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METTERE IN CONDIZIONE LE TV PRIVATE DI REGGERE COMPETIZIONE SUI

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 50-53)

Economia/lavoro

METTERE IN CONDIZIONE LE TV PRIVATE DI REGGERE COMPETIZIONE SUI

CONTENU-TI” - A PALAZZO CESARONI CONVEGNO CO-RECOM SU EMITTENZA TELEVISIVA PRIVA-TA

“Il sistema dell'emittenza televisiva privata deve puntare sulla qualità e sull'innovazione. Auspica-bile una cabina di regia regionale per una distri-buzione selettiva delle risorse europee e nazio-nali; le realtà televisive locali devono essere messe in condizione di reggere la competizione sui contenuti. Bene la previsione di una parte del canone Rai a favore dell'emittenza privata”. Sono alcuni importanti passaggi emersi stamani nel convegno organizzato dal Corecom dell'Umbria, a Palazzo Cesaroni, sul “Sistema televisivo e l'e-mittenza privata: crisi e prospettive”.

Perugia, 18 febbraio 2016 - “Il sistema dell'emit-tenza televisiva privata deve puntare sulla quali-tà e sull'innovazione. Auspicabile una cabina di regia regionale per una distribuzione selettiva delle risorse europee e nazionali; le realtà televi-sive locali devono essere messe in condizione di reggere la competizione sui contenuti. Bene la previsione di una parte del canone Rai a favore dell'emittenza privata”. Sono alcuni importanti passaggi emersi stamani nel convegno organiz-zato dal Corecom dell'Umbria, a Palazzo Cesaro-ni, sul “Sistema televisivo e l'emittenza privata:

crisi e prospettive”. Particolarmente ricco il pro-gramma dei lavori che ha trovato particolare partecipazione in una tavola rotonda conclusiva dove è intervenuta anche la presidente della Giunta regionale CATIUSCIA MARINI che, nel fotografare la “difficile” situazione attuale che sta vivendo l'editoria regionale, soprattutto nel set-tore della carta stampata, ha auspicato una maggiore sinergia tra pubblico e privato, garan-tendo, in proposito, la massima disponibilità della Regione. Il saluto dell'Assemblea legislativa è stato portato dal vice presidente MARCO VINICIO GUASTICCHI che ha parlato, tra l'altro, di “una

fase di transizione dove spesso gli editori si sono cullati sui facili finanziamenti statali. Oggi pos-siamo dire che il futuro sarà internet. Ed in que-sto conteque-sto l'editoria dovrà creare una forte concorrenza puntando prioritariamente sull'alta professionalità e su nuovi servizi per cui utilizza-re il personale esistente. Cercautilizza-re il business of-frendo nuovi servizi utilizzando le risorse umane e professionali presenti. Non si possono fare bi-lanci solo attraverso i tagli dei giornalisti. Nella gestione della crisi attuale vanno definiti bene i ruoli. Rispetto alla legge sull'editoria, attualmen-te se ne sta costruendo una a livello parlamenta-re per garantiparlamenta-re un futuro al settoparlamenta-re. La parlamenta-regione non può legiferare, può fare azioni di sensibiliz-zazione. Esprimo dubbi sul fatto che il Corecom si faccia parte proponente in quanto il suo ruolo di garante super partes potrebbe essere offusca-to da iniziative, seppur valide, che possono però diventare involontariamente di parte. Politica e istituzioni si impegnino ed il Corecom faccia il suo lavoro”. I lavori sono stati aperti dalla presi-dente del Corecon dell'Umbria, MARIA GABRIEL-LA MECUCCI che ha definito “dirompente l'arrivo della rete, del web, dei social network nell'ambito dell'informazione. Auspichiamo che all'emittenza privata possa arrivare un concreto aiuto, oltre che dallo Stato, anche dall'extra gettito del ca-none Rai. Lo Stato e le Regioni dovrebbero favo-rire di più le imprese e la qualità delle produzio-ni. Necessario dare slancio alla produzione quali-tativa puntando su qualità e innovazione”. CA-TIUSCIA MARINI (Presidente Giunta regionale):

“Grazie alla presidente del Corecom Mecucci per aver organizzato questo qualificato incontro.

