1.4 Il contesto epidemiologico e sanitario
1.4.2 Tutela della salute del lavoratore
1.4.2.1 Morbosità e mortalità per infortuni e malattie professionali
In considerazione della realtà altamente industrializzata del territorio dell’ASL, le aree di intervento prioritarie sono la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
GLI INFORTUNI SUL LAVORO
I dati di seguito rappresentati sono stati elaborati dal sistema informativo integrato nazionale “Flussi informativi INAIL – ISPESL - Regioni e Province autonome” per la prevenzione degli infortuni e delle patologie nei luoghi di lavoro.
I dati relativi al 2010 sono ancora instabili in quanto molti degli infortuni denunciati risultano ancora in fase di istruttoria presso l’INAIL. Non sono considerati gli infortuni occorsi agli addetti ai servizi domestici, agli studenti, agli sportivi professionisti, agli apprendisti, ai lavoratori tutelati da polizze speciali ed ai lavoratori interinali ed i dati relativi agli infortuni in itinere. Sono compresi gli infortuni stradali avvenuti in occasione di lavoro.
La frequenza
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 40 Nel macrosettore Industria e Servizi, nel quinquennio 2006 - 2010, si evidenzia la tendenza ad una riduzione del numero assoluto degli eventi; tale flessione è ascrivibile al macrosettore Industria, mentre in quello dei Servizi la tendenza è stabile.
Numero e ripartizione percentuale degli INFORTUNI nel macro-settore INDUSTRIA E SERVIZI, disaggregati per anno evento e per macro settore di attività economica ATECO.
SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA ATECO 2006 2007 2008 2009 2010* TOTALE %
INDUSTRIA 4211 3920 3575 2837 2611 17154 56,2
SERVIZI 2709 2745 2761 2550 2603 13368 42,8
INDUSTRIA E SERVIZI 6920 6665 6336 5387 5336 31994 100
* I dati relativi all’anno 2010 sono da considerare non definitivi
Nei grafici sono riportate le ripartizioni percentuali degli infortuni occorsi nel quinquennio 2006 – 2010 disaggregati per settore di attività economica ATECO.
15%
12%
8% 8% 7%
10%
40%
D Attiv
ità manifatturiere F C
ostruzioni G Co
mm ercio
N Sa nità
I Tr asporti
K At tività immo
biliari
Altro
INFORTUNI SUL LAVORO suddivisi INFORTUNI SUL LAVORO suddivisi per SETTORE ATTIVITA
per SETTORE ATTIVITA’’ECONOMICA ATECO (2006 ECONOMICA ATECO (2006 --2010) 2010)
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 41 INFORTUNI SUL LAVORO del comparto D ATTIVITA
INFORTUNI SUL LAVORO del comparto D ATTIVITA’’MANIFATTURIERE MANIFATTURIERE suddivisi per SETTORE ATTIVITA
suddivisi per SETTORE ATTIVITA’’ECONOMICA ATECO (2006 ECONOMICA ATECO (2006 --2010) 2010)
Indicatori di FREQUENZA e di GRAVITA’ degli infortuni sul lavoro
Per una completa comprensione fenomeno infortunistico nella ASL di Monza e Brianza, si è proceduto ad un’ulteriore elaborazione dei dati mediante l’utilizzo di due tipi di indicatori statistici. Gli indicatori sono informazioni selezionate allo scopo di permettere una sintetica ed immediata valutazione della distribuzione, delle caratteristiche e delle differenze degli eventi infortunistici che si verificano nell’ambito di un intervallo temporale, di un territorio o di un settore economico; sono, inoltre, un utile strumento per la rilevazione dei cambiamenti del fenomeno infortunistico nel tempo e nello spazio:
A) Indicatori di FREQUENZA
Nella tabella che segue sono presentati gli indici di frequenza (numero medio di infortuni che si verifica ogni 1.000 addetti) nel territorio di nostra competenza, suddivisi per settore di attività economica ATECO e calcolati sul singolo anno evento e sul triennio evento; nella medesima tabella sono riportati i medesimi tassi, calcolati per singolo settore di attività economica ATECO, riferiti al territorio regionale e nazionale.
