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102 Nota esplicativa (Figura 5.13)

Nel documento La carriera degli insegnanti in Europa (pagine 104-107)

Obbligatorio significa che la normativa o altri documenti ufficiali prescrivono l'utilizzo del metodo o della fonte di informazioni nell'ambito della valutazione degli insegnanti. Facoltativo significa che l'utilizzo di un metodo o di una particolare fonte è lasciato alla discrezionalità del o dei valutatori oppure che, pur non essendo riportato nelle normative, vi sono evidenze che mostrano che tali metodi sono utilizzati dai valutatori. La figura mostra soltanto le procedure di valutazione normali e non tiene conto di circostanze eccezionali, come i casi di prestazioni molto insoddisfacenti o di negligenza grave.

Note specifiche per paese

Grecia: la figura si riferisce soltanto alla valutazione dei nuovi insegnanti. La normativa sulla valutazione degli insegnanti in

servizio esiste ma la sua attuazione è attualmente sospesa in attesa di una revisione.

Italia: l'autovalutazione degli insegnanti, l'osservazione in classe e un colloquio con il comitato per la valutazione sono

obbligatori per la valutazione condotta alla fine del periodo di prova.

Portogallo: l'osservazione in classe è obbligatoria per la valutazione degli insegnanti le cui performance sono state giudicate

inferiori al livello accettabile in una valutazione precedente e per quelli che sperano di ottenere il punteggio massimo (eccellente).

Meno frequente è l'uso dei risultati degli alunni e dei sondaggi condotti tra gli alunni o i genitori. Inoltre, nella maggior parte dei casi in cui tali metodi sono utilizzati, essi sono indicati come facoltativi. L'utilizzo dei risultati degli alunni è obbligatorio soltanto in quattro paesi (Irlanda, Lituania, Albania ed ex-Repubblica jugoslava di Macedonia), mentre le opinioni dei genitori e degli alunni vengono sollecitate regolarmente solo in Montenegro.

Anche test sostenuti dagli insegnanti sono altrettanto rari. Rappresentano una possibilità in Belgio (Comunità fiamminga) e Albania e un obbligo in Croazia (limitatamente alla valutazione dei nuovi insegnanti) e Romania. Infine, in un numero ridotto di paesi, possono essere presi in considerazione altri strumenti o fonti di informazioni, inclusi materiali pedagogici (piano delle lezioni, ecc.), portfolio o registri scritti, oppure le evidenze del conseguimento di ulteriori risultati. Ad esempio:

In Grecia, il dirigente scolastico prepara una relazione sulle performance dell'insegnante durante i due anni del periodo di prova e la invia al relativo Consiglio del servizio regionale. Tranne nel caso in cui le performance siano giudicate insufficienti, il nuovo insegnante acquisisce lo status di insegnante con una posizione permanente a seguito della valutazione positiva del Consiglio. In Serbia, oltre all'osservazione degli insegnanti durante le lezioni, i valutatori valutano la qualità della documentazione pedagogica, come il piano delle lezioni e i registri degli insegnanti.

Tra i paesi in cui la valutazione è determinata a livello locale o scolastico, la discussione con il dirigente scolastico sembra essere l'approccio più comune. Tuttavia, vi sono anche evidenze dell'utilizzo di altri metodi.

Secondo Nusche et al. (2011), ad esempio, in Norvegia, in cui la valutazione degli insegnanti è determinata a livello locale o scolastico, il feedback degli alunni svolge un ruolo importante. Gli insegnanti stessi, le scuole e le municipalità raccolgono feedback sull'ambiente di apprendimento nelle classi attraverso i propri sondaggi tra gli alunni.

