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La riabilitazione ha lo scopo di aiutare il soggetto con disabilità nel controllo dei fattori potenzialmente responsabili del decadimento funzionale. Il Percorso riabilitativo trova la sua naturale continuità a livello territoriale. L’ambito territoriale è il luogo privilegiato per l’intervento contestuale sulle componenti ambientali e sui fattori personali (ICF) al fine di una maggiore inclusione sociale, quando permesso.

Il piano della Riabilitazione del 2011, nell’ambito ambulatoriale distingue due possibili scenari di presa in carico del paziente da riabilitare: il caso “non complesso” ed il caso

“complesso”.

La DGR 944 del 2018 definisce per ultima il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione (C.A.R.) differenziandolo dalle attività ambulatoriali specialistiche per la globalità del trattamento sulla disabilità (apporto multidisciplinare). Esso è attivo per 7-8 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana. Presenta entro i requisiti organizzativi una globalità di trattamento medico-psicologico-pedagogico. L’equipe è composta, in relazione alle specificità del trattamento, da:

- personale medico specialista;

- personale dell’area psicologica e pedagogica per l’età evolutiva;

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AUTORIZZAZIONE ALL’ACCESSO ALLE CURE RIABILITATIVE PER IL PAZIENTE DISABILE CON

QUADRO CLINICO COMPLESSO

Data di approvazione

21/10/2019

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Il presente documento è di proprietà dell’ASL 1 pertanto ogni diritto è riservato secondo la legislazione italiana in vigore

Personale della riabilitazione (fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, educatore professionale etc.);

- assistente sociale.

Le prestazioni riabilitative estensive previste dal PRI prodotto dalla equipe, per ogni singolo soggetto, devono avere una durata media di 1 ora, salvo casi motivati esplicitamente nel PRI.

Il Direttore Sanitario deve garantire la presenza per almeno 10h /settimana ed ha compiti tecnico-organizzativi e clinico-riabilitativi. Deve avere una specialità attinente all’attività riabilitativa prevalente erogata dalla struttura.

Le prestazioni ambulatoriali sono erogate in forma individuale o a piccoli gruppi composti al massimo da 6 persone.

Le prestazioni sono erogate anche a domicilio ed in sede extramurale.

4.1) Modalità di accesso al programma del CAR

L’accesso al programma del CAR avviene tramite una visita specialistica del Fisiatra o del Neurologo della ASL1, presso gli ambulatori prenotando via CUP e secondo le priorità stabilite dal medico curante. In alternativa potrà essere data indicazione da un medico della Struttura Disabili previa visita e costruzione di una proposta di Progetto Riabilitativo.

La visita deve prevedere al suo interno la definizione del paziente come “complesso”

nonché l’indicazione specifica all’inserimento nel “Progetto CAR concordato con la ASL1”.

Al fine di poter permettere una definizione di tipologia riabilitativa da parte della Struttura accettante dovrà essere compilata la “scala di Rankin modificata” prevedendo che i valori da 0 a 2 sono sicuramente non complessi (indicazione ad accesso ambulatoriale via ricetta regionale o dematerializzata), il valore 3 è abilitato ad un accesso di gruppo o singolo (solo se a rischio caduta), il valore 4 indica accesso a CAR singolo oppure necessita di trattamento domiciliare (se impossibilitato all’accesso ambulatoriale per motivazioni da indicare) ed un valore 5 sicuramente domiciliare o da indirizzare a ricovero riabilitativo.

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Il medico specialista della ASL1 dovrà infine segnalare se si tratta di un primo accesso (o codice D) o di un accesso annuale successivo (o codice P) al fine di segnalare alla gestione della lista di attesa una priorità ai primi accessi o alle riacutizzazioni di patologia.

La presa in carico è annuale salvo indicazione della UVM.

All’accesso al trattamento provvede il Distretto Sociosanitario secondo la DGR 862/2011 o, in sua vece, altra Unità Operativa designata dal Direttore Sociosanitario (tramite la gestione della lista di attesa che terrà conto dell’accesso intramurario/extramurario singolo, di gruppo o prestazione domiciliare).

Il Direttore Socio Sanitario indica i componenti di una UVM dedicata, componenti necessari al monitoraggio del processo secondo la DGR 862/2011.

Per gli invii dei report dei pazienti CAR e le richieste alla UVM si dovranno utilizzare i seguenti indirizzi email o fax: disabili@asl1.liguria.it; fax da fuori ASL1: 0184.53.6646, fax da ASL1: 6646).

Il medico specialista ASL, prodotto il documento contenente la definizione di “caso complesso”, valore della scala di Rankin, priorità di accesso, tempistica proposta di presa in carico e figure proponibili (proposta di PRI), provvederà a segnalarlo all’Unità che provvede alla gestione della lista (email: disabili@asl1.liguria.it; fax da fuori ASL1:

0184.53.6646, fax da ASL1: 6646) nonché consegnare l’originale all’utente interessato che dovrà recarsi presso la Struttura erogante.

Successivamente, il PRI dovrà essere rivalutato con la struttura ospitante in collaborazione con l’UVM almeno annualmente, o con tempi inferiori nel caso di significativi mutamenti delle condizioni psico-fisiche della persona assistita.

La Struttura ospitante dovrà eseguire una scala di rischio di caduta (es Test Up and Go od altre se già in uso presso la Struttura) al fine di monitorare il rischio prima dell’inserimento del paziente nel trattamento di gruppo o escluderlo.

Un rischio medio o elevato è predittivo per rischio di trattamento di gruppo (per Test Up and Go >=20 secondi). Il valore di rischio, secondo i parametri bibliografici internazionali, dovrà essere riportato nella cartella clinica.

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Le sedute di trattamento non potranno superare per una tipologia di trattamento le 20 sedute. Per pazienti che necessitano di più di un trattamento la quantità è di 10 (dieci) sedute per trattamento. Solo per pazienti che necessitano di 3 trattamenti potrà essere autorizzato il totale di 30 (trenta) sedute.

Si definisce una presa in carico dell’anno corrente se il trattamento è iniziato entro la fine del mese di Novembre e sono state eseguite almeno 10 (dieci) sedute entro la fine dell’anno stesso.

Una presa in carico iniziata nel mese di Dicembre che prevede un programma di 20 (venti) sedute verrà considerata come accesso dell’anno successivo se almeno la metà delle stesse (dieci) sarà eseguita nell’anno successivo.

4.2) Sintesi delle modalità di accesso al programma del CAR

Il medico specialista fisiatra e neurologo della ASL1 o il medico della UO Disabili della ASL1 dopo una visita funzionale dovranno, per l’inserimento al CAR:

definire il paziente come “complesso”;

indicare la richiesta di “inserimento al progetto CAR concordato tra Struttura Convenzionata e ASL1”;

indicare il valore della scala di Rankin modificata (per l’accesso CAR sono individuati i valori 3, 4, 5 mentre si escludono i valori 0, 1, 2);

indicare il grado di priorità (D o primo accesso, P o accesso successivo);

indicare proposta di figure e tempistica di presa in carico;

inviare via email o fax (disabili@asl1.liguria.it; fax: 0184.53.6646 o 6646) il documento prodotto.

La Struttura accettante, avuto in carico il paziente, dovrà:

valutarne il rischio di caduta,

indicarne la tipologia di trattamento (gruppo, singolo, domiciliare) e le figure coinvolte.

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Inviare alla UVM i rapporti di miglioramento (PRI con schede di valutazione di accesso ed outcome) e si relazionerà con essa per gli eventuali problemi al fine di soluzione tramite i numeri precedentemente segnalati di fax o email.

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