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Nuove competenze e conoscenze nel settore automotive

3 Capitolo III Modalità di importazione di nuove conoscenze

3.1 Richiesta di nuove competenze e conoscenze

3.1.1 Nuove competenze e conoscenze nel settore automotive

Come già anticipato nel primo capitolo, la convergenza tecnologica e l’affermazione del fenomeno della globalizzazione hanno favorito l’emergenza di nuovi trend all’interno del settore automobilistico. La continua evoluzione della tecnologia e l’affermazione dell’Internet Of Things stanno rendendo obsolete alcune conoscenze e competenze consolidate da anni all’interno della produzione automotive (Magone e Mazali, 2016).

Kaufman (1974) definisce l’obsolescenza come il grado di carenza, nelle figure professionali, di conoscenze o competenze aggiornate necessarie per continuare a fornire delle prestazioni efficaci nell’ambito delle proprie funzioni lavorative attuali e future.

Tra le principali tipologie di obsolescenza delle competenze e delle conoscenze vi sono (Cedefop, 2010):

• obsolescenza fisica: deterioramento a causa del progressivo logorio delle competenze e delle capacità cognitive o fisiche degli individui;

• obsolescenza economica: perdita di importanza o mancanza di richiesta di competenze e/o conoscenze utilizzate in precedenza nello svolgimento di una determinata mansione;

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• amnesia organizzativa: perdita di competenze e/o conoscenze specifiche all’interno di una specifica azienda imputabili all’avvicendamento dei propri lavoratori;

• obsolescenza delle prospettive: superamento delle convinzioni e visioni relative ad un determinato lavoro e al suo relativo ambiente lavorativo.

L’indagine condotta nel 2012 dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale28 ha individuato diverse tipologie di cambiamento in atto nei luoghi di lavoro che favoriscono l’obsolescenza delle conoscenze e delle competenze dei lavoratori. Tali cambiamenti sono rappresentati dall’adozione di nuovi (o significativamente diversi) macchinari, sistemi o tecniche IT e da cambiamenti nei prodotti e servizi e nelle metodologie di lavoro. L’obsolescenza causata da questi cambiamenti, siano essi rapidi o di ampio respiro, può essere contrastata attraverso la formazione professionale sul posto di lavoro e l’apprendimento da altri settori/mercati esterni (Cedefop, 2010).

Con particolare riferimento all’industria automobilistica, i cambiamenti introdotti negli ultimi anni dalla progressiva diffusione del fenomeno dell’Industria 4.029 (detta anche “Quarta rivoluzione industriale) sono stati molteplici e di varia natura ed hanno interessato molteplici mansioni (Magone e Mazali, 2016). La continua evoluzione del trend della connettività mobile inoltre, sta producendo effetti dirompenti all’interno del settore automobilistico costantemente impegnato nella realizzazione di prodotti sempre più complessi e richiedenti un grado di progettazione sempre più elevato (Accenture, 2015).

Dal punto di vista della produzione, al fine di soddisfare una domanda di prodotto sempre più personalizzato, risulta necessario progettare un modello produttivo più flessibile in grado di ridurre i costi e i tempi di realizzazione del prodotto finale con l’obiettivo di rimanere competitivi sul mercato di riferimento (Fondazione Ergo, 2017).

Ad oggi, una tra le principali sfide che le imprese operanti all’interno del settore automotive sono chiamate ad affrontare è legata allo sviluppo di una forza lavoro capace di evolversi ed adattarsi ai cambiamenti tecnologici in atto; ad oggi, in particolar

28 Fonte: Nota Informativa “Prevenire l’obsolescenza delle competenze”, disponibile a:

www.cedefop.europa.eu/, luglio 2012.

29 Tendenza all’automazione industriale volta ad integrare nuove tecnologie ICT con diverse

applicazioni; il termine può rappresentare sia un modello di produzione, sia un modello di gestione aziendale (Il Sole 24ore, 13/10/2017).

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modo nelle imprese italiane, mancano le figure professionali e le skills adeguate per affrontare questo cambiamento (Fondazione Ergo, 2017).

Prima di procedere con la presentazione delle nuove competenze e conoscenze richieste all’interno del settore automotive risulta fondamentale sottolineare che la continua evoluzione della tecnologia non eliminerà il lavoro dell’uomo bensì richiederà un aggiornamento e mutamento di competenze da parte di questi ultimi (Fondazione Ergo, 2017).

I dati raccolti durante l’indagine evidenziano che entro il 2025, le conoscenze e competenze peculiari del settore automobilistico dovranno essere integrate con competenze e conoscenze peculiari di altri settori, in particolar modo del settore ICT.

Risulterà infatti fondamentale per le aziende operanti all’interno del settore automobilistico lo sviluppo di competenze specifiche raggruppabili in tre “Macro-aree 4.0”: queste sono:

• conoscenze ICT con focus sulle nuove applicazioni, software e tecnologie innovative tipiche dell’industria 4.0;

• capacità di lavorare con ingenti quantità di dati; • abilità personali e relazionali.

