L’emissione dei primi cat bond risale agli anni ’70, anche se una loro più rapida diffusione si è avuta solo agli inizi degli anni ’90, in seguito all’uragano Andrew che spinse le compagnie assicurative a cercare finanziamenti sul mercato a seguito dell’ingente volume di perdite da coprire.
Pur non essendo ancora ampio come quello riassucurativo, il mercato dei cat bond è di fondamentale importanza per le assicurazioni che riescono in tal modo a coprire gli strati più elevati del rischio assicurativo catastrofale che solitamente non trovano efficace copertura attraverso la riassicurazione tradizionale.
Un altro elemento importante che sta facilitando la diffusione di questo tipo di obbligazioni sui mercati di capitali riguarda la loro trasparenza. Rispetto agli ABS (dove l’acquirente è contemporaneamente esposto al rischio di insolvenza, di liquidità e di cambio, qualora i crediti posti a garanzia risultino inesigibili o se si manifestino dei ritardi nella corresponsione degli interessi o siano emessi in una differente valuta), nei
cat bond i rendimenti provengono dalle performance, facilmente individuabili, degli asset facenti capo al fondo a garanzia collaterale. Lo sponsor ha quindi un ruolo
decisamente più importante rispetto a quello che ha nella gestione di altre securities in quanto deve prestare una maggiore attenzione alla qualità dei titoli che sono collegati ai
cat bond.
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Cfr. J. David Cummins, Cat bonds and other risk-linked securities: state of the market and recent
Dagli inizi degli anni ’90 il mercato dei cat bond ha avuto un sensibile aumento, sia per quel che concerne la dimensione, con un maggior numero di imprese che si affidano a questo strumento finanziario, sia come liquidità. Grazie poi alla loro natura particolare questo tipo di cartolarizzazioni non ha risentito particolarmente della crisi nel 2008 che invece si è formata e poi propagata con i titoli ABS.44
Se si osserva il capitale totale a disposizione nel settore riassicurativo mondiale fino al 2012, si può notare come questo abbia raggiunto addirittura una cifra di 505 miliardi di dollari nel 2012, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Il forte aumento del capitale accumulato ha però creato degli squilibri tra domanda e offerta. Ad un aumento dell’ offerta, per il totale del comparto riassicurativo, si è contrapposta però una domanda stabile per la copertura dei rischi catastrofali, al contrario di quanto si è potuto notare per la riassicurazione di altre tipologie di rischio. Tra i fattori alla base del calo della domanda, vi sarebbe anche il mancato miglioramento della patrimonializzazione delle compagnie assicuratrici, indotta anche dalle regole prudenziali imposte dalle autorità di vigilanza. Anche nel 2013 l’offerta riassicurativa nel suo complesso ha continuato a rimanere maggiore della domanda.
Esaminando in maniera più precisa il mercato dei cat bond è possibile osservare come i risultati nel 2012 siano stati particolarmente positivi. Nel 2012 si sono avute 27 emissione per un volume pari a 6,3 miliardi di dollari con un +36% rispetto all’anno precedente. Come si può notare dalla Figura 28 questo è un livello decisamente elevato secondo solo a quello del 2007. In totale, fino al 2012, il capitale assicurato attraverso l’uso di cat bond ha raggiunto una cifra ragguardevole, pari a circa 16,5 miliardi di dollari. Nonostante i buoni risultati descritti per il mercato dei cat bond, è altresì interessante notare come le perdite complessive stimate per le compagnie di assicurazione e riassicurazione per il 2012, nonostante la bassa frequenza di eventi catastrofali, ammontassero a circa 48,4 miliardi di dollari di cui, come descritto in precedenza, solo 6,3 miliardi erano coperti da cat bond, segno che questo mercato ha
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ancora ampi margini di crescita.45
Solo in questo ultimo periodo, in ritardo rispetto agli Stati Uniti e ad altri Paesi europei, le imprese di assicurazione italiane hanno cominciato ad emettere i loro primi cat bond. La prima compagnia che ha emesso un cat bond in Italia è Assicurazioni Generali S.P.A per un valore di 190 milioni di euro, ma molte altre compagnie hanno intenzione di fare lo stesso nei prossimi anni. Il Gruppo Generali ha annunciato di avere stipulato un contratto di riassicurazione con Lion I Re, uno Special Purpose Reinsurance Vehicle (SPV) irlandese, che, per un periodo di tre anni, coprirà le possibili perdite catastrofali che la compagnia triestina potrebbe subire a seguito dei nubifragi in Europa.46
Nel luglio del 2013 è stato emesso il più grande cat bond europeo da parte della compagnia assicurativa francese Groupama Assicurazioni S.P.A per un valore di 280 milioni di euro con una cedola che paga interessi pari al 2.75%. L'emissione è stata
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Cfr. Ania – Associazione italiana tra le aziende assicuratrici, L’assicurazione italiana 2012 2013, 2012, p. 230
46
Cfr. Generali: lancia primo bond da 190 mln a copertura eventi catastrofali su Il Sole 24 Ore
Figura 28 Fonte dei dati: Aon Benfield 2013
realizzata tramite il riassicuratore Swiss Re ed è destinata a coprire i rischi alluvionali in Francia.47
Anche la Banca Mondiale ha emesso il suo primo prestito obbligazionario catastrofale nel 2014. L'accordo per 30 milioni di dollari contribuirà a fornire coperture per il terremoti e gli uragani per un gruppo di 16 nazioni insulari dei Caraibi nel corso dei prossimi tre anni. “Questa è la prima volta che la Banca Mondiale ha emesso
un'obbligazione catastrofale ed è la prima volta che emette un bond non AAA”, ha detto Madelyn Antoncic, tesoriere del Gruppo della Banca Mondiale. Nonostante il rating pari
ad AAA attribuito alla Banca Mondiale, questi titoli non potranno avere la stessa valutazione proprio per la natura stessa del titolo in questione. Infatti, se le isole fossero colpite da una catastrofe gli investitori subirebbero una grave perdita di capitale e questo impedisce appunto il raggiungimento del massimo punteggio. L'accordo consente inoltre alla Caribbean Catastrophe Risk Insurance Facility (CCRIF) di avere una copertura triennale invece di doverla rinnovare annualmente.48