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VALUTAZIONI SULLA COERENZA/COMPATIBILITÀ TRA PROGETTI INFRASTRUTTURALI E STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO

5) Parco Agricolo della Piana

Coerenza/compatibilità con gli strumenti di governo del territorio PIT

Integrazione (2014)

Intervento coerente. La definizione del Parco Agricolo della Piana come “elemento ordinatore” dello sviluppo dell’area metropolitana è infatti l’obiettivo precipuo della variante di integrazione al PIT, dopo che l’altro obiettivo (la “qualificazione dell’aeroporto di Peretola”) è venuto meno a seguito

dell’intervento del TAR Toscana (2016). Il PIT prescrive che i Comuni interessati individuino nei loro strumenti, in accordo con la Regione, il perimetro del parco e, nell’attesa, sottopone un ambito territoriale di ca. 7000 ettari a rigide misure di salvaguardia (“ambito di salvaguardia A”). PIT-PPR

(2015)

Intervento pienamente coerente. Gli indirizzi per le politiche per le “aree di Pianura tra Firenze e Pistoia” dell’ambito di paesaggio n. 6 (“Firenze-Prato-Pistoia”) fanno esplicito riferimento alla necessità di salvaguardare e riqualificare la continuità tra le aree agricole e umide residue e il territorio del Parco Agricolo della Piana. Dello stesso tenore, l’Obiettivo di qualità n. 174 e la Direttiva correlata75 integrati nella Disciplina del Piano.

PTCP Firenze (2013)

Intervento coerente. La maggior parte delle aree appartenenti alla Salvaguardia A dell’integrazione al PIT risultano “aree di reperimento per l’istituzione di parchi, riserve e ANPIL” nella Carta dello Statuto del territorio del PTCP

PTCP Prato (2009)

Intervento coerente. Sebbene nello Statuto del territorio si faccia riferimento al “Parco della Piana fiorentina” come a un parco metropolitano “di oltre tremila ettari” (contro i ca. 7.000 ha individuati dall’Integrazione al PIT 2014), la maggior parte delle aree sottoposte a salvaguardia dal PIT per la formazione del Parco Agricolo risultano comunque destinate, nelle tavole del PTCP “ad esclusiva funzione agricola” e a “verde urbano”.

PS+RU Firenze

Il territorio di Firenze non è direttamente interessato dalle misure di salvaguardia per il Parco imposte dall’Integrazione al PIT 2014. L’intervento è comunque coerente con la destinazione a parco periurbano, in continuità con il Parco Agricolo nella Piana di Sesto, di una porzione di 80 ettari nell’area di Castello, a nord-ovest della città, nell’ambito dell’omonimo Piano Urbanistico Esecutivo (previsione confermata anche nella variante al PUE in corso di elaborazione).

PS+RU Sesto Fiorentino

Previsione presente sia nel PS, che fa del Parco Agricolo il punto di forza del “Sistema delle qualità”, sia nel RU, dove è individuato il subsistema delle “aree agricole di pianura del Parco della Piana”. Entrambi gli strumenti destinano al Parco l’intero territorio non urbanizzato a sud del centro urbano,

comprendente anche le aree in seguito “ipotecate” dal PIT e dal Master plan dell’aeroporto di Peretola 2014-2029 per la costruzione della nuova pista di volo.

Nel documento di avvio del procedimento per il PS intercomunale Calenzano-Sesto Fiorentino la realizzazione del Parco è considerata d’interesse prioritario rispetto al potenziamento dell’aeroporto.

PS+RU Calenzano

La porzione del territorio di Calenzano riconosciuta dall’Integrazione al PIT come interna al Parco Agricolo e assoggettata alle relative misure salvaguardia comprende gli ultimi terreni agricoli ancora presenti nel Comune, in una zona ai piedi delle colline non direttamente collegata con l’area centrale della Piana.

In ogni caso, nel documento di avvio del procedimento per il PS intercomunale Calenzano-Sesto Fiorentino la realizzazione del Parco è considerata d’interesse prioritario rispetto al potenziamento dell’aeroporto.

PS+RU Campi Intervento coerente. Il 18/12/2017 la Regione Toscana e il Comune di Campi Bisenzio hanno firmato un

74

“Tutelare e riqualificare il carattere policentrico del sistema insediativo della piana Firenze-Prato-Pistoia, preservandone gli spazi agricoli e recuperando la riconoscibilità delle relazioni territoriali tra la città di Firenze, i centri urbani principali e i sistemi agro-ambientali residui, nonché con i sistemi vallivi e i rilievi montani collinari”

75 Direttiva 1.1. “Salvaguardare la continuità delle relazioni territoriali tra pianura e sistemi collinari circostanti al fine di garantire il miglioramento

Bisenzio Accordo di pianificazione riguardante la perimetrazione del Parco nell’ambito della “Variante per l'integrazione al Piano Strutturale di Campi Bisenzio per l'ambito di territorio interessato dal Parco agricolo della Piana”.

PS+RU Signa

Intervento non espressamente previsto nei piani e neppure nel documento di avvio del procedimento del nuovo Piano Operativo (2017), ma sostanzialmente coerente con le relative previsioni: la maggior parte delle aree sottoposte a salvaguardia dall’integrazione al PIT risultano infatti classificate come “aree agricole” (PS) o individuate come “ambiti di reperimento per l’istituzione di parchi, riserve e ANPIL” (RU).

