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MOZIONE CONSIGLIERE RIGANTI, SILIPRANDI E MANENTI IN TEMA DI ORGANIZZAZIONE DELLA PIAZZA “PAOLO VI” -

Presidente

Passiamo allora al punto 13 e cioè “Mozione del Gruppo Consiliare P.D.L. in tema di organizzazione della Piazza Paolo VI”. Dunque sono state presentate due mozioni, la mozione del Gruppo Consiliare P.D.L.

e con lo stesso tema, ma con dei dispositivi leggermente differenti, la mozione dei Consiglieri Riganti – Siliprandi e Manenti in tema di organizzazione della Piazza Paolo VI. I proponenti concordino se è possibile unificarle. Benissimo, allora partiamo dalla prima mozione del Gruppo Consiliare P.D.L. in tema di organizzazione della Piazza Paolo VI. Illustra la mozione il Consigliere Mangano.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. Leggo per ragioni di economicità di tempo il testo della mozione.

Il Consiglio Comunale di Treviglio

- Premesso che come comunicato nel corso di un’assemblea pubblica è intenzione del Sindaco e della Giunta del Commissione Territorio chiudere al traffico in via definitiva la Piazza Paolo VI , laddove si dovessero registrare effettivi positivi sulla circolazione a seguito della sperimentazione dello svincolo rotatorio denominato Oliva, posto all’intersezione della via Trento e l’ex Statale 11;

- Che con tale decisione viene di fatto interrotta la via Pontirolo, tradizionale e storico asse di collegamento tra la campagna e il quartiere Nord e il centro storico della Città;

- Considerato che la chiusura definitiva al traffico della piazza in questione penalizzerà come di fatto sta già penalizzando i circa 6.000 residenti del quartiere e soprattutto le attività commerciali dislocate lungo la via Pontirolo;

- Che tale iniziativa sancirà l’isolamento della zona Nord, riducendola più di quanto non lo sia già oggi a quartiere dormitorio;

- Constato il fallimento della sperimentazione dello svincolo rotatorio denominato Oliva posto all’intersezione tra la via Trento e la Statale 11, che ha reso inestricabile il traffico nella zona, ha ingenerato confusione negli automobilisti, non ha assolutamente risolto il problema e soprattutto ha creato quotidiane occasioni di incidenti, mettendo seriamente a rischio la pubblica incolumità;

- Preso atto che al riguardo è stata consegnata al Sindaco di Treviglio una petizione popolare sottoscritta da numerosi cittadini – 471 –

Invita il Sindaco e la Giunta Comunale di Treviglio

1. A rivedere i criteri di chiusura della Piazza Paolo VI, limitando nei soli giorni festivi e ai tempi necessari per lo svolgimento di quelle iniziative che nella piazza saranno organizzate;

2. Dislocare gli arredi pensati per la piazza in modo tale da non compromettere irreversibilmente la percorribilità della via Pontirolo;

3. Ideare contestualmente all’arredo un sistema che impedisca nei giorni di apertura l’accesso degli autoveicoli alle restanti parti della Piazza Paolo VI.

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Perché il P.D.L. ha presentato questa mozione? L'ha presentata innanzitutto per dare voce ai 471 cittadini che hanno fatto una petizione popolare. Abbiamo ritenuto opportuno che nel consesso civico che è nel Consiglio Comunale, rimanesse traccia agli atti del Comune di questa iniziativa da parte dei cittadini trevigliesi. Questa chiusura ha dato vita ad un dibattito che si è sviluppato nella cittadinanza e non soltanto tra coloro i quali abitano in via Pontirolo, nel quartiere Nord e il dibattito si è sviluppato con la costituzione di un Comitato spontaneo, con la presa di posizione di Consiglieri che sono qui presenti, con Legambiente, con Nuova Italia, con singoli cittadini che hanno, sull’argomento che io reputo importante, sviluppato un dibattito. Quindi abbiamo ritenuto opportuno che il Consiglio Comunale fosse la sede naturale della prosecuzione di questo dibattito e di questo confronto.

Allora è vero che l’Amministrazione ha tenuto diverse iniziative nel quartiere, importanti, perché noi siamo perché la Piazza Paolo VI venisse realizzata e fosse degna di una città come Treviglio e della Zona Nord, però, come dice il Comitato spontaneo, anche nel passato mi permetto di dire che altre riunioni erano state tenute sullo stesso argomento in Zona Nord, almeno a tre ho partecipato io quando ero Presidente del Consiglio. Quindi l’Amministrazione, quella precedente e questa che l'ha realizzata, hanno avuto attenzione nei confronti del problema.

