Assistiti per classi di età (2017, %)
C ONC L USE A Z IONI IN
CORSO Programmazione
2018-2019Ob. Generale 1 Promuovere presso i cittadini, compresi gli esercenti di locali con giochid’azzardo,la conoscenza delfenomenoe deirischi correlati allepratiche digiocod’azzardo, tenuto conto anche diindagini epidemiologiche specifiche effettuate su base regionale e provinciale. a)Azioni pubblichesvolte in collaborazione tra Enti Locali e AUSL per promuovere la consapevolezza dei cittadini e la responsabilità degli esercenti rispetto ai rischiconnessi allapratica del gioco d’azzardo.b)Ampliamento delcampione intervistato IPSAD ESPAD alivello regionale e provinciale c)Monitoraggio e valutazione deiprimi risultati delPiano a livelloregionale a) Presenza di tavoli di coordinamento AUSLEE. LL, Istituzioniscolastiche, con il coinvolgimento delle Associazioni. Evidenza delle azionirealizzate.
b) Realizzazione dello studio. a)Almeno un coordinamento perAUSL e almeno unaazione per AUSL
b)Evidenza diun reportsuiprimirisultati a) Obiettivo conseguito e relativoindicatore raggiunto
b) realizzazione dello studio in corso. Fasedisomministrazionedei questionari negli Istituti Scolasticicampione a) La nuovaprogrammazione intende potenziarequanto avviato negli anni precedenti: un coordinamento e un’azione in almeno 5Ausl della regione.
b) Evidenza di un reportdello studio IPSAD ESPAD
c) Potenziamento dell’Osservatorio Regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo ai sensi della LR 4 luglio 2013, n5 per la lettura del fenomeno e monitoraggio delle azioni previste dalpiano.
d) Sostegno e consulenza alle famiglie con fenomeni diindebitamento e d)n.°sportelli diconsulenza neiterritoriin collaborazione con i Centri antiusura e con d)Sostegno dell’esistente e apertura di almeno un nuovo sportello in Regione. d) Nel biennio 2018-19 si prosegue nellavalorizzazione e nelmantenimento
9 sovra indebitamento, spesso collegati alla presenza di gioco d’azzardo patologico. altrerealtà che si occupanodisovraindebitamento. delle nuove realtà attivate.
e) Sperimentazionediinterventi disupporto territorialea familiari di giocatoriche non accedono ai servizi di cura, anchein collaborazione con associazioni di automutuoaiuto. e) N. ° interventi attivie)Almeno treinterventi in Regione d) Questa azione non è stata ancorarealizzata pur essendo pianificata in diversi PianidizonadeiDistretti. È prevista l’apertura didue sportelli a Cesena e SavignanosulRubicone pergiocatorie familiari che non accedono ai servizi
e)La programmazione 2018-2019 intenderafforzarele sperimentazioniattivatevalorizzando in tutta la regione la collaborazione con i gruppi Gam-Anon e gli enti accreditati b. Generale 2Promuovere neltesto scolastico conoscenza delmenoe deichi correlati alleatiche digiocod’azzardo, e aling sia nelle sue linazioni on line e off line,inerenza e pliamento con a)Formazione deiDocenti sulfenomeno delgioco d’azzardo finalizzata allapredisposizione dipercorsi curricolari a)- n.°corsi diformazione perDocenti - n.°diScuole aderenti a) -1 corso a livello regionale - Almeno 20 Scuole a) Obiettivo conseguito e relativoindicatore raggiunto a), b), c) Laprogrammazione 2018-2019proseguiràsulsolco diquanto realizzato sino ad ora, sostenendo percorsi formativi specifici rivolti a operatorisanitarie docenti sultema delgaminge delgioco “sano”. Si proseguirà inoltre conil seminario annuale “gioco disquadra”rivolto alle scuole della b) Incrementare i percorsi didatticie laboratoriali constudenti c) Azioni nelle scuole per il coinvolgimento dei genitori b)Evidenza delmonitoraggio regionale di materialiprodotti dagli studenti neilaboratori didattici b) e C) Realizzazione di un seminario regionale dipresentazione, condivisione e valutazione deimateriali prodotti b) e c) obiettivoconseguito e indicatore raggiunto
10 quanto previsto nelPianoregionaledellaPrevenzione(PRP), alfine disostenere le Scuole aderenti al PRP e diampliarne il numero. c) Monitoraggio regionale delle esperienze dagli studenti e delle strategie adottate per il coinvolgimento deigenitori regione perdareevidenza delleesperienze maggiormente innovative ed efficaci.
