L’architettura della chiesa: ricerca storica
2.2 Le origini del cenobio a partire dalla primitiva chiesa rurale
Unica abbazia della diocesi di Tortona conservatasi integralmente fino ai giorni nostri79, l’abbazia di Santa Maria di Rivalta Scrivia sorge nelle campagne tortonesi, non lontano dal fiume Scrivia, secondo la prassi cistercense di edificare i cenobi distanti dai centri urbani.
Delimitata da un muro di cinta di età moderna, la chiesa si inserisce in un sistema di cascine, tutt’oggi utilizzate per la produzione agricola e a fini abitativi, ed è affiancata ad una residenza signorile del XVII secolo dotata di un esteso parco (figg. 2.2.1, 2.2.2, tav. I).
Come riportato dalla dotazione marchionale della badìa di Castiglione Parmigiano, già nell’anno 1033 era attestata la presenza di un castello dotato di mura e circondato da un fossato. Un documento datato agosto 1150 riporta la donazione fatta da Guglielmo di Sala e sua moglie Graziana di due moggia di terreno in località detta “di Goide” a prete Bartolomeo, che lì si stanziò insieme ad altri tre fratres, qualificandosi come il fondatore della prima comunità religiosa80.
L’anno successivo, quando Bartolomeo fu consacrato episcopo altrove, il medesimo terreno fu donato dal vescovo di Tortona Guglielmo a Guido, priore di Rivalta, il cui titolo conferma l’esistenza di una comunità religiosa. Come affermato da Placido Lugano, l’atto di donazione avvenne nell’atrio della chiesa di San Giovanni81.
Due anni dopo, nel 1153, subentrò in qualità di abate82 di San Giovanni la figura di Ascherio, priore del monastero di Santa Giustina di Sezzadio, dal quale si dipartì per ragioni che Placido Lugano reputa ignote. È di Clelio Goggi, invece, l’ipotesi di una partenza imputabile all’assenza di tranquillità, asilo e sicurezza nel monastero sezzadiese83.
79 goggi Clelio, Per la storia della diocesi di Tortona. Raccolta di notizie storiche (1944), Officina grafica editrice Gaspare Astesano, Chieri, 1945, vol. II, p. 225.
80 lugAno P., 1987, Op. cit., pp. 103-104 81 Ibidem.
82 Un documento datato 6 luglio 1155 parla esplicitamente di Ascherio come abate di Rivalta: «Constat me Lan-francum Capellum accepisse a uobis domino Asscerio abbate de Riualta denariorum bonorum papiensium libras sex et solidos octo finito precio pro modiis duobus de frumento quos nomine ficti omni anno habere debeo de se-dimine et uinea que est super ecclesiam sancti Bartholomei […]». lugAno PlACido, I primordi dell’abbazia Cisterciense di Rivalta Scrivia presso Tortona, in «Iulia Dertona», Bollettino della Società Storica Tortonese (1916), Tortona, 1987, fasc. 32.
83 goggi C., 1945, Op. cit., p.226.
Gli ingenti mezzi di cui disponeva la famiglia di Ascherio e la condizione di crisi politico-sociale84 in cui versava Tortona gli consentirono di accrescere notevolmente, tra il 1155 e il 1165, il patrimonio fondiario del monastero, la cui prosperità derivò per lo più dagli acquisti;
ruolo marginale ricoprirono, invece, le donazioni esterne.
Appianatisi i contrasti politici con Tortona, a partire dal 1170 si inasprirono i rapporti tra San Giovanni e la Chiesa tortonese, tanto da indurre Ascherio ad appoggiarsi ad un Ordine religioso al fine di ottenere maggiore stabilità per la sua comunità. Si rivolse pertanto all’abate Folco di Lucedio, grazie al quale nel 1180 – data di fondazione accettata quasi unanimemente85 – il monastero di Rivalta divenne a tutti gli effetti abbazia cistercense.
Non potendo Ascherio essere eletto abate, in quanto si rendeva necessaria la presenza di un monaco cistercense, nello stesso anno venne scelto un monaco di nome Pietro86, che ricoprì tale carica fino al 1184, per poi fare ritorno a Lucedio.
È del 1183 la dedicazione alla Vergine Maria, in osservanza alla consuetudine dell’ordine87. Con il nuovo abate giunsero da Lucedio alcuni monaci che, aggiungendosi ai confratelli rivaltesi, costituirono una comunità di dodici religiosi. Pur non essendo tale dato confermato da alcun documento, un atto di querimonia del 30 settembre 1194 ne accerta l’arrivo88.
Anno dopo anno il complesso vide aumentare progressivamente il numero dei monaci, che raggiunsero la cifra massima (più di venti religiosi comprensivi dei conversi residenti nel monastero) nel 1244, come confermato da due scritti di quell’anno riportati nei sopra citati Cartari di Trucco89. Parallelamente, si susseguirono numerosi abati: abbiamo notizia soltanto di quelli presenti nell’abbazia al momento della compilazione degli atti di donazione e di vendita90.
84 Tra gli anni 1150 e il 1160 il comune di Tortona fu in lotta contro l’imperatore Federico I.
85 Il dubbio tra le due date successive, 1180 e 1181, per quanto concerne la data di fondazione, viene estinto da un documento risalente al 1180 nel quale al monastero viene accordato il privilegio di protezione da parte di Papa Alessandro III. Cfr. frACCAro de longHi l.,1958, Op. cit.
86 È dell’aprile dell’anno 1180 un atto di compravendita di alcune terre in Goide in cui compare il nome dell’abate Pietro, secondo quanto riportato da TruCCo Angelo frAnCesCo, I Cartari dell’abbazia di Rivalta Scrivia, vol. I, doc. 247 (a. 1180), Biblioteca della Società Storica Subalpina, Novi Ligure, 1910-1911, p. 196.
87 MioTTi fAusTo, Le vicende storiche dell’abbazia di Rivalta Scrivia, in «L’abbazia cistercense di Santa Maria di Rivalta Scrivia. La storia, l’arte, i restauri», (a cura di) Comitato Amici dell’Abbazia di Rivalta Scrivia, Tortona, 2013, pp. 3-4.
88 TruCCo A. f.,1910, Op. cit., pp. 189-190.
89 TruCCo A. f., 1910, Op. cit., p. 97.
90 lugAno P., 1987, Op. cit.
APPARATO ICONOGRAFICO
Fig. 2.2.1 Veduta dall’alto del complesso abbaziale di Rivalta Scrivia, in http://www.cittaecattedrali.it/it/bces/105-abbazia-di-santa-maria-rivalta-scrivia
Fig. 2.2.2 Fronte orientale del complesso abbaziale di Rivalta Scrivia, in http://www.cittaecattedrali.it/it/bces/105-abbazia-di-santa-maria-rivalta-scrivia
INQUADRAMENTO GENERALE
0 5 25m
Chiesa di Santa Maria
monastero chiostro
Palazzo Airoli arco di
ingresso
Proprietà privata Viale di Rivalta
SC Cimitero di Rivalta Edifici ad uso agricolo
cascina corte
Parco
Viale di Rivalta
INQUADRAMENTO GENERALE
0 5 25m
Chiesa di Santa Maria
monastero chiostro
Palazzo Airoli arco di
ingresso
Proprietà privata Viale di Rivalta
SC Cimitero di Rivalta Edifici ad uso agricolo
cascina corte
Parco
Viale di Rivalta