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Un topolino per amico

T OPOLINO AMICO MIO !

Materiali

• Cartoncini colorati

• Colori a tempera, matite, pastelli a cera, pennarelli

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• Colla e forbici

• Fotocopia delle parti di puzzle (Scheda D) • Fotocopia griglia di base (Scheda E)

• Sacchettini (di carta o nylon), uno per ogni coppia

Tempi

Per la realizzazione dell’attività sono previste un’ora e trenta minuti per ogni fase, in giorni diversi.

Organizzazione del lavoro

Fase 1

L’insegnante legge e/o drammatizza con i bambini la storia Un topolino

per amico e raccoglie le loro riflessioni spontanee. Mediante una conversazione

guidata fa emergere le caratteristiche peculiari dell’orso e del topolino.

Fase 2

I bambini vengono suddivisi in coppie e a ciascun bambino della coppia viene attribuito un numero (1 e 2). L’insegnante propone un gioco motorio- teatrale corrispondente alla pagina del libro in cui è riportato il rifiuto dell’orso alla richiesta di conoscenza e amicizia da parte del topolino. I numeri 1 giocano il ruolo dell’orso, i numeri 2 fanno la parte del topolino. Gli orsi rimangono chiusi nelle loro case (scatoloni, teli, o cerchi) e rifiutano la visita dei topolini che più volte tentano di entrare per conoscere un nuovo amico. Il gioco si ripete e i bambini si scambiano i ruoli.

Fase 3

L’insegnante, considerando le capacità dei bambini, chiede a un mem- bro della coppia di disegnare, colorare e ritagliare due immagini di orsi e di topolini e su due cartoncini di scrivere «NIENTE OSPITI»; all’altro bam- bino consegna due sfondi da dipingere che raffigurano la facciata della casa dell’orso. Terminati i lavori, ogni bambino regala al compagno metà di quanto prodotto. Individualmente ognuno con i materiali a disposizione assembla

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una pagina di quello che diverrà il libro personale. In plenaria, ognuno mostra la propria pagina. Si conclude il lavoro con un applauso generale.

Fase 4

Si propone un secondo gioco motorio-teatrale sulla pagina del libro in cui emerge l’accoglienza dell’orso alla richiesta di amicizia del topolino. L’in- segnante forma nuove coppie, numera i membri e assegna i ruoli: i bambini con il numero 1 saranno gli orsi, i bambini con il numero 2 i topi. Il gioco si ripete con lo scambio dei ruoli.

Fase 5

L’insegnante forma coppie di bambini, facendo attenzione che nella cop- pia ci sia almeno un alunno in grado di copiare una frase scritta in stampatello. Consegna a ogni bambino della coppia quattro pezzi di puzzle da colorare (Scheda D). Al bambino che è in grado di copiare, l’insegnante consegna anche due cartoncini sui quali scrivere «NIENTE OSPITI». Una volta terminato di colorare, chiede ai bambini di formare il puzzle e di incollare a turno le parti sulla griglia consegnata dall’insegnante (Scheda E).

L’attività si ripete per costruire una seconda pagina per l’altro com- pagno di coppia. Quando le due pagine sono terminate, il bambino che ha preparato i cartoncini con scritto «NIENTE OSPITI» ne regala uno al compagno. Ciascun bambino strappa il cartoncino e i pezzi vengono chiusi in un sacchettino. In plenaria si mostrano i lavori realizzati, quattro bambini scelti con il sistema delle teste numerate (si veda l’Appendice 1) accolgono tutti i sacchettini contenenti i pezzi di «NIENTE OSPITI» e li «buttano via». L’attività si può concludere con una merenda a base di tè e biscotti, come l’orso e il topolino!

Fase 6

I bambini, seduti in cerchio, sono invitati a riflettere sulle esperienze che li hanno visti coinvolti in situazioni di rifiuto e/o accoglienza. Si possono porre domande-stimolo, ad esempio: «Quando ti sei sentito/comportato come l’orso?»; «Quando come il topolino?»; «Cosa hai provato?». L’insegnante avrà cura di raccogliere le riflessioni per poi inserirle nel libro personale che ogni bambino sta costruendo.

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Fase 7

L’insegnante chiede ai bambini di pensare a situazioni di accoglienza e di rifiuto che si verificano in sezione. Invita i bambini a coppie, o in piccoli gruppi, a realizzare un role playing, cercando di stimolarli nel trovare soluzio- ni alternative a possibili conflitti o difficoltà, utilizzando differenti modalità comportamentali (gestuali, verbali, ecc.).

Fase 8

Le insegnanti, o altro personale della scuola, propone un modeling sempre focalizzato su situazioni di accoglienza/rifiuto. Possono essere usati anche spezzoni di cartoni animati o altri materiali.

A conclusione di tutto il lavoro l’insegnante può proporre ai bambini una performance finalizzata a esprimere i comportamenti che aiutano ad accogliere e quelli invece che si assumono quando si allontana o si rifiuta l’altro.

PAROLE DALL’ESPERIENZA

Questo percorso ha permesso ai bambini di far emergere nella loro quotidianità l’agire dei due personaggi, l’orso e il topolino, aiutandoli a riconoscere ed esternare gli stati d’animo e i comportamenti che talvolta si assumono nelle situazioni conflittuali.

Le parole dei bambini a riguardo sono molto significative: «Il topolino è triste perché l’orso lo manda via»; «L’orso è arrabbiato perché il topo- lino lo disturba e lui voleva stare solo»; «Qualche volta noi siamo “orsi” quando mandiamo via un amico che vuole giocare con noi»; «Quando un amico ci manda via siamo tristi come il topolino. Ci sentiamo male»; «A volte possiamo sbagliare, ma possiamo anche migliorare».

INTERVENTO

2.2

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