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Molto elevato il grado di copertura dell’indagine

I laureati post-riforma16 (esclusi quelli di primo livello a tre e cinque anni), come è stato accennato, sono stati oggetto di una doppia tecnica di indagine, CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) e CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing).

La necessità di contenere i costi di rilevazione e, soprattutto, l’ampia disponibilità di indirizzi di posta elettronica, hanno suggerito di contattare i laureati via e-mail e di invitarli a compilare un questionario ospitato sul sito internet di ALMALAUREA. L’indirizzo di posta elettronica è infatti noto per quasi il 90% dei laureati ad uno e tre anni e per l’84% dei laureati a cinque anni, senza apprezzabili differenze per tipo di corso. Su tali risultati incide la presenza degli

16 Da questo punto in poi, ove non diversamente specificato, con l’espressione

“laureati post-riforma” si intenderanno anche i laureati in Scienze della Formazione primaria.

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atenei entrati nel corso dell’ultimo anno, per i quali è stata anticipata la partecipazione all’indagine sugli esiti occupazionali, non seguendo quindi per le coorti indagate il percorso “standard” di ALMALAUREA di raccolta dei dati, anche di tipo amministrativo.

Il disegno di ricerca ha previsto quattro solleciti e condotto a tassi di risposta all’indagine CAWI decisamente soddisfacenti per rilevazioni di questo tipo: risulta complessivamente pari, a un anno, al 35% (rispetto alle e-mail inviate) ed è significativamente più contenuto solo tra i laureati in Scienze della Formazione primaria (27%). Tra i laureati di secondo livello contattati a tre anni dal titolo la partecipazione è invece pari al 26%, che scende al 18,5% tra i colleghi di Scienze della Formazione primaria (e al 23% tra i magistrali a ciclo unico). A cinque anni il tasso di risposta all’indagine web è del 22%; raggiunge il 24% tra i laureati magistrali mentre diminuisce per i laureati in Scienze della Formazione primaria (18%) e magistrali a ciclo unico (19%)17.

Durante la seconda fase di rilevazione, tutti coloro che, per vari motivi, non avevano compilato il questionario on-line sono stati contattati telefonicamente, al fine di riportare i tassi di partecipazione agli standard abituali. Al termine della rilevazione, il tasso di risposta complessivo ha raggiunto, tra i laureati a un anno, l’82%: la massima partecipazione si è rilevata tra i laureati in Scienze della Formazione primaria (83%), cui hanno fatto seguito i laureati di secondo livello a ciclo unico e biennali (83% e 82%, rispettivamente) e i laureati di primo livello (81,5%). A tre anni, il tasso di risposta ha raggiunto complessivamente il 75% dei laureati di secondo livello del 2012, innalzandosi lievemente per Scienze della Formazione primaria (76%); il livello di partecipazione è risultato pari al 75% tra i laureati magistrali e al 74% tra quelli a ciclo unico. Tra i laureati di secondo livello del 2010, coinvolti nella rilevazione a cinque anni, il tasso di risposta ha raggiunto comunque un apprezzabile 72% (76% per i laureati in Scienze della Formazione primaria, 72% per i magistrali e 71% per il ciclo unico)18.

I laureati di primo livello a tre e cinque anni sono stati coinvolti in un’indagine esclusivamente di tipo CAWI: anche in tal caso, pertanto, tutti i laureati in possesso di posta elettronica (92% a tre anni e 89% a cinque anni) sono stati invitati a partecipare all’indagine

17 La minore partecipazione alla rilevazione web da parte dei laureati magistrali a ciclo unico e in Scienze della Formazione primaria è giustificata in particolare dal minor livello di conoscenza degli strumenti informatici, soprattutto tra veterinari e medici.

18 Per ulteriori approfondimenti, cfr. le Note metodologiche disponibili su www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione14.

