Pianta madre di Striato dolce (S. Moruzzi)
Frutti di Striato dolce [S. Moruzzi)
Paolo Ermacora, Università di Udine [email protected]
MELO ZEUKA DI RODDA
Malus domestica Borkh.Luogo, livello e condizioni di diffusione Pianta di vigore scarso con portamento semi-aperto. Foglie: di dimensioni medio-grandi, ellittiche, mediamente lucide. Frutto di pezzatu-ra media con colore di fondo da verde a verde-giallo e sovraccolore da rosso-arancio a rosso scuro, uniforme/striato, esteso fino al 75% della superficie. Polpa bianco-crema, di tes- situra media e buona succosità.
Caratteri di riconoscimento
Pianta dotata di buone capacità di adattamento, anche se la produzione non è sempre costante. La maturazione avviene con buona uniformità circa tre settimane dopo Golden D. Le caratteristiche organolettiche e gustative dei frutti sono buone. Sensibile ad attacchi di ticchiolatura specie sulle foglie.
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche
Da consumo fresco, ottima l’attitudine alla frigoconservazione, buona l’attitudine alla tra-sformazione in succo.
Luogo di conservazione
Oltre alla pianta madre a Rodda (Pulfero, UD), esemplari sono presenti nei campi catalogo di Enemonzo e Pantianicco (UD) e Polcenigo (PN).
Natura e livello di conoscenza
Le numerose accessioni di Zeuka presenti nei campi catalogo del Friuli Venezia Giulia testi-moniano la sua importanza storica in regione ed in particolare nelle Valli del Natisone.
Referente
La mela Zeuka è sicuramente la varietà autoctona friulana più diffusa sul territorio regionale, tanto che nei campi catalogo e nella pubblicazione Pomologia Friulana se ne contano una quindicina di accessioni spesso con caratteristiche abbastanza diverse.
Uso nella tradizione
Giovane pianta di Zeuka di Rodda (L. Fabro)
Frutti di Zeuka di Rodda (E. Strazzolini)
Paolo Ermacora, Università di Udine [email protected]
Olea europea L.
Luogo, livello e condizioni di diffusione Pianta di elevata vigoria, assurgente, a struttura compatta.
Caratteri di riconoscimento
E’ molto sensibile all’”occhio di pavone”. La pianta predilige terreni asciutti e ventilati. E’ una cultivar molto interessante per la produzione di olio di elevata qualità, ricco di polifenoli (oltre la media) con sentori di carciofo e pomodoro. Si confeziona anche come monocultivar, nei blend è nettamente dominante.
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche
Solo per produzione di olio, sia per blend che monocultivar.
E’ presente nel campo catalogo dell’Istitu-to Tecnico Agrario di Cividale del Friuli, ma anche in diversi campi catalogo in Italia. Natura e livello di conoscenza
E’ nota in tutta l’Istria e nel Friuli Venezia Giulia per tradizione, ma è oggetto anche di studio del CRA di Spoleto.
Referente
Ennio Scarbolo, ERSA FVG [email protected]
La varietà è presente in provincia di Trieste nelle zone di S. Dorligo della Valle e Muggia, nell’Istria slovena e croata e in tutta la regione Friuli Venezia Giulia.
Uso nella tradizione
Luogo di conservazione
OLIVO BIANCHERA
Olive Bianchera non ancora mature (E. Scarbolo)
OLIVO DROBNICA
Olea europea L.Luogo, livello e condizioni di diffusione Pianta di elevata vigoria, assurgente, a
strut-tura compatta con ramificazione media e semipendula e accrescimenti annuali modesti.
Caratteri di riconoscimento
Nonostante sia una pianta vigorosa gli accrescimenti annuali dei germogli sono modesti, ma con produzione costante, così che si potrebbe evitare la potatura una volta che la pian-ta si è complepian-tamente formapian-ta. L’olio che produce non è di gran qualità, appena spremuto è fruttato, ma per il basso contenuto di polifenoli degrada velocemente.
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche
Solo per produzione di olio (blend).
