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6 Possibilità di implementazione e sviluppo in Ticino

6.4 Microcredito per donne e famiglie

Nel capitolo sulla parità tra i generi è stato illustrato come, in Ticino, tale uguaglianza non è stata ancora raggiunta. Gli uomini occupano più spesso del genere femminile funzioni dirigenziali e di responsabilità e svolgono maggiormente attività indipendenti.

Il Microcredito potrebbe favorire il raggiungimento di una maggiore parità attraverso l’erogazione di prestiti a favore di donne che desiderano mettersi in proprio realizzando una loro idea imprenditoriale.

Molti istituti di microfinanza si prefiggono, infatti, il miglioramento della condizione economica e sociale del genere femminile. I loro obbiettivi principali, riguardo alle donne, consistono in:

- aumentare il loro grado di indipendenza attraverso un maggiore reddito;

- permettere la loro partecipazione alla vita sociale e politica e l’accesso ai mercati e alle strutture economiche;

- aumentare la loro partecipazione alle decisioni economiche della famiglia e renderle maggiormente coscienti dell’apporto che dànno al reddito e al benessere;

- migliorare la percezione nella società del loro ruolo economico e sociale.

Possono essere individuati sia motivi sociali che economici per favorire l’erogazione del Microcredito a favore del genere femminile. La lotta contro la discriminazione tra i sessi e per la parità dei diritti rientrano tra quelli sociali, mentre la maggiore puntualità nel rimborsare prestiti delle donne e la loro tendenza a spendere la maggioranza del loro reddito a favore della famiglia fanno parte dei motivi economici. Esistono, inoltre, motivazioni di tipo caratteriale che favoriscono il prestito alle donne piuttosto che agli uomini: infatti, sono meno egoiste degli uomini e la loro preoccupazione principale è quella di sfamare la famiglia e in particolare i figli. Dagli studi effettuati da Grameen è risultato che gli uomini hanno una diversa scala di valori che non mette al primo posto la famiglia e i figli (Cencini & Borghi, 2010, p. 22).

Lo sviluppo del Microcredito, in Ticino, indirizzato alle donne potrebbe consentire un miglioramento della loro condizione verso una maggiore equità fra i due sessi oltre che favorire la situazione economica locale grazie all’avvio di attività indipendenti da parte di esse. L’impatto di programmi di Microcredito indirizzati al genere femminile, tuttavia, è influenzato della situazione delle famiglie, dell’attività imprenditoriale svolta e dal loro livello di formazione.

Come descritto nel capitolo inerente la parità tra i generi, la causa principale dell’uscita dal mondo del lavoro del genere femminile è rappresentata dalla cura dei figli e dal lavoro domestico. L’età del figlio più giovane e la situazione familiare influiscono in modo importante sulla situazione occupazionale delle madri. “Le madri che vivono in coppia e il cui figlio più giovane ha meno di 4 anni sono più spesso senza attività professionale rispetto a quelle il cui figlio minore ha tra i 4 e i 12 anni e alle madri sole con un figlio o con figli nell’economia domestica” (Confederazione Svizzera, 2018).

Dal 1992, la quota di madri senza attività professionale è nettamente diminuita. Parallelamente è aumentata la percentuale di madri occupate a tempo parziale. Nel Cantone, vi è stato, negli ultimi anni, un incremento degli impieghi a tempo parziale, che interessa soprattutto la componente femminile. L’aumento di queste nuove forme di lavoro a tempo parziale è dovuto, non solo a un’esigenza del mercato, ma anche delle lavoratrici in cerca di un’occupazione che permetta loro una migliore conciliazione tra sfera familiare e lavorativa (Borla, 2017). Non essendovi alternative migliori al lavoro part-time, tale pratica ha incrementato la sottoccupazione, infatti, i due terzi delle persone impiegate in lavori parziali, nel 2014 si dichiarano sottoccupate e la maggioranza sono donne (Ufficio di statistica, 2015, p. 11).

Per loro, un’attività indipendente, potrebbe essere un’alternativa valida per uscire dalla situazione precaria di sottooccupazione; infatti, il Microcredito, consentirebbe una maggiore conciliazione tra l’attività lavorativa e quella familiare con più disponibilità di tempo libero e indipendenza economica. Come enunciato dalla Signora Mammoli: “Il Microcredito risulterebbe interessante per le donne con bambini proprio perché magari sono idee di attività par-time per la conciliabilità”.

Il Ticino è uno dei Cantoni con una bassa natalità e presenza di un alto numero di persone anziane in costante aumento negli ultimi anni. Nel 2016 il saldo naturale, ossia la differenza tra nascite e decessi, è negativo e tale tendenza si riscontra già da 5 anni (Ufficio di statistica, 2018, p. 35). Il Microcredito potrebbe favorire le nascite e migliorare il problema demografico del Ticino, se venisse visto come un’opportunità per conciliare sfera lavorativa e familiare che altrimenti si verifica raramente.

Spesso, vi è la disponibilità di un numero limitato di opportunità che favoriscano la conciliazione tra sfera familiare e sfera professionale. In Ticino, il 1° settembre 2017 è entrato in vigore una nuova misura di politica familiare con lo scopo di favorire la conciliabilità famiglia/lavoro che consiste in un aiuto alle famiglie che utilizzano strutture e servizi d’accoglienza extra-familiare, per contenere l’onere finanziario a loro carico e in un contributo supplementare alle strutture e ai servizi d’accoglienza per migliorare la loro qualità con profili adeguatamente formati e retribuiti (Repubblica e Canton Ticino, 2017). Le strutture istituzionali però che offrono servizi di custodia sono limitate, non sempre assicurano orari che si conciliano con quelli di lavoro e sono relativamente costose (Confederazione Svizzera, 2018).

Per promuovere l’imprenditorialità a favore di mamme, che permetta loro di svolgere un’attività indipendente organizzandosi in base alle proprie esigenze, una possibilità è rappresentata dal cooworking che consiste nella pratica della propria attività imprenditoriale, in uno spazio fisico condiviso con altri professionisti che collaborano tra loro, mettendo a disposizione le proprie competenze specifiche (Treccani, 2014). In Svizzera esistono strutture create con tale scopo.

Il benessere di un individuo è fortemente influenzato da diverse variabili e situazioni, quali, ad esempio quelle familiari e lavorative. Il suo soddisfacimento necessita dunque del coordinamento e del coinvolgimento di diversi attori. Esso, infatti, non è necessario unicamente nei casi difficoltosi in cui le misure sono rivolte alla popolazione in condizione sfavorevoli. La possibilità di svolgere un’attività lavorativa per una donna con figli in età infantile è fortemente influenzata dalla possibilità di coordinare la sfera familiare con quella lavorativa. Per lo sviluppo e l’incremento dello svolgimento delle attività part-time è necessario che le politiche sociali, in particolare, quelle promosse dal soggetto pubblico, tengano conto delle trasformazioni caratterizzanti del contesto economico che oggi richiede una maggiore flessibilità (Ciravegna, 2006, p. 3).

Una possibilità potrebbe essere quella di creare nelle strutture di cooworking, asili nidi o istituti per la custodia dei figli. Ottimale sarebbe il coordinamento tra tali strutture private e quelle pubbliche che potrebbero essere promosse.