Ob. Generale 3Sostenere la formazionespecifica delpersonale sanitario, sociale, educativo, delle associazioniterritoriali e degli esercenti dilocali non dedicati in modoesclusivoalgioco d’azzardo peril riconoscimento dei segni legati alla presenza digiocod’azzardo patologico nellefamiglie promuovendo una responsabilità sociale diffusa e la a)Promuovere, sostenere, organizzareeventi formativiperi diversi targetcoinvolti con attenzioneagli obiettivi formativispecifici, percontribuirea costruireunarete di“antenne” territoriali (casa, scuola, lavoro, sport, ecc.)e potenziarele capacità di cura del sistema. a) - n° corsi effettuati a livello regionale.- n° corsi effettuati alivello locale.
b) Attuazione dimodulo formativo pergli esercenti di locali non esclusivi di giocod’azzardo, con utilizzo diDocenti appartenenti al Sistema delle Dipendenze (Servizi Dipendenze ed Enti accreditati) e secondo a)- Un corso regionale perla formazione dibase deiprofessionisti delle Dipendenze. - Un seminario regionale diapprofondimento suaree del trattamentoclinico. - Almeno un corso perterritorio AUSLsulla rete territoriale.
b)Attuazione in almeno 3 AUSL deicorsi per esercenti dilocali non esclusivi digioco d’azzardo. b) Questo obiettivo è stato solo parzialmente raggiunto ma si è decisa l’inopportunità di proseguire con le azioni formative dal momento che staandando in attuazione la normativa che a) È inprogrammazione nelmese di marzo 2019un corso base sulDGA per professionisti delsistema delle dipendenze edell’intera rete territoriale.Nel periodocompreso tra maggio e dicembre sonoprevisti altri seminari di approfondimento clinico. a) Nel biennio 2018-19 si proseguirà con l’organizzazione diseminari regionali diapprofondimento clinico suggeriti dai professionisti delGruppo regionale GAP(trattamento in gruppoper giocatori e familiari; DGA e aspetti neurologici; PDTA e GAP) Si prevede inoltre unaformazione su tematichetrasversali rivolte ancheagli operatori dell’area sociale
11 noscenza della e di trattamento. b) Organizzare corsi diinformazione, sensibilizzazione, promozione diresponsabilità sociale, conoscenza della rete di trattamento rivolti agli esercenti di localinon dedicati in modoesclusivoal gioco d’azzardo. modalità organizzative indicate a livello regionale. prevede la chiusura degli esercizi che non rispettano i 500 m didistanza dai luoghisensibili. L’azione verrà rivalutata allaluce di un quadro più stabile, in concerto con i tavoli locali.
iettivo generale Obiettivi specifici Indicatori Valore regionaleatteso entro il 2018 AZIONI
CONCLUSE AZIONI IN
CORSO Programmazione
2018-2019
. Generale 4Promuovere e nsolidare una rete mpetente ditamento integrato sanitario eciale che renda interventi bulatoriali e denziali, in re dei giocatori a)Definizione dipercorsi integrati territoriali conintese specifichesulle interfacce, le collaborazioni, le responsabilitàall’interno delsistema dicura con l’obiettivo diconsolidaree potenziareil sistema stesso. a) - Formalizzazione diproceduretraAUSL, Ente Locale, Associazioni/Enti accreditati per leDipendenze - Potenziamento delle funzioni di accoglienza e trattamento deiservizi dicura peri giocatori patologici e le loro famiglie a) Un documento perAUSL che descrivapercorso della cura con dati sull’utenza e sull’organizzazione delle equipe ditrattamento. a) La formalizzazione delle procedure è stata finalizzata in alcune aziende e in corso diformalizzazione nelle altre. a) Obiettivo della programmazione 2018-2019 è larealizzazione dialmeno 2 PDTA sulDGA a livello regionale.
