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NUMERI E NON LA DEMAGOGIA E IL POPULISMO" - SMACCHI (PD) REPLICA

Nel documento PAG 1 (pagine 75-83)

ALLE CRITICHE ALLA SUA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'ABUSO DI ALCOL E DRO-GA

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD), in risposta alle critiche rivolte da più parti alla sua proposta di legge relativa alla tutela dei giovani dall’abuso di alcol e droghe, spiega che l’obiettivo della normativa punta ad una “profon-da azione informativa rivolta ai ragazzi per do-tarli dei giusti strumenti per rifiutare scelte che rovinano l'esistenza”. Smacchi ricorda la gravità della situazione in Umbria e, nella fase di parte-cipazione della legge, si impegna ad “informare ed erudire chi, forse senza neanche aver letto la proposta, cerca di rimandare 'al mai' la discus-sione su argomenti scottanti che ci hanno porta-to, negativamente, alla ribalta delle cronache nazionali”.

Perugia, 13 giugno 2012 - “Non è mia abitudine dare gloria, visibilità e legittimazione a rappre-sentanti di forze politiche che gli italiani hanno scelto di fare scomparire dal panorama parla-mentare ma alle accuse gratuite e scomposte era mio dovere ribattere”. Così il consigliere regiona-le Andrea Smacchi (Pd) inizia la sua replica alregiona-le

“accuse gratuite e fuori luogo di chi, a vario tito-lo, ha attaccato la sua proposta di legge sulla tutela dei giovani dall’abuso di alcol e droghe”.

Smacchi rivendica “il merito di aver riunito le varie anime politiche che in questi mesi si sono

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sfiduciate, scomunicate, rinnegate e commissa-riate a vicenda” e precisa: “La proposta di legge sulla prevenzione di abuso di alcol e droghe si basa su una profonda azione informativa rivolta ai ragazzi per dotarli dei giusti strumenti per rifiutare scelte che rovinano l'esistenza. La sanità regionale dovrà fare a meno di ingenti risorse economiche e sarà chiamata a fare delle scelte nette che ridisegnino tutto il panorama delle pre-stazioni, la mia invece è una proposta che vuole aiutare i giovani a farsi una opinione culturale su alcune piaghe sociali. Infatti la proposta prevede un finanziamento di circa 300mila euro per le azioni di prevenzione ed informazione a fronte dei circa 15mila euro che si avrebbero con la compartecipazione alle spesa sanitarie di tra-sporto, già questo basterebbe a far capire la pre-testuosità delle accuse rivoltemi. Mi impegno quindi, sin da ora, in fase di partecipazione ad informare ed erudire chi, forse senza neanche aver letto la proposta, cerca di rimandare 'al mai' la discussione su argomenti scottanti che ci han-no portato, negativamente, alla ribalta delle cro-nache nazionali”. “Ricordo - continua Smacchi - che i dati regionali allarmanti sull'abuso di alcol e droghe e sulle conseguenze negli incidenti stra-dali sono stati forniti in pompa magna da ammi-nistratori regionali e testimoniano l'esigenza di assumere decisioni normative che siano al passo dei tempi, risolutive e liberi da condizionamenti che sono il retaggio di un passato ideologico che riteneva la società come l’artefice dei problemi dell’individuo. Quello che è certo – aggiunge il consigliere regionale del Partito democratico – è che, chi ha prima negato, poi snobbato, succes-sivamente sottovalutato il problema non è credi-bile nello schierarsi a difesa dei giovani e di una esistenza fondata su valori profondi che rifiutino gli stupefacenti, l'alcol e le conseguenze che essi comportano. Voglio rivolgere un pensiero anche a tutti gli operatori del 118 e delle forze dell'or-dine che con professionalità, abnegazione e cari-tà soccorrono persone in overdose o in coma etilico che, invece di ringraziarli, molte volte gli sputano addosso e li ricoprono di insulti in modo spregevole. Quanto al concetto di universalità da me più volte richiamato voglio specificare che nel nostro sistema sanitario regionale già oggi si compartecipa a moltissime prestazioni sanitarie e ciò grava principalmente su persone sfortunate colpite, loro malgrado, da malattie terribili senza averne nessuna colpa. Si preferisce invece cerca-re di facerca-re un caso politico la donazione di una libreria al reparto di pediatria di un Ospedale, strumentalizzando l’adesione di un Consigliere regionale compartecipe della raccolta fondi, svuotando così la politica di contenuti”. “Sono comportamenti come questi – conclude Smacchi - che allontanano i cittadini dalla politica e fanno scemare la credibilità nelle istituzioni oltre che una mancanza di rispetto verso un gruppo di donne che hanno promosso questa iniziativa ed una comunità che ha contribuito come cittadi-nanza attiva. Vorrei concludere con una nota di speranza per i nostri giovani invitandoli a