Risulta inoltre diffuso l'obbligo di utilizzare una serie di strumenti e fonti di informazioni per la valutazione degli insegnanti. Nella maggior parte dei casi, il colloquio con il valutatore è abbinato all'osservazione in classe e, talvolta, all'autovalutazione dell'insegnante. Tuttavia, in 10 paesi i requisiti sono limitati a un approccio soltanto, lasciando ai valutatori la libertà di decidere in merito all'utilizzo degli altri approcci. In sei di essi, l'unico requisito è un colloquio tra l'insegnante e il valutatore (Belgio - Comunità fiamminga e tedesca -, Lussemburgo, Svezia, Regno Unito - Inghilterra - e Bosnia-Erzegovina); in Germania, Cipro e Austria, è l'osservazione in classe; mentre in Portogallo è l'autovalutazione dell'insegnante. In Grecia, l'unico elemento obbligatorio è la preparazione di un rapporto di valutazione a cura del dirigente scolastico. Sebbene nella maggior parte dei paesi almeno un metodo sia obbligatorio, in Italia (la valutazione per il bonus merito), Polonia e Slovacchia, i valutatori hanno totale libertà di decidere come condurre la valutazione.

Capitolo 5: Valutazione degli insegnanti

5.2.4. Sistemi di classificazione

Un ultimo aspetto da considerare rispetto alla conduzione della valutazione degli insegnanti è se a essi sia assegnato un voto alla fine del processo utilizzando un sistema formale alfanumerico o descrittivo. Tale tipo di sistema di classificazione non viene solitamente usato per la valutazione alla fine del periodo di prova o del programma di avvio alla professione. In questa fase della carriera, gli insegnanti ricevono in genere una valutazione positiva o negativa senza ulteriori indicazioni qualitative o quantitative. La valutazione degli insegnanti in servizio, al contrario, può portare all'assegnazione di un voto finale nell’ambito di un sistema di classificazione che va oltre la semplice conferma delle competenze di insegnamento, ma che cerca invece di stabilire diversi livelli di performance.

La figura 5.14, riferita soltanto alla valutazione degli insegnanti in servizio, mostra che i sistemi formali di classificazione esistono in meno della metà dei sistemi educativi europei. Gli approcci, tuttavia, variano e la valutazione può essere espressa in vari modi.

In Francia, ad esempio, gli insegnanti della scuola secondaria ricevono un voto in una scala fino a 100, attribuito per il 40% dal dirigente scolastico e per il 60% dall'ispettore.

In Polonia, la valutazione delle performance viene effettuata per iscritto e si conclude con uno dei seguenti giudizi descrittivi: "eccellente", "positivo" o "negativo".

In Slovenia, la scala utilizzata per le normali valutazioni arriva fino a 5, mentre in Montenegro fino a 10.

Nel Regno Unito (Inghilterra e Galles), la valutazione non dà luogo all'attribuzione di un punteggio alfanumerico o a una graduatoria di insegnanti; tuttavia, viene formulato un giudizio che indica se lo stipendio dell'insegnante debba essere aumentato e, se del caso, di quanto.

Figura 5.14: Utilizzo di sistemi di classificazione formali per la valutazione degli insegnanti in servizio

nell'istruzione primaria e secondaria generale (ISCED 1-3) secondo le normative delle autorità educative di livello superiore, 2016/17

Utilizzo di un sistema di classificazione

Nessun sistema di

classificazione utilizzato

Nessuna valutazione degli insegnanti

Fonte: Eurydice. Nota esplicativa

La figura mostra soltanto le procedure di valutazione normali e non tiene conto di circostanze eccezionali, come i casi di prestazioni molto insoddisfacenti o di negligenza grave.

Note specifiche per paese

Belgio (BE nl): l'unico giudizio previsto dalla normativa è "insufficiente", che ha potenziali conseguenze sul posto di lavoro

dell'insegnante.

Grecia: la normativa sulla valutazione degli insegnanti in servizio esiste ma la sua attuazione è attualmente sospesa in attesa di

una revisione.

Slovenia: Il sistema di classificazione viene utilizzato soltanto per la valutazione ordinaria. Montenegro: un sistema di classificazione è utilizzato per la valutazione esterna.

ALLEGATI

Allegato 1 - Livelli della struttura di carriera degli insegnanti e loro impatto sugli

stipendi

Livelli nella struttura di carriera degli insegnanti e loro impatto sugli stipendi, istruzione primaria

Nel documento La carriera degli insegnanti in Europa (pagine 104-107)