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8. La plasticità dell’obiezione di coscienza alla luce del principio del pluralismo e

8.3. L’ordinamento messicano

A Città del Messico la regolamentazione dell’obiezione di coscienza è mutata rapidamente e in vari dettagli. In quella che abbiamo identificato come prima fase del processo di riforma, nel 2004, a due anni dalla liberalizzazione dell’IVG, la Ley de Salud del Distrito

Federal ha subito un emendamento.263 La legge ha riconosciuto il diritto di obiezione di

coscienza, permettendo a tutti i professionisti e il personale medico-sanitario di astenersi, per motivi religiosi o convinzioni personali, dal prendere parte agli interventi di interruzione volontaria di gravidanza, con esclusione di casi in cui l’aborto fosse necessario e urgente per salvaguardare non solo la vita ma anche la salute della donna.264

Questo è da considerare un passo decisamente importante alla luce dello stato nascente e ancora incerto dell’obiezione di coscienza, sia a livello federale265 che nello specifico

ambito medico.266 L’equilibrio del diritto alla salute e alla vita della gestante è mantenuto

prevedendo due obblighi aggiuntivi che rafforzano il versante dell’organizzazione del servizio. Il medico obiettore (non le organizzazioni sanitarie) deve reindirizzare la paziente ad un medico non obiettore, disponibile a effettuare l’intervento. In secondo

262

«Ley Orgánica 2/2010», Art. 19, u.c.

263

«Ley de Salud para el Distrito Federal (México)» (2004), Art. 16 bis, 6-7.

264 Idem.

265 Basti ricordare che la Ley de Cultos federale, all’Art. 1, vieta espressamente l’obiezione di

coscienza in ogni sua forma. «Ley de Asociaciones Religiosas y Culto Público (Mexico)» (1992), http://www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/pdf/24_171215.pdf.

266 Inoltre, l’obiezione di coscienza allora non era prevista neppure dalla «Ley General de Salud

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luogo, come nell’ordinamento spagnolo e italiano, le istituzioni sanitarie sono obbligate a organizzare il servizio, ma con l’obbligo espresso di assicurare la permanente disponibilità di personale non obiettore.267

Nella seconda fase, a seguito della completa depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza nelle prime dodici settimane e dell’introduzione dell’aborto “a petición”, l’obiezione ha subito una drastica riformulazione in termini soggettivi. La copertura dell’obiezione è stata ristretta da tutti i professionisti e da tutto il personale medico- sanitario al medico chirurgo che compie l’intervento soltanto,268 con espressa esclusione

di tutto il resto del personale medico, paramedico e degli infermieri che assistono.269 Il

motivo di tale restrizione sembra essere una risposta a due fatti: la necessità di contenere la forza espansiva del movimento obiettorio che si è registrato a Città del Messico col passaggio al modello exceptions-based, quando circa l’88.5% del personale medico e paramedico si è dichiarato obiettore di coscienza (“256 out of 289 people in 13 hospitals”).270

In secondo luogo, il rafforzamento della garanzia del servizio si è reso necessario per la decisione di rendere disponibile gratuitamente e a tutta la popolazione della Federazione

267 «Ley de Salud para el Distrito Federal (México)» (2004), Art. 16 bis, 6: “Los prestadores de los

servicios de salud a quienes corresponda practicar la interrupción del embarazo en los casos permitidos por el Nuevo Código Penal para el Distrito Federal, y cuyas creencias religiosas o convicciones personales sean contrarias a tal interrupción, podrán ser objetores de conciencia y por tal razón excusarse de intervenir en la interrupción del embarazo, debiendo referir a la mujer con un médico no objetor. Cuando sea urgente la interrupción del embarazo para salvaguardar la salud o la vida de la mujer, no podrá invocarse la objeción de conciencia. Será obligación de las instituciones públicas de salud garantizar la oportuna prestación de los servicios y la permanente disponibilidad de personal no objetor de conciencia en la materia”.

268 «Ley de Salud para el Distrito Federal (México)» (2009), Art 59.

269 Secretaría de Salud (Dirección General de Planeación y Coordinación Sectorial), Manual de

procedimientos para la interrupción legal del embarazo en las unidades médicas en la Ciudad de México, DF (Ciudad

de México: Secretaría de Salud, 2008), 63.

270 Gustavo Ortiz-Millán, «Abortion and conscientious objection: rethinking conflicting rights

in the Mexican context», Global Bioethics 29, n. 1 (2018): 1–15. In Messico (e Spagna) a differenza dell’Italia, non esiste un monitoraggio ufficiale della situazione dell’obiezione di coscienza. Lo stesso dato è confermato da Elisabeth Malkin e Nacha Cattan, «Mexico City Struggles With Law on Abortion», The New York Times, 24 agosto 2008, https://www.nytimes.com/2008/08/25/world/americas/25mexico.html.

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i servizi di IVG negli ospedali pubblici di Città del Messico.271

In realtà, la gestione dell’obiezione di coscienza senza sfumature di sorta potrebbe trasformare un istituto nato per conciliare opposte visioni, ma parimenti meritevoli di tutela a fonte di concreti squilibri e contraddizioni. Facendo un passo indietro e allargando il punto di osservazione, emerge una tendenza di segno opposto, volta, invece, ad assicurare l’obiezione di coscienza sia all’interno delle pratiche di IVG che in altri ambiti della medicina. Altri Stati della Federazione hanno allargato le maglie dell’obiezione di coscienza, estendendola a tutti i soggetti del sistema sanitario statale e a tutte le attività, pratiche e trattamenti sanitari che causano un conflitto di coscienza.272 Lo

stesso legislatore di Città del Messico, con la Ley de Voluntad Anticipada del 2008, ha previsto che l’obiezione di coscienza si estendesse a tutto il personale incaricato di dare adempimento alle disposizioni contenute nel biotestamento.273 A maggio 2018, infine, è

stata emendata la Ley de Salud federale, assicurando l’obiezione di coscienza anche al personale medico e infermieristico.274

271 Per le risiedenti a Città del Messico; per gli accessi di risiedenti furi dalla Stato, in base ad

un ticket comunque modesto: Raffaela Schiavon et al., «Characteristics of Private Abortion Services in Mexico City after Legalization», Reproductive Health Matters 18, n. 36 (2010): 128.

272 Professionisti, tecnici, ausiliari e prestatori di servizio. Luis Alberto Trejo Osornio, La

objeción de conciencia en México: el derecho a disentir, cit., 80.

273 «Ley de Voluntad Anticipada para el Distrito Federal» (2008), Art. 25. “El personal de salud a

cargo de cumplimentar lo dispuesto en el Documento de Voluntad Anticipada o el Formato y lo prescrito en la presente Ley, cuyas creencias religiosas o convicciones personales sean contrarias a tales di sposiciones, podrán ser objetores de conciencia y por tal razón excusarse de intervenir en su aplicación”.

274

Con esclusione dei casi di urgenza. «Ley General de Salud (2018)(Mèxico)», DOF 11-05- 2018 (2018), Art. 10 Bis: “El Personal médico y de enfermería que forme parte del Sistema Nacional de Salud, podrán ejercer la objeción de conciencia y excusarse de participar en la prestación de servicios que establece esta Ley. Cuando se ponga en riesgo la vida del paciente o se trate de una urgencia médica, no podrá invocarse la objeción de conciencia, en caso contrario se incurrirá en la causal de responsabilidad profesional. El ejercicio de la objeción de conciencia no derivará en ningún tipo de

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