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6. CICLI DI CO-TRIGENERAZIONE CON ESPANSORI E COMPRESSORI BIFASE: SENSITIVITÀ’ SUI PARAMETRI D

6.3. Cicli termodinamici con compressori monofase

6.3.5. Modello di simulazione

Nel presente Par. 6.3.5 sono descritte le principali assunzioni associate al modello di simulazione dei cicli termodinamici in presenza di compressione monofase in condizioni stazionarie per entrambi i fluidi di lavoro prescelti, in cui si considera la portata massica del fluido di lavoro pari ad 1 kg/s:

1) Pompa di circolazione: il suo rendimento è assunto pari a 0.80;

2) Generatore di vapore: la sua caduta di pressione è trascurata ed inoltre il titolo del fluido di lavoro nella sua sezione di uscita è variato in accordo all’analisi di sensitività (Par. 6.3.1);

3) Espansore bifase: il suo rendimento isoentropico è variato in accordo all’analisi di sensitività (Par. 6.3.1); 4) Espansore monofase: il suo rendimento isoentropico è fissato pari a 0.85;

5) Evaporatore: la sua caduta di pressione è trascurata ed inoltre il titolo del fluido di lavoro in uscita è fissato pari ad 1 (vapore saturo secco) in quanto il successivo processo di compressione è monofase; 6) Molteplici stadi di compressione: il rendimento isoentropico di ciascuno stadio è fissato pari a 0.80 ed il

rapporto di compressione è fissato identico nei molteplici stadi (Tabella 6.1);

7) Molteplici inter-refrigeratori ed un post-refrigeratore associati al processo di compressione monofase nel caso in cui il fluido di lavoro è etanolo, in ciascuno di essi la caduta di pressione è trascurata ed inoltre la

potenza termica (WTER) può essere ceduta dal fluido di lavoro come di seguito: 7.1) Modalità di esercizio Heating ed Heating-Cooling:

Si distinguono le seguenti situazioni tra di loro alternative in relazione alla temperatura del fluido di lavoro in ingresso nell’inter-refrigeratore i-esimo del compressore multistadio (TINT,i):

 TINT,i > TCND,min (ove TCND,min è il valore minimo della temperatura del fluido di lavoro nel condensatore ed assunto pari a 50 °C, Par. 6.3.1), in tale situazione accade che WTER è ceduta all’utenza nell’inter-refrigeratore in esame, inoltre lo stato termodinamico del fluido in uscita da tale inter-refrigeratore è determinato in accordo ad una delle due seguenti situazioni alternative: – La temperatura del fluido di lavoro in uscita dall’inter-refrigeratore in esame è fissata pari a

TCND,min ed in corrispondenza di essa accade che il fluido è nella fase di vapore surriscaldato; – Il titolo del fluido di lavoro in uscita dall’inter-refrigeratore in esame viene fissato pari a 1 (vapore saturo secco) al fine di evitare la presenza di un’aliquota del fluido di lavoro in fase liquida in ingresso nel successivo stadio di compressione monofase. Pertanto la temperatura del fluido di lavoro in uscita da tale inter-refrigeratore, coincidente con la temperatura di vapore saturo umido corrispondente alla pressione dell’inter-refrigeratore in esame, è maggiore di TCND,min.

 TSB ≤ TINT,i ≤ TCND,min (ove TSB è la temperatura del fluido di lavoro associata alla cessione di potenza termica alla sorgente termica a bassa temperatura, quest’ultima è assunta pari a 15 °C pertanto TSB è assunta pari a 25 °C), in tale situazione accade che WTER è ceduta alla sorgente termica a bassa temperatura nell’inter-refrigeratore in esame ed inoltre lo stato termodinamico del fluido di lavoro in uscita da tale inter-refrigeratore è determinato in accordo ad una delle due seguenti situazioni tra di loro alternative:

– La temperatura del fluido di lavoro in uscita dall’inter-refrigeratore in esame è fissata pari a TSB, in corrispondenza di essa accade che il fluido di lavoro è nella fase di vapore surriscaldato;

– Il titolo del fluido di lavoro in uscita dall’inter-refrigeratore in esame è fissato pari a 1 (vapore saturo secco) analogamente a quanto descritto nel precedente caso in cui TINT,i > TCND,min. Pertanto la temperatura del fluido di lavoro in uscita da tale inter-refrigeratore, coincidente con la temperatura di vapore saturo umido corrispondente alla pressione dell’inter- refrigeratore in esame, è maggiore di TSB.