Luogo di conservazione
S. Dorligo della Valle, ma anche in diversi campi catalogo.
Natura e livello di conoscenza
Conosciuto per tradizione locale, ma at-tualmente anche oggetto di studi del CRA di Spoleto.
Referente
Ennio Scarbolo, ERSA FVG [email protected]
Presente nella provincia di Trieste, nelle zone di S. Dorligo della Valle e Muggia. Si trova come ricacci di vecchi ceppi in seguito a dan-ni da freddo (1929). E’ poco presente nei nuovi impianti, conosciuto solo dai cultori. La pianta madre è situata a S. Dorligo della Valle, ma anche in diversi campi collezione.
Uso nella tradizione
Olive Drobnica ormai mature (E. Scarbolo)
OLIVO GORGAZZO
Olea europea L.Luogo, livello e condizioni di diffusione Albero molto vigoroso ed espanso, chioma densa, portamento pendulo, foglie di colore verde intenso.
Caratteri di riconoscimento
E’ resistente agli attacchi di “occhio di pavone”, mediamente resistente alla mosca dell’olivo e al freddo. Essendo una pianta molto vigorosa, il sesto di impianto delle tale-e dtale-evtale-e tale-esstale-ertale-e almtale-eno di 6x6 mtale-etri. Si alltale-eva a vaso policonico con l’inclinaziontale-e dtale-elltale-e branche principali a 45°, senza concimazioni azotate. La cultivar è autofertile, ma si avvantaggia dell’impollinazione incrociata. Il periodo di raccolta delle olive è fine ottobre-novembre.
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche
Solo per produzione di olio.
Luogo di conservazione
La pianta madre si trova presso il campo collezione dell’Istituto Tecnico Agrario di Cividale del Friuli. Le piante originarie sono sparse nel bosco attiguo alla sorgente del Gorgazzo nel comune di Polcenigo (PN), da qui il nome.
Natura e livello di conoscenza
Cultivar oggetto di studio e descrizione da parte del CRA di Spoleto. E’ una cultivar che si sta diffondendo in Friuli Venezia Giulia ed è sempre presente nei nuovi impianti (20-25%) sia come impollinatore, che per la produzione di un ottimo olio fruttato, ricco di polifenoli, che ben si adatta nella composi-zione dei blend.
Referente
Ennio Scarbolo, ERSA FVG [email protected]
Diffuso sui colli del Friuli Venezia Giulia, si sta diffondendo anche in Slovenia e nel vici-no Veneto. E’ covici-nosciuto anche sotto i vici-nomi di: Frantoio, Casaliva, Rasara. All’analisi del DNA è molto simile alla cultivar. Frantoio, ma si differenzia da questa per l’invaiatura che avviene molto più tardi.
Uso nella tradizione
Olive Gorgazzo prima della maturazione (E. Scarbolo)
Pyrus communis L.
Luogo, livello e condizioni di diffusione Pianta di vigore medio e portamento semi-aperto. Frutto di pezzatura medio-grossa, mali-forme, abbastanza simmetrico. Buccia di colo-re da verde a verde-brunastro, aspetto superfi-ciale liscio con rugginosità presente su gran parte della superficie. La polpa è di colore bian-castro, tessitura media, elevata consistenza e caratterizzata da sapore medio, aromatico in seguito alla cottura.
Caratteri di riconoscimento
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche
Piante dei campi catalogo di Enemonzo e Pan-tianicco (UD) e Polcenigo (PN).
Le pere di questa varietà finivano di matura-re in fruttaio e venivano poi degustate sino a fine inverno, bollite o cotte al forno.
Natura e livello di conoscenza
Varietà interessante per la produttività degli alberi e la rilevante pezzatura dei frutti; questi, poco desiderabili per il consumo fresco, lo erano assai di più una volta cotti ed andavano a ruba al mercato giornaliero di Cormons, grazie all’eccellente presentazione in paioli di rame ben lucidati.
Referente
Baldovino Toffolutti, ARPA FVG [email protected]
Sino al deperimento nel 2012, l’annosa pianta madre dell’accessione “Pettorale” introdotta nei campi di Enemonzo e Pantianicco (UD) e Polcenigo (PN), si trovava a Montona di Cormons (GO),presso