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IL PROGETTO DELLE SISTEMAZIONI IDRAULICHE 1° LOTTO

E’ dunque dal 1995 con la redazione del “Piano Generale di Ristruttura-zione della Rete Fognaria del Comu-ne di Bergamo” che si è passati da una visione di difesa passiva dagli eventi atmosferici, con l’obbiettivo di minimizzare i colmi di piena

circolan-ti nel recircolan-ticolo idrografi co superfi cia-le, che interessa in particolare l’area urbana. La strategia individuata per la soluzione del problema riguardan-te i sovraccarichi idraulici derivanti dall’espansione urbanistica dell’in-tera città, prevede l’adozione di

va-sche volano di capienza tale da con-trollare i volumi d’acqua. Tali opere idrauliche vengono integrate con la costruzione di laghi permanenti a cielo aperto, che subiranno solamen-te in eventi estremi un innalzamento di quota dello specchio d’acqua,

cre-ando un elemento di composizione ri-creativa quali parchi ed aree a verde fruibili dalla cittadinanza.

Una delle aree individuate dal “Pia-no Generale di Ristrutturazione della Rete Fognaria del Comune di Berga-mo” è quella della Trucca; qui è stata prevista l’adozione di vasche volano interrate e a cielo aperto capaci di controllare circa 60.000 metri cubi

di sovraccarico idraulico provenien-ti da un vasto bacino urbano sotteso dalla Roggia Serio, a valle della in-tersezione del rilevato ferroviario.

La soluzione progettuale prevede di contenere l’impatto ambientale delle opere idrauliche in progetto, utilizzando l’acqua quale elemento di composizione del parco urbano,

che normalmente verrà fruito quale elemento ricreativo. In particolare il sistema di controllo idraulico delle portate è stato progettato, in modo da garantire una volanizzazione in serie, di oltre 10,00 m3/s, che in ca-scata interesseranno tre laghi, ridu-cendo a circa 2,00 m3/s la portata riconsegnata a valle nel colatore di Dalcio.

Con la realizzazione del nuovo ospe-dale “Beato Giovanni XXIII” si è reso necessario dare soluzione ai fe-nomeni che periodicamente, durante eventi meteorici particolarmente intensi, determinavano l’allagamen-to dell’area della Trucca. Infatti il reticolo recettore non è in grado di smaltire e dare quindi corretta re-gimazione alle portate che la città drena, senza pregiudicare l’effi cien-za di un normale defl usso dei sovrac-carichi idraulici nei canali a valle de-gli abitati della città.

LO SCHEMA IDRAULICO DELLE OPERE

IN PROGETTO

7. IL PROGETTO DELLE SISTEMAZIONI IDRAULICHE 1° LOTTO

• Realizzazione di un primo lago di laminazione il cui volume viene utilizzato per la lamina-zione delle acque di pioggia proveniente dall’ospedale, ed in futuro verrà saturato da volumi d’acqua eccedenti la capacità ricettiva della Roggia Serio.

La soluzione progettuale a cui è sta-ta dasta-ta attuazione prevede di ren-dere disponibili volumetrie interrate (vasche di prima pioggia e vasche volano), destinate ad essere invasa-te dai volumi d’acqua degli eventi meteorici più frequenti, e da volu-metrie all’aperto (il lago) disponi-bili a contenere temporaneamente i volumi di eventi meno frequenti.

Sinteticamente il progetto ha pre-visto le seguenti realizzazioni:

1. Riprofi latura e risezionamento del Colatore di Dalcio, ricettore fi nale delle acque laminate pro-venienti dall’ospedale e dalla Città;

2. Costruzione del canale di gron-da n. 3, canale di bonifi ca e di ricollegamento a valle della ca-nalizzazioni interrotte dall’inse-diamento degli edifi ci del Nuovo Ospedale, che attraversano tra-sversalmente l’area della Trucca Redatto applicando i criteri di

previ-sti dalla Pianifi cazione Regionale di Risanamento delle Acque, affronta prioritariamente due problematiche:

• Laminazione delle acque di pri-ma pioggia e controllo del so-vraccarico idraulico provenienti dall’area del nuovo ospedale;

delimitando l’area dell’ospedale con quella del parco pubblico;

3. Costruzione della vasca volano a servizio del nuovo ospedale, sistema di accumulo delle por-tate uscenti;

4. Realizzazione delle opere

idrau-liche a servizio della vasca vola-no, quali collettori in pressione collegati alle rispettivamente alla rete fognaria (prima piog-ge) e canale di gronda n. 3 per quanto riguarda le acque di la-minazione (seconde piogge);