 TINT,i < TSB, in tale situazione accade che la temperatura del fluido di lavoro non è sufficiente a consentire la cessione di potenza termica alla sorgente termica a bassa temperatura, pertanto non è adoperato alcun inter-refrigeratore.

7.2) Modalità di esercizio Cooling:

Si distinguono le seguenti situazioni tra di loro alternative in relazione alla temperatura del fluido di lavoro in ingresso nell’inter-refrigeratore i-esimo del compressore multistadio (TINT,i):

 TINT,,i ≥ TP + ΔT (ove TP è la temperatura del fluido in uscita dalla pompa di circolazione ossia in

ingresso nel generatore di vapore, ΔT è assunto pari a 10 °C), in tale situazione WTER è ceduta al medesimo fluido di lavoro in uscita dalla pompa di circolazione (rigenerazione termica);

 TSB ≤ TINT,,i < TP + ΔT, in tale situazione WTER è ceduta alla sorgente termica a bassa temperatura.

Lo stato termodinamico del fluido di lavoro in uscita da ciascun inter-refrigeratore viene fissato come descritto nel caso in cui TSB ≤ TINT,i ≤ TCND,min nel precedente punto 7.1.

 TINT,i < TSB, si ripete quanto descritto nel precedente punto 7.1 (assenza dell’inter-refrigeratore).

Infine in ciascuna modalità Heating, Cooling, Heating-Cooling il titolo in uscita dal post-refrigeratore viene fissato pari ad 1 (vapore saturo secco).

8) Molteplici inter-surriscaldatori associati al processo di compressione monofase nel caso in cui il fluido di lavoro è nonano allo scopo di consentire che la compressione abbia luogo interamente nella regione del

vapore surriscaldato, in ciascuno di essi la caduta di pressione è trascurata ed inoltre la potenza termica scambiata nell’i-esimo inter-surriscaldatore è determinata in maniera tale che il fluido in uscita dallo stadio di compressione immediatamente a valle sia nella fase di vapore saturo secco.

Nel caso in cui la temperatura del fluido di lavoro (nonano) in ingresso nell’intero processo di compressione (coincidente con la temperatura del fluido di lavoro nell’evaporatore) è molto bassa (nel presente studio pari a –40 °C) accade che in alcuni stadi di compressione non si rende necessario l’impiego di tali inter-surriscaldatori in quanto il fluido di lavoro in uscita da tali stadi si trova nella fase di vapore surriscaldato o vapore saturo secco, in particolare:

 Nei casi in cui la pressione in uscita dall’intero processo di compressione è modesta (nelle modalità

Cooling, Heating-Cooling essa coincide con la pressione di vapore saturo umido corrispondente alla temperatura pari rispettivamente a 25 °C, 50 °C) allora gli inter-surriscaldatori sono assenti in tutti gli stadi di compressione;

 Nei casi in cui la pressione in uscita dall’intero processo di compressione è elevata (nella modalità

Heating-Cooling essa coincide con la pressione di vapore saturo umido corrispondente alla temperatura pari a 280 °C) allora gli inter-surriscaldatori sono assenti esclusivamente nei primi stadi di compressione.

Nell’inter-surriscaldatore i-esimo nelle modalità Heating, Cooling, Heating-Cooling accade che la potenza termica (WSH) può essere ceduta al fluido di lavoro in accordo alle seguenti situazioni alternative in relazione alla temperatura del fluido di lavoro in uscita dell’inter-surriscaldatore medesimo (TSH):

 TSH ≤ 5 °C: in tale situazione accade che la potenza termica WSH è ceduta dalla sorgente termica a bassa temperatura (aria, acqua, sottosuolo), quest’ultima assunta a T = 15 °C;

 TSH > 5 °C: in tale situazione accade che la potenza termica WSH è ceduta dalla fonte energetica oppure eventualmente dal medesimo fluido di lavoro tramite rigenerazione termica.

9) Condensatore: la sua caduta di pressione è trascurata ed inoltre il titolo del fluido di lavoro in uscita è fissato pari a zero (liquido saturo).

6.3.6. Conclusioni

Nel presente Par. 6.3.4 sono sintetizzati i risultati dell’analisi di sensitività sui parametri di processo dei cicli termodinamici operanti con etanolo oppure nonano in presenza di compressione monofase per ciascuna delle modalità di esercizio Heating, Cooling, Heating-Cooling.

