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di Riccardo Beltramo 1 , Giovanni Peira 2 , Giacomo Pasino 3 ,

2. Materiali e Metodi

Al fine di esplorare le potenzialità turistiche del territorio del Canavese di pianura a livello sistemico è stata utilizzata la Stakeholder Theory e il coin-volgimento delle diverse tipologie di attori che incidono nei processi di va-lorizzazione, promozione e sviluppo turistico. Partendo dalle sollecitazioni ricevute fin dai primi incontri territoriali, l’attività di ricerca è stata struttu-rata secondo la figura 1 riportata di seguito:

Partendo dalle attività proprie del destination management and

marke-ting, le categorie di stakeholder individuate indispensabili per poter avere un

quadro d’insieme della destinazione (sia da un punto di vista della domanda che dell’offerta turistica), si allineano con quanto espresso da Presenza (2007) nella figura 2 riportata di seguito, all’interno della quale sono stati evidenziati gli stakeholder coinvolti direttamente nell’attività di indagine svolta (si precisa che sono stati contattati i tour operator incoming interni alla destinazione e che le associazioni di promozione coinvolte sono sia interne che esterne alla destinazione, queste ultime di livello regionale):

Fig. 2 – Categorie di Stakeholders coinvolti

L’indagine rivolta alla domanda turistica è stata realizzata attraverso la somministrazione di questionari; ne sono stati raccolti 427 nel periodo mag-gio-agosto 2019. Per l’analisi dell’offerta turistica, invece, la richiesta di par-tecipazione alla ricerca è stata inviata a 352 operatori e le risposte ricevute sono state complessivamente 58 (il 16,4% delle richieste inviate).

3. Discussione

L’applicazione del modello della Stakeholder Theory al territorio del Ca-navese si è rivelato utile al fine di mappare ed identificare gli attori turistici

presenti nella destinazione. Questi sono stati successivamente clusterizzati in stakeholder legati all’offerta ed alla domanda turistica oltre che attori coin-volti nel processo di governance attuale. Infine, l’attività di ricerca si è con-centrata su una prima fase di raccolta del punto di vista dei diversi stakehol-der per ottenere le informazioni necessarie a valutare la vocazione turistica dell’area di riferimento, con la possibilità di essere incrementata da step di ricerca successivi, sulla base del modello e delle metodologie fino a qui messe in campo.

Tra gli attori dell’offerta turistica figurano in particolare gli operatori della ricettività, i fornitori di altri servizi turistici (guide ed accompagnatori

in primis) e i tour operator incoming, i quali ritengono necessario

l’incre-mento delle attività di promozione della destinazione; inoltre, emerge una polverizzazione nella tipologia di prodotti offerti e di iniziative, a discapito di un’affermazione turistica univoca del Canavese. Un aspetto rilevante è rappresentato dal trend positivo nella nascita di iniziative imprenditoriali (so-prattutto giovanili) che si adoperano per costruire un’identità turistica e che propongono una nuova visione del territorio.

Gli attori della domanda sono rappresentati dai turisti-visitatori, difficil-mente intercettabili a causa dell’assenza di forti elementi di polarizzazione per quanto riguarda gli attrattori turistici ed i target di riferimento. Per ini-ziare ad approfondire il punto di vista dei fruitori della destinazione turistica sono stati elaborati diversi campioni. In particolare, il Canavese non ha an-cora una chiara identificazione turistica agli occhi dei visitatori e anche ele-menti conosciuti a livello internazionale, come il Parco Nazionale del Gran Paradiso (l’area piemontese) ed il Carnevale di Ivrea, raramente sono ricol-legati al loro territorio di appartenenza geografica.

Infine, per quanto riguarda gli attori coinvolti nel processo di governance attuale, dalla numerosità e varietà di quelli intervistati (enti di promozione, consorzi turistici, associazioni di categoria) emerge la mancanza di un ente coordinatore che si occupi della governance del Canavese in termini siste-mici, con la difficoltà quindi di un’organizzazione generale tra le varie ini-ziative ed attività, che risulta di fondamentale importanza per dar vita ad una destinazione turistica riconosciuta ed identificabile all’esterno.

Conclusioni

L’attività di ricerca realizzata in questa fase, applicando la Stakeholder

quadro sistemico (anche se non esaustivo) del settore turistico nell’area og-getto di indagine.

L’incrocio degli elementi emersi suggerisce la necessità di lavorare per migliorare (e per certi aspetti costruire) un’identità turistica territoriale ben definita, attraverso due aspetti principali: l’incremento della partecipazione dei singoli stakeholder (imprese private ed enti pubblici) alle reti che si sono formate e si stanno formando sul territorio; la capacità di coloro che si occu-pano di destination management & marketing di coordinarsi tra loro e di mettere in campo delle politiche capaci di polarizzare e conciliare gli inte-ressi degli stakeholder, incentivandone così la partecipazione diretta. In se-guito alla creazione e rafforzamento dell’identità turistica del Canavese, ri-sulta fondamentale mantenere il corretto funzionamento della destinazione attraverso processi di governance capaci di coinvolgere in modo continua-tivo e diretto gli stakeholder ed i policy maker della destinazione stessa, senza perdere di vista l’analisi della domanda turistica, da cui dipendono le caratteristiche, le preferenze e le modalità di visita dei fruitori del territorio (turisti effettivi e potenziali).

L’indagine svolta deve essere inquadrata come una ricerca di tipo esplo-rativo, le cui attività hanno posto le basi in termini di metodologia, strumenti ed informazioni utili per poter essere replicata sul territorio al fine di appro-fondire gli elementi rilevanti per i policy maker nel processo di migliora-mento dell’identità turistica del Canavese.

In conclusione, il territorio oggetto di indagine presenta tutte le potenzia-lità per affermarsi come destinazione turistica attrattiva non solo per escur-sionisti e visitatori provenienti dalle zone limitrofe, a patto di mettere in campo strategie strutturate di collaborazione, durature e coordinate, tra il set-tore pubblico e gli stakeholder privati.

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