Indici di FREQUENZA degli infortuni, per settore di attività economica ATECO, anno e triennio evento – ASL MONZA E BRIANZA, Regione Lombardia, Italia
ASL Monza - Brianza Italia Lombardia SETTORE ATTIVITÀ ECONOMICA ATECO
2007 2008 2009 ‘07-‘09 ‘07-‘09 ‘07-‘09
A Agrindustria 34,8 34,6 37,8 36,4 51,2 48,8
C Estrazione minerali - 37 40 25,2 33,9 24,2
D Attività manifatturiere 21,3 20,8 16,9 20,3 29,4 25,6
DA Industria alimentare 21,8 22,9 23,4 23,3 30,8 28,8
DB Industrie tessile 16,1 16,4 13,9 15,7 14,3 16,7
DC Industrie conciaria 21,5 12,7 9,7 14,7 13,6 13,2
DD Industria legno 29,2 30,9 28,2 29,7 41,7 41,6
DE Industria carta 16,4 17,6 15,5 16,7 21,9 17,1
DF Industria petrolio - - 166,6 45,5 9,9 8,8
DG Industria chimica 8,2 8,6 8,8 8,8 12,9 12,4
DH Industria gomma e plastica 33,8 34,6 28,7 33,5 36,2 32,2
DI Industria minerali non metalliferi 39,7 41,5 29,7 38,1 44,7 40,5
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 42 ASL Monza - Brianza Italia Lombardia SETTORE ATTIVITÀ ECONOMICA ATECO
2007 2008 2009 ‘07-‘09 ‘07-‘09 ‘07-‘09
DJ Industria metalli 39,1 36 28,1 35,7 47,2 41
DK Industria meccanica 27,8 27,2 20,1 26 28,4 25
DL Industria elettrica ed ottica 4,7 5,1 3,9 4,7 15,2 12,5
DM Fabbricazione mezzi di trasporto 41,0 38,3 19,5 35,5 31,2 29,8 DN Altre industrie manifatturiere 22,6 21,2 21,2 22,3 30,8 25,3 E Energia elettrica, gas e acqua 37,7 26 26,5 30,6 19,7 20,3
F Costruzioni 34,7 32,6 30,5 33,3 42,7 40,9
G Commercio 14,5 13,8 12,7 13,9 21,9 14,3
H Alberghi e ristoranti 43,8 45,9 42 44,5 38,6 64,7
I Trasporti 44,8 41,3 40,8 41,2 39,8 33,2
J Attività finanziarie 6,0 5,9 8,1 6,7 9,4 5,6
K Attività immobiliari 10,5 12,7 11,4 12,2 10,9 8,9
L Pubblica amministrazione 19,7 15,9 21,4 20 36 7,4
M Istruzione 20,3 15,9 11,2 15 12,5 4,7
N Sanità 37,6 34,2 35,2 35,6 21,6 23,4
O Altri servizi pubblici 19,4 19,4 19,3 19,7 30,5 18
TASSO GREZZO INF.INDENNIZZATI MEDIO
21,9 21,4 19,2 21,3 30,2 25,9
Dall’analisi di questi dati emerge che:
1. l’indice di frequenza nel territorio di nostra competenza, mostra nel periodo 2007 – 2009 mostra una tendenza alla diminuzione;
2. I settori produttivi a maggior frequenza di infortuni nell’ambito della nostra ASL sono i seguenti: I Trasporti, H Alberghi e ristoranti, DM Fabbricazione mezzi di trasporto, DI Industria minerali non metalliferi, DJ Industria metalli, DK Industria meccanica,N Sanità, A Agrindustria, DH Industria gomma e plastica e F Costruzioni;
3. gli indici di frequenza per singolo settore di attività economica ATECO, riferiti al territorio regionale e nazionale sono superiori rispetto a quelli calcolati per la ASL Monza e Brianza, ad eccezione dei seguenti settori: DC Industria conciaria, DM Fabbricazione mezzi di trasporto, E Energia elettrica, gas e acqua, H Alberghi e ristoranti, I Trasporti, K Attività immobiliari, L Pubblica amministrazione, M Istruzione e N Sanità.