6.3.6.1. Etanolo

In Tabella 2 e Tabella 6.3 sono riportati i valori massimi degli indicatori delle prestazioni energetiche EUFMAX [-], EEMAX [-], TPESMAX [-] in corrispondenza dei rispettivi valori dei parametri di processo TCND [°C], TEVA [°C], TGV [°C], ηE [-], xGV [-] dei cicli termodinamici con etanolo in presenza di compressione monofase rispettivamente nel caso di cicli motori ed operatori per ciascuna delle tre modalità di esercizio Heating (H), Cooling (C), Heating-Cooling (HC).

Etanolo – Cicli motori

comp. monofase Caso

TCND TEVA TGV ηE xGV [°C] [°C] [°C] [-] [-] Mod. H EUFMAX [-] 1.07 19 50 230 0.8 1 EEMAX [-] 0.52 19 50 230 0.8 1 TPESMAX [-] 0.41 19 50 230 0.8 1 Mod. C EUFMAX [-] 0.57 6 5 230 0.8 0 EEMAX [-] 0.70 8 5 230 0.8 1 TPESMAX [-] 0.14 6 5 230 0.8 0 Mod. HC EUFMAX [-] 1.17 7 50 5 230 0.8 1 EEMAX [-] 0.52 7 50 5 230 0.8 1 TPESMAX [-] 0.45 7 50 5 230 0.8 1

Etanolo – Cicli operatori

comp. monofase Caso

TCND TEVA TGV ηE xGV [°C] [°C] [°C] [-] [-] Mod. H EUFMAX [-] 4.87 13 50 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.77 13 50 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.39 13 50 60 0.8 0 Mod. C EUFMAX [-] 5.94 2 5 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.74 9 -40 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.65 2 5 60 0.8 0 Mod. HC EUFMAX [-] 8.94 1 50 5 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.77 1 50 5 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.68 1 50 5 60 0.8 0

Tabella 6.3. Cicli termodinamici operatori (etanolo, comp. monofase, mod. H, C, HC): EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

In Figura 6.21 e Figura 6.22 sono riportati i diag. T-S dei cicli termodinamici funzionanti come macchine motrici con etanolo in presenza di compressione monofase associati a EUFMAX, EEMAX, TPESMAX (di cui alla Tabella 6.2) nelle modalità di esercizio Heating, Cooling, Heating-Cooling.

In Figura 6.23 e Figura 6.24 sono riportati i diag. T-S dei cicli termodinamici funzionanti come macchine operatrici con etanolo in presenza di compressione monofase associati a EUFMAX, EEMAX, TPESMAX (di cui alla Tabella 6.3) nelle modalità di esercizio Heating, Cooling, Heating-Cooling.

Figura 6.21. Ciclo motore (etanolo, comp. monofase, mod. H, HC): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Figura 6.22. Cicli motori (etanolo, comp. monof., mod. C): diag.T-S per EUFMAX, TPESMAX (Fig. A), EEMAX (Fig. B)

Figura 6.23. Ciclo operatore (etanolo, comp. monofase, mod. H, HC): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Figura 6.24. Cicli operatori (etanolo, comp. monof., mod. C): diag.T-S per EUFMAX,TPESMAX (Fig. A), EEMAX (Fig. B)

Dai risultati ottenuti tramite l’analisi di sensitività sui parametri di processo dei cicli termodinamici con etanolo in presenza di compressione monofase in ciascuna modalità di esercizio Heating (H), Cooling (C), Heating-

Cooling (HC) si desume l’influenza esercitata da ciascun parametro di processo nei riguardi di ciascuno degli indicatori delle prestazioni EUF, EE, TPES:

1) Temperatura del fluido di lavoro nel condensatore (TCND) 41:

La diminuzione di TCND implica le variazioni delle seguenti grandezze:

1a) Incremento della potenza termica fornita dal fluido di lavoro all’utenza nel condensatore ubicato immediatamente a valle del processo di compressione (considerando il fluido di lavoro nelle sezioni di ingresso e di uscita del condensatore rispettivamente nella fase di vapore saturo secco e liquido saturo);

1b) Incremento della potenza termica ceduta dalla fonte energetica al fluido di lavoro nel generatore di vapore ubicato immediatamente a valle della pompa di circolazione;

