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Il questionario utilizzato, MOHQ, è uno strumento di facile impiego che consente la rilevazione delle variabili organizzative e di alcuni indicatori del rapporto individuo- organizzazione. Tali aspetti sono capaci di delineare un’accurata valutazione multidimensionale della salute organizzativa come precondizione per interventi di miglioramento (organizzativo, formativo, comunicativo e tecnologico) sui processi assistenziali.

Inteso come strumento di rilevazione e utilizzato per monitorare il clima e il benessere, il MOHQ è stato realizzato nell’ambito del programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con la cattedra di Psicologia del Lavoro della Facoltà di Psicologia 2 dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 2004 il Ministero della Funzione Pubblica ha dedicato un progetto orientato al benessere nelle organizzazioni

44 dando indicazioni alle aziende appartenenti alla Pubblica Amministrazione (PA) di rivedere i modelli di lavoro. Il modello di ricerca-intervento sul benessere organizzativo è stato elaborato attraverso diversi passaggi. In una prima fase i ricercatori dell’Università hanno focalizzato l’attenzione sul concetto di benessere organizzativo per fornirne una possibile definizione. Questo passaggio ha consentito di individuare nel termine benessere organizzativo, come già evidenziato nei capitoli precedenti, “la capacità di un’organizzazione, di essere non soltanto efficace e produttiva, ma anche di crescere e svilupparsi, assicurando un adeguato grado di benessere fisico e psicologico dei propri lavoratori”. Successivamente, sulla base di questa definizione, i ricercatori hanno individuato quattordici dimensioni ritenute fondamentali nel determinare la qualità della vita lavorativa.46 A queste dimensioni sono associati una serie di indicatori di benessere

e di malessere e una scala per la misurazione dei disturbi psicofisici. Le dimensioni e gli indicatori sono stati tradotti in un insieme di domande che hanno portato alla realizzazione del questionario.

La prima sperimentazione, condotta in undici PA, era finalizzata a sviluppare un modello di ricerca sul tema, che consentisse l’individuazione degli aspetti positivi e delle aree critiche dell’organizzazione. A seguito di questa prima iniziativa, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha continuato nella diffusione del modello per consolidare la metodologia sviluppata. Dal 2002 ad oggi, sono circa 300 le PA che hanno realizzato l’indagine e più di 50.000 i dipendenti pubblici intervistati.

A livello strutturale il questionario utilizzato per la seguente ricerca è articolato in 8 parti per un totale di 65 domande:

• Parte prima: caratteristiche dell’ambiente di lavoro • Parte seconda: sicurezza

• Parte terza: caratteristiche del proprio lavoro

• Parte quarta: indicatori positivi e negativi del benessere organizzativo • Parte quinta: benessere psicofisico

• Parte sesta: apertura all’innovazione • Parte settima: suggerimenti

• Parte ottava: dati anagrafici

45 È importante evidenziare che nel corso degli anni il modello del questionario è stato perfezionato arrivando a considerare soltanto le componenti principali del benessere organizzativo, denominate oggi come fattori e non più dimensioni.

I fattori indagati sono:

1. Confortevolezza del luogo di lavoro: condizioni di comfort e funzionalità dell’ambiente lavorativo;

2. Supporto dei dirigenti: comportamenti della dirigenza in termini di ascolto, valorizzazione delle persone e capacità di coinvolgimento;

3. Collaborazione tra colleghi;

4. Efficienza organizzativa: chiarezza degli obiettivi, operatività, senso di utilità ed efficiente circolazione delle informazioni;

5. Equità di trattamento;

6. Gestione dei conflitti da parte dell’organizzazione; 7. Percezione dello stress:

8. Sicurezza sul lavoro;

9. Benessere psicofisico: in riferimento ad alcuni aspetti monitorati nella dimensione relativa alle caratteristiche dei compiti, alle richieste di tipo fisico, cognitivo ed emozionale che questi richiedono.

10. Apertura all’innovazione tecnologica e culturale.

A questi fattori si aggiungono gli indicatori positivi e negativi del benessere organizzativo.

Nello specifico, il rispondente indica, su una scala Likert a quattro passi (1-4), il livello di frequenza osservato di tali comportamenti e situazioni nel proprio ambiente di lavoro. La risposta va da un minimo di “mai” (1), ad un massimo di “spesso” (4), oppure da un minimo di “insufficiente” (1) a un massimo di “buono” (4).

Il questionario presenta però dei limiti, non permette infatti di conoscere fattori strutturali del contesto organizzativo, vissuti e motivazioni delle opinioni espresse, dinamiche di interazione a livello meso e micro-sociale, cultura (artefatti e valori) prevalente nell’organizzazione, schemi e mappe cognitive ed evoluzione degli atteggiamenti e delle opinioni dei dipendenti nel periodo successivo alla somministrazione del questionario.

46 In generale, il MOHQ permette al lavoratore di esprimere la propria opinione circa l’organizzazione del lavoro, l’ambiente nel quale presta l’attività, il livello di sicurezza e il benessere; rilevare la percezione in merito alle dimensioni che determinano la qualità di vita e di relazione nei luoghi di lavoro, misurare in modo attendibile criticità e punti di forza, valorizzare le risorse e conoscere le aree nelle quali attivare possibili azioni di miglioramento.

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CAPITOLO 6

RISULTATI STATISTICI

L’analisi che segue prende in esame la situazione del benessere organizzativo riferito dal personale assunto presso il presidio riabilitativo di Montalto di Fauglia dell’IRCCS Fondazione Stella Maris.

Per la lettura dei grafici è opportuno ricordare che il punteggio alle singole dimensioni è stato assegnato come variabile in un range compreso tra 1 e 4: più è alto il punteggio su una dimensione, più la dimensione è percepita come presente nell’amministrazione. Per l’interpretazione dei risultati si fa riferimento ai livelli forniti da Avallone e Pamplomatas (2005), come criteri di lettura dei dati per il Multidimensional Organizational Health Questionnaire (MOHQ) (Tab. 6.1)

Tabella 6.1 MOHQ: criteri di lettura dei dati (AvalloneF., Paplomatas A., 2005) Valori Livelli interpretativi dei risultati

> 2,9 Positivi

Tra 2,6 e 2,9 Discreti

< 2,6 Negativi

Per rendere omogenea l’interpretazione è stata necessaria un’inversione dei punteggi nelle dimensioni con valore semantico inverso: gestione delle conflittualità, percezione dello stress, indicatori negativi e benessere psicofisico.

Al fine di semplificare la lettura dei grafici è stata inserita nelle tabelle riassuntive una linea verticale gialla in corrispondenza del valore medio del punteggio della dimensione che, di volta in volta, è stato confrontato con il valore 2,9 (linea rossa) al di sopra del quale i valori indicano un livello interpretativo positivo.

Di seguito sono presentati, uno ad uno, i risultati dei diversi items contenuti nel questionario somministrato al campione.

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