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 43
INDICE di FREQUENZA MEDIO TRIENNIO 2007 INDICE di FREQUENZA MEDIO TRIENNIO 2007 ––20092009
della ASL MB, della Regione LOMBARDIA e della ASL MB, della Regione LOMBARDIA e
dell’dell’intero TERRITORIO NAZIONALEintero TERRITORIO NAZIONALE
30,2
21,3 25,9
ITALIA LOMBARDIA ASL MONZA E BRIANZA
B) Indicatori di GRAVITA’
Per la descrizione della gravità degli infortuni verificatisi nell’ambito del nostro territorio, abbiamo utilizzato l’indice di gravità indicato dalla norma U.N.I. (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) n.
7249 del Dicembre 1995; tale indice è il rapporto tra le conseguenze invalidanti dell’infortunio (misurate in termini di giornate perse) e la durata dell’esposizione al rischio (misurate in termini di uomini-anno).
Le conseguenze invalidanti degli eventi infortunistici, espresse in termini di giornate perse, sono quantificate sulla base di convenzioni internazionali recepite dall'U.N.I.:
per gli infortuni con INABILITA' TEMPORANEA si conteggiano le giornate effettivamente perdute;
agli infortuni con INABILITA' PERMANENTE si attribuiscono 75 giornate perdute per ogni grado di inabilità;
ad ogni caso MORTALE si attribuiscono 7500 giornate perdute.
Qualora uno stesso evento abbia avuto più conseguenze, è quantificata la conseguenza più grave.
Nella tabella e figure seguenti l’indicatore di gravità degli infortuni avvenuti nell’ambito del territorio di nostra competenza, riferito ai settori economici ATECO e al periodo evento (anno – triennio), è messo a confronto con i valori assunti dall’indicatore a livello del territorio regionale e nazionale.
Indici di gravità (norma U.N.I. n. 7249), per settore di attività economica ATECO, anno e triennio evento – ASL MONZA E BRIANZA, Regione Lombardia, Italia
ASL Monza - Brianza Italia Lombardia SETTORE ATTIVITÀ ECONOMICA
ATECO 2007 2008 2009 ‘07-‘09 ‘07-‘09 ‘07-‘09
A Agrindustria 0,9 2,6 3,7 2,5 8,5 10,6
C Estrazione minerali - - 0,4 0,1 5,7 3,1
D Attività manifatturiere 1,2 1,3 1 1,1 2,5 2
DA Industria alimentare 1,1 1,9 1,2 1,4 2,5 1,7
DB Industrie tessile 1 0,6 0,3 0,7 1,1 1,2
DC Industrie conciaria 0,4 0,4 0,2 0,3 1,4 0,7
DD Industria legno 3,2 2,5 1,9 2,8 5 4,6
DE Industria carta 0,5 1,2 0,7 0,8 1,9 1,3
DF Industria petrolio - - 3,6 1 1,6 1,5
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 44 ASL Monza - Brianza Italia Lombardia SETTORE ATTIVITÀ ECONOMICA
ATECO 2007 2008 2009 ‘07-‘09 ‘07-‘09 ‘07-‘09
DG Industria chimica 0,3 0,4 0,3 0,3 1 0,9
DH Industria gomma e plastica 1,1 3,6 1,1 2 2,8 2,2
DI Industria minerali non metalliferi 1,7 2,5 4,1 2,8 5 3,6
DJ Industria metalli 2,7 2,5 2,4 2,3 4,4 3,5
