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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 9 giugno 2010 Apertura di seduta Presidente – Zordan

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 giugno 2010 Apertura di seduta

Presidente – Zordan

In una fresca sera di giugno, procediamo alla verifica delle presenze.

Prego Segretario.

Segretario Generale – Dott. Carbonara - appello nominale Presidente

Bene. C'è il numero legale, possiamo iniziare. Vi invitavo solamente prima di riprendere l’ordine del giorno al punto in cui l’avevamo lasciato ieri, a prendere visione del documento che avete davanti, la presentazione della Porta Sociale che ha aperto questo gruppo di volontariato, punto di ascolto, informazione e accompagnamento rivolto ai cittadini, che ha aperto una sua attività presso la Biblioteca della Zona Nord. Hanno voluto presentare questa sera questa brochure per farsi conoscere e presentare la loro attività.

--- Punto n. 1)

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIERI BONFICHI – REDUZZI - GUZZETTI E SCARPELLINO AVVERSO L’OMOFOBIA -

Presidente

Riprendiamo allora con l’ordine del giorno dei Consiglieri Bonfichi – Reduzzi – Guzzetti e Scarpellino avverso l’omofobia. Illustra la prima firmataria, la Consigliera Carla Bonfichi.

Consigliera Bonfichi

Grazie Presidente. La proposta di mozione è stata vista sia nella Capigruppo che nella Terza Commissione Consiliare recentemente e la mozione prende l’avvio da alcune considerazioni che riguardano gli atteggiamenti di violenza verbale e fisica e gli atteggiamenti persecutori e discriminatori e lo scherno e la condanna a morte in alcuni Paesi del mondo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. Anche in

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Italia la situazione non è felicissima su questo fronte e anche in Italia gli omosessuali sono per cultura considerati persone perverse o malate.

Un dato storico, è dal 1973 che l’American Psychiatric Association ha eliminato la voce omosessualità dall’elenco delle malattie mentali e lo stesso ha fatto nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’altra considerazione riguarda il fatto che molti giovani spaventati dal clima, sviluppano problemi psicologici e tendono all’isolamento sociale e alcuni a pensieri e azioni di carattere suicida. Il Parlamento Europeo il 18 gennaio del 2006 ha varato una risoluzione e secondo me sono cinque punti importantissimi; fra gli altri punti richiamati dalla Risoluzione, vengono richiamati gli obblighi internazionali europei in materia di diritti di umani.

Il Parlamento Europeo considera l’omofobia una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, basata sul pregiudizio e analoga a razzismo, xenofobia e antisemitismo e sessismo e queste sono parole che sono citate proprio nella Risoluzione del Parlamento Europeo. Segnala eventi preoccupanti e anche molto recenti verificatisi negli Stati membri. Ricordo ai Consiglieri e alle persone presenti che allegato alla mozione c'è un dettagliato elenco degli eventi che definiamo di violenza e delittuosi nei confronti degli omosessuali.

L’Unione Europea ritiene che occorrano ulteriori azioni a livello dell’Unione Europea e degli Stati membri per sradicare l’omofobia e promuovere una cultura della libertà, una cultura della tolleranza e dell’uguaglianza fra cittadini e negli ordinamenti giuridici.

Sollecita di gli Stati membri a intensificare la lotta all’omofobia mediante anche azioni di carattere pedagogico ed educativo. Ricordo ai Consiglieri che recentemente il Ministro Mara Carfagna ha promosso una campagna contro l’omofobia e che la stessa, insieme con l’On.le Concia, stanno studiando una proposta di legge con l’omofobia da porre all’attenzione del Parlamento Italiano.

Per quanto riguarda noi, ci impegniamo a promuovere con questa mozione, anche in coordinamento con associazioni e organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, una cultura delle differenze e alla condanna di una mentalità omofobica e transfobica, intervenendo in collaborazione con organismi istituzionali di competenza e anche con scuole e altri istituzioni formative di carattere non formale e informale, affinché i giovani crescano in una cultura della libertà e della tolleranza. Il Consiglio Comunale aderisce anche alla Giornata internazionale contro l’omofobia che si celebra ogni anno il 17 maggio, nella data in cui l’Organizzazione mondiale della sanità ha tolto l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, anche a significare l’apporto di questo Comune ad aderire a una giornata internazionale.

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Vorrei citare due ultime cose, la definizione sulla omofobia che viene data dal Parlamento Europeo. L’omofobia è una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. È un termine di valenza sociologica, ma anche di natura giuridica, perché entra nel merito dei diritti. Ultima cosa, aderire alla giornata mondiale contro l’omofobia, significa prendere atto della ---- ad esempio, l’esecuzione capitale, la tortura, l’imprigionamento. Un dato solo e concludo, in 87 Paesi del mondo viene punita l’omosessualità come reato grave, di questi 87, 7 Paesi hanno ancora la pena di morte per questo atteggiamento che viene considerato un reato. Grazie.

Presidente Prego.

Consigliera Siliprandi

Sono arrivata in ritardo e me lo sono anche letta, sembra che potevamo anche discuterne prima del 17 maggio, ma questa è una considerazione che adesso ci troviamo a votare una giornata che è passata 20 giorni fa, ma al di là di questo io trovo che comunque sono assolutamente d'accordo nel rimuovere gli ostacoli che limitino la libertà, l’uguaglianza dei cittadini ecc. ecc., mi chiedo perché qui non abbiamo anche fatto cenno alle mutilazioni genitali visto che parliamo di altri Paesi, che sono una cosa da non poter accettare nel nostro Paese, visto che ci sono tante donne africane e sappiamo che le mutilazioni genitali femminili sono proprie del mondo africano; dico che mi sarebbe piaciuto, visto che si parla di ostacoli alla libertà e la Bonfichi mi sembra che ha fatto anche cenno a pena di morte per l’omosessualità ecc., cose che succedono in altri Paesi, ma in altri Paesi e mi rivolgo all’Africa, non è un fatto religioso ma soltanto geografico, si effettuano le mutilazioni genitali a carico delle donne.

È un problema vastissimo, è un problema anche italiano, perché noi sappiamo che abbiamo il problema anche a Treviglio, molte donne purtroppo vengono operate e subiscono spesso un parto cesareo anche quando non c'è n’è bisogno, perché i nostri medici non sanno ovviare alla mutilazione genitale e queste donne quando tornano in Africa muoiono di parto, perché lì non possono avere il cesareo. Detto questo, di problemi di questo genere ce ne sono tanti e io non vorrei arrivare qua alla pena di morte, perché allora dovremmo vedere a 360 gradi tutto quello che va contro la persona. E questa è una mia considerazione e poi farò quella successiva durante la mia

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dichiarazione di voto. Però una piccola domande che faccio alla Bonfichi, perché in tutta questa considerazione che riguarda i diritti alla persona, secondo me e quindi i diritti fondamentali, non ha anche accennato a questo, visto che si parla anche qui di sesso e comunque di un qualcosa che riguarda la nostra sessualità, maschile, femminile o che altro. Grazie.

Presidente

Ci sono altre considerazioni? Il Consigliere Luigi Reduzzi.

Consigliere Reduzzi

Io volevo, siccome sono uno dei firmatari di questa mozione, entrare nel merito dell’oggetto che stiamo discutendo. Lungi da me il dichiararmi estraneo alla problematica testé sollevata dalla Consigliera Siliprandi, ma come al solito l’impressione mia è che si cambi discorso. C'è un punto all’ordine del giorno, è quello che riguarda l’omofobia, chiederei che la Consigliera Siliprandi e gli altri Consiglieri si attengano all’argomento in oggetto. Niente vieta alla Consigliera Siliprandi, quando e come vuole, di presentare un ordine del giorno contro le mutilazioni sessuali. Io pertanto vorrei parlare, visto che ho lasciato parlare Lei, chiederei di parlare io. Non ultimo quello che è successo una settimana, 10 giorni fa, il solito assalto di branco al ragazzo omosessuale di turno, quindi non possiamo girarci da un'altra parte. La questione è chiara. La questione è grave, si somma a tante altre questioni, ma in questo momento affrontiamo questa di questione.