5. Costruzione del lago di lamina-zione C, sistema di accumulo a servizio della Città che della va-sca volano dell’ospedale;

6. Costruzione del nuovo colletto-re fognario in variante all’esi-stente per evitare intersezioni dello stesso con le strutture idrauliche previste nell’intera opera, ed in grado di raccogliere

i refl ui in uscita dal nuovo ples-so ospedaliero;

7. Costruzione dei manufatti di sbocco dei canali a servizio dell’ospedale nel Colatore di Dalcio, che si raccordano con le quote di fondo dell’alveo del Colatore di Dalcio;

8. Costruzione di vialetti pedona-li-ciclabili, che attraversano il parco;

9. Rimodellazione dell’area del primo lotto per la creazione di un parco usufruibile a scopo ricreativo con la realizzazio-ne di durealizzazio-ne di insonorizzaziorealizzazio-ne dell’asse interurbano;

Alcune fasi esecutive della realizzazione della vasca volano interrata

Alcune fasi esecutive della realizzazione del lago.

10. Sistema di fi ltrazione e movi-mentazione del lago C;

11. Collettore di svuotamento della vasca volano interrata adibita alla laminazione delle acqua di piena della Roggia Serio, al Co-latore di Dalcio (primo tratto).

12. Manufatto di presa regolabile Roggia Serio, che attraverso una condotta in PVC alimenta il canale immissario del lago C, per una portata di 80-100 l/s, che consentirà di alimentare anche i due laghi A e B, previsti nel II lotto;

13. Messa dimora di essenze e di arbusti formazione del tappeto erboso.

Sotto l’aspetto igienico sanitario, gli scarichi dei refl ui del nuovo in-sediamento ospedaliero sono stati convogliati al collettore fognario misto comunale realizzato in va-riante all’esistente; le acque bian-che sono invece recapitate ad una vasca volano interrata all’interno del parco, esternamente all’area

dell’Ospedale, che, previa la separa-zione delle acque di prima pioggia, verranno convogliate al nuovo col-lettore fognario per il trattamento.

Il volume di stoccaggio realizzato e disponibile è pari a 8.900 m3, di cui 900 m3 impiegati per la vasca di prima pioggia, 5.000 m3 per la va-sca di laminazione; i restanti 3.000 m3 vengono in parte recapitati al canale di grond a che verranno trattenuti nel lago di laminazione denominato lago “C”, progettato

per il recapito degli scarichi della Roggia Serio e dell’Ospedale in oc-casione di eventi meteorici di fre-quenza cinquantennale.

In condizioni di ordinario funzio-namento, il livello dell’acqua del lago C, viene mantenuto ad un quota permanente (circa 1.0-1.2 m dal fondo) grazie alla continua alimentazione dalla Roggia Se-rio e da uno stramazzo regolabile posizionato a valle dell’incile. In occasione di eventi meteorici di

particolare criticità, un sistema costituito da sfi oratori superfi ciali disposti in uscita al lago consente di regolare la portata da destinare al Colatore di Dalcio, con l’obiet-tivo di limitare le portate immesse rispetto alla capacità idraulica.

Con il secondo intervento, i volu-mi d’acqua permanente del lago C possono essere ricambiate con acque derivate dalla Roggia Serio.

Seguono tutte le opere necessarie alla formazione del parco e per la sua fruizione da parte del pubblico, quali vialetti ciclopedonali, passe-relle di attraversamento del lago, modellazione del terreno con for-mazione di collinette verso la cir-convallazione Leuceriano, messa in opera di staccionate di protezione, recinzioni e pubblica illuminazione.

Di seguito, al fi ne di rendere esau-riente la presente trattazione, si riportano in breve i criteri proget-tuali di tali opere già realizzate nel primo intervento.

VASCA DI LAMINAZIONE A SERVIZIO DEL NUOVO OSPEDALE

Criteri progettuali

La vasca di laminazione e di pri-ma pioggia a servizio dell’ospedale è costituita dall’insieme di opere adatte ad immagazzinare i volumi d’acqua precipitati in occasione di eventi meteorici di particolare criticità. La vasca di laminazione viene attivata in conseguenza al riempimento della vasca di prima pioggia.