DK Industria meccanica 1,4 1,4 0,8 1,1 1,1 1,9
DL Industria elettrica e ottica 0,3 0,1 0,1 0,2 2 1
DM Fabbricazione mezzi di trasporto 1,4 0,5 1,2 1,1 2,6 1,5 DN Altre industrie manifatturiere 1,3 1,7 1,5 1,6 3,3 1,9
E Energia elettrica, gas e acqua 1,8 1,9 1,5 1,5 2,2 1,1
F Costruzioni 4,2 3,8 3,5 3,4 7,9 6,7
G Commercio 0,8 1,1 0,8 0,8 2,4 1,1
H Alberghi e ristoranti 1,3 1,3 3,2 2 3,3 2,3
I Trasporti 5,9 2,9 3,7 2,9 5,6 3,7
J Attività finanziarie 0,4 1,5 1,2 1,1 0,9 0,1
K Attività immobiliari 0,5 0,6 0,9 0,7 1,3 0,9
L Pubblica amministrazione 0,9 0,2 0,7 0,6 4,3 0,8
M Istruzione 1,5 0,2 0,2 0,5 0,9 0,1
N Sanità 1,0 0,8 0,8 0,9 1,9 1,8
O Altri servizi pubblici 0,6 1,3 0,8 0,9 3,1 1,8
INDICE DI GRAVITÀ U.N.I.MEDIO 1,5 1,4 1,3 1,3 3,4 2,4 Dall’analisi di questi dati emerge che:
1. anche in questo caso, i settori produttivi della ASL Monza e Brianza hanno complessivamente indici di livello inferiore rispetto a quelli riferiti al territorio regionale o nazionale.
2. I settori produttivi che, evidenziano una maggiore gravità nell’ambito della nostra ASL sono i seguenti:I Trasporti, F Costruzioni, DD Industria legno, DJ Industria metalli, DN Altre attività manifatturiere, DA Industria alimentare, DI Industria minerali non metalliferi, A Agrindustria ed E Energia elettrica, gas e acqua; quest’ultimo settore, pur mostrando indice di gravità superiori alla media e quindi meritevole di attenzione, è comunque un settore con un numero di addetti stimati molto limitato.
3. l’indice di gravità medio annuale nel territorio di nostra competenza, mostra nel triennio 2007 – 2009, una lieve tendenza alla riduzione.
INDICE
INDICE DIDIGRAVITAGRAVITA’’MEDIO TRIENNIO 2006 –MEDIO TRIENNIO 2006 –20082008 della ASL MB, della Regione LOMBARDIA e della ASL MB, della Regione LOMBARDIA e
dell
dell’’intero TERRITORIO NAZIONALEintero TERRITORIO NAZIONALE
3,4
2,4
1,3
ITALIA LOMBARDIA ASL MONZA E BRIANZA
GLI INFORTUNI MORTALI
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 45 Il Servizio PSAL effettua un’inchiesta di Polizia Giudiziaria per tutti i casi di infortunio mortale che sono segnalati; i dati relativi sono registrati, oltre che in un archivio di Servizio, anche in un archivio informatizzato regionale (Registro degli infortuni mortali in ambiente di lavoro), da cui è possibile ricavare una serie di utili informazioni sull’andamento degli infortuni mortali in luogo di lavoro.
Nella tabella che segue sono riportati gli infortuni mortali registrati ed indagati dal Servizio PSAL, verificatisi nei 55 comuni afferenti alla ASL di Monza e Brianza, inseriti nel Registro degli infortuni mortali in ambiente di lavoro disaggregati per settore di attività economica ATECO, nel periodo 2007 – 2012.
