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5. Il Networking come opportunità per le gallerie d’arte che praticano ricerca:

5.2 Opportunità e criticità

Le strategie di networking, come esaminato nel corso dei precedenti capitoli, possono garantire numerosi vantaggi alle singole realtà che decidono di parteciparvi. In particolar modo se vengono attivate tra soggetti che operano nella stessa area geografica.

Per quanto riguarda le gallerie d’arte operanti in una stessa città o in nuclei cittadini limitrofi, questo tipo di strategie possono portare a numerosi vantaggi in termini di risparmio economico, di immagine e notorietà e di disponibilità delle risorse.

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In particolare, volendo rapportare le opportunità identificate nel precedente capitolo per le reti di ambito culturale al caso specifico delle gallerie d’arte, si può affermare che i network garantiscono vantaggi relativi a:

- economie di costo, grazie alla condivisione delle risorse ed alle attività realizzate in cooperazione. Ad esempio la realizzazione di un piano di comunicazione coordinato oppure la condivisione dei costi di trasporto delle opere per la partecipazione a fiere o attività comuni. Ma anche alla stipula di accordi commerciali a prezzi convenienti con ditte esterne per la prestazione di servizi necessari a tutte le attività della rete.

- economie di rischio, poiché le gallerie possono condividere costi e rischi di eventi realizzati in collaborazione o dell’implementazione di nuove strategie promozionali. Sarà possibile ad esempio possibile sperimentare l’utilizzo di strategie di comunicazione nuove senza sobbarcarsene interamente i costi.

- aumento della qualità erogata, grazie alla condivisione delle risorse e del know-how, ciascun gallerista della rete potrà implementare nuovi elementi alla sua attività per migliorarne la qualità erogata.

- incremento della presenza sul territorio, grazie alla condivisione di contatti e canali le gallerie sono in grado di ampliare la loro rete sociale moltiplicando le opportunità di lavoro e di scambio con le altre realtà del settore.

- incremento della visibilità, grazie a strategie coordinate che prevedono la promozione di tutti i soggetti della rete attraverso un canale unico. Promozione che può avvenire anche con il rinvio di pubblico tra i diversi partner.

- aumento del numero di utilizzatori, conseguente alla comunicazione integrata ed alla mutua promozione che garantiscono una maggiore notorietà presso il pubblico.

- incremento delle risorse di fiducia, che saranno messe a disposizione di tutta la rete da parte dei singoli galleristi. Anche le gallerie stesse potranno rappresentare una risorsa aggiunta in aiuto dei partner della rete.

- legittimazione e opportunità di comunicazione con gli enti pubblici, poiché facendo rete si ottiene una migliore visibilità da parte degli enti pubblici che rende più semplice la creazione di opportunità di sviluppo di progetti comuni esterni allo spazio della galleria. - Incremento della reputazione, soprattutto nel caso in cui si vada a costruire un network di

gallerie di alto livello, con una buona reputazione già radicata. In questo modo la rete rappresenterà una certificazione della qualità di tutti i partner.

La creazione di una rete di gallerie d’arte può determinare anche un potenziamento dell’offerta culturale del territorio che andrà a coinvolgere realtà che di norma sono scarsamente frequentate dal pubblico generico. Grazie alle opportunità offerte da questo tipo di strategie infatti, le gallerie d’arte sono in grado di inserirsi più facilmente nel tessuto culturale cittadino collaborando e promuovendo la loro attività insieme ai musei del territorio. Si profilano quindi risultati positivi sia dal punto di vista del potenziamento dell’offerta culturale, con un miglior coinvolgimento del pubblico anche non specializzato, che dal punto di vista commerciale. Al pubblico può essere offerta una panoramica sulla parte più sperimentale del mondo dell’arte, mentre dal punto di vista economico, con un dispendio relativamente limitato di risorse, si può avere accesso ad una più ampia platea di collezionisti e potenziali acquirenti.

Come già sottolineato nei precedenti capitoli, a differenza di altre strategie di networking la tipologia a rete su base territoriale garantisce ulteriori vantaggi.

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Rispetto ad altre strategie indicate da Mc Andrew (2018) come ad esempio la condivisione degli spazi espositivi tra gallerie con sede in diverse città, ha il pregio di fortificare la presenza sul territorio delle diverse gallerie e di conferirgli una posizione centrale nel sistema culturale locale. Fare rete in questo modo aumenta notevolmente le possibilità di condivisione delle risorse e moltiplica le possibilità di collaborazione.