Per quanto riguarda il discorso sul pregiudizio, faccio presente che gli ammalati mentali oggetto di particolare attenzione da parte di un certo Adolf Hitler e nei campi di sterminio nazisti c'erano anche gli omosessuali, considerati parte degenerata dell’umanità. Quindi il pregiudizio risale --- né a livello culturale, né a livello psicologico, né a livello sociale, far fronte a questo problema. Ognuno si assume, come al solito, la sua responsabilità sulla questione.

Faccio presente che però all'interno della cultura occidentale, visto che parliamo tanto delle nostre radici, perlomeno la cultura greca, intendo quella classica, su questa questione aveva preso una posizione decisamente diversa da quella solita tradizionale. Basti pensare al Simposio di Platone e alla spiegazione dei tre tipi di sessualità, quella androgina, quella appunto eterosessuale, quella omosessuale maschile e quella omosessuale femminile, ma tutti gli anni quando spiego Platone, il Simposio, leggo il passo del Simposio in cui Fedro parla dell’omosessualità, così almeno i ragazzi e le ragazze capiscono che

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cos’è appunto il cosiddetto amore platonico. Ecco, se ci rifacessimo a questo atteggiamento culturale di tolleranza, probabilmente qualche problema in meno l’avremmo.

Non voglio tediarvi col discorso che tra i più grandi artisti, da Michelangelo a Leonardo, a Oscar Wilde e a tanti altri c'erano omosessuali dichiarati, ma faccio presente che è questa caratteristica dell’estrema sensibilità da parte degli omosessuali che li porta spesso ad essere esponenti di primo piano nel campo artistico, letterario, ecc.

ecc. – e sarebbe il caso magari che queste cose venissero conosciute e magari qualche riflessione in più si potrebbe fare sulla questione.

Quello che è certo è che al di là di quello che decideranno di fare gli omosessuali per manifestare la loro presenza, la loro esistenza per chiedere di essere presi in considerazione come individui umani e non come degeneri del genere umano, è una questione di libertà. È una questione di diritti, che si sommano alle altre libertà e agli altri diritti di cui parla anche la Dichiarazione dell’Unione Europea e quindi su questa questione, ripeto, non possiamo girarci dall’altra parte, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, anche perché si può essere complici a vari livelli di atteggiamenti che vanno contro i diritti di queste persone.

Io mi fermo per adesso e ovviamente avendo firmato la mozione, avendo sottoscritto la mozione, anticipo la mia dichiarazione di voto favorevole e vorrei che anche gli altri, indipendentemente dalle collocazioni politiche, perché mi sembra che questo ordine del giorno o questa mozione sia stata approvata da vari Consigli Comunali di diverso orientamento, di diversa Maggioranza politica. È una questione di diritti e su questa questione, ripeto, si possono raggiungere, se si ha la volontà politica, la più ampia maggioranza possibile.

Presidente

Ha chiesto il Consigliere Federico Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Credo che il Consigliere Reduzzi conosca molto bene l’ambito filosofico, Platone e quant'altro, ma chiedo gentilmente di non sforare sul mondo artistico. Questo è un'altra cosa. Io ho sempre sentito tutte le richieste e che ho sempre giudicato corrette e che ho sempre valutato con serenità. Tant'è vero che in questo Consiglio in cui siedo modestamente e immodestamente dal 2001, dal 2000, quello che è, ho sempre detto in presenza di questioni importanti: no slogan – no flag – nessuno slogan e nessuna bandiera. Quindi si tratta di diritti dell’uomo, qui si tratta di diritti delle persone, qui si tratta di nostri

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fratelli, come dice Ratzinger o Wojtyla o chi per esso. Quindi io non la farei tanto lunga, assolutamente! Questa è una richiesta legittima, è una richiesta davvero importante, è una richiesta che tutti noi, senza problemi, senza star qui a menarcela, scusate il termine orrendo ...

Consigliera Siliprandi poi Lei avrà diritto di replica e poi dopo potranno insegnare anche queste pratiche se vogliamo – senza star qui a menarcela, dobbiamo comunque chiuderla qui e approvare questo ordine del giorno. Questo ordine del giorno, che seppur scritto in qualche modo, per carità, ma come dicevo prima no slogan – no flag, quello che conta è la sostanza e questa è la sostanza che ci viene proposta, senza star qui a dire ma Platone, ma qui, ma su, ma giù.

È una richiesta, ripeto ancora una volta e lo sottolineo, legittima che mi sento di condividere, ci saranno altre occasioni in cui eventualmente si possa discutere tutto quello che volete. Questa sera chiedo gentilmente la chiudiamo qui senza farla tanto lunga. Ripeto ancora una volta, è una richiesta legittima, la votiamo tranquillamente, perché ognuno di noi ha la propria sensibilità e questa sensibilità va anche e soprattutto in questa direzione. Grazie.

Presidente

Ci sono altre richieste? Qualcuno dei proponenti vuole integrare? Ha chiesto la parola il Consigliere Guzzetti.

Consigliere Guzzetti

Grazie Presidente. Pur rispettando l’invito di Merisi a chiuderla qui, però io visto che ho firmato questa mozione, vorrei aggiungere qualcosa.

Non molto, perché già la Consigliera Bonfichi e Reduzzi hanno ben detto alcune motivazioni e fatto alcune riflessioni in merito a questa mozione, personalmente posso solo dire che noi abbiamo avuto in Terza Commissione anche il portavoce del Treviglio Pride, Stefano Resi con altri amici e hanno illustrato in Terza Commissione il senso di questa manifestazione, che prevede diverse attività, diverse cose, fra il mese di giugno e luglio e spiegando appunto il perché intendono porre all’attenzione dei cittadini di Treviglio queste problematiche che sono state ben ricordate. Purtroppo fino a pochi giorni fa ci sono ancora stati casi di omofobia che sono deliranti per certi aspetti.

Non voglio ripetere tutte le motivazioni, però sicuramente guardando la mozione non si può non essere d'accordo sulle considerazioni iniziali e sugli impegni che la mozione dice di fare nell’ambito del Comune, con gli organismi, le associazioni, nelle scuole ecc. e vorrei citare anche fra l'altro quello che loro, il referente Stefano Resi, ci ha portato come

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documentazione che era la copia della Carta dei valori loro, che hanno portato come documentazione. Non è molto lunga, la leggo e dice:

Treviglio Pride riconosce ad ogni persona la libertà di manifestare i propri bisogni e i desideri nel rispetto della società e degli individui, affinché vengano affermati diritti e doveri delle persone lesbiche, gay, bissessuali e transessuali. Rifiuta ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti delle persone, a prescindere dall’orientamento sessuale, identità genere, credo religioso, etnia, capacità individuali e partito politico.

Detto questo, guardando il contenuto della mozione e sentendo quella che è la loro indicazione nella Carta dei valori, secondo me e secondo noi, il fatto di votare questa mozione è un atto di civiltà, di giustizia, di diritto. Per cui sicuramente anticipo la dichiarazione di voto, voteremo a favore.

Presidente

Bene. La Consigliera Carla Bonfichi.

Consigliera Bonfichi

Grazie Presidente. Volevo dare una risposta alla Consigliera Siliprandi e in parte è già stata dal Consigliere Reduzzi. Il tema della mutilazione genitale in questo Consiglio è stato affrontato in più di un ordine del giorno e di iniziativa consiliare per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e su questo è stato dibattuto. Inserirlo in questo ordine del giorno ci sembrava assolutamente fuori luogo e fuori tema.

Anticipo la dichiarazione di voto del Partito Democratico, citando l’art.

14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che dice: Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuta nella presenta convenzione, deve essere assicurata senza distinzione di alcuna specie, come di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di appartenenza a una minoranza nazionale di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

Inoltre il Consiglio d’Europa difende, come ho già citato, i diritti fondamentali delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender.

