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R ivista di diritto fin a n zia rio e scienza delle fin an ze, L V II, 2, I, 314-317 (1 9 9 8 )

SCIEN ZA D E L L E F IN A N Z E

Be r n a r d i L. (a cura di) - L a fin a n za pubblica italiana. R apporto 1998. Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 863, Lit. 45.000.

Per il quinto anno consecutivo esce per i tipi de II Mulino il Rapporto di finanza pubblica curato da Luigi Bernardi. I principali temi sono riassunti nel sottotito­ lo: Politiche ed istituzioni della finanza pubblica tra risanamento dei conti ed esigenze di sviluppo. Difatti, l’aggancio all’Europa, con lo spettacolare rientro del deficit pubblico realizzato nel 1997, occupa naturalmente il dovuto spazio e se ne discute il percorso, i risultati ed i possibili sviluppi. Superato il traguardo di Maastricht, si profila ora un nuovo, non facile cammino, per legare il risana­ mento dei conti pubblici ad una fase quanto mai necessaria di crescita e di mo­ dernizzazione del paese. In questa prospettiva sono state valutate anche le prin­ cipali innovazioni emerse più di recente nella finanza pubblica italiana, a cui so­ no dedicate le analisi settoriali del Rapporto: il riassetto istituzionale connesso con l’accelerazione delle privatizzazioni e con l’inizio del decentramento di fun­ zioni statali; l’evoluzione delle riforme tributarie e della spesa sociale avviate lo scorso anno; i processi in atto per la razionalizzazione degli apparati pubblici. L ’ indice del volume è il seguente: La finanza pubblica tra risanamento ed esigen­ ze di sviluppo: premessa e sintesi del Rapporto, di L u ig i Bernardi. Temi genera­ li: La sostenibilità dell’ Unione monetaria e il ruolo del bilancio comunitario, di Alberto M a jocch i; Tassi di interesse, debito e politica monetaria verso l’Euro e ol­ tre, di Cariuccio B ianchi; Il deficit pubblico al 3 % . Linee interpretative del pro­ cesso di risanamento, di M ichele Bernasconi e A n n a M arenzi; Privatizzazione, re­ golamentazione, liberalizzazione: oltre il Washington Consensus, di M assim o F io ­ rio; Federalismo e perequazione regionale: lavori in corso, di Giampaolo A rach i e Alberto Zanardi. Analisi settoriali: La riforma tributaria: attuazione e prospetti­ ve, di M a ria Cecilia Guerra; Previdenza ed assistenza: gli interventi adottati ed i problemi aperti, di Carlo M azzaferro e Stefano T oso; Sanità: il tempo delle scelte, di Vittorio M a pelli; La riforma burocratica ed amministrativa, di L u ca Bertonaz- zi; Dinamiche retributive ed occupazionali nel pubblico impiego, di Carlo D ell’A ­ ringa e Cesare Vignocchi; La riforma del bilancio dello stato, di Claudio V im o; I controlli di cassa ed il monitoraggio del fabbisogno del Settore statale, di G iusep­ p e Catalano; I servizi pubblici locali. Dai protezionismi paralleli al mercato, di F ranco Osculati; Finanza locale e decentramento amministrativo, di A ngela F ra- schini.

(*) Per l’inserzione in questa rubrica, gli editori sono pregati di inviare copia dei nuovi libri di Scienza delle finanze e Diritto finanziario alla Redazione di Pavia. La Direzione si riserva di far successivamente recensire le opere segnalate.

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D i Pl in io G. - Thmtto pubblico dell’economia.

Milano, Giuffrè Ed., 1998, pp. xiv-806, Lit. 78.000.

Il libro studia il rapporto tra le leggi dell’economia e le leggi della politica, utiliz­ zando le tecniche di analisi del giurista, essenzialmente basate non solo sulla de­ scrizione del « dover essere » di un determinato oggetto, ma anche sulla ricerca delle ragioni del diritto, cioè del perché una certa regola in un certo momento storico è fatta proprio come è fatta, e non in un altro modo. L ’indice del volume è il seguente: Premessa; 1. Sviluppi storici e problemi di metodo; 2. Lo sviluppo delle istituzioni economiche nella costituzione vivente; 3. I pubblici poteri e la distribuzione della sovranità economica; 4. Amministrazione e gestione degli in­ teressi economici.