Accanto a questi 471 cittadini che chiedono la riapertura, ce ne sono altri come dicono quelli del Comitato, che sono la maggioranza secondo loro, che invece deve essere tenuta chiusa perennemente e c’è qualche battuta di dubbio gusto che ho letto sul Popolo Cattolico da parte del Comitato nei confronti di chi ha espressamente detto sulla stampa, di dover trasferire la propria attività perché c'è stata una diminuzione del fatturato, con dubbio gusto il Comitato dice siccome sono molto bravi, si spostano da un'altra parte, perché hanno bisogno di maggiori spazi.

Quando si tratta di problemi economici in un momento in cui la crisi sicuramente non risparmia neanche i commercianti, bisogna avere maggiore attenzione quando si fanno certe affermazioni.

Il Consigliere Dozzi dice che in questo modo è un tentativo per rianimare il quartiere e ci porta come paragone la chiusura del centro storico di Treviglio, che io ho condiviso perché ero già qua, però Consigliere Dozzi dire che il centro storico è rianimato, che è vivo, mi pare che proprio ieri abbiamo parlato anche nel corso del Consiglio, che stiamo discutendo e l’Assessore Rigon si sta dando da fare per creare quelle condizioni proprio per rianimarlo. Cioè tutto possiamo dire che sia vivo il centro storico di Treviglio, dobbiamo trovare le giuste iniziative per poterlo far vivere tutta la settimana.

Poi dicono che be’ i 400 residenti è stato espresso un parere contrario, dice ma gli altri 5.000 hanno cambiato idea, dice il Consigliere Dozzi.

Non mi risulta che 5.000 cittadini abbiano espresso il loro parere sulla chiusura o meno. Diciamo che i cittadini più attivi che hanno partecipato alle riunioni, c'è chi è favorevole e chi è contrario. Per cui mi sembra un po' una forzatura. Poi ci sono posizioni di tipo diverso come Legambiente, quindi sto cercando di portare all’attenzione del Consiglio le varie posizioni, che mi sembrano delle proposte di buon senso, ossia quello di tenere in considerazione la possibilità di aprire anche parzialmente la piazza e chiuderla soltanto quando c'è necessità per iniziative, per qualsiasi iniziativa che si intendono prendere, come sono state già prese fino adesso, un paio di iniziative sono state fatte, al 26 mi pare ce n’è un'altra, ma penso che la chiusura di una via storica della nostra Città che unisce la parte Nord alla campagna e al centro della Città e chiuderla in maniera irreversibile, perché l’arredo è stato pensato in maniera tale perché poi questa non possa essere più riaperta, io ci penserei un attimino e terrei nella giusta considerazione quelle che sono le perplessità che i cittadini hanno.

La soluzione viabilistica dell’Oliva obiettivamente, come dice anche Legambiente che mi sembra che sia anche su questo argomento molto prudente nelle sue valutazioni, concorda con chi ha sottoscritto la

mozione, nel dire che effettivamente tutto è stato che una soluzione al traffico. Quindi l’arredo urbano deve essere a nostro avviso necessario, perché obiettivamente in questa sede abbiamo una grande piazza, però deve essere arredata, l’appello che noi facciamo, così come abbiamo scritto nella mozione, è che venga realizzato in maniera tale che ci siano le condizioni in futuro e che non sia irreversibile, a che possa essere aperta al traffico la piazza.

Ciò non significa, come qualcuno ha detto, che la piazza deve essere poi oggetto di un parcheggio immenso, no, assolutissimamente! Non è quello che noi vogliamo, noi diciamo che ci siano le condizioni per ripristinare un asse storico della nostra Città e che poi possa essere chiusa quando ci sono le iniziative e che la piazza venga arredata e regolamentata e non che le macchine devono andare a parcheggiare, quindi invadendo come ha fatto qualche battuta. Quindi l’appello che noi facciamo è di aver dato voce ai cittadini e portarlo in questa sede, invitiamo l’Amministrazione e la Maggioranza di rivedere, non di annullare, di rivedere la decisione che ha assunto fino adesso. Grazie.