Il 31 marzo il Comitato dei Ministri europeo ha deciso di adottare una raccomandazione rivolta agli Stati membri sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. L’anno scorso, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, aveva concluso il suo discorso dichiarando: non è l’omosessualità ad essere immorale, ma l’omofobia. Tutti questi

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richiami ci sollecitano quindi a prendere atto che l’Europa si schiera contro l’omofobia per un’uguaglianza nella diversità. All’Italia manca tuttora una legislazione specifica e speriamo che venga promulgata presto.

La carenza legislativa rischia di allontanarci dagli altri Paesi europei, ecco perché il mio auspicio è quello che venga promulgata al più presto. Concludo con un’affermazione che mi piace molto e chiedo a questo Consiglio: facciamo nostro il concetto che un diritto in più per chi ne ha, per chi ne è ora privo, non significherà mai un diritto in meno per gli altri. Grazie.

Presidente

Consigliere Mangano Basilio.

Consigliere Mangano

Vorrei fare soltanto una domanda al Sindaco e all’Assessore competente per la parte più significativa per il Comune, dove dice: Si impegna a promuovere le iniziative con gli altri organi istituzionali e associazioni e soprattutto nelle scuole. Volevo chiedere soltanto se ci sono già, visto che questo è un ordine del giorno a carattere generale, a livello comunale, questa Amministrazione e nello specifico, ha avvitato qualche iniziativa? Ce l'ha in itinere? Ha un progetto? Perché in Terza Commissione ho sentito, se non ricordo male, che da due anni mi pare ci siano delle collaborazioni, dei progetti, chiedo se l’Amministrazione Comunale in questo ambito è coinvolta o ha in animo un progetto nell’immediato futuro. Grazie.

Presidente

C’era l’intervento della Consigliera Siliprandi. È dichiarazione di voto?

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Sì posso fare anche la dichiarazione di voto, nessun problema.

Presidente

Non siamo ancora arrivati alla dichiarazione di voto.

Consigliera Siliprandi

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Posso fare un altro intervento o lo faccio congiunto? Per me è indifferente.

Presidente

Meglio congiunto.

Consigliera Siliprandi

Se ho la parola lo faccio anche adesso.

Presidente

Va bene. Fai dichiarazione generale.

Consigliera Siliprandi

Perché non ho diritto ad altri interventi come Capogruppo, chiedo.

Presidente

No, avresti diritto alla prima richiesta, a un intervento generale e all’intervento poi di dichiarazione di voto.

Consigliera Siliprandi

Perfetto, allora faccio un intervento generale, poi la dichiarazione di voto eventualmente la farò brevissima. Io intanto volevo rispondere alla Consigliera Bonfichi per dirle che effettivamente ne abbiamo parlato per ben tre volte non solo in questo Consiglio Comunale, ma anche nei precedenti, cominciando dal Sindaco Minuti, sempre portato dalla sottoscritta: mutilazioni genitali, che qui non so perché vengono negate, tant'è che non sono state nemmeno inserite nell’ordine del giorno in cui abbiamo discusso la violenza, tutti d'accordo ovviamente, sulle donne;

ma non so per quale strano motivo sulle mutilazioni genitali che io trovo orrende, qui non si vuole... comunque per inciso pensavo che potesse essere un’occasione per inserirlo, perché io lo trovo un argomento di estrema importanza, perché è una cosa orrenda che purtroppo si fa ed è molto più frequente degli altrettanto odiosi atteggiamenti di omofobia che io ritengo, però questa è una mia valutazione personale, che siano pari allo 0,0... qualcosa.

Detto questo non nego che siano assolutamente atteggiamenti odiosi.

Ma io quello che voglio dire è che io ho un grande rispetto per la persona, di qualsiasi sesso essa sia, che sia donna, uomo, gay e

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qualsiasi sessualità la persona esprima. Quindi io considero la persona, non il tipo di sessualità. Ma del resto anche la Costituzione lo dice, perché la Costituzione Italiana e il suo ordinamento legislativo tutela tutti i cittadini, senza discriminazione alcuna, né per l’appartenenza politica, religiosa, razziale, né per il sesso e per i comportamenti sessuali, che ovviamente non debbano essere esercitati sugli altri contro la loro volontà.

Detto questo mi sembra un po' minimizzare, ridicolizzare oppure appannare comunque l’immagine delle persone omosessuali con questo ordine del giorno, perché per me sono delle persone, come i maschi e le femmine eterosessuali normali. Quindi è come metterli in un recinto, come considerarli panda ai tempi delle nostre richieste di donne in qualche maniera discriminate. E quindi è la stessa cosa. Io non mi trovo d'accordo, perché è sminuire l’immagine di persona e perciò sono molto perplessa, anche perché poi c'è un altro punto, io non mi riconosco in una società omofobica. Treviglio non è omofobica e quindi i casi sono molto sporadici, ripeto sono casi odiosi, che vanno assolutamente considerati come tali e comunque come reati contro la persona. Detto questo, io non li posso condividere e quindi li stigmatizzo, ma non posso comunque aderire a una mozione che minimizza l’omosessuale dal punto di vista di persona. Quando la Lega Nord si astiene. Grazie.

Presidente

Grazie. C’era l’Assessore Daniela Ciocca che voleva rispondere al quesito fatto dal Consigliere Mangano.

Consigliere Mangano

Confermo che ci sono state delle iniziative culturali dell’Assessorato, o meglio, in realtà l’Assessorato ha collaborato a realizzare una proposta del Circolo di Milano l’anno scorso, sulla figura di Antinoo e poi so che c'è stato un piccolo ciclo di film gestito dall’Immagine Sospesa a tema.

Questo per quanto riguarda le precedenti collaborazioni. La scelta dell’Assessorato è sempre stata quella di collaborare con le iniziative proposte dalle associazioni, nel momento in cui è un progetto condivisibile per valenza culturale oppure per la novità. C'è un elenco infinito di patrocini dati alle diverse associazioni. Poi il patrocinio può comportare l’utilizzo di una sala pubblica, oppure se l’Associazione è iscritta a Treviglio l’utilizzo di un minimo del centro stampa, insomma cose che sappiamo tutti.

Per quanto invece riguarda la questione scuole, recentemente ho avuto modo di parlare con una Dirigente della scuola media e parlando

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appunto di questa mozione che sarebbe venuta in Consiglio Comunale, mi ha detto che gli insegnanti hanno notato che c'è un po' di questa rivalsa – mi fa ridere chiamarla omofobia a livello di ragazzini di 10-11 anni – io le ho detto va be’, saranno le solite manifestazioni per cui da sempre ogni insegnante sa che tutte le volte che c'è per esempio la conversazione per prendersi in giro nello spogliatoio prima dell’ora di educazione fisica, c'è sempre qualche battuta del cavolo. Mi dicono no, guardi che ti sbagli, da quello che notiamo noi c'è qualcosa che non ci gira. So che ci sono delle iniziative costruite con le scuole, io non ho nessun progetto in proposito. So che c'è gente che attua dei progetti di prevenzione dell’omofobia nelle scuole, tutto quello che posso dire è che mi sono impegnata a conoscerli, a conoscere una serie di pubblicazioni per bambini anche piccoli che cercano di evitare insomma che si vada in questa direzione, ma non ho mai fatto nessuna iniziativa con le scuole che non parta da una richiesta o da una piena accettazione delle scuole, le quali ovviamente hanno tutti i loro livelli decisionali che regolarmente rispettano.

Presidente

Grazie. Non vedo prenotazioni. Ecco, Riganti Enzo.