Grazie alla creazione di un network di gallerie accomunate dalle stesse modalità e qualità della ricerca consente di consolidare più facilmente il rapporto con i collezionisti. In una situazione come quella di oggi in cui le fiere danno la possibilità di visionare in pochi giorni l’offerta di centinaia di gallerie, i collezionisti visitano con più difficoltà le loro sedi fisse. Grazie alla rete saranno invece più motivati alla visita, attirati dall’offerta di una panoramica ampia e di qualità. Grazie all’aumento ed al mantenimento di un costante flusso di visitatori e acquirenti, si potrebbe rivelare più semplice mantenere il rapporto con gli artisti anche una volta raggiunto il successo. Perché poter contare su una galleria inserita in una rete di buona notorietà presso il pubblico ed i collezionisti a livello territoriale, può comunque portare buoni risultati di vendita. Grazie alle nuove opportunità di collaborazione con istituzioni ed enti pubblici inoltre, le singole gallerie possono offrire più ampie prospettive al lavoro dei propri artisti. Va poi considerato che la rete, grazie alla condivisione della reputazione delle gallerie ed alla creazione di un “brand” con caratteristiche di affidabilità e ampia notorietà sul territorio avranno più facilità ad attirare nuovi artisti, nuovi collezionisti ed a guadagnare l’attenzione delle istituzioni. Una rete può rappresentare un punto di riferimento per le istituzioni, che si rivolgeranno più facilmente ad essa piuttosto che a gallerie singole nel momento di sviluppare iniziative legate al contemporaneo. Queste opportunità prevedono però anche alcuni svantaggi:

- Spesa di tempo e risorse per la realizzazione delle iniziative: se pur in misura limitata i partner dovranno sostenere delle spese per finanziare strategie che comunque non sostituiscono le altre attività della galleria. Ad esempio per quanto riguarda la comunicazione, anche se la galleria può beneficiare di una comunicazione univoca della rete, dovrà probabilmente promuoversi anche in modo autonomo su canali tradizionali per pubblicizzare i propri eventi. Anche le mostre realizzate in comune non sostituiscono ovviamente la normale attività della galleria, significano quindi un impegno economico ulteriore. A questo si aggiungono i quotidiani costi di gestione e coordinamento della rete ed i suoi costi iniziali di avvio (realizzazione di loghi, immagine coordinata, sito web etc…). A questi costi di natura economica si vanno ad aggiungere i costi temporali di gestione e partecipazione alle attività della rete. Di fatto un gallerista che possiede un’attività di medie e piccole dimensioni impiega una rilevante porzione di tempo per la sua gestione quotidiana e per la gestione di tutte le attività ad essa correlate. Può diventare quindi molto impegnativo partecipare ad un progetto di networking in modo presente ed attivo. - Imprevedibilità dei risultati a fronte dell’investimento di risorse scarse: di fatto le già

scarse risorse economiche devono essere impegnate in attività dai risultati abbastanza difficili da misurare e da prevedere.

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Anche se molto raramente si otterranno risultati dannosi o particolarmente negativi è invece possibile che questi investimenti non portino a nessun guadagno tangibile. A questo proposito risulta assolutamente necessario per la buona riuscita del network un sistema di misurazione dei risultati ottenuti. Una percezione sbagliata o un atteggiamento di indifferenza verso i traguardi raggiunti e gli obiettivi perseguiti possono portare ad una scarsa tenuta del sistema con partner insoddisfatti ed inclini ad uscire dalla rete.

- Perdita di autonomia decisionale, data dalla necessità di programmare eventi comuni o

in periodi simili: fare rete richiede la coordinazione, in una certa misura, delle proprie

attività. Che questo significhi la calendarizzazione degli eventi con inaugurazioni negli stessi giorni o la realizzazione di eventi comuni, significa comunque una parziale perdita di autonomia da parte dei singoli partner. Si presuppone però che le gallerie, operando nelle stesse condizioni ambientali, seguano una calendarizzazione degli eventi molto simile nel corso dell’anno, quindi da questo punto di vista il cambiamento dovrebbe influire in modo abbastanza limitato. Vi sono comunque strategie ad alto coinvolgimento che possono essere integrate nel corso del tempo a quelle della rete che potrebbero interferire con la pianificazione dell’attività della galleria singola, ad esempio la partecipazione coordinata ad una o più fiere.

- Condivisione della propria rosa di collezionisti: questo rappresenta uno scalino tanto essenziale quanto rischioso per una galleria che entra a far parte di un network.

I contatti guadagnati negli anni con fatica ed impegno dai singoli galleristi vengono messi a disposizione, nel corso delle iniziative comuni, con le altre gallerie. Ma anche semplicemente con la promozione della rete all’interno della propria galleria, si mettono a conoscenza i collezionisti di tutte le altre realtà che ne fanno parte. Questo potrebbe rappresentare una leva che frena le gallerie, soprattutto quelle molto affermate, dal voler entrare nel network. I contatti dei propri collezionisti sono senza dubbio la realtà più preziosa a disposizione dei galleristi, anche se si può dire che a causa della forte importanza raggiunta dalle fiere non sono più una risorsa davvero esclusiva. Esclusivo è invece il rapporto di fiducia che ogni galleria ha con i propri collezionisti fidelizzati, difficilmente trasferibile ma che attraverso la rete viene messo in parte a disposizione di tutti.