Monsignor
Caccianegava
l’assenso di predicare a chi avesse firmato l’indirizzo Passa-glia
— ma
questa volta il Guardasigilli preferì occuparsi dei Codici, e riconobbe che a predichee predicatori già bastacipensino il Vescovo, ed i Parroci.
E
fruttò il suo esempio cosìda
convertire lo stesso Pre-fetto di Milano, il quale pochi mesidopo
quest’incidente (in gennaio 1864)narravaalSottoscrittocome
n’avesse ornaisopraicapeglidi coteste quisquiglie;
massime dopoché Don
Passaglia in persona era statoda
lui a intimargli chelo facessea forza predicareinSan
Carlo,dove ilParroconon
lovoleva.Ed
aven-dogli il Prefetto risposto che einon
avea diritto nèmodo
di violentare il pulpito, D. Passaglia risentito gli ricordavache
esso era pur anche Deputato: al che stringendosi nelle spalle,il Prefetto
argutamente
replicava: (secondo, narrava egli me-desimo allo scrivente): ebbene si rivolga allaCamera
, alla quale, enon
giàad un
semplicePrefetto, siappartiene difare rispettare....
le prerogative dei suoimembri.
XIV.
La nomina
diMonsignor
Pertusaiia
Pro-vicario.Maggior
gravitàha
inapparenza
lo incidente relativo allanomina
diMonsignor
Pertusati a Provicario—
posciachè si disse violato per essaun
diritto delGoverno
, e si pretese avere in questa faccendaMonsignor
Cacciamancato
di lealtà.Il diritto del
Governo ad
ingerirsinellanomina
del Provi-cario sivorrebbe fondarlo sulla Circolare 10 settembre 1806.40
P^ssa è tra i documenti a stampa, presentati
da Monsignor
Caccia (1).11 suo tenore confuta la pretesa delle Requisitorie.
Evidentissimamenteessaconcerne solola
nomina
dei Vicari Generali.Ma
inoltre, i documenti presentati dal Ministro in appog-giodeiraccusapurgano
affattoMonsignor
Cacciada
ogni taccia d’illegalità.Abbiamo da
essi che l'u il (luardasigilli, il quale volle che Monsignor Caccia nominasseun
Provicario.Monsignor
Caccia non lo credeanecessario.11 Mùiistroglielo impose: ilMinistro lochiamò
a Torino, e volle assolutamente chegli promettesse dinominare un
Provicario.Monsignor
Caccia protestò chenon volea subire pressione.11 Ministro replicò dichiarando che nonsivolea puntofargli violenza,
ma
che lanomina
diun
Provicarioera creduta ne-cessaria ed urgente: che a provargli quanto si volesse libera la sua scelta,non
si parlerebbe di persone, non si designe-rebbero candidati:ma nominerebbe
egli,Monsignore, chi A'or-rebbe.E non
bastò ancora: il Ministro continuando soggiunse: chenon
gli chiedeaneanche
di sapere sopra quale persona ca-drebbe la scelta, e gli bastavache a suotempo
ne desse av-viso.E
questo stesso avviso sarebbenon
officialema
officioso.E
per conservargli intatto questo carattere di officioso, egliMonsignor
Caccia scriverebbenon a
lui (hiardasigilU,ma
al proprio cugino cav. Visconti-Venosta, Ministro degli esteri.Confortato
da
queste assicurazioniMonsignor
Cacciarispon-deva
che allasua voltaamando
mostx’arsi conciliativo,farebbe subito la nomina: chefa scelta cadrebbe sopraMonsignor
Lu-rani oMonsignor
Pertusati; eche ne darebbesollecito avviso al cugino suo cavaliere Visconti-Venosta.Tutti questi d.scorsi risultano dai documenti prodotti in causa dal Ministro in appoggio all’accusa, e in ispecie dalle lettere del Ministro Guardasigilli a
Monsignor
Caccia indata(1) Pagina 27.
41
18, 22, 28, 29, 31 dicembre 1863, 1, 2, e 4 gennaio 1864: e dalle lettere di
Monsignor
Caccia al cavaliere Visconti- Ve-nosta in data 26 dicembre 1863, ed ai Guardasigilli in data 20 dicembre 1863, 1, 3, 5 gennaio 1864.Evidentemente
dopo
similidichiarazionilaCircolare del 1806,qualunque
ne fosse il tenore,male
si invocherebbe, perchè avesse anche attribuitoun
diritto al Governo, esso avrebbelo rinunziato:ma
, giovi ripeterlo, quella Circolare è affatta estranea al caso concreto.
Ma
inoltre dimostrano quelle stesse dichiarazioni,come
Monsignor Caccia abbia agito collamassima
lealtà,comuni-cando
al Guardasigilli inomi
deidue
candidati, fra i quali avrebbe scelto il Provieario.Perchè tacque il Guardasigilli?
Perchè non disse immantinenti a
Monsignor
Caccia la opi-nione sua sopra queidue
candidati?Foiwe in quel
momento
eglinon
era informato dellequa-lità loro, 0 meglio, degli appunti che si vogliono loro fare?
Perchè in tal caso
non
assunse informazioni?Il colloquio del Guardasigilli con
Monsignor
Caccia avea luogo il 17 dicembre.La nomina
era fatta il 26 dicembre.Nel frattempo il Ministro Guardasigilli scrivea
non una,
ma
tre lettere aMonsignor
Caccia.Perchè in alcuna di esse, non lo avvertiva che i
due
Can-didatida Monsignor
Cascia indicatigli, dispiacevano al Go-verno?
Come
si spiega,come
si qualifica, quasidiremmo, come
si giustifica questo procedere?Perchè dal 26 dicembre, giorno in cui la
nomina
di Monsi-gnorPertusati,è annunziataalCav. Visconti Venostaeperesso al Guardasigilli, perchè sino al 31 dicembre nulla dice questi su talenomina?
Come
si conciliano colle sue dichiarazioni precedenti ,di voler lasciata libera la scelta del Provicario, le lettere 1° gennaio e dì seguenti, nelle quali prefigge addirittura a
Monsignor
Caccia di revocar lanomina
diMonsignor
Pertu-sati, e gli intima il
nome
di chi dovrà surrogarlo?Dov’è in Monsignor Caccia la slealtà, la colpa?
42
Bene
tenta in alcuna sua lettera il Ministro, di far rim-provero al Caccia di avere nominato il Pertusati,quando
sa-pea che a quell’ufficio doveasi eleggere persona di sentimenti liberali ed accetta allo universale: ed insinuache forse Mon-signore si lasciò aggirareda
improvvidi Consiglieri.Ma
gli rispondeMonsignor
Caccia, interpellandolo se sia 0non
vero che gli annunziò inomi
deidue
Candidati, fra i quali farebbe la scelta del Provicario. Se sia o non vero che tra questi due gli indicò il Pertusati.Se
sia onon
vero che nè in quel giorno, nè poi eglimosse
obbiezione di sorta so-pra tale scelta.— E
conclude dicendogli: « ioMi APPELLO
,«