Consigliere Riganti

La Costituzione, l’art. 3 detta: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Il secondo capoverso dice: E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti ---- ---- ecc. –

Facciamo così. Questa la Costituzione dice che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli, intendo lo Stato, la Regione, la Provincia e il Comune, perciò il Comune, noi, tutti quanti. Qualcuno ha ricordato la persecuzione degli omosessuali che c'è ancora ed è grave e io ritengo che sia una grave devianza della democrazia e della libertà sicuramente. Negli anni ’70 in Europa, in Germania e anche in Italia, in Paesi nazisti e fascisti le persone diverse erano perseguitate. Ancora oggi in alcuni Paesi sono condannati gli omosessuali, però Reduzzi ha detto atteniamoci a Treviglio. Ho fatto ancora questo ricordo per dire, sì, Consigliere Reduzzi, atteniamoci a Treviglio. Parliamo di questo argomento questa sera, perché? Perché non ne abbiamo parlato un anno fa, sei mesi fa, o non ne parliamo tra tre mesi, a settembre? Ne parliamo adesso perché esiste tra poco il problema di un Gay pride a

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Treviglio e qui voglio dire che Treviglio non è una Città omofoba. L'ha già detto l’Assessore Ciocca e sono d'accordo pienamente con lei. I cittadini di Treviglio sono tolleranti, lo so, lo conosco questo fatto e so che gli omosessuali vivono bene a Treviglio.

Perciò condivido pienamente quanto affermato dall’Assessore Ciocca sulla manifestazione, vadano a farla nelle città omofobe.

Ritengo il Gay pride una provocazione, una provocazione ai trevigliesi, una sfida alla mia Città. Se ci fossero stati casi di atteggiamenti di omofobia o quant'altro, sono certo che il Comune di Treviglio sarebbe intervenuto. L’Assessore l'ha detto poco fa, siamo attenti, stiamo prestando attenzione, ma lo faremo di più d’ora in avanti. Io e questo è il mio pensiero, non voglio che il gay pride diventi la sfilata degli omosessuali. Provate a immaginare e a ricostruire un certo meschino pensiero di certe persone, che dica ah finalmente li vediamo sfilare.

Cioè stiamo ritornando a mettere in movimento atteggiamenti e cose che a Treviglio non esistevano, cioè stiamo per costringere delle persone che io amo, a schierarsi da una parte e altre persone che io amo, a schierarsi dall’altra. Sono situazioni della vita che vanno affrontate con la tolleranza e l’amore che a Treviglio ci sono, ci sono state e hanno fatto Treviglio così come è, ma non con le marce. Allora io non sono omofobo, amo persone che sono omosessuali, ma mi asterrò dal votare questa situazione. Grazie.

Presidente

Altri interventi prima di mancate dichiarazioni di voto? Allora ci sono altri interventi, prima di eventuali dichiarazioni di voto? Molti l’hanno già fatta la dichiarazione di voto, compresa la Consigliera Siliprandi, che ha dichiarato quindi di votare... allora visto che non ci sono interventi prima... Guzzetti.

Consigliere Guzzetti

Grazie Presidente. Solo brevemente per rispondere un attimo al Consigliere Riganti in merito alla manifestazione che verrà fatta, perché di questo argomento ne abbiamo parlato in Terza Commissione, Riganti non c’era, forse non ha potuto avere l’aggiornamento. Comunque già qualcuno ha fatto questa domanda al portavoce della gay pride a Treviglio e niente, semplicemente è stato ricordato dal portavoce non vuole essere una provocazione, perché diciamo che tanti hanno in mente le manifestazioni dei gay a San Francisco in America e lì va be’

c'è anche una storia diversa di fare la manifestazione e quindi un contesto completamente diverso.

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Nel nostro caso qui a Treviglio, loro hanno spiegato tranquillamente che ci sono una serie di iniziative, come abbiamo ricordato, che vanno dalla proiezione dei film, dal lavoro nelle scuole di sensibilizzazione, nei confronti delle differenze e delle diversità ecc. ecc., il culmine potrebbe essere questa manifestazione, ma con senso non provocatorio, ma per il semplice fatto di far vedere il viso delle persone che sostengono, che denunciano queste cose, molto tranquillamente. Io spero di aver riassunto il significato in poche parole di quello che il portavoce del gay pride a Treviglio ha detto in merito alla manifestazione che verrà fatta.

Presidente

Volevo semplicemente richiamare però al tema della mozione che impegna l’Amministrazione e i cittadini al rispetto della dignità di tutte le persone. Per cui dichiarazioni di voto eventuali per chi non ha effettuato ancora dichiarazioni di voto. L’assessora Ciocca ha chiesto di fare una precisazione.

Assessore Ciocca

Volevo fare una precisazione in merito all’intervento di Riganti. È la differenza che passa tra una dichiarazione e il titolo di un giornale. Io che ho incontrato parecchie volte gli organizzatori del gay pride con cui abbiamo discusso di tante cose, l’Assessorato ha patrocinato iniziative che sono già partite e a cui vorrei che fossero presenti un po' di Consiglieri, perché per ora non li ho visti, a rendere concreta insomma questa presa di posizione di oggi. Ci sarà un incontro assembleare con la C.G.I.L., poi ci sono una serie di manifestazioni che gli organizzatori faranno indipendentemente dal Comune. Io ho dichiarato che non ritengo assolutamente Treviglio una città omofoba, per cui non mi sembrava il caso che fosse stata scelta Treviglio per questa manifestazione, con tutto quello che abbiamo intorno a noi.

Diverso è dire vadano a farla da un'altra parte e quindi prendere completamente le distanze da questa manifestazione. È la differenza tra una dichiarazione scritta, fra l'altro, e un titolo. Ora siccome i giornali si fanno anche per vendere, va bene anche così, però non mi sembra rispettoso nei confronti degli organizzatori del gay pride fare questa differenza. Io mi permetto, anche se non è il mio ruolo, di invitarLa Consigliere Riganti a ripensarci, proprio perché Lei ha detto io non ho nulla contro, anzi io amo queste persone, io Le consiglierei di votarla questa mozione, perché votare questa mozione è un atto d’amore.

Grazie.

Presidente

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Bene. Il Consigliere Paolo Pirola.

Consigliere Pirola

Grazie Presidente. Torno all’oggetto che Lei ha rimarcato che è il dispositivo poi della delibera, il si impegna e faccio assieme la dichiarazione di voto e un commento. Poi mi sono anche posto il problema di stare attento a quello che uno dice, perché nell’esempio dell’ultimo intervento dell’Assessore Ciocca, qualsiasi cosa dici poi c'è sempre il rischio che ti facciano dire il contrario, ma va bene ugualmente. Allora a me pare che il passaggio fondamentale di questa cosa non sia tanto, e lo dico cercando di pesare le parole, il tema dell’omofobia, va bene, okay, il punto cruciale su cui invito anche gli altri Consiglieri, soprattutto quelli che magari sovrapponendo altri argomenti stanno cercando vie eleganti per svicolare dal cuore della delibera, è il passaggio in cui dice che si impegna a promuovere nella Città di Treviglio, anche in coordinamento... ecc. ecc., iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica a una cultura della differenza.

Ora non vi è chi non veda che siamo in un ciclo storico in cui la tolleranza è in discesa. Non vi è chi non veda che sta ritornando uno schema interpretativo delle relazioni sociali basato sul modello amico- nemico. Allora uno potrebbe essere a favore di questo approccio per motivi etici. Io dico che bisognerebbe anche esserlo per motivi banalmente utilitaristici, perché la storia, senza arrivare alla Grecia classica, la storia sia nei cicli brevi anche delle nostre comunità, della nostra Italia, che nei cicli un po' lunghi, ci ha mostrato che quando una società in crisi pensa di uscire dalla crisi individuando il nemico come colui che ha causato la crisi, non esce dalla crisi, sprofonda nella crisi.

Le società che escono dalla crisi, che crescono, che si sviluppano, sono quelle società che hanno saputo trasformare la differenza che accade, non te la cerchi. La differenza accade, ti si presenta davanti.