resiste-re alle facili tentazioni e alla promessa di legge-rezza e spensieratezza che le droghe e l'alcol promettono perché i migliori deterrenti a questi mostri sono la prevenzione e una sana azione di informazione che nessuna ideologia massimali-sta, che annichilisce l’individuo, ha mai garanti-to”.

GIORNATA DEL DONATORE: SERVONO 10 DONATORI IN PIÙ AL DÌ, VOLONTARI IN CALO PER DISTANZE E PERMESSI NEGATI” - AVIS REGIONALE ED ISTITUZIONI IN SIGLIO, DA TERNI 7.000 FIRME AVIS CON-SEGNATE A BREGA PER L'AUTOEMOTECA Nel corso della Giornata mondiale del donatore, celebrata con una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni su iniziativa dell'Avis regionale e del Consiglio regionale, è emerso che in Umbria ser-ve più sangue e che, contrariamente alle previ-sioni, si è registrato un leggero calo rispetto alle attese dell'Avis. Fra le soluzioni prospettate per incrementare il numero dei volontari, l'Avis di Terni ha consegnato proprio questa mattina una petizione di oltre 7.500 cittadini per chiedere l'acquisto di una autoemoteca. Un servizio che al momento non trova il consenso della stessa Avis regionale, ma che verrà comunque presa in at-tenta considerazione da tutti i soggetti interve-nuti: Avis regionale, presidente del Consiglio, Eros Brega, assessore Franco Tomassoni.

Perugia, 14 giugno 2012 – Per coprire le esigen-ze di sangue degli ospedali dell'Umbria non ba-stano più i circa 140 donatori che ogni giorno si presentano ai centri di prelievo attivi negli ospe-dali regionali. Ne servono almeno altri dieci, per-ché per la prima volta negli ultimi anni si è regi-strato un rallentamento nella crescita del numero dei donatori, solo un più 0,18 per cento contro il 5 atteso e programmato. L'appello a donare più sangue in Umbria, diventando donatori periodici, è stato lanciato questa mattina, proprio nella 'Giornata mondiale del donatore', a Palazzo Ce-saroni nel corso di una conferenza stampa, orga-nizzata congiuntamente dal presidente regionale dell'Avis, Andrea Casale, dal presidente del Con-siglio regionale Eros Brega, dall'Anci regionale e dall'assessore alla sanità Franco Tomassoni. La necessità di sensibilizzare ulteriormente i cittadi-ni a “compiere un gesto di alto valore etico e sociale”, è stata sottolineata in apertura di confe-renza dallo stesso presidente Eros Brega che ha ricordato come solo due settimane fa il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità un docu-mento che impegna la Giunta a sostenere e promuovere al massimo l'attività di raccolta del sangue svolta dalle associazioni Avis e Croce rossa italiana dell'Umbria, a promuovere la cultu-ra della donazione ed a riconoscere il ruolo delle associazioni. Brega ha ringraziato tutti i donatori dell'Umbria per il loro piccolo sacrificio a favore dei soggetti in momentanea difficoltà ed ha au-spicato che diventino donatori gli stessi colleghi consiglieri che ancora non lo fossero e che la