PS Prato

Intervento non previsto nei piani ma sostanzialmente coerente con le relative previsioni. La maggior parte delle aree appartenenti all’ambito sottoposto a salvaguardia per la formazione del Parco Agricolo dall’Integrazione al PIT sono infatti classificate nella Carta della Disciplina dei suoli del PS come “aree esclusivamente agricole” ed individuate nella Carta degli Usi del Suolo e modalità di intervento del RU come “capisaldi della pianura coltivata”.

L’intervento è invece espressamente previsto nell’atto di avvio del procedimento del Piano Operativo e contestuale variante al Piano Strutturale.

PS+RU Poggio a Caiano

Intervento coerente. Sebbene il Parco Agricolo della Piana non sia esplicitamente citato negli strumenti di piano, questi prevedono intreventi per rendere accessibile il Parco di Cascine di Tavola, uno dei capisaldi del Parco Agricolo.

PS+RU Carmignano

Intervento coerente. Sebbene il Parco Agricolo della Piana non sia esplicitamente citato negli strumenti di piano, questi prevedono interventi sul territorio non urbanizzato in linea con quelli del Parco Agricolo della Piana.

Coerenza/compatibilità con le altre infrastrutture programmate

MP Aeroporto - potenziamento

Gli interventi sono sostanzialmente in contrasto, anche se la Variante integrativa al PIT “Parco/Aeroporto” ha tentato di definire le condizioni per renderli compatibili, introducendo ambiti di salvaguardia sia per la realizzazione del parco (“ambito A”, comprendente la quasi totalità delle aree non urbanizzate della Piana), che per il potenziamento dell’aeroporto (“ambiti B e C”).

Il progetto di cui al MP aeroportuale prevede una nuova pista di volo con andamento pressoché parallelo all’A11 che eccede gli ambiti individuati dal PIT per l’aeroporto, sovrapponendosi alle aree sottoposte a salvaguardia per il Parco.

A seguito dell’intervento del TAR che ha invalidato la parte del PIT relativa all’aeroporto, facendo “riemergere” la destinazione precedente a Parco contenuta negli strumenti di piano di Sesto Fiorentino, il MP aeroportuale, che pure ha ottenuto parere favorevole con prescrizioni in sede di VIA, risulta al momento non legittimato sotto il profilo urbanistico.

MP Aeroporto - compensaz. amb.li

Gli interventi di compensazione sono previsti nel MP come parti integranti del Parco Agricolo della Piana.

Termovalorizzatore - impianto

Le condizioni di coerenza del termovalorizzatore con il territorio della Piana destinato a Parco sono legate alla realizzazione delle opere di compensazione ambientale (“Boschi della Piana”). Il progetto architettonico elaborato dallo studio Gae Aulenti di Milano, l’impianto si è posto l’obiettivo di fare dell’impianto un landmark efficacemente inserito nel contesto territoriale. Termovalorizzatore –

comp. amb.li

Interventi coerenti. I Boschi della Piana previsti a compensazione del Termovalorizzatore sono stati fin da subito concepiti come “tasselli” del Parco Agricolo.

A1 – terza corsia

L’ampliamento dell’autostrada risulta già completato nell’area interessata al Parco. Gli interventi presentano aspetti di conflittualità più che di effettiva incompatibilità. Il rilevato autostradale rappresenta una forte cesura rispetto alla continuità ecologica e delle percorrenze “dolci” all’interno del Parco della Piana e un elemento da mitigare nell’articolazione fra aree agricole e ambientali.

A11 – terza corsia e svincoli

Gli interventi presentano aspetti di conflittualità più che di effettiva incompatibilità. Oltre ad aumentare l’effetto barriera, il potenziamento autostradale rischia di ridurre ulteriormente la continuità delle reti – sia ecologica che della mobilità “lenta” – che qualificano e danno accessibilità al territorio. Particolare attenzione dovrà essere posta nel progetto autostradale alla collocazione, dimensione e connotazione dei “varchi”, soprattutto in corrispondenza dei corridoi ambientali residui di accesso alle aree agricole dai centri abitati.

T2.1 Aeroporto-Sesto F.no

La linea, se adeguatamente progettata, può rappresentare una delle principali modalità di accesso al Parco Agricolo da Sesto. Rientra per altro tra le opere previste nell’allegato programmatico al PIT “Interventi di miglioramento della mobilità collettiva nell’area interessata dall’integrazione

al PIT Parco-Aeroporto, anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”.

T4.2 Piagge-Campi Bisenzio

La linea, se adeguatamente progettata, può rappresentare una delle principali modalità di accesso al Parco Agricolo da Campi Bisenzio e dalle sue frazioni meridionali. Rientra per altro tra le opere previste nell’allegato programmatico al PIT “Interventi di miglioramento della mobilità collettiva nell’area interessata dall’integrazione al PIT Parco-Aeroporto, anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”.

Il tracciato corre in parte lungo il perimetro del Parco, come individuato in sede di co- pianificazione fra il Comune e la Regione Toscana e riportato nella cartografia allegata al documento di avvio del procedimento per il nuovo PS, attraversandolo per un breve tratto in corrispondenza del Fosso Reale.

Ciclovia del Sole VR-

FI Interventi coerenti. La realizzazione di percorsi ciclabili capaci di dare accessibilità, in modo sostenibile, al territorio della Piana, collegando i suoi capisaldi funzionali, agricoli e ambientali è da sempre uno degli elementi chiave connaturati all’idea stessa del Parco Agricolo.

Ciclovia dell’Arno Rete cicl. Parco Agricolo Piana Superstrada bici FI- PO

Interventi coerenti, da armonizzare nelle successive fasi di progetto. Il tracciato allo studio per la ciclopista corre in gran parte sul perimetro del parco ed è quindi destinato a materializzarne l’interfaccia con le aree urbane servite.

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