Ho sentito Gigi Reduzzi che citava Platone, perché qui ci sfidiamo a citazioni, venendo più vicino ai giorni nostri, suggerirei qualche lettura di Manuel Levinas, un ebreo lituano vissuto in Francia e morto non molti anni fa, pubblicato da Jaca Book in Italia, così togliamo ogni dubbio anche sul posizionamento politico, che diceva che il tu avviene prima che l’io lo voglia. Allora ripeto, l’invito forte che c'è dentro in questa mozione è, ed è soprattutto per questo che il Gruppo Consiliare, oltre ad averla sottoscritta la mozione, vota a favore, l’invito forte è quello di valorizzare tutte le differenze che abbiamo sul territorio, perché è valorizzando le differenze che un territorio si arricchisce, che prolifera e che cresce. Ho finito.

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Presidente

Grazie. La Consigliera Patrizia Siliprandi però comincia a essere un po' troppe volte a intervenire. Cediamo alla violenza. Prego.

Consigliera Siliprandi

Pirola mi ha po' stimolata e a me piacerebbe tanto che si parlasse più che di una cultura della differenza, di una cultura della complementarietà, perché è come mettere una barriera. Io non ho nemici, non vedo amici e non vedo diversità, perché per me un omosessuale è una persona e l'ho già detto prima il concetto. Lo stimerò per il suo cervello, non per le sue tendenze sessuali, non mi interessano. Quindi io non lo vedo come un diverso e le differenze eventuali che ci sono e probabilmente Pirola si riferiva ad altre differenze, io le vorrei vedere come complementarietà e finché parleremo di differenze io non ci sto, perché è come sottolineare un qualcosa che ci divide. E poi per quanto riguarda visto che avete voluto citare il gay pride, e se si chiamasse gay-week o gay-day? Mi sentirei meno come dire... avrei meno perplessità. Probabilmente, come dice qualcuno, non ci saranno provocazioni, lo spero e immagino che sarà così.

La Lega Nord darà eventualmente un giudizio dopo, perché se è una manifestazione serena non c'è niente da dire prima ovviamente. Però il pride, l’orgoglio, è questo che mi lascia perplessa, perché io come eterosessuale dovrei avere anch'io il mio giorno, la mia settimana di orgoglio, purtroppo non ho manco il tempo, come non ce l’abbiamo nessuno di noi. Per cui se fosse semplicemente un day, un giorno, come il giorno della mamma, il giorno del papà o anche la settimana, allarghiamoci, ma l’orgoglio vuol dire che noi siamo diversi e io non mi sento diversa da un omosessuale, perché è la testa che ci unisce, o dovrebbe unirci. Grazie.

Presidente

Ci sono altri interventi? Riganti Enzo, dichiarazione di voto?

Consigliere Riganti

Se me lo consente, l'ho già fatta, ma vorrei ancora intervenire per un chiarimento. Ci dovremmo porre la domanda di come è nato il gay pride a Treviglio, non ve la faccio la ricostruzione, ma chi l'ha seguita se la ricordi. Per me è stata una provocazione di persone che per loro

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vantaggio personale, cioè si creano una audience in TV e hanno fatto questa roba. Quelli prendono, arraffano e se ne vanno, ma quelli che restano, perché devono soffrire? Non mi presto a questo. L’amore che ho per chi è diverso, mi porta a proteggerlo, non a esporlo.

Questa Città è tollerante, qui l’omosessuale vive liberamente, ci ha vissuto e ci vivrà sempre. Perché devo costringerlo a sfilare per mostrare che lui è diverso, perché lui lo farà, perché devo farlo? E dopo io devo andarci assieme. Certo che ci andrò. Questo è il male. Qui vivono bene, noi, tutti quanti, do adito al Sindaco e a tutte queste Amministrazioni, sempre a chi ha condotto Treviglio di aver condotto bene questa città. Ma nostra Città è molto tollerante, anche se non vedete in giro prostitute, però è molto tollerante. Grazie.

Presidente

Prende la parola il Sindaco.

Sindaco

Proprio due secondi, scusate, non ho assolutamente voce, per dire che si sta ponendo un problema così come si è posto anni fa per le quote rosa. Io ero contraria alle quote rosa, ma mi sono accorta che la cultura e la legge devono andare di pari passo per favorire i diritti dei diversi.

Nei Paesi del Nord le quote rosa hanno portato a una cultura che oggi elegge nelle istituzioni la parità o addirittura più della parità delle donne, grazie ad un legge la cultura si è modificata. Potremmo fare il contrario, una cultura che si modifica senza avere leggi, ma questo è molto più difficile, perché senza regole è difficile che si cresca da questo punto di vista. Solo questo. Voterò a favore.

Presidente

Bene. A questo punto possiamo mettere in votazione. Il Consigliere Gianluca Pignatelli.

Consigliere Pignatelli

Il mio intervento sarà breve, anche perché ci tengo a precisare che l’oggetto della delibera che è sottoposta al Consiglio Comunale, non è la manifestazione denominata gay pride, è una delibera di argomento diverso che riguarda appunto il problema dell’omofobia, perché se dovessimo parlare del gay pride, dovremmo affrontare separatamente questo argomento. Un giudizio probabilmente lo potremmo dare serenamente al termine, vedere se le promesse che sono state fatte verranno mantenute. Qualche osservazione potremmo farla fin d’ora,

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perché il P.D.L. ha qualche perplessità per esempio sul modo in cui vengono intrattenuti i rapporti fra gli organizzatori e gli esercenti, i commercianti di Treviglio in relazione alle richieste di sponsorizzazioni.

Ma questo è tutto un altro argomento che esula dal dibattito di oggi e sarebbe ingiusto affrontarlo in questa sede. Ciò che ci preme rilevare è che il Ministro P.D.L. Mara Carfagna ha promosso una campagna legislativa e anche culturale contro l’omofobia e se il Ministro ha richiesto l’intervento del Parlamento su questo tema, su questa questione, è perché evidentemente c'è un problema da risolvere, è un problema che il Parlamento, ma tutte le organizzazioni pubbliche, quindi anche gli enti locali, devono collaborare a risolvere. E quindi è giusto arrivare a delle politiche di riconoscimento di pari dignità di tutte le persone, a prescindere, come dice il testo costituzionale, dalle diversità delle inclinazioni sessuali. Il P.D.L. di Treviglio quindi non può non essere in linea con le politiche del Ministro Carfagna e quindi voterà positivamente questa mozione.

Presidente

Bene, grazie. Possiamo mettere in votazione l’ordine del giorno presentato dai Consiglieri Bonfichi, Reduzzi, Guzzetti e Scarpellino avverso l’omofobia. Votazione aperta. 18 votanti, 16 hanno votato a favore, due astenuti. La mozione è approvata.

Hanno votato a favore Abbate Carmelo - Carla Bonfichi – Ariella Borghi – Bruno Brambilla - Simona Bussini – Marco Cremonesi – Arnaldo Dozzi - Giancarlo Fumagalli - Pietro Guzzetti – Manenti Eugenio - Basilio Mangano - Federico Merisi - Gianluca Pignatelli – Paolo Pirola – Luigi Reduzzi e Zordan Giorgio. Si sono astenuti Enzo Riganti e Patrizia Siliprandi.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 giugno 2010 Punto n. 2)

MOZIONE CONSIGLIERI MANENTI – MANGANO – SILIPRANDI E RIGANTI IN MERITO ALLA SCADENZA DELLE RATE DEI CANONI DI LOCAZIONE DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE -

Presidente

Passiamo ora al punto n. 10: “Mozione Consiglieri Manenti – Mangano – Siliprandi e Riganti in merito alla scadenza delle rate dei canoni di locazione degli immobili di proprietà comunale”. La parola al primo presentatore, Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Presidente, la illustra il Consigliere Riganti, perché sono in ordine alfabetico le firme, sì, certo, ma la illustra lui che la conosce meglio.

