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7.1 Prodotti chimici distribuiti

7.1.1 Normativa di riferimento e norme di buona regola

La normativa vigente legata a tematiche riguardanti sostanze e preparati pericolosi, sia in campo nazionale che comunitario, è in continua evoluzione e si adegua ai risultati degli studi scientifici finalizzati al miglioramento della tutela della sicurezza e della salute umana.

L'etichetta deve riportare tutte le informazioni per l'utilizzo corretto e in sicurezza del prodotto fitosanitario. Le etichette regolamentari devono riportare: nome commerciale del formulato e azienda produttrice; le indicazione del parassita bersaglio del prodotto, come si presenta il prodotto (se liquido, in polvere, granulare), il meccanismo di azione, e le colture su cui è destinato, indicando particolari colture maggiormente sensibili; tempo di sicurezza o di carenza sulle singole colture; dose di distribuzione; la composizione, compresi i coformulanti; frasi e simbolo di rischio; consigli per l'utilizzo del prodotto in sicurezza; informazioni sulla ditta produttrice, sulla sede legale. e sullo stabilimento di produzione; numero e data di registrazione presso il Ministero della Sanità, e data di scadenza dell'autorizzazione; quantità netta di preparato contenuto nella confezione; numero di partita del prodotto; frase indicante che il prodotto non può essere riutilizzato e norme per smaltire il prodotto: frase tipo "Da non vendersi sfuso" [67].

In etichetta deve essere riportata la dose di fitofarmaco in grammi/ettolitro, o Kg/ha, nonché le dosi e le modalità di distribuzione sulle varie colture; deve essere riportata la compatibilità con altri fitofarmaci, ed eventuali effetti fitotossici che si hanno su alcune varietà, cultivar o particolari stati fenologici della pianta. Devono essere riportate, in etichetta, dettagliate informazioni su:

 Persistenza agronomica, cioè la durata di tempo in cui il prodotto sviluppa la propria azione fitosanitaria.

 Persistenza ambientale, il tempo di permanenza del prodotto nel terreno e nelle parti della pianta, la sua eventuale traslocazione nei vari organi della pianta, il percolamento nel sottosuolo, e i meccanismi di degradazione.  Nocività per altri organismi utili come gli impollinatori, gli insetti

antagonisti e la fauna selvatica.

Norme da seguire per l'acquisto sicuro di fitofarmaci:

 I fitofarmaci devono essere prodotti solo in stabilimenti autorizzati.

 Devono essere venduti in esercizi commerciali che rispettano le norme di legge, e da personale in possesso di abilitazione alla detenzione e alla vendita  Per l'acquisto di fitofarmaci di I e II classe, è necessario un patentino della

durata di 5 anni, consigliato anche per prodotti di classe inferiore.  E' vietata la vendita e l'acquisto di fitofarmaci in forma sfusa.

 Una volta acquistati, i fitofarmaci non possono essere ceduti o venduti, neanche a persone in possesso di patentino.

 Evitare di acquistare fitofarmaci la cui confezione sia danneggiata, al momento dell'acquisto, controllare se la confezione è sigillata e dotata di tutte le targhette.

 Con l'acquisto si diventa responsabili del trasporto, detenzione e utilizzo del fitofarmaco.

 Norme da seguire per il trasporto dei fitofarmaci in sicurezza:

 Il piano di appoggio del mezzo non deve presentare parti che potrebbero danneggiare le confezioni.

 Durante il trasporto, sul mezzo non devono essere presenti altre persone, cibi, bevande, o animali.

 I fitofarmaci devono essere sistemati in modo che le confezioni non si rovescino o sbattano tra di loro.

 Sul mezzo deve essere presente un estintore, i DPI e un pacchetto di pronto soccorso.

 I fitofarmaci, una volta portati in azienda, devono essere conservati in locali appositi, aventi le seguenti caratteristiche:

 Locale asciutto e ben areato, il pavimento deve essere rialzato e facilmente lavabile.