Le opere ed i manufatti che costi-tuiscono la vasca volano sono:

• vasca di prima pioggia per la se-gregazione delle acque derivan-ti dall’ospedale e la successiva reimmissione alla fognatura co-munale;

• vasca di accumulo, detta vasca di laminazione, di idonee dimen-sioni, atta allo stoccaggio tem-poraneo di parte del volume di defl usso determinato dalle pre-cipitazioni, dimensionato sulla

base di analisi idrologiche accu-rate;

• allestimento di stazioni di pom-paggio atte al rilancio delle ac-que di prima pioggia alla fogna-tura comunale;

• allestimento di stazioni di pom-paggio atte al rilancio dei vo-lumi idrici segregati durante l’evento meteorico al sistema ricettore;

• defi nizione di un sistema di nove idroeiettori per il lavaggio delle vasche di prima pioggia e delle vasche volano, al fi ne di evitare fenomeni putrescenti, che po-trebbero indurre deperimento progressivo e rapido alle strut-tura.

Il sistema di accumulo deve la pro-pria funzionalità alla capacità di invasare le acque meteoriche pre-cipitate senza determinare rigurgi-ti verso il sistema di drenaggio.

Accanto a considerazioni di carat-tere idrologico e idraulico, nel pro-getto delle vasche di prima pioggia e di laminazione è necessario tenere

presente le prescrizioni dettate dal-le normative vigenti, con particola-re riferimento alle diparticola-rettive adottate dalla Regione Lombardia per il Pia-no di Risanamento delle Acque; in esse vengono indicate le necessità di ridurre le portate massime scarica-te nei corsi d’acqua di pianura entro il valore di 20 l/s ha, e di destinare a trattamento le acque di prima piog-gia in ragione di 50 m3/ha.

Il bacino sotteso alla sezione di sfi oro della vasca volano a servizio dell’area destinata all’insediamen-to del nuovo ospedale risulta pari a 27,5 ha totali, di cui 16,78 ha im-permeabili. Viene dunque previsto l’allontanamento al recettore della portata limite Qlim di 336 l/s, che verrà destinata quindi al Colatore di Dalcio. Mentre verrà destinato un comparto di prima pioggia per le acque destinate al recapito fo-gnario e dunque alla depurazione.

Le dimensioni dei volumi di accu-mulo delle due vasche sono rias-sunti nella seguente tabella:

Volumi di progetto [m3]

Gestione del funzionamento della vasca volano

Prima fase

Il riempimento delle vasche di pri-ma e di seconda pioggia avviene in seguito all’apertura delle due paratoie che sono disposte all’in-gresso delle stesse. Per maggiore semplicità si è indicata con “PA1”

la paratoia della vasca di prima pioggia e con “PA2” la paratoia della vasca di laminazione.

Nella fase iniziale, quando non pio-ve, “PA1” è aperta, mentre “PA2”

è chiusa ed entrambe le vasche sono vuote.

In caso di pioggia, dal collettore principale dell’impianto affl uisce

l’acqua che si riversa nella vasca di prima pioggia, determinando-ne un innalzamento del livello.

Con livello crescente, la centrali-na elettrica manterrà bloccati sia gli eiettori presenti nella vasca di prima pioggia, sia le due pompe di svuotamento verso il collettore fo-gnario comunale. Quando la vasca di prima pioggia si sarà riempita e avrà raggiunto il livello di 4,80 mt, le paratoie si scambieranno di posizione: la paratoia “PA1” verrà chiusa e contemporaneamente la

“PA2” aperta. A questo punto la centralina avvierà il conteggio del timer interno (tarabile fi no a 48 ore), al termine del quale potranno attivarsi le due pompe di svuota-mento al collettore fognario.

Il decrescere del livello in vasca determinerà l’attivazione degli eiettori. Quando la vasca si sarà completamente svuotata si arreste-ranno gli eiettori e si verifi cherà lo scambio delle paratoie (la “PA1”

di alimentazione della vasca di pri-ma pioggia si aprirà e la “PA2” di

seconda pioggia si richiuderà).

Nel caso dovesse smettere di pio-vere prima che la vasca di prima pioggia si sia riempita, la centrali-na rileverà la staticità del livello ed attiverà il timer interno (con tem-po variabile da 0 a 48 ore) che de-terminerà la messa in servizio delle pompe e degli eiettori presenti in vasca, secondo i livelli di avvio ed arresto prestabiliti.