12 d’azzardo e dei lorofamiliari, e che vedala collaborazione deiServizi Sanitari e degli Enti privati accreditati delSistema di cura delle Dipendenze Patologiche, deiServizi Sociali degliEnti Locali e delle Associazioni che gestiscono gruppi diauto aiuto. b)Valutazione delle esperienze già in corso diresidenzialità specifica pergiocatoripatologici attraverso approfondimenti sui criteri di invio e di trattamento con ipotesi dinuove sperimentazionilegate alle tipologie dell’utenza. c)Supporto all’utilizzo appropriato delle strutture da parte delle Aziende USL regionali, ancheattraverso contributi acopertura deicosti delle tariffe. d)Potenziamento diinterventi diprossimità fisica e on line, in b) Produzione diun documento condiviso a livelloregionalecontenente la valutazione dell’esistente e nuove eventuali proposte dipercorsi
c) Atti di rendicontazione amministrativa.
d)- Formazione suitemidelgiocod’azzardo dei pari giàattivi nel progetto dieducazione fra pari online peradolescenti “Youngle” - Formazionespecifica e sperimentazione diinterventi educativi diprossimità fisica con b)Evidenza deldocumento regionale di monitoraggio, cheesamini il tassodi utilizzo delle strutturecon eventuali ipotesi di nuovi percorsi.
c)Utilizzodellestrutture superiore al 50%deiposti disponibili per pazienti della Regione ER.
d)Evidenza della formazione specifica e ipotesi disperimentazione. d) formazione dei pari coinvolti nel progettoTra rischio e Piacere(scheda 5.6 del PRP) sulle tematichedelgioco on line b) Documento in corso di realizzazione.
c)in corso la valutazione b)c) si intendecompletare il documento e la valutazione sull’utilizzo della struttura
d) Si intendeproseguireintegrando la formazione deipari degli istituti scolastici aderenti ai progetti delPiano regionale della Prevenzione conle tematiche del giocod’azzardo ed in particolare dei rischida gioco on line.
13 contesti non sanitari, in collaborazione con Enti accreditati delSistema delle Dipendenze.e)Valorizzazione dei gruppi di auto mutuo aiuto rivolti ai giocatoriproblematici e ai loro famigliari come parte integrante dellarete dei servizi dicura f) Approfondimenti di managementclinico giocatori d’azzardo neicontesti di gioco.
e) Rinnovo delprotocollo regione ER e associazioni regionali di GA e GAM_Anon (DGR477_2013)
f) definizione distrumenti per la diagnosi precoce diDGA in pazienti sotto trattamento farmacologico per la malattia di Parkinson e) protocollo rinnovato,- documento descrittivo delnumero e distribuzione deigruppi a livello regionale -presenza diGAe GamAnon in una Ausl su due. f) Documento condiviso tra Unità diNeurologia e Servizi per le Dipendenze patologiche peraffrontare il DGAassociato altrattamentofarmacologico per la Malattia di Parkinson. - Condivisione di checklist tra UO Neurologia e Servizi perle Dipendenze perl’intercettazione precoce del DGA neipazienti affetti da MP. Lasperimentazione specifica diunintervento diprossimità fisica neicontesti di gioco saràsperimentata almenoinun’aziendadelterritorio regionale.e) Lascadenza delprotocollo traRegione ERe associazione regionale GiocatoriAnonimie Gruppifamigliari Gam-Anon(DGR477_2013)saràl’occasione perqualificare ulteriormente la collaborazione traservizi e gruppi, intervenendo sulle aree di miglioramento e sostenendo GAe Gam-Anon nell’apertura di nuovi gruppineiterritoridove ancorala presenza non è capillare. f) L’utilizzo di farmaci antiparkinsoniani si associa in maniera
14 significativa a DGA. Si intende approfondireil lavoro con le unità operative dineurologia per unacondivisione diprotocolli e check list.
