un questionario di autovalutazione basato su una scala Likert a 5 punti. Si possono ottenere punteggi da un minimo di 20 a un massimo di 100. I soggetti vengono suddivisi in:

• Non Alessitimici con punteggi inferiori a 51; • Borderline con punteggi compresi tra 51 e 60; • Alessitimici con punteggi superiori o uguali a 61.

Delle 20 domande del test si riassumono i risultati sotto forma dei seguenti tre fattori: • fattore 1 – DIF: difficoltà di identificare i sentimenti (R score 5-35);

• fattore 2 – DCF: difficoltà di comunicare i sentimenti (R score 5-25); • fattore 3 – EOT: pensiero orientato all’esterno (R score 5-40).

Il JSPE-HP è il seguente questionario:

Valuti ciascuna frase assegnandole un punteggio che va da 1 (massimo disaccordo) a 7 (massimo accordo).

1 La comprensione dello stato emotivo dei pazienti e dei loro familiari da parte dei professionisti sanitari non influisce sull’esito delle cure

1 2 3 4 5 6 7

2 I pazienti si sentono meglio quando i professionisti sanitari comprendono i loro stati emotivi.

1 2 3 4 5 6 7 3 Per un professionista sanitario è difficile vedere le cose dal punto di

vista dei pazienti 1 2 3 4 5 6 7 4 Nella relazione tra professionista sanitario e paziente la comprensione

del linguaggio del corpo è tanto importante quanto la comunicazione verbale

1 2 3 4 5 6 7

5 Il senso dell’umorismo del professionista sanitario contribuisce ad un migliore risultato clinico

1 2 3 4 5 6 7 6 Poiché le persone sono diverse, è difficile vedere le cose dal punto di

vista dei pazienti 1 2 3 4 5 6 7 7 Durante il colloquio con i pazienti non è importante prestare attenzione

ai loro stati emotivi 1 2 3 4 5 6 7 8 L’attenzione nei confronti delle esperienze personali dei pazienti non

influisce sull’esito delle cure 1 2 3 4 5 6 7 9 I professionisti sanitari dovrebbero provare a mettersi nei panni dei

pazienti quando si prendono cura di loro

1 2 3 4 5 6 7 10 I pazienti apprezzano la comprensione del loro stato emotivo da parte

del professionista sanitario in quanto tale comprensione è terapeutica di per sé

1 2 3 4 5 6 7

11 Le malattie possono essere curate solo con trattamenti mirati; pertanto i legami emotivi tra professionisti sanitari e pazienti non hanno

un’influenza significativa sugli esiti delle cure

1 2 3 4 5 6 7

12 Chiedere ai pazienti che cosa stia accadendo nelle loro vite personali

non è d’aiuto per la comprensione dei loro problemi di salute 1 2 3 4 5 6 7 13 I professionisti sanitari dovrebbero provare a comprendere che cosa

sentono e pensano i loro pazienti prestando attenzione ai loro messaggi non verbali ed al linguaggio del corpo

1 2 3 4 5 6 7

14 Credo che l’emozione non abbia posto nel trattamento delle malattie 1 2 3 4 5 6 7 15 L’empatia è un’abilità terapeutica senza la quale il successo di un

professionista sanitario è limitato

1 2 3 4 5 6 7

16 Una componente importante della relazione tra professionisti sanitari e i loro

pazienti è la comprensione del loro stato emotivo e di quello dei loro familiari

1 2 3 4 5 6 7

17 I professionisti sanitari dovrebbero provare a pensare come i loro pazienti per

poter fornire un’assistenza migliore

1 2 3 4 5 6 7

18 I professionisti sanitari non dovrebbero permettere a sé stessi di farsi influenzare dai forti legami personali tra i pazienti ed i componenti delle loro famiglie

1 2 3 4 5 6 7

19 Non mi piace la letteratura non medica e non amo l’arte 1 2 3 4 5 6 7 20 Credo che l’empatia sia un fattore importante nell’assistenza dei

pazienti 1 2 3 4 5 6 7

Il TAS-20 è il seguente questionario:

Seguendo le istruzioni sottoelencate indichi quanto è d’accordo o no con ciascuna delle seguenti affermazioni segnando una x sopra il numero corrispondente. Segnare una sola risposta per ciascuna frase.

1 = non sono per niente d’accordo 2 = non sono molto d’accordo

3 = non sono né in accordo né in disaccordo 4 = sono d’accordo in parte

5 = sono completamente d’accordo

1 Sono spesso confuso/a circa le emozioni che provo 1 2 3 4 5 2 Mi è difficile trovare le parole giuste per esprimere i miei sentimenti 1 2 3 4 5 3 Provo delle sensazioni fisiche che neanche i medici capiscono 1 2 3 4 5 4 Riesco facilmente a descrivere i miei sentimenti 1 2 3 4 5 5 Preferisco approfondire i miei problemi piuttosto che descriverli

semplicemente

1 2 3 4 5

6 Quando sono sconvolto/a non so se sono triste, spaventato/a o arrabbiato/a

1 2 3 4 5

7 Sono spesso disorientato dalle sensazioni che provo nel mio corpo 1 2 3 4 5 8 Preferisco lasciare che le cose seguano il loro corso piuttosto che

capire perché sono andate in quel modo

1 2 3 4 5

9 Provo sentimenti che non riesco proprio ad identificare 1 2 3 4 5 10 È essenziale conoscere le proprie emozioni 1 2 3 4 5 11 Mi è difficile descrivere ciò che provo per gli altri 1 2 3 4 5 12 Gli altri mi chiedono di parlare di più dei miei sentimenti 1 2 3 4 5 13 Non capisco cosa stia accadendo dentro di me 1 2 3 4 5 14 Spesso non so perché mi arrabbio 1 2 3 4 5 15 Con le persone preferisco parlare di cose di tutti i giorni piuttosto che

delle loro emozioni

1 2 3 4 5

16 Preferisco vedere spettacoli leggeri, piuttosto che spettacoli a sfondo psicologico

1 2 3 4 5

18 Riesco a sentirmi vicino ad una persona, anche se ci capita di stare in silenzio

1 2 3 4 5 19 Trovo che l’esame dei miei sentimenti mi serve a risolvere i miei

problemi personali 1 2 3 4 5 20 Cercare significati nascosti in films o commedie distoglie dal piacere

dello spettacolo

1 2 3 4 5

Tabella 2: il questionario TAS-20.

Agli item 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 20, si attribuisce 1 punto se la risposta è “1”, 2 punti se la risposta è “2”, 3 punti se la risposta è “3”, 4 punti se la risposta è “4”, 5 punti se la risposta è “5”; agli item 4, 5, 10, 18, 19, l’attribuzione dei punteggi è invertita: 1 punto se la risposta è “5”, 2 punti se la risposta è “4”, 3 punti se la risposta è “3”, 4 punti se la risposta è “2”, 5 punti se la risposta è “1”.

Alcune informazioni aggiuntive sono state richieste agli infermieri attraverso la compilazione di una scheda anagrafica, per permettere il confronto dei risultati con eventuali raggruppamenti. I dati richiesti riguardavano:

• Età: 20-39 __ 40-49__ >49__ • Sesso: M____ F_____

• Scolarità: Diploma___ Laurea____

• Anni di servizio: 1-10 ____ 11-20 ___ >20____

• Corsi di aggiornamento riguardanti la comunicazione/empatia Sì___ No___

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