Presidente

Altri interventi? La Consigliera Siliprandi avanza la proposta di presentare l’altra mozione che ha lo stesso oggetto per verificare la possibilità dell’unificazione delle due mozioni. Ha la parola.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Sostanzialmente direi che sono quasi uguali, ci sono alcune differenze, ma credo che ci si possa mettere d'accordo. Anche noi credo che la motivazione principale sia proprio quella di dare voce ai cittadini che hanno sottoscritto ecc. una petizione e che non sono stati in qualche maniera ascoltati, o comunque non sono soddisfatti e quindi questo è il nostro dovere di portare la voce dei cittadini. C'è una piccola differenza nelle premesse rispetto alla loro mozione, perché noi ad esempio facciamo delle sottolineature che noi riteniamo importanti, ad esempio la premessa che siano stati tagliati gli alberi... sono solo considerazioni ovviamente, però è giusto sottolinearle, che siano stati tagliati gli alberi del viale Col di Lana e sappiamo che per noi il verde è importante, la nostra caratteristica sono i viali alberati. Per questo noi consideriamo comunque già un fatto negativo.

Poi la deviazione del traffico e questa è una cosa che mi preoccupa in maniera particolare e in via Beniamini e in via Vespucci ci sono delle scuole, sia elementari, medie e anche un asilo e noi riteniamo un pericolo per i bambini il fatto della deviazione del traffico in queste vie,

perché sappiamo che all’uscita e all’entrata della scuola c'è un problema in più e quindi non c'è una tranquillità. Quindi le premesse hanno diciamo questa differenza, queste sottolineature. Poi nel dispositivo noi chiediamo l’immediata riapertura, siamo un po' meno morbidi forse e non abbiamo pensato a dei criteri di chiusura a singhiozzo, tipo giorni di festa piuttosto che... ecc. – abbiamo semplicemente detto va be’, la riapriamo e il rilancio della piazza lo affidiamo all’iniziativa privata e quindi questo è un costo in meno per l’Amministrazione. Diciamo che a parte questo si tratta della stessa iniziativa. Noi possiamo anche aprire al fatto, scusate, siete d'accordo di chiudere la piazza nei giorni festivi ecc.? e voi siete d'accordo nel rilanciare la piazza attraverso l’iniziativa privata?

Presidente

Allora o unificate i due provvedimenti, o dobbiamo metterli in votazione uno per uno.

Consigliera Siliprandi

Per quanto mi riguarda possiamo unificarli.

Consigliere Mangano

Permette Presidente, prima di unificare le nostre mozioni, bisogna anche sentire un attimino qual è la presa di posizione della Maggioranza sull’argomento, perché se c'è una chiusura netta, li votiamo prima uno e poi l’altro ed è fatto. Se invece c'è un’apertura da parte della Maggioranza, allora possiamo discutere, ma se non c'è questa, è inutile e non ha senso.

Presidente

Dai Consiglieri proponenti è richiesta una presa di posizione da parte dell’Amministrazione. La parola allora al Sig. Sindaco.

Sindaco

Io vorrei però fare alcune precisazioni, perché prima di tutto dobbiamo dire e io ho ricevuto inviti da una parte e dall’altra in questi giorni, ma anche durante tutto l’anno e oggi come oggi abbiamo una presa di posizione di quello che Mangano chiama il Comitato spontaneo, di cui il P.D.L. ha raccolto le ragioni, che sono essenzialmente le ragioni dei commercianti, legittime le ho definite ieri sera, ma che sono ragioni dei commercianti. Il Comitato spontaneo che si è creato in zona Nord, si

chiama anche lui spontaneo, quindi ce ne sono due spontanei e sono in pratica i candidati alle elezioni dei comitati di quartiere, più altri cittadini che si sono uniti, hanno mandato un documento senza una presa di posizione, perché anche all'interno di quel Comitato non c'è stata unità e allora hanno fatto uno schema in cui hanno detto le ragioni dell’una scelta e le ragioni dell’altra e l’hanno mandato al Sindaco perché facesse una sintesi, o comunque per informarlo.

C'è poi anche la nascita, come ho appreso dai giornali, del Comitato per la chiusura della piazza, che presumo raccoglierà firme anche questo Comitato. Però io partirei prima di fare una ... posso? Prima di fare osservazioni di carattere politico, mie e della Giunta, vorrei leggervi una paginetta dell’Ufficio Tecnico.