Per quanto riguarda la prima Macro-area, si prevede che nei prossimi anni, un numero sempre maggiore di lavoratori dovrà necessariamente utilizzare nuovi dispositivi e tablet per interagire con le macchine e per garantirne un regolare funzionamento; è pertanto auspicabile un sostanziale incremento di conoscenze relative all’ICT con riferimento alle nuove tecnologie 4.0 che verranno adottate dalle aziende nel tempo e un progressivo aumento del grado di alfabetizzazione informatica richiesto ai lavoratori.

Come effetto del continuo sviluppo tecnologico si renderà altresì necessario lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze relative alla capacità di elaborazione dei dati da parte dei lavoratori (seconda Macro-area); le tecnologie 4.0 infatti, produrranno ingenti quantità di dati (big data) che, se adeguatamente analizzati, potrebbero aiutare gli operatori a prendere decisioni molto vantaggiose per l’azienda. Per fare ciò è fondamentale capire quali dati raccogliere ed individuare un modello esplicativo che permetta alle aziende di prevedere le possibili evoluzioni future e sulla base di queste prendere le decisioni ritenute maggiormente adeguate.

La terza Macro-area invece, prevede lo sviluppo di nuove abilità personali e relazionali da parte dei lavoratori che operano all’interno del settore automotive.

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Già oggi, infatti, il lavoro in team sta rivestendo un ruolo sempre più centrale in moltissimi settori; con riferimento al settore automobilistico le nuove offerte di lavoro richiederanno che i dipendenti vengano coinvolti in attività di ottimizzazione dei processi e in attività di collaborazioni non solo interne ma anche esterne.

L’indagine condotta da Fondazione Ergo (2017) ha inoltre cercato di individuare le modalità attraverso le quali le aziende si preparano all’adeguamento delle nuove conoscenze e competenze richieste.

Le modalità individuate sono sostanzialmente quattro e prevedono: utilizzo della formazione interna, utilizzo del training on the job, utilizzo della formazione esterna ed utilizzo delle forme di collaborazione. Dall’analisi dei dati risulta evidente che non vi sia una modalità che prevalga nettamente sulle altre e che le aziende provvederanno allo sviluppo di nuove conoscenze e competenze attraverso la realizzazione congiunta, in diverse percentuali, delle quattro modalità. E’ interessante notare come, ad oggi, il 13,5% delle aziende rispondenti, si dimostri in totale disaccordo con l’instaurazione di collaborazioni con enti esterni al fine di sviluppare nuove competenze; questa “resistenza” nei confronti dell’open innovation trova riscontro anche nei risultati dell’Osservatorio sulla componentistica automotive 2017 dove lo sviluppo di processi di innovazione in collaborazione con altre imprese della filiera risulta essere ancora non molto diffuso.

Le nuove conoscenze e competenze appena descritte, che verranno sempre più richieste nei prossimi anni, dovranno essere reperite e sviluppate dalle aziende operanti in tutti i livelli della filiera automotive a partire dagli OEM fino ai componentisti dell’aftermarket.

Anche Fondazione Adapt ha effettuato svariati studi inerenti al tema dello sviluppo delle competenze. Nel libro intitolato “Il futuro del lavoro” emerge come nel prossimo decennio il mondo del lavoro risulterà profondamente modificato a causa del continuo sviluppo tecnologico. Anche il ruolo ricoperto dalle imprese cambierà e ricoprirà un ruolo sempre maggiore nell’attività di formazione del personale; in tal senso saranno sempre maggiori le attività di apprendimento e di condivisione del sapere sia all’interno dell’impresa stessa, sia all’esterno, attraverso l’instaurazione di rapporti di collaborazione con centri di ricerca, università e altre imprese in un’ottica di open

innovation. Questo modello di innovazione aperta non solo contribuirà allo sviluppo di

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trasversali di fondamentale importanza per approcciarsi in modo adeguato a contesti di lavoro dinamici e complessi.

Il continuo sviluppo delle tecnologie digitali inoltre, in accordo con quanto sostenuto da Fondazione Ergo (2017), contribuirà a modificare le mansioni attuali dei tecnici specializzati, degli operai e degli artigiani; i quali assisteranno ad un graduale mutamento delle proprie mansioni a causa della progressiva automazione di queste ultime.

In tal senso, è auspicabile che nei prossimi dieci anni aumentino le richieste di figure professionali in grado di programmare e collaborare al fianco di macchinari intelligenti (Fondazione Adapt, 2018).

Di seguito verranno esposti due esempi di sviluppo di nuove conoscenze e competenze specifiche che le aziende impegnate nella realizzazione della carrozzeria e nella riparazione e manutenzione delle auto dovranno sviluppare al fine di rimanere competitivi sul mercato di riferimento in seguito all’acquisizione di nuovi macchinari ed alla progressiva diffusione della tecnologia e all’interno delle proprie aziende.