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L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPI, “SETTING” PER L’APPRENDIMENTO

LA SCUOLA PRIMARIA

L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPI, “SETTING” PER L’APPRENDIMENTO

Piano dell’Offerta Formativa 2° C.D. “S.G. Bosco”

2020/21 Ruvo di Puglia

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- Scuola dell'infanzia: l’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie. Le attività, oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate.

-Scuola del primo ciclo: assicurare almeno quindici ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo classe (dieci ore per le classi prime della scuola primaria), organizzate anche in maniera flessibile, in cui costruire percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.

La lezione in videoconferenza agevola il ricorso a metodologie didattiche più centrate sul protagonismo degli alunni, consente la costruzione di percorsi interdisciplinari nonché di capovolgere la struttura della lezione, da momento di semplice trasmissione dei contenuti ad agorà di confronto, di rielaborazione condivisa e di costruzione collettiva della conoscenza.

La normativa vigente attribuisce la funzione docimologica ai docenti, con riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta formativa. La valutazione deve essere costante, garantire trasparenza e tempestività e, ancor più laddove dovesse venir meno la possibilità del confronto in presenza, la necessità di assicurare feedback continui sulla base dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento. La valutazione formativa tiene conto della qualità dei processi attivati, della disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo, dell’autonomia, della responsabilità personale e sociale e del processo di autovalutazione. In tal modo, la valutazione della dimensione oggettiva delle evidenze empiriche osservabili è integrata, anche attraverso l’uso di opportune rubriche e diari di bordo, da quella più propriamente formativa in grado di restituire una valutazione complessiva dello studente che apprende.

Allegato n. 9: PIANO DDI

L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPI, “SETTING” PER L’APPRENDIMENTO

In una scuola inclusiva i tempi, gli spazi e l’organizzazione, assumono una dimensione strategica, di rilevanza pedagogica, utile al successo formativo di tutti e di ciascuno. Gli ambienti di apprendimento flessibili e laboratoriali, innovative e tecnologiche, stimolano la collaborazione e favoriscono il benessere individuale e organizzativo, il senso di appartenenza e l’inclusione di tutti.

Occorre ripensare il classico modello frontale d’interazione con lo studente e favorire la creazione di un ambiente classe più flessibile, in cui gli insegnanti possono usare stili d’insegnamento vari e interattivi promuovendo la sperimentazione di molteplici modalità di “fare lezione” in spazi diversificati e alternativi all’aula, dagli spazi di laboratorio all’ambiente urbano, all’ambiente naturale

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59 Il P.N.S.D. è un documento pensato per guidare le Scuole in un percorso di innovazione e

digitalizzazione come funzione di indirizzo, puntando ad introdurre le nuove tecnologie, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola come luogo fisico a spazi di apprendimento estesi e virtuali, coinvolgendo tutti gli attori, interni ed esterni all’Istituzione, che la stessa scu o la c o i n v o l g e : Studenti, Docenti, Personale A.T.A., Famiglie, Enti ed Istituzioni del territorio.

Lo sviluppo del piano di azione ed intervento riguardante il P.N.S.D. è promosso dalla figura Di sistema dell’Animatore Digitale in accordo e sinergia con i componenti il Team per l’Innovazione, la figura del D.S. e del D.S.G.A., al fine di coordinare tutte le attività

previste dal P.N.S.D., ivi comprese quelle tracciate nel P.T.O.F. e attraverso la collaborazione dell’intero staff della scuola, dei gruppi di lavoro, degli operatori dell’Istituto, del Personale Docente e ATA, dei soggetti anche esterni alla Scuola, tutte figure che possono e debbono contribuire alla realizzazione degli obiettivi indicati dal P.N.S.D.

Azione#4Ambienti per la didattica digitale integrata.

Azione#7 Piano per l’apprendimento pratico

Azione#6 politiche attive per il BYOD (Bring Your Own Device) Azione#9 un profilo digitale per ogni studente

Azione#10 un profilo digitale per ogni docente Azione#12 registro elettronico

Azione#17 portare il pensiero logico-computazione a tutta la scuola primaria Azione#23 Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.