L'Umbria, in questo specifico contesto, registra una fragilità maggiore rispetto ad altre realtà regionali, dovuta, soprattutto, alla piccola dimen-sione demografica. La crisi dell'editoria crea pre-occupazione per il rischio di perdere una genera-zione di giovani professionisti dell'informagenera-zione.

Una preoccupazione legata soprattutto alla crisi della carta stampata. Oggi l'informazione trova la sua espressione attraverso gli smartphone. Come istituzione dobbiamo capire come intervenire in questa delicata fase di cambiamento e di evolu-zione. Un cambiamento che interessa gli stili di vita. E non serve sicuramente un'azione assi-stenzialistica. Si può intervenire attraverso prov-vedimenti legati a risorse europee, nazionali e agli strumenti a disposizione delle Regioni, che riguardano i fondi strutturali. È importante agire anche sulla formazione e riqualificazione del per-sonale. Non si può resistere alla crisi gestendo soltanto gli ammortizzatori sociali o prevedendo piccoli contributi, significherebbe accompagnare verso una lenta eutanasia il mondo dell'informa-zione locale. È necessaria la presenza di una imprenditoria che investa parte degli utili in un settore importante come quello dell'informazio-ne. Quindi serve una maggiore sinergia tra pub-blico e privato. La disponibilità della Regione è massima”. Interventi (sintesi): MARIA PIA CA-RUSO ( dirigente Agcom – rapporti con i Core-com): “Anche altri Corecom regionali hanno

ana-INFORMAZIONE

lizzato e fatto ricerche sull'andamento dei media.

Iniziative che hanno evidenziato crisi, ma anche la necessità di investire, in prospettiva, su inno-vazione tecnologica e formazione, ma a causa della crisi economica vengono a diminuire i con-tributi pubblici. Per questo è importante raziona-lizzarli ed indirizzarli verso chi decide seriamente di investire in tal senso”. AUGUSTO PRETA (diret-tore generale IT Media Consulting): “È necessa-rio recuperare il valore e l'importanza dell'infor-mazione e dell'emittenza locale, che oramai da anni è soggetta ad un profondo progetto di ri-strutturazione e di riconversione. Il processo di digitalizzazione che ha coinvolto il Paese ha pe-nalizzato fortemente l'emittenza locale. Per que-sto oggi il problema di internet si pone in chiave ancora più drammatica perché mette a repenta-glio un settore che è già sottoposto ad una forte pressione. Il tema chiave è vedere internet non più solo come un rischio ma come opportunità per il futuro”. MAURIZIO MENSI (docente di Dirit-to dell’informazione e della comunicazione, Uni-versità Luiss Guido Carli): “Rinnovarsi per non perire. Tutto sta cambiando e l'emittenza locale non può non tener conto del nuovo contesto normativo, regolamentare e tecnologico. L'attac-co all'emittenza locale è portato dal nuovo L'attac- conte-sto tecnologico, da internet. C'è la necessità che il legislatore intervenga con nuove norme e con la revisione del sistema dei contributi che deve premiare professionalità e efficienza: non è più possibile dare contributi a pioggia ma bisogna premiare l'informazione sul territorio, che è l'e-lemento distintivo di servizio pubblico svolto dal-le emittenti locali”. FABRIZIO BERRINI (segreta-rio generale Aeranti Corallo): “Le leggi regionali che aiutano il settore dell'emittenza locale sono una buonissima iniziativa. L'ultimo esempio è la Sardegna. Tutte le radio e le tv locali dovrebbe fare pressione sui propri rappresentanti regionali affinché venga costruito un testo che non distri-buisca contributi a pioggia, ma che stabilisca criteri per pagare il merito, chi fa informazione e chi è in regola con i contratti di lavoro. Ogni re-gione dovrebbe farsene carico perché le tv e le radio locali sono uno dei principali mezzi per con-servare e salvaguardare gli usi e costumi del proprio territorio”. VITTORIO DI TRAPANI (Usi-grai): “Sarebbe davvero importante lanciare dal-l'Umbria e da Perugia una consultazione pubblica per sapere quale servizio pubblico e quale Rai i cittadini si aspettano. Non si esce dalla crisi del-l'editoria continuando a cacciare gente e licen-ziando i dipendenti, perché ne va della qualità. Si entra così in un circuito da cui è difficile uscire.

