Obiettivi
• Essere consapevoli dell’importanza di avere un nome • Riconoscere il proprio nome
Intervento
1.1
I
LMIONOMEMateriali
• Cartoncini con i nomi dei bambini scritti in «grassetto vuoto» (Scheda A) • Cartoncini di vario formato
• Vari tipi di carta: crespa, lucida colorata, velina, da pacco, ecc. • Colori e colla
• Tavolette per frottage • Piattini di cartone
• Gomma da giardino per innaffiare
Tempi
Per la realizzazione dell’attività è prevista circa una settimana. Saranno coinvolte anche le famiglie.
Organizzazione del lavoro
Fase 1
Il tema viene introdotto con una conversazione o con un gioco sui nomi. L’insegnante osserva che ognuno ha un nome diverso, che il nome ci accom-
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pagna fin dalla nascita, è parte di noi e ci identifica. Propone di pensare a come scrivere e decorare il proprio nome.
Fase 2
All’interno della classe l’insegnante forma dei gruppi di tre/quattro bambini. A ogni bambino viene assegnato un compito diverso: preparare palline di carta crespa, ritagliare pezzi di carta colorata, strappare carta velina, decorare e poi ritagliare carta con tecniche e colori diversi (frottage, acquerelli, tempera), ecc. Al termine del lavoro, viene creata per tutti i bam- bini della sezione una «tavolozza» mettendo insieme i materiali prodotti in ciascun gruppo.
Fase 3
A ciascun bambino viene consegnato un cartoncino con il proprio nome (Scheda A) e viene chiesto di decorarlo liberamente usando i materiali della «tavolozza». Nel frattempo, l’insegnante prepara altri cartoncini di colori e formati diversi. Questi cartoncini devono essere ritagliati in modo tale che, una volta assemblati, possano formare un’immagine (ad esempio un paesaggio).
A ogni coppia di genitori viene consegnato un cartoncino, parte dell’im- magine, con la richiesta di abbellirlo a casa incollando al centro il cartoncino con il nome che il proprio bambino ha realizzato a scuola. I genitori, inoltre, vengono invitati a scrivere su un altro foglietto il motivo della scelta del nome del proprio figlio.6 Via via che le riflessioni dei genitori vengono consegnate, l’insegnante le legge assieme ai bambini.
Fase 4
Con tutti i nomi decorati attaccati sui cartoncini viene realizzato il cartel- lone comune. L’insegnante chiede ai bambini di disporsi in cerchio, di osser- vare quanto realizzato, concludendo con un bell’applauso. Anche gli scritti dei genitori possono essere esposti, ad esempio costruendo «l’albero dei nomi», oppure sintetizzati in poche parole scritte vicine a ciascun nome, o chiusi in una busta in modo che costituiscano un piccolo segreto.
6 Sul biglietto ci possono essere domande specifiche, quali: perché avete scelto questo nome per il
vostro bambino? È legato a ricordi, persone, emozioni, ecc.?
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Per la conoscenza e la rappresentazione del nome posso essere proposte ai bambini altre attività.
1. Medaglione dei nomi. A tutti i bambini viene consegnato un medaglione
con il proprio nome, invitandoli a decorarlo con i materiali a disposizione nella «tavolozza» (realizzata nella Fase 2). È possibile, anche, collocare il medaglione nella «scatola azzurra» e chiedere al bambino di disporre intorno il materiale solitamente usato per questa attività. La foto della sca- tola realizzata può essere esposta assieme alle altre fotografie in uno spazio comune o incollata sul medaglione personale del bambino.
2. Nome in rima. L’insegnante crea una rima per ogni nome/cognome o vi-
ceversa (ad esempio, «Rossi Mario salta il binario» o «Mario Rossi salta i fossi»), inventando per ogni bambino un verso che può divenire parte della filastrocca di sezione.
3. Nomi trasformati. Le iniziali dei nomi possono essere utilizzate per creare
immagini e quadri o essere rappresentate con il corpo.