 Il locale deve essere lontano da abitazioni, e chiuso a chiave.

 I fitofarmaci, contenuti nelle confezioni originali, devono essere conservati in armadi o scaffali metallici.

 Bisogna cercare di ridurre le quantità di prodotto e il loro periodo di stoccaggio.

 All'interno del locale devono essere presenti una cassetta di pronto soccorso, DPI, un estintore, i numeri di emergenza; inoltre vicino al locale devono esserci delle docce di emergenza e la possibilità di lavarsi.

 I prodotti liquidi devono essere posizionati in basso.

 Periodicamente deve essere controllato lo stato di conservazione dei contenitori e l'assenza di perdite, i contenitori non possono essere riutilizzati, ma vanno smaltiti adeguatamente.

La preparazione dei fitofarmaci è un'operazione molto delicata e pericolosa, che deve essere eseguita da personale competente, utilizzando macchinari in buono stato e prodotti fitosanitari autorizzati sulla coltura che si vuole trattare.

1) Indossare i seguenti DPI: guanti impermeabili possibilmente monouso, tuta

impermeabile, occhiali protettivi, stivali di gomma, casco, maschera facciale e semi-maschera, filtri contro vapori organici e polveri.

2) I DPI monouso devono essere smaltiti correttamente, mentre quelli riutilizzabili

devono essere lavati dopo l'uso

3) Non fumare, mangiare o bere, soprattutto alcolici durante la preparazione e la

distribuzione in campo dei fitofarmaci.

4) La botte va preparata all'aperto, in assenza di vento.

5) Il prodotto deve essere pesato solo su una bilancia adibita esclusivamente a tale

scopo. La quantità deve essere calcolata in modo da evitare rimanenze.

6) Se il prodotto è in polvere, deve essere sciolto in poca acqua, successivamente

immesso nella botte piena per metà, e poi la botte deve essere riempita agitando.

7) Per evitare fuoriuscite, la botte non deve mai essere riempita fino all'orlo.

8) La quantità di prodotto distribuito non varia con il volume di acqua con cui si

opera.

9) Regole da osservare per la distribuzione in sicurezza dei prodotti fitosanitari. 10) Non trattare in presenza di vento e in fioritura (per non danneggiare gli insetti

impollinatori).

11) Tenersi distanti da corsi d'acqua e abitazioni.

12) Segnalare il trattamento con appositi cartelli ben visibili e dotati degli adeguati

pittogrammi, che devono essere posti a bordo campo.

13) Osservare un periodo di rientro di almeno 48 ore prima di rientrare in campo. 14) Non toccare le parti trattate prima della fine del periodo di carenza.

15) Eseguire le varie operazioni sempre con la massima attenzione e prudenza.

Procedura per la corretta pulizia della botte: usare acqua o acqua e soda, da far circolare per almeno 10 minuti; sciacquare con abbondante acqua pulita fino alla completa eliminazione dei residui; lavare accuratamente anche i contenitori e le altre attrezzature utilizzate per la preparazione; le acque di lavaggio sono rifiuti speciali, non devono essere sparse sui campi o gettate nei corsi d'acqua; i trattamenti fitosanitari non sono gli unici responsabili del rischio chimico in agricoltura. Questo proviene anche da: fertilizzanti, polveri, carburanti, oli lubrificanti, vernici, prodotti medicinali, etc.. Questi prodotti devono essere manipolati con prudenza, seguendo le indicazioni presenti sulla confezione, ed utilizzando i necessari DPI.

Per il rischio chimico, la normativa di riferimento è il Titolo IX (art. 221-265) del D.Lgs. 81/2008; il rischio chimico può essere valutato attraverso il "MoVaRisCh", modello di valutazione del rischio chimico, che è stato approvato dalle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Toscana, è l'applicazione del Titolo IX Capo I D.Lgs. 81/2008.