1c) Diminuzione della potenza meccanica spesa nel processo di compressione ubicato immediatamente a monte del condensatore;

1d) Diminuzione della potenza termica complessivamente fornita dal fluido di lavoro all’utenza negli inter-refrigeratori del processo di compressione monofase (a seguito della diminuzione del suo numero di stadi);

D’altra parte nelle modalità di esercizio H, HC nel caso in cui si usa un condensatore a bassa pressione in luogo del generatore di vapore42 accade che la diminuzione di TCND determina le variazioni delle grandezze precedentemente descritte nei punti 1a) ÷ 1d) ed anche le variazioni delle seguenti grandezze: 1e) Diminuzione della potenza meccanica prodotta nel processo di espansione bifase intermedio tra i

due processi di condensazione (ad alta pressione ed a bassa pressione);

1f) Diminuzione della potenza termica fornita dal fluido di lavoro all’utenza nel condensatore a bassa pressione (considerando il fluido di lavoro nella sezione di uscita di entrambi i condensatori nella fase di liquido saturo).

In sintesi nei cicli termodinamici sia motori sia operatori in ciascuna delle modalità di esercizio H, HC la diminuzione di TCND determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, EE, TPES (Tabella 6.4). 2) Temperatura del fluido di lavoro nell’evaporatore (TEVA) 43:

L’incremento di TEVA implica le variazioni delle seguenti grandezze:

2a) Diminuzione della potenza frigorifera fornita dal fluido di lavoro all’utenza nell’evaporatore (a parità del titolo nella sua sezione di ingresso e considerando il fluido di lavoro nella sua sezione di uscita nella fase di vapore saturo secco);

2b) Diminuzione della potenza meccanica prodotta nel processo di espansione ubicato immediatamente a monte dell’evaporatore;

2c) Diminuzione della potenza meccanica spesa nel processo di compressione monofase ubicato immediatamente a valle dell’evaporatore;

2d) Diminuzione della potenza termica scambiata dal fluido di lavoro negli inter-refrigeratori del processo di compressione monofase (a seguito della diminuzione del suo numero di stadi) ed adoperata per la rigenerazione termica nella modalità Cooling o fornita all’utenza nella modalità Heating-Cooling; In sintesi nei cicli termodinamici sia motori sia operatori in ciascuna delle modalità di esercizio C, HC accade che l’incremento di TEVA determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, EE, TPES ad eccezione dei cicli termodinamici operatori nella modalità di esercizio C ove accade che la diminuzione di TEVA determina l’incremento di EE (Tabella 6.4).

3) Temperatura del fluido di lavoro in uscita dal generatore di vapore (TGV): L’incremento di TGV implica le variazioni delle seguenti grandezze: 41

Nella modalità di esercizio Cooling la grandezza TCND non è un parametro di processo. 42 L’impiego del condensatore a bassa pressione in esame ha luogo per T

CND > TGV e xGV = 0 ove TCND è la temperatura

nel condensatore ad alta pressione, TGV è la temperatura nel condensatore a bassa pressione, xGV è il titolo in uscita dal

condensatore a bassa pressione (nella modalità di esercizio H tale situazione ha luogo nei casi 1 ÷ 4, nella modalità di esercizio HC nei casi n° 9 ÷ 12, 29 ÷ 32).

43

3a) Incremento della potenza meccanica prodotta nel processo di espansione ubicato immediatamente a valle del generatore di vapore;

3b) Incremento della potenza termica ceduta dalla fonte energetica al fluido nel generatore di vapore; 3c) Incremento della potenza termica scambiata nell’evaporatore (fornitura di potenza frigorifera dal

fluido di lavoro all’utenza nelle modalità di esercizio C, HC oppure cessione di potenza termica dalla sorgente termica a bassa temperatura al fluido di lavoro nella modalità di esercizio H) nel caso in cui il fluido di lavoro in uscita dal generatore di vapore è nella fase di vapore saturo secco oppure viceversa diminuzione della suddetta potenza termica nel caso in cui il fluido di lavoro in uscita dal generatore di vapore è nella fase di liquido saturo;

In sintesi nei cicli termodinamici motori in ciascuna delle modalità di esercizio H, C, HC accade che l’incremento di TGV determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, EE, TPES. Invece nei cicli termodinamici operatori in ciascuna delle modalità di esercizio H, C, HC accade che la diminuzione di TGV determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, EE, TPES (Tabella 6.4).