La via Pontirolo non è strada provinciale. I collegamenti extraurbani avvengono con le strade di circonvallazioni esterne via Vasco De Gama e Verazzano verso Pontirolo. Infatti l’ultimo tratto della via Pontirolo, in seguito alla realizzazione della nuova rotatoria prima del sottopasso nell’anno 2005, è stato reso a senso unico in entrata verso il centro del quartiere. Quindi anche l’osservazione che la via Pontirolo è la strada principale di collegamento con i paesi a Nordovest di Treviglio, è ormai superata nei fatti da diversi anni, proprio per le trasformazioni e declassamento della via Pontirolo e strada di quartiere anche a motivo della sicurezza per deviare il traffico pesante di attraversamento del quartiere stesso.

Se foste stati presenti alle assemblee in Zona Nord, avreste sentito come me i cittadini residenti in via Papa Giovanni XXIII lamentarsi più volte perché il traffico non è più sull’asta campagna-Treviglio o Treviglio-Pontirolo, perché arrivati a un certo punto si deve girare a sinistra e andare sulla strada di Pontirolo, utilizzando la via Papa Giovanni XXIII e anche quei residenti hanno le loro ragioni.

Riguardo al progetto di messa in sicurezza con l’intersezione di via Trento e la Statale 11, allo studio del Centro Studi Traffico di Milano, vi è l’analisi della viabilità e dei flussi di traffico dell’asta a partire da Largo Vittorio Emanuele II fino a Largo Dante Alighieri, compresa l’intersezione in argomento. L’intervento ora effettuato sulla base delle rilevazioni della polizia locale ha colto l’obiettivo di rendere sicuro e agevole lo sbocco, specialmente con la svolta a sinistra della via Trento sulla Statale 11. Non di meno è maggiormente sicuro l’attraversamento per i pedoni dal centro Città al quartiere Nord.

(Obiettivo che da anni vagheggiamo, non è sicurissimo, non c'è sottopasso, non c'è sovrappasso, però almeno c'è un attraversamento).

Tali opere realizzate in modalità provvisoria, subiranno in futuro modifiche migliorative, in parte già rilevate dagli Uffici e in parte dalle proposte che deriveranno dallo studio commissionato. L’esperimento per quanto sopra detto non appare sconsiderato, ma proprio per le modalità in progress, risulta aver centrato gli obiettivi di sicurezza per gli utenti della strada e sono possibili correttivi che possono certamente migliorare la viabilità. È vero che si sono dovuti sacrificare cinque alberi piantumati in lato interno della ex Statale 11, che però è già prevista una nuova piantumazione compensativa di altrettanti alberi nelle aiuole risultanti dal definitivo assetto dell’intersezione.

I problemi che oggi ci possono essere su quel tratto potranno essere superati se riusciremo, come abbiamo in previsione di fare, o se chi dopo di noi riuscirà a fare, se non riusciremo a fare noi e se non ci saremo noi, l’asta Dante Alighieri e Largo Vittorio Emanuele, che è il vero problema. Non è l’Oliva il vero problema, è l’asta Largo Vittorio Emanuele e Dante Alighieri. Riguardo alla chiusura di Piazza Paolo VI – sono sempre osservazioni tecniche – è ormai storicamente provato che il traffico automobilistico di percorrenza ed attraversamento non influisce sulle attività commerciali, a meno di trasformare la piazza in parcheggio permanente. Idem, anzi da quando la piazza è chiusa i bar sono aumentati di una unità e occupano gli spazi con tavolini.

Tre strade esterne sono dimensionate a sopportare maggior flusso di veicoli e l'assenza di attraversamenti, rialzi, come invece esistono nelle strade di quartiere, rende più agevole il flusso e il deflusso. Si tratta in ogni caso di traffico di quartiere dei residenti e dei genitori che portano i propri figli alle scuole primarie.

L’accesso alla piazza per cortei funebri e altre manifestazioni legate a cerimonie civili o religiose, è assicurato mediante l’abbassamento a raso dei dissuasori mobili, appositamente installati.

Io ero in zona proprio martedì mattina, c’era un funerale e ho visto che i pilotini sono scesi e che il funerale è stato regolarmente svolto.

