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NON PECCARE PER AMORE

Nel documento Pastore Zanca 1 (pagine 126-129)

assimiliamo in noi 1Corinzi 13, ossia Dio-Carità, attraverso l’Agnello-Colomba che dimora in noi come descritto in Luca 17:21, allora diveniamo “manifestatori” di Amore che hanno cessato dal peccato.

I Figli di Dio seguono le orme di Gesù, manifestandosi come Carità-Lettera, dal momento che in loro dimora, nella sua Essenza, la Carità-Parola-Dio che si manifesta in loro:

1Giovanni 3:1 Vedete quale carità ci ha data il Padre, che noi siamo chiamati figlioli di Dio; perciò non ci conosce il mondo, poiché non ha conosciuto lui.

1Giovanni 3:2 Diletti, ora siamo figlioli di Dio, ma non è ancora apparso ciò che saremo; ma sappiamo che quando sarà apparso, saremo simili a lui, poiché noi lo vedremo come Egli è.

1Giovanni 3:3 E chiunque ha questa speranza in lui si purifica, come esso è puro.

1Giovanni 3:4 Chiunque fa il peccato fa ancora la trasgressione della legge;

e il peccato è la trasgressione della legge.

1Giovanni 3:5 E voi sapete che egli è apparso, affinché togliesse via i nostri peccati; e peccato alcuno non è in lui.

1Giovanni 3:6 Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha veduto, e non l’ha conosciuto.

1Giovanni 3:7 Figlioletti, nessuno vi seduca: chi opera la giustizia è giusto, così come esso è giusto.

1Giovanni 3:8 Chiunque fa il peccato, è dal diavolo; poiché il diavolo pecca dal principio; per questo è apparso il Figliolo di Dio, affinché disfaccia le opere del diavolo.

1Giovanni 3:9 Chiunque è nato da Dio, non fa peccato, poiché il seme di esso dimora in lui; e non può peccare, poiché è nato da Dio.

1Giovanni 3:10 Per questo sono manifesti i figlioli di Dio, e i figlioli del diavolo; chiunque non opera la giustizia, e chi non ama il suo fratello, non è da Dio.

1Giovanni 3:11 Poiché questo è l’annunzio, che voi avete udito dal principio:

che noi amiamo gli uni gli altri.

1Giovanni 3:12 E non facciamo come Caino, il quale era dal maligno, ed uccise il suo fratello; e per quale cagione l’uccise egli? Perché le opere sue erano malvagie, e quelle del suo fratello giuste.

1Giovanni 3:13 Non vi meravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia.

1Giovanni 3:14 Noi, dal momento che amiamo i fratelli, sappiamo che siamo stati trasportati dalla morte alla vita; chi non ama il fratello dimora nella morte.

1Giovanni 3:15 Chiunque odia il suo fratello, è micidiale, e voi sapete che alcun micidiale non ha la vita eterna dimorante in sé.

1Giovanni 3:16 In questo noi abbiamo conosciuto l’amore di Dio, che esso ha posta l’anima sua per noi; ancora noi dobbiamo porre le anime per i fratelli.

1Giovanni 3:17 Ora, se alcuno ha dei beni del mondo, e vede il suo fratello avere bisogno, e gli chiude le sue viscere, come dimora l’amore di Dio in lui?

1Giovanni 3:18 Figlioletti miei, non amiamo di parola, né della lingua; ma di opera, e in verità.

1Giovanni 3:19 E in questo conosciamo che noi siamo della verità, ed accerteremo i cuori nostri nel suo cospetto.

1Giovanni 3:20 Dal momento che, se il cuore nostro ci condanna, Iddio è pure maggiore del cuore nostro, e conosce ogni cosa.

1Giovanni 3:21 Diletti, se il cuore nostro non ci condanna, noi abbiamo confidanza dinanzi a Iddio.

1Giovanni 3:22 E qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Lui, dal momento che osserviamo i suoi comandamenti, e facciamo le cose che Gli sono gradite.

1Giovanni 3:23 E questo è il suo comandamento: che crediamo al nome del suo Figliolo Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri, così come egli ne ha dato il comandamento.

1Giovanni 3:24 E chi osserva i suoi comandamenti dimora in Lui, ed Egli in esso; e per questo conosciamo che Egli dimora in noi, cioè dallo Spirito che Egli ci ha donato.

1Giovanni 4:1 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio:

chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.

1Giovanni 4:8 Chi non ama non ha conosciuto Iddio; poiché Iddio è Carità.

1Giovanni 4:12 Nessuno vide giammai Iddio; se noi ci amiamo gli uni gli altri, Iddio dimora in noi, e la sua Carità è compiuta in noi.

1Corinzi 13 - La Carita di Dio in noi.

Romani 5:5 Ora la speranza non confonde, perché l’Amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Romani 8:14 Poiché tutti coloro che sono condotti per lo Spirito di Dio sono Figlioli di Dio.

Isaia 53; Filippesi 2; 1Timoteo 3 - Gesù Cristo immolato per noi quale Agnello attraverso la Carità.

Egli non pone la Legge sotto il profilo di una dittatura, pur avendo il diritto esclusivo di proprietà sul creato dal momento che la Creazione-Formazione è proceduta da Lui, ma esprime un concetto maggiore, ossia “la Legge dell’Amore”.

I peccati segnati nel Decalogo possono essere un’offesa verso Dio o verso il prossimo, e il nostro peccato può investire anche la Creazione-Formazione di Dio; il peccatore salvato per Grazia non infrange la Legge perché ama Dio e tutto ciò che fa parte della Creazione-Formazione divina.

Questo soggetto risulta evidente in varie storie dell’Evangelo e nei due grandi Comandamenti in cui Gesù sintetizza tutti i Comandamenti, due comandi che racchiudono tutto il Decalogo. Pur se Dio vede a priori il nostro interiore e conosce le nostre reazioni, ci mette comunque alla prova affinché il nostro interiore sia manifesto, perché spesso è nella prova che siamo portati a infrangere i Comandamenti:

Geremia 17:10 Io, il Signore, che investigo i cuori, che provo le reni; e ciò,

Nel documento Pastore Zanca 1 (pagine 126-129)