sanità

raccolta del sangue possa essere incentivata in tutti i modi, anche con la raccolta mobile del sangue. A tal proposito Brega ha reso noto che pochi minuti prima della conferenza stampa dal presidente della Avis di Terni Dino Jannaccio ha ufficialmente ricevuto una petizione di 7.729 firme di cittadini residenti nella provincia di Ter-ni, per chiedere di attivare la raccolta mobile, la cosiddetta autoemoteca. Uno strumento, aveva in precedenza spiegato Jannaccio, “che solo in Umbria non esiste e che si rende indispensabile a recuperare quei donatori che a seguito dell'ac-corpamento di alcuni ospedali umbri, rinunciano anche per problemi con i permessi di lavoro a percorrere parecchi chilometri per raggiungere i nuovi centri di prelievo”. Fra le cause del lieve calo nelle donazioni di sangue in Umbria, ha pre-cisato il vice presidente dell'Avis Andrea Casale, oltre all'accorpamento dei presidi ospedalieri che di fatto costringono i volontari a percorrere mag-giori distanze, c'è anche il problema della crisi del lavoro. Oggi, ha precisato Casale, “con con-tratti di lavoro precario ed atipico, non tutti i datori di lavoro sono disponibili a concedere il giorno di libertà, regolarmente retribuito, a chi chiede di recarsi a donare. Per questo è necessa-rio puntare a nuove forme di sensibilizzazione, di promozione della raccolta volontaria e di attiva-zione di nuovi punti fissi di prelievo”. Nel merito della petizione popolare promossa dall'Avis di Terni, per la raccolta mobile del sangue, Casale ha però tenuto a precisare che l'Assemblea re-gionale dell'Avis, tenutasi ad aprile a Todi, “ha ribadito l'indirizzo politico di esclusione della rac-colta mobile sia associativa che pubblica, a tutto favore di un aumento dei punti di raccolta fissi, nel rispetto delle norme di qualità e sicurezza sia per i donatori che per i riceventi”. Ad oggi, ha aggiunto, “non ci sono elementi e un progetto definito che possano farci cambiare idea rispetto al deliberato dell'Assemblea. Valuteremo comun-que i requisiti di efficacia, sicurezza e convenien-za economico-gestionale della ipotesi autoemo-teca”. L'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni ha ringraziato l'Avis e tutti i donatori, evidenziando come il loro operato, al di là del-l'impegno etico e morale, “solleva la Regione ed il sistema sanitario umbro da ulteriori incomben-ze e da costi economici che sarebbero molto al-ti”. A suo giudizio più che un calo di donazioni si tratta di una “mancata crescita” che si potrà re-cuperare con azioni promozionali, come quelle auspicate nel documento sottoscritto dalla As-semblea regionale. A proposito della richiesta di aumentare i punti di prelievo, l'assessore ha ri-cordato lo sforzo che la Regione sta facendo per salvare il sistema sanitario dalla crisi in atto e dai continui tagli alla spesa pubblica, precisando che i punti prelievo interni agli ospedali esistenti pos-sono avvalersi del personale medico già in servi-zio senza gravare il serviservi-zio sanitario di ulteriori costi aggiuntivi. Subito dopo l'estate, ha detto Tomassoni, “riuniremo un tavolo di lavoro con le associazioni dei donatori per affrontare tutti i problemi logistici ed organizzativi, compresa la

scelta più razionale ed idonea da fare, anche rispetto al possibile utilizzo dell'autoemoteca richiesta con la petizione dell'Avis di Terni”. Sulle opportunità di ampliare il numero dei donatori volontari, l'assessore Tomassoni ha evidenziato un aspetto non secondario del problema. “Chi oggi dona sangue, oltre al nobile gesto di estre-ma sensibilità verso gli altri, fa anche una accu-rata opera di prevenzione gratuita su se stesso.