Azione#25 formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa Azione#28 Individuazione animatore digitale.

Azione#29 Partecipazione a bandi nazionali. Accordi territoriali.

Azione#31 una galleria per la raccolta di pratiche

PNSD

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60 PARTICOLARE ATTENZIONE MERITA… #PNSD–AZIONE #7

In attuazione del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 novembre 2018, protocollo n. 762, il Ministero ha promosso la realizzazione di

“Ambienti di apprendimento innovativi”, ossia ambienti e spazi di apprendimento attrezzati con risorse tecnologiche innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie. L’Avviso si inserisce nell’ambito dell’Azione #7 “Piano Laboratori” del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) e intende promuovere la realizzazione nelle scuole di “ambienti di apprendimento innovativi”

Uno “spazio di apprendimento” innovativo può oggi essere fisico e virtuale insieme, ovvero “misto”, arricchendo il contenuto della didattica di risorse digitali fondate sulla realtà virtuale e aumentata. Esso è caratterizzato da flessibilità, adattabilità, multifunzionalità e mobilità, connessione continua con informazioni e persone, accesso alle tecnologie ,alle risorse educative aperte, al cloud, apprendimento attivo e collaborativo, creatività, utilizzo di molteplici metodologie didattiche innovative.

Tali spazi si configurano come ambienti smart per la didattica, ecosistemi di apprendimento che rafforzano l’interazione studenti-docenti-contenuti- risorse.

La Nostra Scuola ha partecipato al bando classificandosi al primo posto nella graduatoria nazionale

Pertanto, con il progetto PNSD#7 si provvederà alla realizzazione di un laboratorio all’avanguardia dotato di tavoli, sedie mobili e corredo tecnologico.

Anche per il prestigioso progetto ERASMUS l’informatica viene integrata attraverso l’uso di:

- Tinkercad che è un programma adatto ai bambini x progettare piccoli oggetti da realizzare con stampante 3D.

- Globster x produrre cartelloni elettronici.

- Storyjumper per libri elettronici.

- Ozobot robot x programmare percorsi.

- MAKEY MAKEY x gare musica con frutta e materiale da riciclo.

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61 L’informatica nella scuola Primaria

Il Italia l’Alfabetizzazione informatica è quasi nulla. L’informatica non è una materia che riguarda solo gli esperti, ma purtroppo a decidere a riguardo vi sono ministri e addetti ai lavori che non ne capiscono nulla e la maggior parte di loro sa appena cosa sia un computer.

L’importanza dell’informatica e di internet

In questi ultimi anni il computer, soprattutto con l’avvento di internet, è divenuto uno strumento d’uso comune e della vita quotidiana. Imparare a usarlo e sapersi muovere bene su internet è molto importante.

L’informatica e L’Italia

In Italia l’informatica non è ancora considerata una materia come le altre. In Italia l’informatica andrebbe insegnata sistematicamente a partire dalla scuola Primaria.

Per fare questo occorrono insegnanti capaci e preparati, che sono purtroppo ancora carenti. La maggior parte degli insegnanti non ha quasi conoscenze informatiche, se non quelle strettamente connesse all’utilizzo del registro elettronico e della ricerca in rete di materiale didattico.

Nelle scuole medie Americane oltre 10 anni fa vi erano già laboratori e dopo scuola in cui i ragazzi imparavano ad amministrare reti informatiche. In Italia questi contesti si trovano a fatica oggigiorno nelle università. In Italia l’informatica viene associata, chissà perchè, molto volentieri al marketing e alla comunicazione, che hanno una relazione con essa solo in ambito web. L’informatica può insegnare ai bambini a ragionare, a risolvere i problemi, a lavorare in gruppo, e tutto questo, volendo, senza l’uso dei computer e a costo zero.

Informatica e scuola

Nessuno ormai dubita che la scuola deve avvicinarsi al mondo del computer sin dalla Primaria.

I bambini ormai già vivono in un ambiente informatizzato e certamente vivranno in un modo sempre più ampiamente informatizzato.