Serve una giusta contrattazione per chi produce informazione di qualità”. ANTONIO PRETO (Commissario Agcom): “L'emittenza locale rap-presenta l'espressione dell'identità locale e pro-muove la diversità. È una assoluta risorsa per il Paese. In un momento come questo, le Tv locali devono raccogliere la sfida della convergenza e del digitale. Oggi sono cambiate le abitudini del consumo ed ognuno può diventare operatore dell'informazione. Serve avviare una riforma del

sistema mettendo intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati: Governo, parlamento e ope-ratori. Importante e positiva la decisione di riser-vare parte del canone tv per le emittenti private, questo mette fine all'equazione 'Rai uguale a servizio pubblico'. Ma le risorse vengano destina-te a quelle emitdestina-tenti locali che svolgono realmen-te un servizio pubblico e di qualità. Gli incentivi vanno dati a chi li merita. Ma bisogna fare atten-zione, perché se i finanziamenti derivanti dal canone risultassero determinanti a tenere in vita le emittenti, ci troveremo soltanto di fronte ad un aumento dell'assistenzialismo. Le imprese devono stare sul mercato”. FABIO PAPARELLI (Assessore Regione Umbria): “È venuto il mo-mento in Umbria per una nuova legge regionale sperimentale, che incentivi la domanda di infor-mazione di qualità a partire dalle scuole e dai giovani, che favorisca le aggregazioni e le inte-grazioni, che incentivi le aziende a creare lavoro e a fare investimenti e che punti ad utilizzare al meglio le risorse. Per questo la Giunta sta pen-sando, d’intesa con l’Assemblea Legislativa, ad un provvedimento che metta insieme più azioni sinergiche. In tal senso abbiamo già iniziato un confronto con l’Ordine dei Giornalisti e l’Associazione Stampa in vista della convocazione degli Stati generali dell’Informazione umbra.

Siamo di fronte ad una crisi di sistema che ne-cessita di risposte adeguate. Stiamo passando dalla società dell'informazione a quella della co-noscenza. C'è una sorta di obesità mediale che rischia di far prevalere la velocità sulla qualità, veridicità e attendibilità delle notizie. Questo è un settore dinamico ad alto potenziale di crescita economica e occupazionale. Però mentre la do-manda di informazione locale aumenta, si stanno riducendo gli spazi di informazione tradizionali.

In Umbria abbiamo un'offerta frantumata e iper-localistica, che non riesce a trovare un equilibrio tra risorse disponibili e opportunità di crescita e sviluppo: ci sono 198 aziende editoriali iscritte al registro degli operatori della comunicazione, cosa che permette una copertura capillare del territo-rio, ma ha conseguenze negative per la raccolta pubblicitaria. Abbiamo 9 emittenti locali, oltre 20 radio, 3 quotidiani regionali, oltre 30 testate on-line e svariati periodici”.

“AUGURI AL 'NUOVO CORRIERE NAZIONA-LE' CON EDIZIONE ANCHE UMBRA” - PER RICCI (RP) IL QUOTIDIANO PRESENTATO OGGI A PERUGIA RAPPRESENTA “UNA NUOVA VOCE E UNA AMPIA OPPORTUNITÀ”

Perugia, 22 febbraio 2016 - Il consigliere regio-nale Claudio Ricci (Ricci presidente) ha voluto formulare, nel pomeriggio, “i migliori auguri al 'Nuovo Corriere Nazionale' e al direttore Giusep-pe Castellini, che, anche in Umbria, andrà a cre-are una nuova voce nell'informazione giornalisti-ca". Per Ricci, “in un momento in cui la comuni-cazione è considerata una materia prima, capace di creare valore aggiunto socio-economico, per la

INFORMAZIONE

dignità e la libertà, una nuova voce deve essere considerata come una ampia opportunità. Uscirà nel centro Italia da marzo, avrà la sede centrale a Perugia e sarà composto da 48 pagine, di cui 24 regionali, affiancate da internet, tv e web radio”. Ricci esprime dunque l'augurio di "buon cammino", auspicando che “la carta stampata, comunque in un crescente mercato multimediale dell'informazione, sappia coniugare tradizione e innovazione, rinnovando il giornalismo autentico, d'inchiesta e di approfondimento”.