Piano finanziarioLa Regione Emilia-Romagna ha fortemente incentivato il livello locale di lettura del fenomeno e di programmazione degli interventi, all’interno del contesto della comunità territoriale. Il Distretto sanitario-Zona sociale è il luogo privilegiato per la programmazione territoriale. Come già esposto in premessa, negli ultimi anni sono state avviate numerose attività a livello locale, con il contributo di tavoli cui partecipano tutti i portatori di interessi (Istituzioni ma anche associazioni, società civile, gruppi diautoaiuto ecc..). Il Piano regionale 2016 – 2017 di contrasto al gioco d’azzardo patologico, approvato dal Ministero della Salute, prevedeva una serie di azioni a carico delle AUSL e degli Enti locali. Tutte le AUSL hanno presentato la loro progettazione, che è stata valutata e approvata dall’Assessorato Politiche per la salute. Inoltre, Il Piano sociale e sanitario regionale 2017 - 2019 prevedeva una scheda specifica di intervento sul gioco d’azzardo, le cui azioni dovevano trovare riscontro all’interno deiPiani di zona per la salute e il benessere sociale, approvati nell’estate 2018. Tutti i Distretti/zone sociali hanno programmato attività sulla base delle indicazioni previste dal Piano integrato. Sulla base di questa positiva esperienza, dopo una ulteriore consultazione con gli Enti locali avvenuta nella Cabina di regia regionale per le politiche sanitarie e sociali, gli obiettivi e le azioni riferibili agli obiettivi generali 1 e 2, e in particolare gli obiettivi specifici 1a, 1d, 1e, 2b, già oggetto della programmazione dei Piani di Zona, saranno in continuità assegnati alla medesima sede programmatoria, attuati dagli attori che i Piani di zona individueranno (o hanno già individuato) e rendicontati per motivi amministrativi dalle AUSL. Le quote saranno assegnate alle AUSL suddivise per Distretto sulla base della popolazione. Quota totale Euro 2.528.902,72 per l’annualità 2018 e 2.528.902,72 per l’annualità 2019.
15 ettivo 4, che riguarda il potenziamento delle attività di accoglienza, trattamento, riabilitazione, sarà programmato a livello distrettuale, attuato econtato dalle AUSL con la collaborazione degli Enti accreditati per il trattamento delle dipendenze. Le azioni sono da intendersi come ulteriori rispetto a le già attive e dettagliate in premessa. Le quote saranno assegnate alle AUSL suddivise per Distretto sulla base della popolazione. Quota totale Euro 136.173,69 per l’annualità 2018 e 1.136.173,69 per l’annualità 2019.
obiettivi specifici 1b (studio epidemiologico), 1c (monitoraggio e valutazione Piano) 2a (formazione docenti), 3a (formazione sociosanitaria) sarannoogrammati dalla Regione, gestiti e rendicontati da AUSL individuate dalla Regione. Quota totale Euro 50.000 per l’annualità 2018 e 50.000 per l’annualità 2019.
ETTIVI PROGRAMMAZIONEGESTIONERENDICONTAZIONEFINANZIAMENTO
ASSEGNATO,1D,1E,2BCOMITATO DI DISTRETTOATTORI INDIVIDUATI
DALCOMITATO DI
DISTRETTO AUSL 2.528.902,72 annualità 2018
2.528.902,72 annualità 2019
AUSLAUSLEENTI
ACCREDITATIPERLE
DIPENDENZE AUSL1.136.173,69 annualità 2018 1.136.173,69 annualità 2019 ,1C,2°,3AREGIONE EMILIA-ROMAGNAAUSLAUSL 50.000 annualità 2018 50.000 annualità 2019
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 OT-TOBRE 2020, N. 1323
Art. 20, L.R. n. 4/2018: Provvedimento Autorizzatorio Unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al proget-to di recupero rifiuti con mezzo mobile localizzaproget-to presso il cantiere Società Agricola Galli Eugenio S.r.l. ubicato in co-mune di Busseto (PR) in Strada ai Prati n. 125. Proponente Omnia Service S.r.l.