Presidente

Bene, allora il Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. I cittadini di Treviglio ricevono, quelli che abitano nelle case del Comune, ricevono il canone da pagare e hanno quattro rate. Faccio il caso di quest'anno, 15 maggio – 30 giugno – 31 agosto, la quarta rata gli viene detto nel corso del secondo semestre. Ora questo modo di percepire il canone non è corretto, la legge sull’equo canone non dice niente in particolare, dice che si sta alla trattativa tra le parti. Perciò bisognerebbe vedere i contratti cosa dicono, o comunque se non c'è un contratto, strano perché dovrebbero essere tutti registrati e perciò scritti i contratti di locazione, gli usi della Provincia di Bergamo, le consuetudini che abbiamo nelle locazioni, prevedono che i canoni siano anticipati o posticipati, ma con precise scadenze, cioè o annuale o semestrale, o trimestrali o mensili.

Fare il canone il 15 maggio, il 30 giugno e il 31 agosto e poi un'altra rata nel corso del secondo semestre, reca non poco disturbo e danno e disagio agli abitanti degli alloggi comunali, perché sono persone che sono anziane o povere di pensioni o scarse di reddito. Perciò queste

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persone pensare che e va be’ ma metti via i soldi così li paghi quando ti arriva l’affitto da pagare, è un po' difficile, è un po' impossibile. Se invece avessero una scadenza mensile, teniamo presente che se è posticipata è favorevole all’inquilino, se è anticipata è favorevole al proprietario. Se è annuale anticipata è molto favorevole al proprietario, se è invece posticipata annuale, è molto favorevole all’inquilino. Il meglio per ogni inquilino sarebbe la rata mensile. La rata mensile anticipata o posticipata, permette a quelle persone che vivono con i 500 Euro di pensione e che non hanno diritto alla Legge Bacchelli perché non hanno Lino Banfi che pensa a loro, di vivere e pagare ogni mese la loro rata d’affitto. Chiedo anche, nel caso venga accolta questa mozione, che oltre alla rateizzazione, non ci siano spese di addebito per bolli per i versamenti mensili. Se ci fossero invece esigenze dei cittadini diverse, quelli che possono dire io posso pagare ogni tre mesi o che, si faccia carico l’Ufficio apposito o a chi compete questo, di trattare con i cittadini. Grazie.

Presidente

Dovrebbe intervenire l’Assessore Lingiardi.

Assessore Lingiardi

Grazie Presidente. Con riferimento alla mozione presentata dai Consiglieri Manenti, Mangano, Riganti, Siliprandi, in merito alle modalità di rateizzazione dei canoni di locazioni e spese relative agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, si precisa quanto di seguito.

Innanzitutto premesso che l’attuale dilazione del canone in quattro rate annuali è stata introdotta a partire dall’anno 2003. Invero sino all’anno 2001 il canone di locazione veniva dilazionato in due rate annuali, successivamente e per tutto l’anno 2002 venne disposta una dilazione in tre rate, sino a giungere nell’anno 2003 alla suddivisione del pagamento nelle attuali quattro rate. Il tutto come può evincersi dalle allegate reversali di pagamento del canone di locazione riferito agli ultimi sei anni.

Per ciò che attiene la vigente dilazione in quattro rate annuale, si precisa che le cadenze di pagamento sono state fissate la prima ad aprile-maggio, la seconda a giugno, la terza ad agosto-settembre e la rata a saldo tra novembre e dicembre, consentendo quindi una proporzionale distribuzione dell’adempimento nel corso dell’anno. Tale metodologia infatti ha consentito di ripartire ed alleggerire il carico economico a favore degli inquilini comunali e nel corso degli anni non sono state né sollevate dagli inquilini, né riscontrate d’ufficio, difficoltà

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tali da indurre a considerare una suddivisione generalizzata del pagamento del canone in più rate.

A ciò aggiungasi che nelle rare occasioni in cui alcuni conduttori, a seguito di intervenute situazioni di difficoltà socio-economica, si sono rivolti al competente Ufficio comunale, quest’ultimo ha sempre provveduto a dilazionare in più rate il pagamento, operando un’attenta valutazione delle specifiche esigenze del singolo inquilino, spesso anche in collaborazione con i Servizi Sociali, intervenendo altresì sulla precarietà socio-economica, ove lamentata e dimostrata dall’inquilino, con l’erogazione di un contributo.

Infine nelle ipotesi di intervenuta variazione della situazione socio- economica del nucleo familiare, si è proceduto al ricalcolo del canone di locazione a far tempo dal mese successivo al verificarsi delle condizioni applicando la dovuta riduzione. La medesima prassi è stata seguita infine anche in presenza di condizioni di morosità, dove a seguito di opportuna verifica, si è riscontrata la effettiva difficoltà socio-economica degli interessati.

Ciò premesso occorre evidenziare quanto all’attuale dilazione, che l’emissione della prima rata del ruolo affitti nel corso del periodo aprile- maggio, è dovuta per buona parte alla tardiva consegna, ad opera di molti inquilini, dell’auto-dichiarazione riferita all’anagrafe dell’utenza, tardiva consegna che comporta un ulteriore aggravio dei carichi di lavoro all’Ufficio e quindi un necessario slittamento dell’emissione del ruolo, come verificatosi anche per il corrente anno. A ciò aggiungasi che negli ultimi tre anni, a seguito dell’emissione di nuovi provvedimenti normativi in materia di canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte della Regione Lombardia, l’Ufficio ha dovuto attivare necessari tavoli di confronto con le rappresentanze sindacali di categoria degli inquilini, di cui si dirà meglio fra poco, nonché a porre in essere continui adeguamenti delle procedure di calcolo dei canoni e a rivedere le singole ripartizioni.

A tale ultimo proposito la Regione Lombardia con la L.R. 27 del 2007, poi integrata e modificata dalla L.R. 36/2008, entrambe ora trasfuse nel T.U. approvato con L.R. 27/2009, ha fissato i nuovi criteri per la determinazione dei canoni di locazione per l’edilizia residenziale pubblica, criteri che hanno comportato di fatto un maggiore onere per buona parte degli inquilini di alloggi pubblici. Tale aumento peraltro viene dilazionato nel quadriennio 2008-2011, anno in cui il canone sarà definitivamente a regime.

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Ai sensi dell’art. 3 – comma 6/bis – della L.R. 27 del 2007, nel corso del mese di aprile 2008 l’Amministrazione ha dato dunque avvio ad un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali, concertazione che di comune accordo ha consentito di porre in essere una riduzione pari al 10% del costo convenzionale di molti fabbricati abitativi, in considerazione del loro stato di conservazione e quindi una riduzione del canone di locazione. Nella stessa sede si concordava altresì il rinvio dell’applicazione del canone di mercato alle autorimesse e ai posti auto coperti, previsti invece dall’art. 6 – comma 7 della già richiamata Legge 27 del 2007.

Successivamente in virtù di quanto disposto dalla L.R. 36/2008 di modifica della citata legge del 2007, nel corso dei mesi di marzo ed aprile 2009, nell’ambito di apposito tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali si concordava un’ulteriore riduzione pari al 20% del costo convenzionale innanzi citato, individuando nel contempo ulteriori unità abitative, alle quali applicare una riduzione del costo convenzionale, pari anche al 15%. L’Amministrazione inoltre ha provveduto ad istituire un fondo di solidarietà previsto dall’art. 7 della L.R. 27 del 2007, al fine di sostenere gli inquilini di alloggi di edilizia residenziale pubblica nel far fronte alla spesa derivante dai canoni di locazione ed alle spese accessorie, mediante creazione di apposito capitolo di spesa. Pertanto nel corso dell’anno 2009 si è provveduto ad erogare il suddetto fondo, contributi pari a 32.172 Euro complessivi.

Anche per il corrente anno è stato previsto a tale fine un importo pari a 40.000 Euro.