Non a caso, ha concluso, a molti donatori vien chiesto di sospendere il loro impegno a seguito di scrupolose diagnosi fatte dal servizio”. FOTO ACS: http://goo.gl/NqLmK http://goo.gl/iRQRH

“LA GIUNTA SI STA OCCUPANDO DELLE QUESTIONI DEL 118. LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI DEI DIPARTIMENTI SONO LEGGE DELLO STATO. NO AD UN ALTRO CENTRO AUTOTRAPIANTI” – L’ASSESSORE TOMASSONI IN III COMMISSIONE

L’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomas-soni, ha risposto in Terza Commissione ai quesiti sollevati durante le audizioni dei lavoratori del trasporto sanitario, dei rappresentanti sindacali dei veterinari e delle associazioni che si occupano dei malati oncoematologici dell’ospedale di Terni.

Ha detto che la Giunta regionale si sta occupan-do della questione sollevata dai lavoratori delle ambulanze. La riorganizzazione dei Dipartimenti sanitari non comporta alcun depotenziamento dei servizi. Un centro di autotrapianti a Terni non si può fare.

Perugia, 16 giugno 2012 – “Il personale del 118 è un capitale umano e di esperienza che non intendiamo sottovalutare. Vogliamo superare il problema delle associazioni del trasporto sanita-rio rimaste fuori dalle gare. Visto che non lo ab-biamo fatto nella fase di preadozione del testo di riforma, vedremo di inserire questa partita al momento dell’adozione del disegno di legge”: lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, rispondendo al primo dei quesiti che il presidente della Terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, Massimo Buconi, gli ha sot-toposto nella riunione giovedì, dove sono state discusse le richieste avanzate durante le prece-denti audizioni dei lavoratori della Croce bianca e dei sindacalisti di Cgil e Cisl per il trasporto sani-tario, quindi quelle dei rappresentanti dei Dipar-timenti sanitari e quelle delle associazioni che si occupano di oncoematologia nel nosocomio di Terni. Non così per quanto riguarda le questioni sollevate dai rappresentanti sindacali dei veteri-nari, inerenti la riorganizzazione dei Dipartimenti sanitari con l’introduzione di nuove figure profes-sionali, i coordinatori delle aree dipartimentali, che hanno sollevato le proteste dei rappresen-tanti dei veterinari. Questi ultimi avevano evi-denziato a Buconi e agli altri membri della Terza Commissione che solo la Asl 3 ha applicato i det-tami della delibera di Giunta relativa al riassetto dei Dipartimenti, lasciando intendere che le altre

sanità

Asl umbre l’avevano ritenuta inapplicabile.

L’assessore ha spiegato che la delibera della Giunta non è in alcun modo afflittiva per alcuno, essendo motivata dalla necessità di efficientazio-ne e miglioramento dei servizi ed essendo anche slegata da considerazioni di tipo economico:

“Non sono cambiamenti fatti per risparmiare – ha detto – e non c’è alcun depotenziamento dei servizi. Ci siamo adeguati con una delibera lad-dove altre Regioni hanno addirittura legiferato, mantenendo 4 aree dipartimentali invece delle tre previste dalla Riforma Bindi. Non abbiamo toccato i servizi, ma la loro organizzazione, cosa che compete in pieno all’Esecutivo regionale”.

Sull’inapplicazione della delibera di Giunta, il direttore generale della sanità, Emilio Duca, ha spiegato che “le altre tre Asl hanno già avviato le procedure di identificazione delle figure profes-sionali necessarie, un provvedimento che riguar-da tutti i dipartimenti, non solo quelli veterinari”, ed ha ribadito “sono norme dello Stato quelle che prevedono tali figure professionali che, nell’esercizio delle loro funzioni, sono anche ope-ratori di polizia giudiziaria”. Alle problematiche sollevate dallo Scoet di Terni e dalle altre asso-ciazioni che si occupano di malati oncologici, l’assessore regionale alla Sanità ha risposto che