La scuola non può ignorare questa realtà. Occorre senza dubbio una alfabetizzazione informatica: il problema è in che cosa essa debba consistere. I programmi della scuola Primaria , in effetti, prendono in considerazione anche l'informatica: ci sembra però che riservino ad essa un angolino troppo piccolo, inadeguato all'importanza della disciplina: solo qualche rigo, nascosto quasi nel capitolo della matematica nel paragrafo relativo anche alla probabilità e alla statistica e,precisamente, l'ultimo

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62 rigo nelle "indicazioni didattiche": meglio che niente!. D'altra parte questi aspetti risultano anche in buona parte superati.

Maggiore spazio dedicano invece i programmi della Scuola Media ma la situazione non è poi molto diversa. Occorrerebbe, quindi, dare maggiore spazio a questa disciplina che, a nostro parere, dovrebbe essere posta in evidenza come disciplina autonoma anche perché non è affatto vero che essa rientri esclusivamente nella matematica.

Bisogna anche tener presente che generalmente gli insegnanti mostrano una certa diffidenza per il mondo informatico, diciamo pure che gli insegnanti meno giovani si trovano in un certo disagio di fronte al fatto che i bambini mostrano più familiarità con il computer e con il suo linguaggio. Ma bisogna accettare la sfida, anche perché, come vedremo la superiorità dei ragazzi è più apparente che reale.

Nell'insegnamento informatico bisogna guardarsi da ogni facile tecnicismo: la scuola non deve ridursi a insegnare a usare materialmente il computer, ad aprire cartelle e copiare files: questo il ragazzo lo impara già da solo, con l'aiuto dei più grandi.

La scuola deve avere il compito di guidare gli alunni a formarsi quelle strutture mentali che rendano possibile la comprensione del linguaggio dell'informatica.

Strumento fondamentale a tale fine è, come prescrivono i Programmi per la scuola Primaria il "tracciare e interpretare i diagrammi di flusso per la presentazione di adeguati processi ". Per fare questo, in effetti, non occorrono nemmeno i computer: bastano carta e matita

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63 LA COMUNITÀ EDUCATIVA COME LUOGO INTERIORE E RASSICURANTE DI CRESCITA

Il cambiamento è sempre un processo generativo, produce qualcosa di nuovo, di creativo rispetto alle conoscenze, ai modelli, alle procedure precedenti, ma va inserito in un quadro cognitivo, affettivo, relazionale equilibrato. Aiutare gli alunni a cambiare, a crescere nell’io e nel noi si può fare tenendo, però, la vela sempre tesa e stabile tra le onde del movimento esperienziale, tra i marosi di tempeste emotive e cognitive inattese e coinvolgenti. Li si spinge a navigare tra paure, incertezze, errori e fallimenti, ma ogni giorno con una forza nuova, spronandoli a non sostare nello stagno rassicurante, ma fermo, del conosciuto.

Quello che i ragazzi non devono mai perdere di vista è la luce del faro dei valori che spinge la vela a lottare contro il vento e a respirare il cielo.

L’educazione è l’impronta che lasciano sulla sabbia dell’isola in cui finalmente approdano e che poi scoprono essere un arcipelago.

In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva.

La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere.

La scuola va intesa quindi come una COMUNITA’ INCLUSIVA

La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti.

Non basta riconoscere e conservare le identità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda le questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere.

Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza

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64 PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA` DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI SCUOLA PRIMARIA (CCNL ART.66 COMMA1)

Per l’anno scolastico 2020/21 si propone l’attuazione di una unità formativa obbligatoria per tutti i docenti del Collegio della durata di 25h e in modalità FAD così articolata:

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65 PRIORITÀ NELLE SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

Si evidenzia la necessità di sviluppare e potenziare la didattica per competenze, attraverso la formazione del personale docente e la sperimentazione sempre più diffusa di strategie metodologiche innovative, rappresentate dalla didattica laboratoriale, dalle strategie di “lezione capovolta”, dalla cura del curricolo implicito, per incidere non solo sulla acquisizione degli apprendimenti, ma sullo stesso patrimonio identitario dei ragazzi, operazione indispensabile nel momento in cui l’obiettivo da perseguire è la promozione delle competenze.

