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5. Profilo XDW (Cross-Enterprise Document Workflow)

6.3 XDW Workflow Document

6.3.2 Metadati del CDA-body

Il body del Workflow Document deve essere strutturato (<structuredBody>). Il linguaggio HL7 prevede che il dettaglio di un documento CDA strutturato possa raggiungere fino a tre differenti livelli di specializzazione attraverso gli elementi <section>. Ogni task costituisce una section del body, e all'interno di ogni task le sezioni INPUT e OUTPUT sono definite tramite altre due section. La sezione CONTROL INFO, invece, appartiene al primo livello di specializzazione del linguaggio CDA in quanto contiene le informazioni che riguardano l'intera task in esame e permette di estendere le sovrascritture degli elementi <author>, <effectiveTime> all'interno dell'intera sezione che definisce la task stessa.

Si è deciso di definire uno specifico templateId che identifichi la struttura standard che deve avere ogni task, in modo da poter definire nuove regole di conformità che devono essere verificate da originator e recipient dei documenti. Nello stesso modo si è definito un templateId per le sezioni di INPUT e OUTPUT (le quali sono caratterizzate da una struttura del tutto identica), in modo da poter imporre ulteriori vincoli anche sulla struttura delle due sottosezioni specifiche.

6.3.2.1 Sezione CONTROL INFO

-<code>: è un elemento obbligatorio, che permette di memorizzare il codice identificativo dello

step che viene descritto nella task, mediante l'utilizzo del vocabolario specifico del dominio che utilizza il profilo XDW.

Attributo Tipo Valore Dettagli

codeSystem OID “2.16.840.1.113883....” Identificativo univoco per la codifica

specifica

code CS “12345” Codice descrittivo della task

codeSystemName ST “[VOCABOLARIO_DOMINIO

]” Nome del vocabolario specifico

codeSystemVersion ST “1.0” Versione del vocabolario

displayName ST “[NOME_CODICE] Nome associato al codice specifico

-<author>: elemento obbligatorio che permette di identificare l'autore della task (identificato con

un <id> obbligatorio contenente il codice fiscale e un <id> opzionale che contiene un identificazione dell'anagrafica regionale). Attraverso un'soggetto del tipo <assignedAuthor> è possibile definire indirizzo e recapiti dell'autore, individuare il device utilizzato per redarre il documento e individuare l'organizzazione di appartenenza (nello stesso modo in cui è gestito l'elemento <Author> nell'header del documento). Questa scelta è permessa dalla capacità del linguaggio CDA di sovrascrivere e aggiornare all'interno di ogni sottosezione i valori associati a dei particolari metadati. I nuovi valori valgono all'interno del dominio definito dagli elementi <component> <section>.

6.3.2.2 Sezioni INPUT e OUTPUT

massima pari ad 1 per ogni task. Sono caratterizzate da un codice che descrive la tipologia di sottosezione. Non esiste tuttavia un codice adatto a descrivere una sezione predisposta ad accogliere semplicemente i documenti ed i riferimenti ad oggetti di utilità clinica che sono stati forniti in ingresso al processo che si è svolto mediante la task descritta, e nemmeno un codice per descrivere la sezione predisposta ad accogliere i documenti prodotti all'interno del atto clinico descritto. Per questo motivo si è deciso di definire un nuovo vocabolario che rappresenti le sezioni interne del WorkflowDocument:

Codice Nome_codice

1 “INPUT”

0 “OUTPUT”

Questo vocabolario può essere referenziato all'interno della codifica OID, ottenendo uno specifico codice di riferimento. In questo modo è possibile completare i campi dell'elemento <code> che identifica la sezione di input o output in questo modo:

Attributo Tipo Valore Dettagli

codeSystem OID “[OID DEL VOCABOLARIO]” Identificativo univoco per il

vocabolario di codifica proposto

code CS “1” o “0” Codice descrittivo della sezione input

o output (come definito nel vocablario)

codeSystemName ST “[NOME VOCABOLARIO]” Nome del vocabolario definito

codeSystemVersion ST “1.0” Versione del vocabolario definito

displayName ST “INPUT” o “OUTPUT” Nome associato al codice

-<title>: elemento obbligatorio che definisce il titolo da associare alla sezione di riferimento nel

caso di rendering del documento stesso. Può assumere due valori “Section INPUT” o “Section OUTPUT”.

-<text>: elemento obbligatorio che definisce la porzione human readble del body. Si è deciso di

strutturarlo come una lista (<list>) di oggetti (<item>), alla quale è associata l'etichetta visualizzabile definita dall'elemento <caption>. Attraverso l'elemento caption può essere definito un ID per il particolare documento di riferimento, in modo da poter realizzare una corrispondenza

tra il contenuto del text e il contenuto delle entries. L'elemento caption permette anche di definire un etichetta visualizzabile che viene associata all'elemento referenziato.

-<entry>: è l'elemento che permette di definire la porzione machine processable della section.

Ogni entry è caratterizzata da un elemento <act> al quale è associato un codice che rappresenta la tipologia di atto descritto. Si è deciso anche in questo caso di definire un vocabolario in grado di descrivere le varie tipologie di atti di interesse per il caso del documento di Workflow. In questo caso esistono due tipologie di atti:

-fornire documenti di utilità alla task

-produrre documenti come risultato della task una volta completata Al dizionario così definito sarà associato un nome e un OID.

CODICE NOME CODICE DESCRIZIONE

00 providing_document Atto che descrive la fornitura di

documenti in ingresso alla task

11 Producing_document Atto che descrive la produzione

di documenti in uscita dalla task

Attributo Tipo Valore Dettagli

codeSystem OID “OID d”el dizionario Identificativo univoco per la codifica

code CS “codice dell'atto descritto” Codice descrittivo dell'atto

codeSystemName ST “documental_act ” Nome del vocabolario

codeSystemVersion ST “1.0” Versione del vocabolario

displayName ST “[NOME_ATTO] Nome associato al codice dell'atto

-<reference>: è un sotto-elemento della entry, che permette di definire eventuali

riferimenti ad oggetti esterni. In particolare l'elemento <originalText> permette di correlare il contenuto della porzione narrativa con la porzione processabile, associando all'attributo reference.value il valore del campo della porzione narrativa content.ID. Per esempio se al campo Component/section/text/list/item/content/@ID viene associato il valore “doc1”, allora deve essere associato al campo Component/section/entry/act/reference/originaltext/reference/@value il valore “#doc1” in modo da poter correlare l'informazione contenuta nella parte narrativa con quella

processabile.

-<ExternalDocument>: è l'elemento che permette espressamente di memorizzare il

riferimento al documento esterno, attraverso l'utilizzo di tre distinti <id>: -documentId: id che definisce l'identificativo del documento

-repositoryId: id che definisce l'identificativo del repository in cui è memorizzato il documento

-HomeCommunityId: id che definisce l'identificativo della community a cui appartiene il repository.

Ad ogni documento è associato un ulteriore codice, ricavato dal vocabolario LOINC che permette di individuare la tipologia di documento clinico referenziato:

Attributo Tipo Valore Dettagli

codeSystem OID “2.16.840.1.113883.6.1” Identificativo univoco per la codifica

LOINC

code CS “12345-0” Codice LOINC descrittivo del

documento clinico

codeSystemName ST “LOINC” Nome del vocabolario LOINC

codeSystemVersion ST “2.19” Versione del vocabolario LOINC

displayName ST “[NOME_DOCUMENTO_CLI

NICO]

Nome associato al codice LOINC del documento clinico

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