Numero e distribuzione % degli INFORTUNI MORTALI, per anno evento e per settore di attività economica ATECO (fonte: archivio SPSAL infortuni mortali)
SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA ATECO 2007 2008 2009 2010 2011 2012 TOT. %
A Agrindustria - 1 - - - - 1 4
D Attività manifatturiere 1 4 3 1 1 1 11 40
F Costruzioni 6 2 2 2 - - 12 48
I Trasporti 1 - - - - - 1 4
O Altri servizi pubblici - - 1 - - - 1 4
INDUSTRIA E SERVIZI 8 7 6 3 1 1 26 100
La quasi totalità degli infortuni mortali si verifica nel macrosettore Industria (24 casi, pari al 92%), il restante 8% (2 casi) nel macrosettore Servizi.
All’interno del macrosettore Industria, ben il 48% degli infortuni mortali avviene nel settore F Costruzioni (12 casi) ed il 40% (11 casi) nel settore D Attività manifatturiere.
Nella valutazione degli infortuni è interessante considerare anche la regolarità del rapporto di lavoro:
Numero degli INFORTUNI MORTALI, per tipo di rapporto di lavoro (fonte: archivio SPSAL infortuni mortali)
TIPO DI RAPPORTO DI LAVORO ANNI 2007-2011
LAVORATORI DIPENDENTI 14
TITOLARI AZIENDE CON E SENZA DIPENDENTI/LAVORATORI AUTONOMI 8
SOCIO DI COOPERATIVA 2
LAVORATORI IRREGOLARI 2
LAVORATORI CON RAPPORTO ATIPICO 2
IN COMPLESSO 26*
* di cui 5 soggetti stranieri
Si può altresì rilevare che il 54% degli eventi (14 casi) riguarda lavoratori dipendenti mentre nel 30% (8 casi) sono colpiti titolari d’azienda e lavoratori autonomi. Gli infortuni mortali registrati dal Servizio PSAL riguardano in un quinto dei casi soggetti stranieri (pari al 20%).
LE MALATTIE PROFESSIONALI
Il Servizio PSAL utilizza il sistema di registrazione nazionale “MaProWeb” (Applicativo web based per l’inserimento delle segnalazioni di malattie professionali raccolte dai Servizi di prevenzione delle ASL) in cui sono inserite le segnalazioni effettuate dai medici in ottemperanza all’obbligo previsto dal D.lgs. n.
38/2000 di denuncia di malattie che possono aver avuto la loro causa in un’attività lavorativa. Le patologie sono individuate e attribuite temporalmente considerando l’anno di denuncia.
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 46 Sono di seguito presentati i dati relativi alle patologie professionali registrate nel periodo 2006 - 2011 nell’ASL di Monza e Brianza.
Numero e distribuzione % delle Malattie professionali registrate, per nesso causale con il lavoro NESSO CAUSALE CON IL LAVORO ANNI 2006-2012 %
ALTAMENTE PROBABILE 228 16
PROBABILE 1038 73
IMPROBABILE 94 7
ASSENTE 42 3
NON DEFINITA 24 1
TOTALE 1426 100
Malattie professionali registrate, distribuite per settore di attività economica
SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA ATECO ANNO 2006-2012 %
A Agrindustria 12 0.8
C Estrazione minerali 3 0.2
D Attività manifatturiere 842 59.1
E Elettricità, gas e acqua 2 0.1
F Costruzioni 244 17.1
INDUSTRIA 1103 77.3
G Commercio 47 3.2
H Alberghi e ristoranti 3 0.2
I Trasporti 17 1.2
J Attività finanziarie 1 0.1
K Attività immobiliari 18 1.3
L Pubblica amministrazione 10 0.7
M Istruzione 4 0.3
N Sanità 23 1.6
O Altri servizi pubblici 30 2.1
SERVIZI 153 10.7
X Indeterminato + Non Specificati 170 12
INDUSTRIA E SERVIZI 1426 100
Per i casi di patologia professionale registrati dal Servizio PSAL, il maggior numero di denunce si registra nei settori D Attività manifatturiere ed F Costruzioni, con rispettivamente 842 casi (pari al 59%
del totale) e 244 casi (pari al 17% del totale).