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)
delibera
per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle va-lutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 23/09/2020, che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che qui si intendono sinteticamente richiamate:
a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale so-no stati rilasciati titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Recupero rifiuti con mezzo mobile lo-calizzato presso il cantiere Società Agricola Galli Eugenio S.r.l.
ubicato in comune di Busseto (PR)” proposto da Omnia Servi-ce S.r.l., costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, com-ma 2, della L.R. n. 4/2018 ;
b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambiental-mente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione,che sono riportate di seguito:
1. nel caso si rendessero necessarie, a seguito di giustificate motivazioni, proroghe al Nulla osta della campagna di frantuma-zione, le stesse non potranno essere concesse laddove andassero ad interessare il periodo primaverile-estivo;
c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condi-zioni ambientali del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportate nelle singole condizioni, spetta per quanto di competenza a ARPAE;
d) di dare atto, inoltre, che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte in-tegrante e sostanziale della presente deliberazione:
1. provvedimento di Valutazione di impatto ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 23/09/2020 e che costituisce l’Allegato 1,parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2. Provvedimento di Nulla osta per campagna con mezzo mo-bile ex art. 208, comma 15, del D.lgs. n. 152/06 e s.m.i. rilasciato da ARPAE SAC di Parma con PG/2020/136331 del 23/9/2020, che costituisce l’Allegato 2,parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
3. Valutazione di Incidenza (VinCA) ai sensi della DGR Romagna 1191/2007, rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna - Servizio Aree Naturali Protette, Foreste e Sviluppo delle Montagna prot. PG/2020/364505 del 15/5/2020, acquisita
agli atti di ARPAE con PG/2020/71292 del 15/5/2020, che co-stituisce l’Allegato 3,parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedi-mento Autorizzatorio Unico Regionale sono assunti in conformità alle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative con-dizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state con-divise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e do-vranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;
f) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati al-la presente deliberazione decorrono dalal-la data di approvazione della medesima deliberazione;
g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifi-ca proroga da parte dell’Autorità competente;
h) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente ditta Omnia Service S.r.l.;
i) di trasmettere la presente deliberazione, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE SAC di Parma, Comune di Busseto, Regione Emilia-Romagna - Servizio Are-e Naturali ProtAre-ettAre-e, ForAre-estAre-e Are-e Sviluppo dAre-ellAre-e Montagna, AUSL;
j) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna;
k) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è pro-ponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordina-rio al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel Bollettino Uf-ficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 OT-TOBRE 2020, N. 1387
Provvedimento Autorizzatorio Unico di VIA relativo al pro-getto di impianto idroelettrico sul torrente Leo nel comune di Fanano (MO), proposto da Borsari Luciano Srl. Presa d'at-to e approvazione delle decisioni della Conferenza di Servizi sul provvedimento di VIA e sul provvedimento autorizzato-rio unico ai sensi dell'art. 20 della L.R. n. 4/2018
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)
delibera
per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle va-lutazioni contenute nel Verbale della Conferenza di Servizi che qui si intendono integralmente richiamate:
a) di stabilire, sulla base delle specifiche risultanze della Con-ferenza di Servizi, la Valutazione di Impatto Ambientale positiva
dando atto che, ai sensi della Legge n. 241 del 1990, la presen-te deliberazione comprende i titoli autorizzatori e abilitativi, i pareri e gli atti di assenso necessari per la realizzazione e l’eser-cizio del progetto:
1. Il progetto risulta compatibile con la corretta gestione dei siti della Rete Natura 2000, a condizione che sia rispettato il de-flusso minimo vitale del torrente Leo anche nel tratto tra l’opera di presa e il rilascio della risorsa idrica, come indicato nello Stu-dio di incidenza relativo al progetto.