All’esito della prima tornata di concertazioni sindacali nel corso del primo trimestre 2010, in forza del combinato disposto dell’art. 29 del Regolamento regionale 1 del 2004 e della deliberazione 7 del 16.12.2004 della Giunta Regionale, si è dato avvio ad ulteriore concertazione, confermando innanzitutto gli accordi precedenti e procedendo all’analisi ed all’adeguamento del contratto di locazione tipo, del manuale delle ripartizioni delle manutenzioni, del manuale d’uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e del contratto di locazione delle autorimesse e posti auto coperti, a suo tempo deliberati dalla Regione Lombardia, quali schema-tipo, tenendo conto delle esigenze e condizioni proprie della specifica realtà locale, sia pure nei limiti previsti dalle disposizioni legislative sopra richiamate.

Tali adeguamenti hanno consentito di porre in essere, seppure nel rispetto della normativa regionale, alcuni alleggerimenti degli obblighi e dei costi a carico degli inquilini comunali, quali ad esempio la riduzione del 20% del canone di locazione dei box collegati ad alloggi privi di cantina o solaio, a condizione che non vi sia una situazione di sotto-

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utilizzo, dipendente dal rifiuto del conduttore ad aderire ad una proposta di cambio alloggio. Ed ancora la riduzione del 20% del canone dei box e posti auto coperti assegnati ad inquilini nel cui nucleo familiare sia presente un portatore di handicap grave, concernente aspetti motori e cardiopatici, a condizione che il nucleo familiare disponga di un’autovettura. Infine l’applicazione dell’adeguamento ISTAT sul canone delle autorimesse e dei posti auto, solo a partire dal terzo anno di locazione e la non applicazione del previsto disposto cauzionale.

Occorre infine precisare che il canone di mercato, previsto per i box e i posti auto, è stato determinato in modo tale da non creare una sperequazione tra gli inquilini di alloggi di edilizia residenziale pubblica, presenti sul territorio comunale, parametrandolo quindi a quello applicato all’ALER di Bergamo in Comune di Treviglio.

Da tutto quanto sopra premesso, emerge chiaramente da un lato il concreto impegno dell’Amministrazione tramite l’Ufficio edilizia residenziale pubblica, al fine di addivenire sia pure nei limiti della legislazione vigente, all’applicazione dei canoni, quanto più sopportabili dai conduttori, unitamente alla costituzione dell’apposito fondo di sostegno affitto, dall’altro l’insussistenza allo stato di esigenze invero non manifestate dagli inquilini che inducono ad una ulteriore rateizzazione dei canoni di affitto. Si considera a tal proposito che una eccessiva parcellizzazione della rateizzazione già in essere potrebbe comportare inutili di spesa per l’inquilino in termini di tassazione da corrispondere il singolo versamento, gravandolo altresì di ulteriore onere di adempimento.

Laddove non di meno si ritenesse di addivenire ad una diversa valutazione, stabilendo l’introduzione del sistema di rateizzazione mensile, si precisa che tale nuova modalità non potrà essere utilmente avviata nell’anno in corso per ovvi motivi di corretta contabilizzazione delle rate già emesse e relativa organizzazione, ma nulla osta all’adozione di tale sistema per l’anno 2011. Nel restare a disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo cordiali saluti. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. La risposta che volevo era nelle ultime righe che ha letto l’Assessore, cioè non è possibile farlo, o comunque se lo faremo, aggraveremo i cittadini di maggiori oneri, perché devono pagare dei versamenti. Ma io dico quest'anno dal 15 maggio al 31 agosto, cioè in

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105 giorni, un trimestre, gli inquilini del Comune di Treviglio pagano tre rate di affitto. Nel privato questo se non è scritto, pattuito, ma finora non mi è mai capitato nella mia esperienza di trovare che uno accetti col proprietario di pagare in un trimestre tre rate di affitto su questo di un anno. Ma se dovesse essere, mi pare talmente assurdo. Ecco nel privato qualsiasi cittadino si rivolga al giudice, che ne so, giudice di pace o un giudice competente, questo interverrebbe e ordinerebbe al privato di richiedere il canone secondo gli usi e i costumi, cioè semestralmente, trimestralmente, mensilmente o annualmente, anticipato o posticipato, ma non in questo modo. Perciò se è possibile facciamo questa correzione. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Proprio due parole anche perché i concetti espressi dal Consigliere Riganti sono estremamente chiari. Ringrazio l’Assessore per la puntuale e completa risposta, ma ne prendo atto di questa disponibilità quantomeno per l’anno 2011 di porre in essere una diversa modalità di pagamento dei canoni, che effettivamente io non conosco questo argomento, sono sincero, me l'ha posto, l'ha studiato il Consigliere Riganti, ma mi pare proprio oggetto non lo so da quale idea sia partorito all’epoca, cioè nel 2002, nel 2003, nel 2004, una rateizzazione concentrata in tre mesi e mezzo sul 75% del canone e poi l’altro lasciato in un’epoca nel secondo semestre. A mio modo di vedere, visto che proprio c'è stato un buon incremento del costo dei canoni che partirà poi, mi pare di aver capito dall’Assessore Lingiardi, a pieno regime nel 2011, cioè di prevedere già da adesso con una delibera di Giunta se non è possibile rifare tutte le reversali di pagamento, di tutte le modalità se non nei casi più urgenti per il 2011, quantomeno portare il pagamento del canone nella norma, cioè ogni tre mesi scada la rata di canone, nella normalità di tutti quelli che pagano il canone, perché se sono aumentati molto, penso che qualche difficoltà qualche inquilino a pagare tre rate di canone, il 75% del canone in tre mesi e mezzo, potrebbe anche sorgere.

Questo proprio anche per evitare questo continuo ricorso poi agli Uffici comunali per chiedere la rateizzazione, da sempre la concessa, però forse si eviterebbe possibilmente anche questo ulteriore lavoro di rateizzazione già concedendo una normalizzazione nel pagamento del canone. A mio modo di vedere è sufficiente l’impegno finale preso dall’Assessore che nel 2011 si entri in una logica di normalità. Questo è

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anormale, io francamente da anni, non so se il Sindaco Zordan lo sapeva, ma io non ne ho mai proprio saputo di questa modalità e quando ero in Giunta ho seguito anche l’Ufficio Canoni, ma proprio non ne ho mai saputo di questa strana modalità di pagamento.

Ringrazio comunque l’Assessore.

Presidente

Assessore Lingiardi, prego.

Assessore Lingiardi

Solo per una precisazione, forse l’argomento era lungo da trattare, comunque il discorso della prima rata al 15 maggio sta un po' nell’anagrafe dell’utenza che noi tutti gli anni chiediamo e poi dell’I.S.E.E., l’Indicatore socio-economico equivalente, c'è il percorso che deve fare la famiglia per andare al CAAF, riportarlo ecc. – Credo che sia stata questa la motivazione per cui la prima rata al 15 maggio nel 2003 quando è stata stabilita la questione. Però io rimango a disposizione per rivedere questa questione qui, sicuramente ne parlerò magari anche con i sindacati. Io ho partecipato a quasi tutte le trattative con i sindacati, anche per le riduzioni che avete letto, oltre tutto i sindacati prevedevano e lo prevede la Legge 27/2007, quel famoso fondo di solidarietà che è stato messo e credo che sia stato un buon lavoro, oltre tutto i sindacati hanno apprezzato quello che è stato fatto.

D’altronde mi ricordo due anni fa avevo io presentato una mozione su questi aumenti che c'erano stati, perché ci trovavamo veramente in grosse difficoltà noi a dover dire agli inquilini di edilizia residenziale pubblica che in tanti casi il loro affitto sarebbe anche quasi raddoppiato e andrà a regime nel 2011 proprio per questo.

Poi sulla rateizzazione sinceramente abbiamo sempre concesso a tutti, se voi avete qualche persona che si è lamentata di questo, fatela venire da me. No, la rateizzazione più che altro è dovuta al fatto che uno non poteva pagare subito, allora si rateizzava più che altro più avanti. Solo in questo senso. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Giancarlo Fumagalli.