Vorrei a questo punto non solo dirvi cosa ho risposto molto educatamente ai cittadini che hanno raccolto le 470 firme, forse vi tedio la leggere la lettera che ho scritto loro, perché credo la conosciate, l'ho mandata credo a tutti voi ed è stata sui giornali, però la scelta che stiamo facendo è legata a un preciso obiettivo del nostro programma di mandato. Nel nostro programma di mandato diciamo chiaramente che vogliamo che la Città sia policentrica, quindi che non tutto ruoti intorno al centro di Treviglio, ma che le periferie abbiano la dignità di quartieri che hanno un centro. Abbiano la dignità di quartieri che abbiano spazi di aggregazione, abbiano la dignità di quartieri che come si viene in centro, possano avere un luogo verso cui si va per incontrare la gente.

Questa è la nostra idea di Città e questa idea stiamo cercando di perseguire, anche con scelte che abbiamo fatto proprio in zona Nord, perché il parchetto di zona Nord ha visto crescere un campo sportivo per i bimbi e lo skate park, proprio perché vogliamo che i bambini restino là dove vivono, perché quando vanno a fare gli allenamenti con le loro società ed è giusto che ci siano gli allenamenti col Mister e tutto quanto, fanno un’attività diversa ed educativamente diversa dal gioco che fanno, come facevano noi per le strade e per i campi della nostra Città quando allora non aveva tutto questo traffico.

Abbiamo questa concezione. Per questo abbiamo sempre detto avendo l’approvazione dei presenti alle assemblee, che avremmo messo prima in sicurezza l’uscita di via Trento e poi chiusa la piazza.

Mi spiace ricordare che forse anche qualcuno favorevole alla chiusura della piazza ha fatto affermazioni che non sono state gradite, ma la più forte è sempre sicuramente quella fatta da questo Comitato che ha raccolto 471 firme, nei confronti del Sindaco che è arrivato a dire sui giornali che il Sindaco avrebbe pagato delle persone, o comunque intruppato delle persone, perché venissero alle assemblee a sostenere il punto di vista del Sindaco. Questo mi sembra gravissimo, come mi sembra gravissimo il fatto che ieri sera qui dentro siano entrate persone con cartelli, con scritto: “Signora Sindaco ci ha vessato”. Forse non si conosce fino in fondo la parola vessare, però io ho le spalle larghe, prendo anche queste offese, ma hanno offeso i cittadini che hanno diverse sensibilità della loro, perché queste persone dopo che hanno scritto correttamente, ho risposto correttamente, senza più sentirmi, chiedermi, sono venute qui coi cartelli dicendo che ho vessato. Ma chi ho vessato? Sto cercando di tener conto di tutte le sensibilità e adesso ve ne do prova delle diverse sensibilità.

Quindi questi cittadini non hanno offeso il Sindaco, hanno offeso i loro concittadini. Dopodiché, per chiudere senza polemiche, visto che stasera è cambiato il tipo di pubblico che si può discutere senza tanti problemi, dopodiché vi leggo solo una signora ieri sera di anni 80, per dirvi le diverse sensibilità è venuta e mi ha detto: Signora Sindaco, io ho 80 anni, non posso fermarmi fino a che discuterete di questa cosa, mi fa il piacere di leggere queste righe e dire che sono Conti Luciana, San Bernardino da Siena 8 – Treviglio – Zona Nord – questa Signora scrive e la leggo perché dà conto di una sensibilità che tra di noi c'è in Zona Nord e in Città. Ne avrei tante altre, ma questa è breve.

“Sono per la chiusura totale della Piazza Paolo VI perché vedo finalmente l’inizio di una opportunità di crescita personale per ogni età, di una relazione tra anziani e adulti che invecchiano e tra nonni e nipoti.

Nonni che sostituiscono i figli che lavorano nell’avere la cura dei nipoti,

ma anche il dovere di assistere ed accompagnare i loro genitori. La fortuna di questa grande piazza è quella di trovarsi vicino alla scuole, all’asilo e alla Chiesa. Quale opportunità e comodità migliori per una breve o lunga sosta in sicurezza anche per quegli anziani, causa limiti

ma anche il dovere di assistere ed accompagnare i loro genitori. La fortuna di questa grande piazza è quella di trovarsi vicino alla scuole, all’asilo e alla Chiesa. Quale opportunità e comodità migliori per una breve o lunga sosta in sicurezza anche per quegli anziani, causa limiti

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