2. Per tutto il periodo delle lavorazioni, dovranno essere adottati gli accorgimenti di seguito riportati, necessari al fine di rendere potenzialmente non critici i livelli di polveri durante la fase di cantiere:
- bagnatura periodica delle superfici destinate al passaggio dei mezzi e soggette alle operazioni di carico/scarico e delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo di materiali, in partico-lare nei periodi estivi e di caldo-secco al fine di mantenere un grado di umidità tale da limitare l’aerodispersione di par-ticelle durante i transiti di automezzi e la movimentazione del materiale;
- periodica pulizia delle vie di accesso al cantiere; chiusura dei vani di carico dei mezzi durante i trasporti interni ed even-tualmente in allontanamento del sito;
- riduzione della velocità di marcia degli automezzi, in par-ticolar modo quando sono in transito su piste non asfaltate;
- lavaggio giornaliero dei mezzi di cantiere e pulizia degli pneumatici dei veicoli in uscita dalle aree di cantiere;
- per quello che concerne il gas e il particolato, per minimiz-zarne l'emissione, si dovranno utilizzare mezzi di cantiere che rispondano ai limiti di emissione previsti dalle normative più recenti e provvedere quando necessario ad una corretta ma-nutenzione, oltre che favorire l'uso di attrezzature elettriche alimentate dalla rete esistente;
- allestimento di una recinzione apposita, lungo il lato in affaccio ai potenziali ricettori, quale barriera fisica alla pro-pagazione di eventuale aerodispersione;
- nel caso comunque dovessero emergere dei disagi, il propo-nente dovrà tempestivamente intervenire con ulteriori misure di mitigazione della polverosità, atte a eliminarli o ridurli.
3. In merito all’esecuzione del piano di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo, devono essere rispettate le seguenti pre-scrizioni:
- Gli esiti analitici dei campioni svolti dovranno rispettare le C.S.C. di cui alla tabella 1 Allegato 5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs. 152/06 con specifico riferimento alla specifica desti-nazione d’uso urbanistica del sito di produzione; nel caso in cui, a seguito delle indagini sulle terre da scavo di cui tratta-si, si riscontrasse la presenza di contaminazioni storiche, si dovrà dare corso, alla procedura di notifica prevista dall’art.
242 comma 1 del D.Lgs. 152/06.
- Qualora le terre e rocce da scavo dovessero contenere mate-riali di riporto, il riutilizzo in sito è subordinato all’esecuzione del test di cessione (di cui al DM 5/2/1998) al fine di accerta-re, per i parametri pertinenti, il rispetto ai limiti della tab. 2,
destinazione finale (sino dal momento della loro produzione) ed inviata ad Arpae e Comune competente la “Dichiarazio-ne di utilizzo” ai sensi dell’art. 21 del suddetto DPR; in caso contrario le eccedenze dovranno essere gestite come rifiuti.
- I rifiuti derivanti dalla rimozione della soletta in materia-le bituminoso dovranno essere gestiti come rifiuti speciali.
- Gli esiti delle attività di caratterizzazione eseguite dovranno essere trasmessi all’autorità competente e ad ARPAE Servizio territoriale di Modena, prima dell’avvio dei lavori. Qualora dalle analisi svolte si dovesse riscontrare la non conformità ai limiti della tab.1, Allegato 5 alla Parte Quarta del D.Lgs.
152/06, con specifico riferimento alla destinazione urbanisti-ca, le terre e rocce saranno da classificarsi come rifiuti (art.
24 comma 6 del DPR 120/2017).
- Si ricorda infine che, qualora le terre e rocce da scavo dovessero essere gestite come rifiuto, l’attività di deposi-to temporaneo dovrà essere svolta nelle modalità indicate dall’art. 23 del D.P.R. 120/2017.
4. Durante le fasi di scavo, il proponente indica che “L'e-ventuale acqua intercettata verrà adeguatamente aggottata attesi i bassi quantitativi e, dato che la sequenza di lavoro sarà da val-le verso monte, verrà reimmessa nel tratto di condotta già posata per scarico diretto a fiume”. Qualora si trattasse di acque parti-colarmente torbide, prima dello scarico ne dovrà essere prevista una decantazione preliminare.
5. Poichè all’interno dell’area di cantiere, sono previsti i
5. Poichè all’interno dell’area di cantiere, sono previsti i