Seconda fase

Durante tale fase la vasca di prima pioggia è piena e la vasca di secon-da pioggia incomincia a riempirsi.

Anche in questo caso la centralina, rilevando un livello crescente, bloc-cherà il funzionamento delle pom-pe e degli eiettori presenti nella vasca di seconda pioggia.

Quando nella vasca sarà raggiunto il massimo livello si attiveranno le pompe di svuotamento al Colatore di Dalcio. Il decrescere del livello nella vasca di seconda pioggia de-terminerà la messa in marcia degli eiettori, che risultano suddivisi in

due gruppi. Si attiveranno inizial-mente gli eiettori posizionati a metà vasca (facenti parte del pri-mo gruppo),e, successivamente, ad un livello più basso, quelli sistemati vicini alle pompe (secondo gruppo).

Quando la vasca sarà completa-mente vuotata tutti gli eiettori si saranno arrestati.

Anche in questo caso, se dovesse smettere di piovere prima che la vasca di seconda pioggia si sia ri-empita completamente, la staticità del livello determinerà, tramite un timer interno alla centralina, l’atti-vazione delle pompe e degli eiettori per il completo svuotamento.

IL LAGO C

DI LAMINAZIONE

La portata in uscita dal lago B dopo la laminazione viene convo-gliata mediante un canale nel terzo bacino a cielo aperto, il lago di la-minazione C.

Il lago C è l’ultimo dei tre laghi di laminazione previsti all’inter-no dell’intero progetto inerente alle opere idrauliche di regolazio-ne delle portate provenienti dalla

Roggia Serio. La sua realizzazione permette sia di abbattere i colmi di piena delle portate di scarico della Città di Bergamo, sia di raccoglie-re i 3.000 m3 in eccedenza dalla vasca volano a servizio del nuovo ospedale. La sua collocazione viene prevista nella zona sud dell’ospe-dale compresa tra la circonvalla-zione Leuceriano (ad ovest) e Via Martin Luther King (ad est), in conformità con il P.R.G. del Co-mune di Bergamo, nonché con le direttive e le indicazioni contenute

nel Piano di ristrutturazione della rete fognaria predisposto dal Co-mune di Bergamo, e con i Criteri di formazione del Piano Regionale di Risanamento delle Acque.

Alla formazione del volume d’inva-so del lago C contribuiscono quin-di sia la portata proveniente dalla laminazione del lago B, pari a 1.4 m3/s, sia la portata generata dalla laminazione della vasca volano a servizio dell’ospedale prevista nel 1°

intervento, pari a 0,4 m3/s. L’effl us-so è invece gestito da un manufatto di sfi oro costituito da una paratoia e due sfi ori superfi ciali in grado di regolare la portata destinata al ri-cettore fi nale, il Colatore di Dalcio.

L’altimetria del lago è distinta per diversi livelli d’invaso raggiunti in base dell’entità delle portate en-tranti. Nello specifi co, sono previ-ste le quattro quote altimetriche per ciascun livello, che danno luogo a diversi volumi di invaso

Il volume di calcolo utilizzato dalla piena cinquantennale risulta comun-que pari a 7.530 m3.

In condizioni di tempo asciutto, nel lago C viene sempre garantito il vo-lume di invaso permanente, grazie all’alimentazione proveniente alla Roggia Serio, che in continuo ricam-bia le acque del lago C, che, grazie a due scarichi di superfi cie e la rego-lazione altimetrica dello stramazzo posizionato sul manufatto a valle dell’incile, garantiscono il costante livello del lago permanente e fanno defl uire la portata di ricambio pari a quella di ingresso. In occasione di eventi di precipitazione particolar-mente intensi, una volta raggiunto il livello di massimo invaso, entrano in azione gli sfi oratori di superfi cie di-sposti nella sezione di uscita del lago

C e dimensionati in modo da garantire che al Colatore di Dalcio venga invia-ta una porinvia-tainvia-ta massima di 0,5 m3/s.

In tal modo è stato possibile ricostru-ire l’idrogramma di piena in ingresso al lago “C”, ed è stato analizzato il processo di laminazione, integrando l’equazione di continuità alle differen-ze fi nite che ha consentito di defi nire i volumi di laminazione del lago C.

Impermeabilizzazioni del fondo

Per quanto riguarda l’impermeabi-lizzazione del lago è stato previsto il ricoprimento fi no al livello per-manente con un materasso di geo-composito bentonitico.