MALATTIE PROFESSIONALI suddivise per categoria diagnostica
MALATTIAPROFESSIONALE 2006-2012
IPOACUSIE E SORDITÀ 755
PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE Discopatie ed ernie discali Artrosi del rachide Patologie da sovraccarico arti (Tendiniti, ecc.)
252 TUMORI Mesotelioma pleurico e peritoneale Neoplasie della vescica Neoplasie
delle fosse nasali e paranasali Neoplasie della laringe Neoplasie del polmone, ecc.
202
PATOLOGIE DELLA CUTE DAC Flittene mano dx 37
ALTRE PATOLOGIE DA ASBESTO Asbestosi Ispessimenti pleurici e placche pleuriche
4 PATOLOGIE DELL’APP. RESPIRATORIO Asma bronchiale Rinite cronica BCO
Faringite e Laringite cronica Enfisema polmonare
16
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 47
TOTALE 1266
Su 1.426 segnalazioni, in 1.266 casi (pari all’89% del totale) si è ritenuto di avere dati sufficientemente adeguati per esprimere un giudizio positivo sul ruolo causale che il lavoro ha svolto nel determinismo della patologia.
Come illustrato nella tabella, le ipoacusie da rumore sono la patologia di origine professionale più frequentemente segnalata (755 casi pari al 60%), seguono le patologie muscolo-scheletriche (252 casi pari al 20%) e le neoplasie di origine professionale (202 casi pari al 16%).
Le patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico sono da associare alla movimentazione manuale dei carichi, all’esposizione a vibrazioni, all’espletamento di attività lavorative che comportano movimenti ripetitivi. Le patologie maggiormente segnalate in questo gruppo sono le discopatie, le ernie discali ed i casi di sindrome del tunnel carpale.
La registrazione dei tumori avviene a seguito di segnalazioni da diverse fonti:
- i mesoteliomi sono segnalati dal Registro mesoteliomi (COR) istituito presso la Clinica del Lavoro di Milano;
- i tumori naso sinusali sono segnalati dal Registro TUNS istituito presso la Clinica del Lavoro;
- altri casi di tumore, peraltro non frequenti, sono segnalati da INAIL, Procura della Repubblica o individuati in occasione delle sedute di Commissione Invalidi.
1.4.2.2 I risultati dei controlli
La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e la sicurezza negli ambienti di lavoro sono obiettivi fondamentali degli interventi di salute pubblica. I settori produttivi “a maggior rischio” nel nostro territorio sono l’edilizia, l’agricoltura e il settore trasporti e logistica.
Le attività correlate alla sicurezza nei luoghi di lavoro sono svolte dai Servizi PSAL e IS del Dipartimento di Prevenzione Medica. Gli interventi sono effettuati sulla base di specifici progetti regionali, di disposizioni di legge, su richiesta di Enti pubblici, lavoratori e loro rappresentanti, e della programmazione definita dal presente piano.
Nel corso del 2012 è stata svolta l’attività di seguito descritta:
La vigilanza programmata in edilizia è stata effettuata in 580 cantieri. E’ compresa l’attività di controllo effettuata in attuazione della deliberazione n. 594 del 27/10/2011 “Incremento quali quantitativo dell’attività di controllo programmata dei DPM e DPV” che ha comportato l’effettuazione da parte dei TdP dello SPSAL di n. 50 cantieri in orario di lavoro non consueto, con il rilievo di infrazioni in 22 dei cantieri ispezionati. In generale, si conferma la tendenza positiva, già rilevata negli anni precedenti, alla diminuzione dei verbali di prescrizione, con il 26% di contravvenzioni sul totale dei cantieri controllati. In edilizia sono inoltre proseguite le iniziative di vigilanza integrata tra i vari Enti della Pubblica Amministrazione, in particolare con la Direzione Provinciale Lavoro, la Polizia Locale e le Commissioni Prefettizie (INAIL, INPS, Cassa Edile, ecc.) al fine di prevenire sia gli infortuni sia il lavoro nero. E’ continuato anche nel 2012 il controllo delle gru a torre nei cantieri che ha interessato 113 impianti (n.11 ispezionati ai sensi della deliberazione sopra citata), con evidenza di alcuni casi di mancata ottemperanza alle disposizioni di legge: il SIS ha emesso n. 4 verbali di contravvenzione ex D.Lgs 758/94 e n. 18 prescrizioni, con successiva verifica della completa ottemperanza e ripristino delle condizioni di sicurezza.