Haiìt 0 .- Im prese, contratti e struttura fin an ziaria . Milano, Giuffrè E d., 1998, pp. x-281, Lit. 36.000.

Questo libro fornisce uno schema di riferimento per rappresentare le imprese ed altri tipi di istituzioni economiche ed è tratto dalle Clarendon lectures svolte presso l’Università di Oxford. L ’idea fondamentale è che le imprese nascano in situazioni in cui gli individui non possono siglare contratti efficaci e dove conse­ guentemente le allocazioni di potere o di controllo divengono rilevanti. L ’indice del volume è il seguente: Introduzione; Parte I: Comprendere l’impresa. 1. Teorie consolidate dell impresa; 2. L ’approccio dei diritti di proprietà; 3. Ulteriori aspetti della teoria dei diritti di proprietà; 4. Una discussione dei fondamenti del modello di contrattazione incompleta. Parte II: Comprendere la struttura finan­ ziaria. 5. Teorie della contrattazione finanziaria e del debito; 6. La scelta della struttura finanziaria nelle società ad azionariato diffuso; 7. Le procedure concor­ suali; 8. La struttura dei diritti di voto in una società per azioni; Bibliografia.

Lesi.ie D. - M acroeconom ia avanzata.

Milano, Giuffrè Ed., 1998, pp. xxvi-394, Lit. 54.000.

Il libro si propone di insegnare agli studenti come occuparsi di economia piutto­ sto che essere un testo di riferimento per un gran numero di articoli. Il libro indi­ rizzato a corsi postuniversitari ha come caratteristica centrale la questione del tempo. Gli agenti economici hanno memoria del passato, sono consapevoli del presente e possono immaginare il futuro. Poiché dati come il livello di produzio­ ne, il tasso di inflazione, il tasso di cambio e così via sono il risultato di azioni mirate da parte degli agenti economici, dovrebbe essere ovvio che la macroeco­ nomia in generale debba essere basata su questi tre elementi del tempo. Una teo­ ria economica corretta dovrebbe, perciò, cominciare dalla presunzione che il va­ lore attuale di una variabile economica derivi da eventi passati, accadimenti pre­ senti e da cosa si crede possa accadere nel futuro. Questo libro cerca di incorag­ giare gli studenti a pensare in modo dinamico sin dall’inizio. Ad esempio quando si parla dell intervento pubblico, non sono solo le politiche attuali che contano ma piuttosto le loro ripercussioni nel futuro. L ’indice del volume è il seguente: Introduzione; 1. Deficit di bilancio: debito pubblico e privato; 2. La dimensione ottima del settore pubblico; 3. La teoria dell’inflazione dei Nuovi Classici; 4. La matematica delle aspettative razionali; 5. I cicli economici; 6. L ’incertezza; 7. A l­ cune implicazioni delle aspettative razionali in macroeconomia; 8. Alcuni temi dei Nuovi Keynesiani; 9. Regole e discrezionalità: una prospettiva costituziona­ le; Bibliografia.

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Rh v ig i.io F. - P rin cip i di scienza delle fin an ze.

Torino, Utet, 1998, pp. viii-256, Lit. 34.000.