“NUOVO CORRIERE NAZIONALE”, GLI AU-GURI DELLA PRESIDENTE DONATELLA POR-ZI

Perugia, 23 febbraio 2016 - “Un convinto augurio di buon lavoro e di successo al “Nuovo Corriere nazionale”, la testata che dal 5 marzo prossimo contribuirà ad arricchire la platea dell'informa-zione umbra”. Lo afferma il presidente dell'As-semblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, sottolineando che “la nascita di una nuova inizia-tiva editoriale in una fase molto delicata per il settore e per la professione giornalistica costitui-sce un segnale di speranza e di coraggio che merita considerazione e interesse”.

INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: “ SANITÀ, DIMISSIONI ASSESSORE BARBERINI, U-NIONI CIVILI, WELFARE” - BREGA (PD) E MANCINI (LN) OSPITI DEL SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO “IL PUNTO”

Perugia, 24 febbraio 2016 – In onda il numero 264 de “Il Punto”, Settimanale televisivo di ap-profondimento curato dall’Ufficio stampa dell'As-semblea legislativa dell’Umbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet https://youtu.be/hI9g2WfLIRM Sanità e dimis-sioni dell'assessore Luca Barberini, Unioni civili, Welfare: su questi temi si sono confrontati i con-siglieri regionali Eros Brega (Partito democratico) e Valerio Mancini (Lega Nord). La trasmissione è stata condotta da Alberto Scattolini, giornalista dell'Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa. “Il Punto” va in onda settimanalmente sulle seguen-ti emittenseguen-ti televisive umbre: RtuAquesio, merco-ledì 24 febbraio ore 19.30, giovedì 25 febbraio ore 17; Umbria 1, mercoledì 24 febbraio ore 20.30, venerdì 26 febbraio ore 12.15; Rete Sole, mercoledì 24 febbraio ore 21.00, giovedì 25 braio ore 20.30; Tef Channel, mercoledì 24 feb-braio ore 19.35, domenica 28 febfeb-braio ore 18.25; Tele Galileo, giovedì 25 febbraio ore 13.30, venerdì 26 febbraio ottobre ore 17.20;

Tele Radio Umbria Viva, giovedì 25 febbraio ore 20.30, venerdì 26 febbraio ore 16.30; Tevere Tv, mercoledì 24 febbraio ore 18.00, venerdì 26 braio ore 18.00; Umbria Tv, mercoledì 24 feb-braio ore 22.15, giovedì 25 febfeb-braio ore 20.30;

Trg mercoledì 24 febbraio ore 22.30, venerdì 26

febbraio ore 14.30 (la trasmissione è stata regi-strata lunedì 22 febbraio 2016).

INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 377 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGI-SLATIVA DELL’UMBRIA

Perugia, 26 febbraio 2016 – In onda TeleCru, il notiziario settimanale dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito istituzionale e su Youtube, con le principali notizie dell’Assemblea legislativa. I servizi della puntata numero 377: attività delle commissioni consiliari, convegno Corecom su emittenza televisiva locale, convegno associazio-ne ex consiglieri regionali su “Nuovo regionali-smo, riordino funzionale e territoriale”, “Ga-Day”

- simulazione in Aula del Parlamento europeo dei giovani con gli studenti delle scuole umbre. Tele-CRU è un notiziario settimanale curato dall’Ufficio stampa, con la collaborazione del Centro video.

Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì 26 febbraio ore 20.00, sabato 27 febbraio ore 21.00; Tef-Channel sabato 27 febbraio alle ore 18.00, lunedì 29 febbraio ore 12.00; Umbria Uno sabato 27 febbraio ore 20.10, martedì 1 marzo ore 12.15; Rete Sole, martedì 1 marzo ore 20.30, giovedì 3 marzo ore 23.50; TRG, sabato 27 febbraio ore 21.00, lunedì 29 febbraio ore 14.30; TeleGalileo, martedì 1 marzo ore 13.30, mercoledì 2 marzo ore 17.20; UmbriaTv, sabato 27 febbraio ore 19.35, mercoledì 2 marzo ore 11.45; TevereTv, sabato 27 febbraio ore 18.30, martedì 1 marzo ore 18.00; Tele Umbria Viva, martedì 1 marzo ore 19.50, mercoledì 2 marzo ore 13.50.

INFRASTRUTTURE

QUESTION TIME (5): “IL FUTURO DI FCU

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 50-53)

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