La vigilanza programmata nelle aziende con il controllo dell’applicazione dei requisiti essenziali per una corretta gestione del sistema di prevenzione d’impresa, è stata condotta in 83 ditte dei settori produttivi selezionati per livello di rischio infortunistico o di rischio chimico potenziale, associando sopralluogo conoscitivo e audit in azienda per la raccolta dei dati: nel 38% delle aziende controllate si sono rilevate infrazioni alle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro, confermando la tendenza degli anni scorsi.
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 48
L’attivazione dei Piani Mirati di Prevenzione ha coinvolto 514 aziende, con un’alta percentuale di adesione all’autovalutazione:
Piano Mirato Prevenzione Ditte coinvolte
Questionari autovalutazione
restituiti
Percentuale adesione Applicazione del Vademecum per il
miglioramento della sicurezza e della salute con le polveri di legno
153 117 76%
Tossicodipendenze e lavoro 150 124 82%
Requisiti minimi per l’applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro (SGSL) nelle strutture sanitarie
4 3 75%
Stress lavoro-correlato 142 Scadenza restituzione
2013
-Utilizzo in sicurezza dei prodotti chimici secondo i regolamenti REACH e CLP
65 Scadenza restituzione
2013
-TOTALE 514 244 79%
(media)
La vigilanza programmata è stata effettuata in: 20 ditte per il piano “Carrelli elevatori e viabilità sicura in azienda”; 10 per il piano “Sicurezza delle macchine spargisale”, 25 per il piano
“Applicazione del Vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute con le polveri di legno” e 25 per il piano “Tossicodipendenze e lavoro”. I risultati dei controlli, in fase di elaborazione, saranno illustrati ai gruppi di lavoro del Comitato Provinciale di prevenzione nel 2013.
La vigilanza sulla sicurezza degli impianti è stata effettuata quasi interamente in ambienti ad alto rischio: il 95,7% dei controlli sono stati svolti in aziende con livello di rischio 1 e 2, secondo la graduazione del rischio del DPM. Nel 2012 è stata avviata un’azione di “emersione del sommerso”, con la ricerca di aziende che non hanno denunciato o sottoposto a controlli i propri impianti (n. 25 controlli). Le irregolarità riscontrate hanno comportato complessivamente l’emissione di n.100 prescrizioni, n. 30 sanzioni amministrative e n.3 sanzione ex D.Lgs.758/94. Successivamente è stata verificata la regolarizzazione ed il ripristino delle condizioni di sicurezza.
La vigilanza in agricoltura è stata condotta in 50 aziende agricole ed agri-zootecniche, senza rilievo di infrazioni alle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nell’80% dei casi. E’ stato effettuato il controllo di 14 piattaforme di lavoro elevabili in aziende agricole, con il rilievo di una sola irregolarità, a conferma dell’efficacia dell’azione preventiva da tempo in atto nel settore.
La verifica della validità di tutte le dichiarazioni di conformità dei nuovi impianti elettrici. Il SIS ha controllato n. 507 dichiarazioni ed effettuato n. 20 controlli presso strutture che hanno presentato dichiarazioni non conformi.