Consigliere Fumagalli

Grazie Presidente. Ritengo per bene la richiesta che ha fatto il Consigliere Riganti, anche perché il Consiglio Comunale come Comune

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di Treviglio è sempre stato molto attento alle persone più deboli.

Suggerirei invece ai richiedenti di valutare, eventualmente dovesse essere votata la mozione, di valutare il punto 2, perché potrebbe creare anche dei problemi di gestione amministrativa, in quanto un conto è valutare il canone mensile anticipato, posticipato, però pensare che l’Amministrazione Comunale incontri singolarmente ogni singolo cittadino affinché gli vada incontro, dopo magari aver già concesso ulteriori dilazioni, mi sembra per un’organizzazione, qualsiasi sia, comunale o privata, davvero faticosa. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola la Consigliera Bonfichi.

Consigliera Bonfichi

Io ringrazio il Consigliere Fumagalli perché anch'io avevo le stesse perplessità sul punto 2. Chiederei ai proponenti invece di trasformarla in una raccomandazione, però è una mozione e andrebbe votata. Per cui a meno che i proponenti non la trasformino in una raccomandazione...

Lascerei la parola ai proponenti a questo punto. (interventi fuori microfono)

Allora scusate, io leggo mozione, leggo un testo di un deliberato e quindi ... allora interrompo il mio intervento, non argomento ulteriormente e lascio la parola ai proponenti e poi eventualmente il mio intervento lo faccio successivamente. Grazie.

Presidente

Vediamo la proposta dei proponenti.

Consigliere Manenti

Mi pare di essere stato chiaro, quanto ha detto l’Assessore Lingiardi che dal 2011, perciò con l’entrata in vigore del canone pieno, valuteranno una diversa tipo di rateizzazione che potrebbe essere trimestrale, mantenendo questo, a noi va bene. Ci basta la risposta dell’Assessore. Perciò per noi diventa inutile la votazione e non so con quale forma, ce lo dirà il Segretario, è ritirata, ci sta bene la risposta dell’Assessore.

Presidente

Bene. Allora consideriamo ritirata la mozione con l’impegno assunto dall’Assessore.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 giugno 2010 Punto n. 3)

MOZIONE CONSIGLIERI MANENTI – MANGANO – SILIPRANDI E RIGANTI IN MERITO AL PROGETTO DI RIFACIMENTO DELLA PIAZZA LUCIANO MANARA -

Presidente

Passiamo al punto n. 11 “Mozione Consiglieri Manenti – Mangano – Siliprandi e Riganti in merito al progetto di rifacimento della Piazza Luciano Manara”. La parola al proponente Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Anche questa molto probabilmente è sfuggita nell’indicazione, è stata indicata come mozione, ma per la verità mi pare che sia più un contenuto di un’interpellanza. Noi abbiamo letto sui giornali, anzi l’abbiamo letto bene o male tutti e sul Popolo Cattolico le dedicava anche la prima pagina, che la Giunta aveva approvato la realizzazione – ecco me lo fa vedere, il nuovo volto di Piazza Manara, nuovo volto che comporta delle modificazioni sostanziali di quella che è la vista della nostra piazza e le modalità della piazza. Allora noi chiedevamo come Consiglieri di Opposizione dove non abbiamo conoscenza di questo argomento, che è importante, perché è la piazza più importante di Treviglio, che la Giunta o comunque l’Assessore di competenza, portasse o in Seconda Commissione Consiliare, o meglio ancora i Consiglio Comunale, ci desse quelle informazioni tali da poter rispondere ai concittadini che sanno che siamo Consiglieri Comunali e ci chiedono, ma cosa fanno in piazza? E la risposta non può sempre essere quella: va a comprarti il Popolo Cattolico e vedilo dal Popolo Cattolico, perché noi effettivamente ne sappiamo poco.

Perciò concretamente la mozione che in effetti modifico già da ora, non chiediamo il voto, perché non c'è niente da votare, ma va interpretata come interpellanza, è quello di chiedere all’Assessore ai Lavori Pubblici cosa si fa in Piazza Manara. Quando, come, chi ha fatto il progetto, se la Sovraintendenza ha dato i pareri favorevoli, cioè di avere almeno il minimo dell’informazione necessaria.

Presidente

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Risponde il Sig. Sindaco.

Sindaco

Non so come sia arrivata al Popolo Cattolico quella piantina di Piazza Manara, è uscita ovviamente dalla struttura tecnica, ma nessuno di noi, credetemi, ha chiesto di pubblicarla, perché quello era il progetto che avremmo voluto proporvi, infatti io ho qui gli appunti di Marino Cornelli in cui si dice che stavamo per portarla in Seconda Commissione, quando abbiamo in concomitanza dell’incontro che c'è stato con Napoleone della Sovraintendenza, abbiamo capito che la Sovraintendenza non avrebbe approvato quel progetto che voi avete visto sul Popolo Cattolico e se volete andate a vederlo presso gli Uffici Tecnici.

Questo progetto che è nato e la cui delibera è stata fatta tanto tempo fa, ma perché era collegato alla richiesta di fondi per il Distretto del commercio, cioè se non fosse stato allegato alla richiesta di fondi un progetto, non si poteva fare la richiesta di fondi per il Distretto del Commercio. Però era un progetto che noi adesso stavamo sponsorizzando, in quanto nella nuova metodologia, quella che mette in relazione gli spazi di aggregazione nella Città, andava a collegare Piazza Manara, la piazza dell’UPIM e Piazza XXV Aprile. Se non che questo progetto che, come dice Marino il Geometra, veniva proposto il disegno alla Sovraintendenza con i nuovi inserimenti materici, la Sovraintendenza suggeriva di eliminare tali inserimenti, presentando una proposta lineare che mantenesse l’attuale tessitura della pavimentazione.

In pratica noi siamo in ritardo perché la gara è stata fatta, è finita, non lo so, sta per essere fatta, noi eravamo in ritardo, il Sovrintendente ci ha detto se lasciate come era preesistente, non c'è bisogno di autorizzazione, sappiate che l’autorizzazione c'è, ve la mando con calma. Quindi abbiamo accettato questa soluzione, la piazza resterà come è, quindi di porfido e come il Sovraintendente ci ha consigliato, lavoreremo con l’arredo e quindi quando sarà pronto il progetto di arredo, ve lo sottoporremo. Quindi la storia è questa, se volete lo porto in Seconda Commissione, faccio quanto... credo che partano i lavori.

No, ma resta come è, è un rifacimento del manto stradale, lasciando la situazione preesistente. Io non credo che ci sia bisogno di vedere il progetto che Marino ha fatto, perché non comporta alcuna variazione rispetto a come è. C'è il manto di porfido di un solo colore, mentre quello, lì è calcato, non c'erano diversi colori, ma c’era un diverso uso del porfido, quindi di piastrelle più larghe, di piastrelle più strette, ma non cambia assolutamente niente.

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Poiché a noi, fatto il nostro campanile, che credo abbiate apprezzato, interessava portare a termine il lavoro della piazza che non è conciata bene, abbiamo accettato di buon grado il suggerimento del Sovraintendente che ci ha detto potete partire se lasciate così come è la piazza e mantenete il manto di porfido. Poi se volete altre informazioni sono a disposizione, però nella sostanza è questa la conclusione della vicenda.

Presidente

A questo punto i presentatori della mozione o qualche altro intervento?

Consigliere Riganti

La Sig.a Sindaco porterà per l’arredo in Seconda Commissione, a noi va benissimo. Il progetto per l’arredo e la documentazione di quello che si sta facendo.

Sindaco

Non abbiamo il parere del Sovraintendenza, non ce l'ha ancora mandato.

Consigliere Riganti

Quando arriverà ce lo farete avere, intanto il preventivo, il progetto che si sta facendo, mentre per l’arredo Lei ha detto che lo porta in Seconda Commissione quando è pronto. Grazie.

Presidente

Quindi la mozione? È un’interpellanza, è stata trasformata in interpellanza.

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