4. Albero di Natale. Servono dei piattini di cartone (ad esempio, quelli da dolce)
dipinti dai bambini con vari colori. L’insegnante consegna a ogni famiglia un piattino e chiede ai genitori di scrivere liberamente e creativamente tutti i nomi dei componenti della famiglia. Nei giorni successivi, dopo che ciascun bambino ha riportato a scuola il proprio piattino, completerà la decorazione, utilizzando vari materiali messi a disposizione. I piatti si possono appendere a un albero di Natale realizzato con una gomma da giardino per innaffiare (Scheda B).
INTERVENTO
1.2
I
LMIONOME,
ILMIORITMOObiettivi
Riconoscere, distinguere, riprodurre semplici ritmi
Materiali
• Strisce di cartoncino colorato • Legnetti (strumenti musicali)
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• Fototessere dei bambini • Pennarello nero
• Colla e nastro adesivo
Tempi
Per la realizzazione dell’attività è prevista circa un’ora.
Organizzazione del lavoro
Fase 1
L’insegnante introduce il tema con una conversazione o con un gioco sui nomi. Per evidenziare la diversità e l’unicità del proprio nome vengono pro- poste al gruppo classe attività ritmiche sui nomi, giocando a suonarli, scandirli in sillabe, abbinando gesti ai suoni.
Fase 2
Vengono formati gruppi di quattro bambini. L’insegnante chiede ai bam- bini di sedersi, in silenzio, a un tavolo. In ogni gruppo tre bambini ricevono i legnetti (strumenti musicali) e un bambino un pennarello nero. Il bambino che ha il pennarello sceglie il colore di una striscia di cartoncino colorato. L’in- segnante scrive sulla striscia il nome del bambino sillabandolo e i compagni ripetono assieme. L’insegnante aiuta i bambini a dire quante volte si battono i legnetti, chiedendo di farlo una volta per ogni sillaba. I bambini, suonando i legnetti, ritmano il nome di un compagno mentre egli disegna sotto al nome tanti pallini neri quante sono le battute-sillabe. A turno, scambiandosi i materiali e i ruoli, tutti ripetono queste azioni. Alla fine, osservando le strisce dei nomi, ci si complimenta con un applauso finale. L’attività viene ripetuta da tutti i gruppi.
Fase 3
L’insegnante prepara la conclusione del lavoro in un fase di condivisione plenaria. Prima chiede a ogni alunno di incollare sulla striscia personale una propria fotografia, poi invita i bambini a unire tutte le strisce formando un grande cartellone sul quale saranno visibili le diversità delle grafie e dei ritmi dei nomi. Si conclude il lavoro con un girotondo insieme.
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PAROLE DALL’ESPERIENZA
Ci siamo ritrovate ad affrontare questo primo momento di progetta- zione-azione con la consapevolezza che il nome è un aspetto pregnante dell’identità di ciascuno, intimo e sociale insieme. Il nostro obiettivo era quello di far cogliere ai bambini (a ogni singolo bambino e al gruppo al contempo) il valore del Sé attraverso la valorizzazione del nome. Quale modo migliore, dunque, se non connotare ciascun nome attraverso se- gni, colori, materiali diversi? Quale modo migliore se non creare attorno al nome una cornice che lo racchiuda, impreziosisca, evidenzi? Ecco il significato di semplici attività come quelle proposte.
Se il nome è la nostra prima identità, pensiero e desiderio dei genitori, il coinvolgerli diviene imprescindibile. Portiamo a scuola i loro sogni, le inquietudini, i rituali, le emozioni, i ricordi: chiediamo di scrivere, nella forma che preferiscono, i motivi e i modi con i quali hanno scelto il nome per il loro bambino. Emergono bisogni di appartenenza, di riscatto, di integrazione, di nostalgia per suoni della propria lingua madre; emer- gono valori, consuetudini, filosofie sulle identità maschili e femminili. Si racconta di decisioni rapide e di lunghe ricerche, di scelte condivise, di intuizioni. Si narra la speranza, un augurio di vita.
Ogni lettura è un’emozione, si aprono spiragli che fanno intravedere vite familiari, culture, sensibilità, esperienze e scelte di come stare nel mondo. I bambini ascoltano, incontrano una variegata ricchezza di rac- conti e di idee e intuiscono nei nomi di ognuno, un aspetto dell’amore dei genitori.
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UNITÀ DI RICERCA 2