Questi P rin cip i di scienza delle fin a n ze sono il testo scritto delle lezioni di teoria e politica finanziaria tenute dall’A. alla Facoltà di economia dell’Università di To­ rino nell’anno accademico 1997-98. In queste lezioni, come si sottolinea nell’in­ troduzione, gli elementi della teoria e della politica dei fatti finanziari sono stati utilizzati solo nei limiti in cui contribuiscono a spiegare la finanza pubblica dei paesi industriali. L ’impostazione e l’organizzazione di queste lezioni sono state costruite per rispondere all’obiettivo di fornire allo studente gli strumenti teorici e istituzionali necessari per conoscere, in quanto analitico teorico e nei casi con­ creti, le giustificazioni dell’intervento dello Stato in campo finanziario, le sue di­ sfunzioni e insufficienze e le possibili correzioni. Il modello di riferimento è rap­ presentato dai fatti finanziari dei moderni paesi industriali, dalla loro dinamica e diversità, dai comuni e insieme diversi problemi che li caratterizzano. L ’indice del volume è il seguente: Introduzione; 1. Le disfunzioni del mercato come giu­ stificazioni dell’intervento pubblico; 2. Le giustificazioni della spesa pubblica; 3. Le giustificazioni dell’imposizione; 4. Le giustificazioni del disavanzo e del debito pubblico; 5. Le giustificazioni dell’impresa pubblica e della regolazione; 6. La formazione delle decisioni pubbliche in campo finanziario nel meccanismo politi­ co; 7. Le disfunzioni dell’intervento pubblico; 8. Le giustificazioni del decentra­ mento dei livelli di governo e del federalismo; 9. La correzione delle disfunzioni dell’ intervento pubblico; Bibliografia.

Ru v ig l io F. - Come siam o entrati in E uropa (e perchè potrem m o u scirn e). Torino, Utet, pp. viii-327, Lit. 32.000.

Contrariamente ad ogni aspettativa, nel 1997 l’ Italia è riuscita a colmare la di­ stanza dagli obiettivi di finanza pubblica stabiliti dal trattato di Maastricht che solo un anno prima erano ritenuti troppo stringenti per essere raggiunti in un anno. Com’è stato possibile cogliere un traguardo tanto importante che sembra­ va irraggiungibile? Il nostro sistema politico si è messo improvvisamente a fun­ zionare com’era desiderabile e necessario? Entriamo in Europa con un risana­ mento sostenibile nei bilanci futuri? Ma siamo sicuri che il nostro paese, ora chia­ mato a misurarsi con le irresistibili sfide della globalizzazione europea, si sia con­ quistato un posto stabile nell’unione monetaria? A queste domande cerca di ri­ spondere questo bel volume di Franco Reviglio. L ’indice del libro è il seguente: Introduzione; 1. L ’aumento della spesa e del debito pubblico dal 1970 al 1993; 2. Il risanamento dei conti pubblici nel periodo 1992-97; 3. Le disfunzioni della spe­ sa pubblica; 4. Le riforme compiute e incompiute della spesa pubblica; 5. Le di­ sfunzioni del Fisco; 6. Le riforme fiscali; 7. L ’ampia e malgestita proprietà pub­ blica; 8. Le privatizzazioni e la liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità; 9. L ’accentramento eccessivo dei livelli di governo; 10. Le riforme per il decentra­ mento e il federalismo; 11. Conclusioni. Un nuovo sistema politico per restare in Europa; Bibliografia.

Som m i» G. (a cura di) - Federalism o fisc a le e bilancio p e r obiettivi. Milano, Giuffrè E d., 1998, pp. 115, Lit. 16.000.

Questo volume, che riporta gli atti di un seminario di studio sulla finanza locale e il bilancio per obbiettivi, analizza e sviluppa per il caso italiano i) la possibilità o meno che sia adottata una politica di trasferimenti agli enti locali tramite un adeguato coordinamento dei rapporti finanziari fra stato e gli enti locali, che

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compensi le minori risorse degli enti locali più poveri senza però togliergli l’incen­ tivo a riscuotere al meglio i tributi propri, ii) del quanto di perequazione; iii) del­ la qualità della perequazione (deve essere commisurata alla popolazione, al red­ dito, alla spesa, al livello di disoccupazione, ecc), iv) dei meccanismi di perequa­ zione (orizzontale o verticale?). Le relazioni riportate nel volume sono le seguen­ ti: Autonomia, equità ed efficienza nella finanza locale, di Giuseppe Sobbrio; In ­ centivi ed ostacoli al controllo di gestione negli enti locali, di Piervincenzo Bondo- nio; Le prospettive di una difficile riforma: il nuovo ordinamento contabile degli enti locali, di Federico Pica; Il controllo di gestione negli enti locali, di L idia D A lessio; La programmazione per « fattori » e il bilancio per obiettivi, di F . Bre- solin.

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