Si evidenzia la necessità di sviluppare e potenziare il sistema di autovalutazione e di progressivo miglioramento del servizio reso all’utenza e al territorio, attraverso un processo attento di riflessione, di monitoraggio, di valutazione.

Per perseguire queste finalità, gli impegni funzionali all’insegnamento dovranno essere orientati a superare l’isolamento dei docenti, attraverso l’adozione di modalità collegiali più ampie di progettazione, di documentazione e di autovalutazione, coincidenti quanto meno con i raggruppamenti per classi parallele (interclasse).

I tempi destinati alle attività funzionali all’insegnamento dovranno essere orientati a potenziare le opportunità di formazione, di riflessione e di documentazione, valorizzando il contributo dei docenti esperti e innovativi, capaci di sollecitare la trasposizione delle teorie pedagogiche in pratiche didattiche scientifiche e verificabili.

Dovranno essere potenziati e valorizzati tutti i percorsi didattici significativi attivati dai docenti, centrati sulla utilizzazione di metodologie innovative e sull’uso flessibile degli spazi e dei tempi.

Si evidenzia la necessità di promuovere il patrimonio di risorse umane disponibili, attraverso la gestione funzionale dell’organico, il superamento progressivo della figura dell’insegnante prevalente, l’utilizzazione intelligente dei tempi di contemporaneità, per potenziare le possibilità di gestione dei gruppi di lavoro cooperativo e perseguire il raggiungimento degli esiti individuati nel RAV.

Risulta indispensabile proiettare l’istituzione scolastica in una dimensione europea, ampia e interculturale, nella prospettiva indicata dalla Programmazione 2014-2020 P.O.N. “Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento”, mediante la realizzazione di opportuni percorsi formativi destinati agli allievi e attraverso i Programmi Erasmus KA2.

Si evidenzia la assoluta necessità di improntare l’intera gestione amministrativa a criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza. Tali imprescindibili riferimenti etici e normativi dovranno improntare anche le scelte relative all’attività negoziale, nel rispetto delle prerogative previste dai Regolamenti Europei, dalle leggi, dal Codice dei contratti pubblici e dai rispettivi Regolamenti, nonchè dal regolamento di contabilità (Decreto n. 129/2018).

Il conferimento di incarichi al personale esterno dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità, sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità.

I compensi per attività aggiuntive dovranno corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri oggettivi e dovranno essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito dei provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione, sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri

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66 stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d’Istituto.

L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta della DSGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere modalità di erogazione del servizio e orari di lavoro che garantiscano la piena realizzazione della mission della scuola, l’assistenza amministrativa al personale dipendente e all’utenza, l’apertura degli uffici sia in orario antimeridiano che pomeridiano, il più possibile in coincidenza con le attività didattiche e con le attività funzionali all’insegnamento.

Risulta imprescindibile migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie (PNSD), con la finalità di potenziare il processo comunicativo fra tutto il personale (docente e non docente), di coinvolgere i genitori degli alunni, di dare impulso alle azioni di dematerializzazione, soprattutto attraverso la funzionalità del sito istituzionale e la diffusa e puntuale compilazione del registro elettronico.

Ulteriore esigenza è rappresentata dalle azioni finalizzate alla comunicazione e rendicontazione pubblica, con la finalità di rendere visibili le iniziative sviluppate dall’istituzione. In questa prospettiva, dovrà essere costantemente e progressivamente potenziato il sito web istituzionale, attraverso la pubblicazione di informazioni, deliberazioni degli Organi Collegiali, anagrafe delle prestazioni, albo pretorio.

Per le stesse finalità, occorre dare prosecuzione al processo di documentazione, positivamente avviato, attraverso una repository di documenti didattici (prove di compito di realtà, prove di ingresso, prove Rally di Matematica, Prove Invalsi selezionate per argomenti) fruibile da parte di tutti i docenti.

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