“l’occasione più giusta per venire incontro alle loro richieste (posti letto, servizio infermieristico dedicato, spazi adeguati, privacy, ndr.) sarà of-ferta dalla ristrutturazione dell’ospedale di Terni, per la quale sono previsti 24 milioni di euro, di cui 6 già avviati. Non possiamo fare, invece, un reparto di oncoematologia a Terni, in linea con il riordino che abbiamo davanti di tutti i servizi sanitari, che prevedono comunque mobilità. Il numero dei ricoveri – ha aggiunto – non consen-te di prevedere un’area di degenza dedicata, con servizio medico e infermieristico autonomi. Su quest’ultima comunicazione dell’assessore sono intervenuti alcuni consiglieri: Paolo Brutti (IdV) ha sottolineato che la richiesta “proviene da pa-zienti ai quali non si possono far sopportare ulte-riori disagi” e che “quanto hanno detto in audi-zione i loro rappresentanti è di una certa gravi-tà”. Rocco Valentino (Pdl) ha detto che “vista la loro condizione, la richiesta di avere una sala più grande di quattro metri per quattro e maggiore privacy quando arriva un fax sulle loro condizioni di salute, è una necessità da risolvere”. Gianluca Cirignoni (Lega) ha detto che “è un diritto di questi malati, che sono anche cittadini, che la convenzione stipulata anni addietro con la Re-gione, che prevedeva la possibilità di istituire un reparto di oncoematologia, venga rispettata”. A queste osservazioni l’assessore Tomassoni ha replicato dicendo che “si tratta di scelte impopo-lari, ma dobbiamo pure fare i conti – ha concluso – con una situazione che da qui al 2014 porterà ad una riduzione delle risorse fino a 140 milioni di euro. Piuttosto, il Governo dovrebbe affrontare seriamente una definizione dei Livelli essenziali di assistenza”.

LA TERZA COMMISSIONE DI PALAZZO CE-SARONI CHIEDE ALL'ASSESSORE TOMAS-SONI ELEMENTI PER VALUTARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO 2009-2011 Perugia, 18 giugno 2012 – Il presidente della Terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaro-ni, Massimo BucoCesaro-ni, ha chiesto all'assessore re-gionale alla Sanità, Franco Tomassoni, “di voler mettere a disposizione della Commissione gli elementi utili per poter effettuare una valutazio-ne sullo stato di attuaziovalutazio-ne, anche dal punto di vista dei risultati, del Piano sanitario regionale 2009-2011, così come previsto nel Piano al pun-to 4.13 (“Strumenti per il controllo strategico e la valutazione dei risultati”). “Le informazioni sono state richieste da alcuni commissari – ha spiega-to Buconi - in preparazione della discussione che dovrà essere svolta sulla Riforma del Sistema Sanitario regionale”. Il presidente della Terza Commissione ha chiesto inoltre di “disporre di dati di sintesi riferiti alla qualità ed alla disloca-zione dei servizi ospedalieri e territoriali”.

“MISURE PER IL SOCCORSO E IL TRASPOR-TO SANITARIO” - AVVIATA IN TERZA COM-MISSIONE L'ISTRUTTORIA SULLA PROPO-STA DI LEGGE PRESENTATA DAI CONSI-GLIERI DEL PD BARBERINI E SMACCHI Perugia, 19 giugno 2012 – Avviata in Terza Commissione l'istruttoria relativa alla proposta di legge dei consiglieri Luca Barberini e Andrea Smacchi (PD) che prevede di integrare l'ordina-mento del sistema sanitario regionale con delle

“Misure per il soccorso e il trasporto sanitario”. Si tratta di una risposta legislativa alle necessità sollevate dai lavoratori del 118, prevedendo che il trasporto sanitario “è assicurato dalle Aziende sanitarie regionali avvalendosi di personale e mezzi propri e, ove non sia possibile, con con-venzioni stipulate con le associazioni di volonta-riato, la Croce rossa italiana e le altre organizza-zioni. Il trasporto non prevalentemente sanitario viene affidato a soggetti accreditati, sulla base di procedure concorsuali, prioritariamente basate sulla non sovracompensazione dei costi, che ga-rantiscano il rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione, pubblicità dei risultati del-l'affidamento, economicità ed efficienza, in con-formità alla normativa europea e statale in mate-ria di contratti pubblici di servizi”. “L'obiettivo della proposta di legge – ha spiegato Andrea Smacchi ai membri della Commissione – è anche quello di valorizzare le associazioni di volontaria-to e le onlus che da anni operano nel setvolontaria-tore dell'assistenza socio-sanitaria, rappresentando un'importante risorsa per il territorio regionale sia sul fronte delle competenze professionali che dal punto di vista dell'aggregazione sociale”.