4) Titolo del fluido di lavoro in uscita dal generatore di vapore (xGV): L’incremento di xGV implica le variazioni delle seguenti grandezze:

4a) Incremento della potenza meccanica prodotta nel processo di espansione ubicato immediatamente a valle del generatore di vapore;

4b) Incremento della potenza termica ceduta dalla fonte energetica al fluido nel generatore di vapore; 4c) Diminuzione della potenza termica scambiata nell’evaporatore (fornitura di potenza frigorifera dal

fluido di lavoro all’utenza nelle modalità di esercizio C, HC oppure cessione di potenza termica dalla sorgente termica a bassa temperatura al fluido di lavoro nella modalità di esercizio H) a seguito dell’incremento del titolo del fluido di lavoro in ingresso nell’evaporatore (considerando il fluido di lavoro nella sua sezione di uscita nella fase di vapore saturo secco).

In sintesi nei cicli termodinamici motori nella modalità di esercizio C44 accade che la diminuzione di xGV determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, TPES e l’incremento di xGV determina l’incremento di EE. Invece nei cicli operatori in ciascuna delle modalità di esercizio H, C, HC accade che la diminuzione di xGV determina l’incremento di ciascuno degli indicatori EUF, EE, TPES (Tabella 6.4).

Etanolo – Comp. monofase

TCND Motori Mod. H, HC diminuzione TCND → incremento EUF, EE, TPES

Operatori

TEVA

Motori Mod. C, HC incremento TEVA → incremento EUF, EE, TPES

Operatori Mod. C, HC incremento TEVA → incremento EUF, TPES

Mod. HC incremento TEVA → incremento EE

Mod. C diminuzione TEVA → incremento EE

TGV

Motori

Mod. H, C, HC incremento TGV → incremento EUF, EE, TPES Operatori diminuzione TGV → incremento EUF, EE, TPES

xGV

Motori Mod. H, HC xGV = 1 → RTE in linea con valori pratica industriale

Mod. C diminuzione xGV → incremento EUF, TPES

incremento xGV → incremento EE

Operatori Mod. H, C, HC diminuzione xGV → incremento EUF, EE, TPES

Tabella 6.4. Etanolo, comp. monofase, mod. H, C, HC: influenza dei parametri di processo su EUF, EE, TPES.

6.3.6.2. Nonano

In Tabella 6.5 e Tabella 6.6 sono riportati i valori massimi degli indicatori delle prestazioni energetiche EUFMAX [-], EEMAX [-], TPESMAX [-] in corrispondenza dei rispettivi valori dei parametri di processo TCND [°C], TEVA [°C], TGV [°C], ηE [-], xGV [-] dei cicli termodinamici con nonano in presenza di compressione monofase rispettivamente nel caso di cicli motori ed operatori per ciascuna delle tre modalità di esercizio H, C, HC.

44

Nei cicli termodinamici motori con etanolo in presenza di compressione monofase in ciascuna delle modalità di esercizio H (Par. A.1.1.1), HC (Par. A.1.3.1) accade che la grandezza RTE assume valore in linea con quelli tipicamente

Nonano – Cicli motori

comp. monofase Caso

TCND TEVA TGV ηE xGV [°C] [°C] [°C] [-] [-] Mod. H EUFMAX [-] 0.95 15 50 310 1 EEMAX [-] 0.79 15 50 310 1 TPESMAX [-] 0.44 15 50 310 1 Mod. C EUFMAX [-] 0.87 18 5 310 0.8 1 EEMAX [-] 0.80 18 5 310 0.8 1 TPESMAX [-] 0.50 18 5 310 0.8 1 Mod. HC EUFMAX [-] 1.35 37 50 5 310 0.8 0 EEMAX [-] 0.74 46 50 5 310 0.8 1 TPESMAX [-] 0.54 37 50 5 310 0.8 0

Tabella 6.5. Cicli termodinamici motori (nonano, comp. monofase, mod. H, C, HC): EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Nonano – Cicli operatori

comp. monofase Caso

TCND TEVA TGV ηE xGV [°C] [°C] [°C] [-] [-] Mod. H EUFMAX [-] 3.94 11 50 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.74 11 50 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.37 11 50 60 0.8 0 Mod. C EUFMAX [-] 2.53 2 5 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.65 2 5 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.48 2 5 60 0.8 0 Mod. HC EUFMAX [-] 6.88 30 50 5 60 0.8 0 EEMAX [-] 0.75 30 50 5 60 0.8 0 TPESMAX [-] 0.65 30 50 5 60 0.8 0