Caratteristiche dell’indagine 57 compilando un questionario on-line. Non è stata però prevista la successiva fase integrativa di rilevazione CATI. La partecipazione all’indagine è stata pari al 22% a tre anni e al 16% a cinque anni (valori calcolati sul totale delle e-mail inviate). I tassi di risposta raggiunti risultano più contenuti rispetto a quanto rilevato ad un anno dal titolo. Ciò è determinato non solo dalla crescente difficoltà nel rintracciare i laureati19, ma anche dalla particolare selezione effettuata sul collettivo sottoposto a rilevazione: come si vedrà meglio più avanti, infatti, sono stati contattati i soli laureati che non hanno proseguito ulteriormente la formazione iscrivendosi a un corso di laurea. Si tratta quindi, verosimilmente, di persone intenzionate ad inserirsi direttamente nel mercato del lavoro, se non già inserite da tempo, forse meno interessate a partecipare a rilevazioni via web.

La verifica di eventuali distorsioni legate alla combinazione di strumenti di rilevazione differenti (CAWI e CATI), realizzata sui risultati delle rilevazioni 2010 e 2008, è confortante circa la qualità dei dati rilevati e la portata delle risposte fornite, indipendentemente dallo strumento di rilevazione. Nello specifico, infatti, le discrepanze tra le risposte rese da coloro che hanno partecipato a un tipo di rilevazione rispetto all’altra sono decisamente contenute (nell’ordine di qualche punto percentuale), salvo un paio di eccezioni legate più alla formulazione e alla complessità dei quesiti che non allo strumento di rilevazione utilizzato: di tali aspetti si è tenuto conto nella stesura dei successivi questionari di indagine (Camillo, Conti, & Ghiselli, 2009).

Ulteriori, specifici, approfondimenti sono inoltre stati compiuti per valutare l’esistenza di differenze strutturali tra i laureati intervistati e quelli che non hanno partecipato all’indagine, evidenziando l’esistenza di alcune differenze che non compromettono però la rappresentatività complessiva dei risultati. In particolare, a un anno dalla laurea la partecipazione per percorso di studio (indipendentemente dal tipo di corso) è lievemente più ampia (3 punti percentuali al massimo rispetto alla media complessiva) in particolare tra i laureati dei gruppi ingegneria, scientifico, agrario, geo-biologico e psicologico; è in linea con il dato medio tra i laureati dei gruppi medico, chimico-farmaceutico ed economico-statistico. Sia a tre anni che a cinque anni la situazione è parzialmente simile: anche in tal caso sono in particolare i laureati di secondo livello dei gruppi

19 Una parte delle e-mail in realtà non è neppure stata recapitata, in particolare a causa dell’obsolescenza degli indirizzi di posta elettronica, nonché a problemi legati alle caselle piene. Il fenomeno, in gergo tecnico “rimbalzi”, riguarda il 4% degli indirizzi e-mail a tre anni il 10% di quelli a cinque anni.

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ingegneria, insegnamento, geo-biologico, agraria, scientifico, psicologico ed economico-statistico, infatti, a partecipare in misura maggiore (le differenze sono sempre nell’ordine di un massimo di 2-3 punti percentuali).

Le differenze tra uomini e donne sono contenute e comunque sempre non superiori a 1 punto percentuale, per tutti i collettivi qui valutati. In generale, minore partecipazione è associata ai laureati residenti al Centro, seguiti da quelli al Sud, a tre e cinque anni, e da quelli al Nord per i laureati del 2014. Esulano da tali considerazioni, naturalmente, i residenti all’estero per i quali, indipendentemente dal tipo di corso, vi è una oggettiva difficoltà nel rintracciarli (il tasso di risposta per questo collettivo è comunque complessivamente pari al 47% a un anno, al 38% a tre anni e al 40% a cinque anni).

Nell’interpretazione dei risultati qui presentati si tenga conto che nell’indagine telefonica, il 22% dei contatti falliti (che sale al 26% tra i laureati a tre anni e al 24% tra quelli a cinque anni) è dovuta a problemi di recapito telefonico errato o all’impossibilità di prendere contatto con il laureato (perché ad esempio all’estero o perché temporaneamente assente).