DROGA: AUDIZIONE DELL'UFFICIO SCOLA-STICO REGIONALE IN COMMISSIONE

D'IN-sanità

CHIESTA SULLE TOSSICODIPENDENZE E MORTALITA' DA OVERDOSE

Perugia, 20 giugno 2012 - In Commissione d'in-chiesta su Tossicodipendenze, mortalità per o-verdose e fenomeni correlati, audizione del diret-tore dell'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria, Letizia Melina. Il presidente della Commissione, Luca Barberini (gli altri membri sono Maria Rosi, Franco Zaffini, Paolo Brutti e Damiano Stufara) ha chiesto informazioni sul consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani e sulle azioni di preven-zione e informapreven-zione messe in atto dall'ufficio scolastico regionale. Il consigliere Zaffini ha chie-sto se esiste una struttura, all'interno del siste-ma scolastico, che monitorizzi il consumo di dro-ga fra gli studenti e quali azioni si possono intra-prendere, scuola e istituzioni insieme, per far fronte alla situazione. Letizia Melina ha risposto che non esiste nella scuola un osservatorio dedi-cato, non rientrando ciò nelle competenze del-l'Ufficio scolastico regionale, quindi vi è la perce-zione del fenomeno in base alle segnalazioni che provengono dai vari istituti, che evidenziano co-munque una crescita del consumo di stupefacen-ti, soprattutto negli istituti di istruzione seconda-ria superiore e segnatamente riguardo il “fumo”, piuttosto che le altre sostanze. Melina ha dato la propria disponibilità ad azioni comuni per elabo-rare un progetto da sottoporre agli istituti scola-stici, nel rispetto dell'autonomia dei dirigenti. Il presidente della Commissione d'inchiesta, Luca Barberini ha apprezzato la disponibilità espressa

Perugia, 20 giugno 2012 - In Commissione d'in-chiesta su Tossicodipendenze, mortalità per o-verdose e fenomeni correlati, audizione del diret-tore dell'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria, Letizia Melina. Il presidente della Commissione, Luca Barberini (gli altri membri sono Maria Rosi, Franco Zaffini, Paolo Brutti e Damiano Stufara) ha chiesto informazioni sul consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani e sulle azioni di preven-zione e informapreven-zione messe in atto dall'ufficio scolastico regionale. Il consigliere Zaffini ha chie-sto se esiste una struttura, all'interno del siste-ma scolastico, che monitorizzi il consumo di dro-ga fra gli studenti e quali azioni si possono intra-prendere, scuola e istituzioni insieme, per far fronte alla situazione. Letizia Melina ha risposto che non esiste nella scuola un osservatorio dedi-cato, non rientrando ciò nelle competenze del-l'Ufficio scolastico regionale, quindi vi è la perce-zione del fenomeno in base alle segnalazioni che provengono dai vari istituti, che evidenziano co-munque una crescita del consumo di stupefacen-ti, soprattutto negli istituti di istruzione seconda-ria superiore e segnatamente riguardo il “fumo”, piuttosto che le altre sostanze. Melina ha dato la propria disponibilità ad azioni comuni per elabo-rare un progetto da sottoporre agli istituti scola-stici, nel rispetto dell'autonomia dei dirigenti. Il presidente della Commissione d'inchiesta, Luca Barberini ha apprezzato la disponibilità espressa

Nel documento PAG 1 (pagine 75-83)