Canalizzazioni a servizio del lago C

Il lago è servito da un canale in ingresso, che raccoglie le portate provenienti sia dai laghi B e A (e quindi dalla vasca volano a servi-zio della città di Bergamo prevista nel secondo intervento), sia dalla vasca volano a servizio dell’ospe-dale, e da un canale in uscita che raccoglie la portata proveniente dal manufatto di sfi oro destinata al Colatore di Dalcio. Entrambi vengono realizzati in calcestruz-zo con sponde e fondo rivestiti in pietra ad opus incertum; inoltre le scarpate vengono ricoperte da geo-stuoia con rinverdimento di cotico erboso. FINO ALLA QUOTA CORRISPONDENTE

[m] [m. slmm] [m2] [m3]

Quota fondo lago -0,70 / -1,00 222,94 7.145

Quota livello permanente 0 223,64 7.960 3.363

Quota di max. invaso 1,80 225,44 12.433 17.950

Quota max. di sicurezza 2,00 225,64

MANUFATTO DI REGOLAZIONE DELLA PORTATA USCENTE

Al fi ne di regolare lo scarico della portata effl uente dal lago C e per garantire che la somma di tutte le portate in ingresso al Colatore di Dalcio possano transitare con un adeguato franco di sicurezza, il progetto esecutivo prevede che in uscita dal lago venga realizzato un manufatto costituito da una para-toia, in grado di regolare lo scarico di fondo e permettere lo

svuota-mento del lago, e da due sfi oratori superfi ciali che permettono di con-tenere la portata invasata nel lago fi no al raggiungimento del livello di massimo invaso: da questo punto in poi vengono attivati consenten-do al fl usso d’acqua di direzionarsi verso il Colatore di Dalcio tramite il canale di collegamento.

Il manufatto, realizzato in conglo-merato cementizio rivestito con scaglie lapidee, è collocato nel-la sezione di uscita dal nel-lago C, si eleva dal livello di fondo del lago fi no ad una quarantina di

centime-tri oltre il livello di sicurezza ed è sormontato da una passerella me-tallica di servizio per le operazioni di manovra necessarie alla rego-lazione della portata uscente. Le sponde del canale in cui è calato il manufatto vengono parzialmen-te rivestiparzialmen-te con maparzialmen-teriale lapideo e si raccordano gradatamente ai muri verticali dell’opera di sfi oro in modo da moderarne l’impatto.

La parte di scarpata non rivestita è composta da un riporto in terra a prevalente matrice argillosa che è stata inerbita tramite idrosemina.

8. IL PROGETTO DELLE SISTEMAZIONI IDRAULICHE 2° LOTTO

piena della Roggia Serio, e del relativo manufatto di sfi oro tra i due laghi e del manufatto di uscita dal lago B;

Opere accessorie quali il siste-ma di fi ltrazione e movimenta-zione dei laghi A e B, la

passe-rella pedonale per attraversa-mento del canale in uscita dal lago B;

Rimodellazione dell’area re-stante del secondo lotto per la creazione del parco usufruibile a scopo ricreativo;

Il secondo intervento per la for-mazione delle difese idrauliche e la formazione del parco hanno ri-guardato diverse opere così sinteti-camente individuabili:

Opere di regolazione per la deri-vazione dei sovraccarichi idrau-lici dalla Roggia Serio da inviare alla laminazione; e canale di de-rivazione dalla Roggia Serio alla vasca volano interrata;

• Realizzazione della vasca vola-no interrata per la laminazione delle portate di piena provenien-ti dalla Roggia Serio, dotata di una tubazione per lo scarico di fondo dalla vasca volano al Co-latore di Dalcio e di uno scarico di superfi cie dalla vasca volano interrata mediante un canale di collegamento al lago A e del manufatto di immissione;

• Realizzazione dei laghi di lami-nazione A e B, sistemi di accu-mulo a servizio degli eventi di

La modellazione tridimensionale

I lavori complessivi in fase di realizzazione

LO SCHEMA DELLE

OPERE IDRAULICHE

DEL 2° INTERVENTO

OPERA DI DERIVAZIONE DALLA ROGGIA SERIO

Il manufatto di derivazione già re-alizzato viene verifi cato e messo

in funzione tramite l’inserimento della paratoia di valle e la deter-minazione del petto di sfi oro ed il collegamento con il canale di

in funzione tramite l’inserimento della paratoia di valle e la deter-minazione del petto di sfi oro ed il collegamento con il canale di

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