Le indagini su tumori di sospetta origine professionale, con inchiesta sui casi trasmessi dai Registri Regionali Mesoteliomi e Tumori Naso Sinusali e su casi provenienti da altre fonti: nel 2012 risulta indagato il 66% dei casi pervenuti nell’anno; il 91% dei casi conclusi è risultato riconducibile ad esposizione professionale certa o probabile
Tumori professionali segnalati e indagati – ASL MB 2012
Fonti N° Casi
segnalati
N° Casi trattati
N° Casi professionali
Piano triennale integrato di prevenzione e controllo 2012 – 2014 e programmazione annuale 2013 49 Mesoteliomi segnalati da COR - Registro Regionale
Mesoteliomi + casi da altre fonti 29 21 19
Tumori Naso Sinusali COR - Registro Regionale
TUNS 6 2 2
Totale inchieste per nuovi casi pervenuti nel 2011 35 23 21
Attività di assistenza, informazione e formazione, rivolte ai soggetti del sistema di prevenzione d’impresa per favorire la responsabilizzazione sui temi della sicurezza. Nell’ambito del Comitato provinciale ex art. 7 DLgs 81/08 all’attività dei gruppi di lavoro su “tossicodipendenze e lavoro”,“edilizia” e“stress” si è aggiunta quella dei gruppi “strutture sanitarie” e “REACH e CLP”, costituiti nel 2012 a supporto dei Piani Mirati di Prevenzione. Sono state realizzate iniziative pubbliche rivolte alle Aziende, alle Associazioni Datoriali e Sindacali, per la presentazione dei Piani mirati di Prevenzione attivati nel 2012, ed in specifico “Stress lavoro-correlato”, rivolto a imprese dei settori assistenza sanitaria residenziale (RSA), grande distribuzione organizzata e servizi di pulizia, “Requisiti minimi per l’applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro (SGSL) nelle strutture sanitarie”, rivolto ai componenti del sistema prevenzionistico delle Aziende Ospedaliere, "Utilizzo in sicurezza dei prodotti chimici secondo i regolamenti REACH e CLP", rivolto alle imprese manifatturiere che miscelano prodotti chimici, definite
"utilizzatori a valle"dal regolamento REACH. Nell’ambito del Piano mirato di prevenzione sulla
“Sicurezza delle macchine spargisale”, attivato nel 2010 a seguito di un infortunio mortale, oltre alla vigilanza programmata, è proseguita la collaborazione con l’Ufficio epidemiologico della Regione Piemonte relativa allo studio statistico per la verifica dell’efficacia degli interventi di prevenzione ottenuti con il Piano mirato, con la partecipazione di altre due ASL piemontesi.
Le principali attività “non programmate” sono rappresentate da:
- attività di vigilanza mediante ispezioni in aziende che non rientrano in specifici progetti; tali interventi sono originati principalmente da segnalazioni ed esposti di lavoratori, cittadini, enti.
- Inchieste per infortunio e malattie professionali: sono principalmente attivate dalla Autorità Giudiziaria e dalle segnalazioni delle Forze dell’ordine, da circa due anni l’andamento è stabile.
Anche per le inchieste di malattia professionale, attivate soprattutto dalle segnalazioni da parte di INAIL, Patronati, Medici Competenti, la tendenza è stabile.
- Vigilanza e controllo su aziende post SCIA: i controlli hanno riguardato il 31% delle notifiche di inizio attività pervenute, come da indicazioni regionali.
- Nel corso del 2012 il Servizio Impiantistica e della Sicurezza ha consolidato l’attività complessiva di verifica delle condizioni di sicurezza degli impianti su richiesta dei datori di lavoro, incrementando in modo significativo il controllo di apparecchi di sollevamento rispetto al 2011 e con modulazione in funzione della graduazione del rischio, indice di una ottimizzazione delle risorse assegnate.
ATTIVITA’ su richiesta SPSAL ANNO 2012
ATTIVITA’ su richiesta SPSAL ANNO 2012