Tabella 6.6. Cicli termodinamici operatori (nonano, comp. monof., mod. H, C, HC): EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

In Figura 6.25 ÷ Figura 6.27 sono riportati i diag. T-S dei cicli termodinamici funzionanti come macchine motrici con nonano in presenza di compressione monofase associati a EUFMAX, EEMAX, TPESMAX (di cui alla Tabella 6.5) nelle modalità di esercizio H, C, HC.

In Figura 6.28 e Figura 6.29 sono riportati i diag. T-S dei cicli termodinamici funzionanti come macchine operatrici con etanolo in presenza di compressione monofase associati a EUFMAX, EEMAX, TPESMAX (di cui alla Tabella 6.6) nelle modalità di esercizio H, C, HC.

Figura 6.25. Ciclo motore (nonano, comp. monofase, mod. H): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Figura 6.26. Ciclo motore (nonano, comp. monofase, mod. C): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Figura 6.28. Ciclo operatore (nonano, comp. monofase, mod. H, HC): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Figura 6.29. Ciclo operatore (nonano, comp. monofase, mod. C): diag.T-S per EUFMAX, EEMAX, TPESMAX.

Dai risultati ottenuti tramite l’analisi di sensitività sui parametri di processo dei cicli termodinamici con nonano in presenza di compressione monofase in ciascuna modalità di esercizio Heating (H), Cooling (C), Heating- Cooling (HC) si desume l’influenza esercitata da ciascun parametro di processo nei riguardi di ciascuno degli indicatori delle prestazioni EUF, EE, TPES:

1) Temperatura del fluido di lavoro nel condensatore (TCND)45:

In merito alle variazioni delle grandezze determinate dalla diminuzione di TCND si ripete quanto descritto per i cicli termodinamici con etanolo in presenza di compressione monofase (Par. 6.3.6.1), in particolare: 1a) Incremento della potenza termica fornita dal fluido di lavoro all’utenza nel condensatore ubicato

immediatamente a valle del processo di compressione;

1b) Incremento della potenza termica ceduta dalla fonte energetica al fluido di lavoro nel generatore di vapore ubicato immediatamente a valle della pompa di circolazione;

1c) Diminuzione della potenza meccanica spesa nel processo di compressione ubicato immediatamente a monte del condensatore;

1d) Nelle modalità di esercizio H ed HC nel caso in cui si adopera un condensatore a bassa pressione in luogo del generatore di vapore (per TCND > TGV, xGV = 0 oppure xGV = 1)46 accade che la diminuzione di TCND determina sia la diminuzione della potenza meccanica prodotta nel processo di espansione intermedio tra i due processi di condensazione (ad alta pressione ed a bassa pressione) sia la diminuzione della potenza termica fornita dal fluido di lavoro all’utenza nel condensatore a bassa pressione;

In merito alle variazioni delle grandezze determinate dalla diminuzione di TCND, di seguito sono descritte le differenze rispetto ai cicli termodinamici con etanolo in presenza di compressione monofase (Par. 6.3.6.1):

1e) Diminuzione della potenza termica fornita al fluido di lavoro negli inter-surriscaldatori del processo di compressione (a seguito della diminuzione del suo numero di stadi);

1f) Incremento della potenza termica fornita dal fluido di lavoro all’utenza nello scambiatore di calore distinto dal condensatore ed intermedio tra il processo di espansione monofase ed il dissipatore termico (in quest’ultimo ha luogo la cessione di potenza termica dal fluido di lavoro alla sorgente termica a bassa temperatura, in particolare nella modalità di esercizio H tale dissipatore è ubicato immediatamente a monte del processo di compressione ed inoltre nella modalità di esercizio HC in presenza del generatore di vapore tale dissipatore è ubicato immediatamente a monte del processo

45

Nella modalità di esercizio Cooling la grandezza TCND non è un parametro di processo.

46 L’impiego del condensatore a bassa pressione in esame ha luogo nella modalità di esercizio H nei casi 1 ÷ 6, nella

di espansione bifase a bassa pressione)47;

In sintesi nei cicli termodinamici sia motori sia operatori in ciascuna delle modalità di esercizio H, HC