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5.3 Il rapporto tra Ebit e risultati sportivi, rispetto al fatturato

5.3.1 Parte operativa

Nell’annata sportiva 2011/12 i risultati migliori sono stati individuati nel Chelsea, vincitore della Champions League, mentre a scendere troviamo Real Madrid e Milan. Il Leicester, pur essendo nella seconda serie inglese, raggiunge il quinto turno della coppa nazionale raggiungendo quindi un livello di prestazione sportiva migliore.

EBIT Risultato Fatturato

-51.632 38 195.352 4.755 43 267.509 -47.698 28 115.973 1.256 55 316.978 -115.821 26 302.355 55.617 27 397.025 -30.320 -10 26.465 43.914 44 513.971 Confronto EBIT/Risultati e fatturato - 2011/12

Real Madrid Manchester City Manchester United Leicester Juventus Milan Roma Chelsea

Il grafico a dispersione mette in correlazione, sull’asse x, il livello di EBIT raggiunto nell’esercizio 2011/12; sull’asse y il valore numerico dei risultati sportivi e contestualmente l’ampiezza della bolla mostra l’entità del fatturato di ogni squadra in relazione a quello delle altre società.

Ciò porta ad individuare, nell’anno 2011/12, quattro quadranti:

• In alto a destra troviamo il quadrante in cui sia le prestazioni sportive sia quelle economico- finanziarie legate all’EBIT hanno valore positivo;

• In alto a sinistra troviamo il quadrante in cui, a prestazioni sportive buone, è correlato invece un EBIT di segno negativo;

• In basso a destra troviamo il quadrante in cui società con risultati sportivi non soddisfacenti hanno tuttavia un EBIT di valore positivo;

• In basso a sinistra troviamo le società che presentano sia risultati economico-finanziari che sportivi negativi.

Nella stagione 2011/12 quindi troviamo quattro squadre nel quadrante totalmente positivo: Chelsea, Milan, Manchester United e Real Madrid. Il migliore risultato è quello del Chelsea in termini di prestazione sportiva, mentre il Real Madrid raggiunge notevoli livelli prestazionali per l’EBIT e per il fatturato.

Nel quadrante in alto a sinistra invece Roma e Juventus, a fronte di buoni risultati sportivi, presentano una situazione economico-finanziaria piuttosto deficitaria. Il Manchester City si trova all’estrema sinistra del grafico poiché l’EBIT è negativo per oltre 100 milioni di euro.

Il Leicester invece si trova nel quadrante in basso a sinistra, in quanto a prestazioni sportive mediocri affianca un EBIT negativo.

Nell’anno successivo invece soltanto il Real Madrid supera quota 50 punti sportivi e lo fa affiancando un ottimo risultato sull’EBIT e un record per quanto riguarda il fatturato. Soltanto il Manchester United insieme alla squadra spagnola mantiene un risultato economico finanziario positivo.

Rispetto al grafico dell’anno precedente, il Real Madrid e il Manchester United si muovono, sempre nel quadrante positivo, verso l’alto andando ad indicare un miglioramento delle prestazioni

EBIT Risultato Fatturato

-2.995 44 272.405 -4.400 36 246.680 -35.017 28 124.659 -59.343 36 298.381 -52.208 41 371.825 72.345 38 423.692 -31.209 -4 22.815 55.659 53 520.872 Manchester City Manchester United Leicester Real Madrid

Confronto EBIT/Risultati e fatturato - 2012/13 Juventus

Milan Roma

sportive. Se la Juventus si sposta verso destra, intraprendendo quindi un percorso di miglioramento a livello economico-finanziario, non si può dire lo stesso del Milan e del Chelsea, che invece si spostano, soprattutto la seconda, vertiginosamente verso sinistra a fronte di un netto peggioramento dell’EBIT.

Nell’anno 2013/2014 è sempre il Real Madrid ad ottenere il miglior punteggio sotto il punto di vista sportivo e per quanto riguarda il fatturato, mentre migliorano le situazioni di Chelsea e Juventus, che tornando in territorio positivo per quanto guarda l’EBIT.

Dando uno sguardo al grafico si nota come se Real Madrid e Manchester United rimangono saldamente nel quadrante in alto a destra, il Chelsea torna anch’esso nella parte positiva, mentre il Milan si sposta definitivamente verso sinistra andando a denotare forti problemi dal punto di vista

EBIT Risultato Fatturato 10.109 44 279.352 -54.681 31 214.187 -28.047 37 128.447 23.588 40 399.056 -22.054 38 434.544 84.735 26 540.442 -20.791 1 38.865 57.620 58 549.610 Manchester City Manchester United Leicester Real Madrid

Confronto EBIT/Risultati e fatturato - 2013/14 Juventus

Milan Roma

economico-finanziario. Il Manchester City invece tende ancora ad avvicinarsi al quadrante fortemente positivo, forte dei risultati sportivi ma soprattutto di un miglioramento progressivo dell’EBIT.

Da notare che il Leicester, promosso alla fine della stagione 2013/14 in Premier League, ottiene un risultato sportivo positivo dovuto appunto alla promozione e alla fase raggiunta nella coppa nazionale, non potendo partecipare per ovvi motivi alla Champions League.

La stagione 2014/15 segna definitivamente il passaggio del Manchester City nel quadrante di destra, segno di una decisa inversione di marcia dal punto di vista economico-finanziario, e della Juventus nella parte positiva del grafico. Infatti l’EBIT della società bianconera raggiunge dei valori soddisfacenti e quasi in linea con quelli delle altre squadre.

EBIT Risultato Fatturato 17.989 58 324.667 -85.040 21 209.129 -29.418 37 180.626 -31.983 32 441.787 22.189 31 495.595 44.487 27 555.493 39.474 11 146.805 63.765 41 577.662 Manchester City Manchester United Leicester Real Madrid

Confronto EBIT/Risultati e fatturato - 2014/15 Juventus

Milan Roma

Da notare come il Leicester, seppur da neopromosso in Premier League, raggiunge un livello di EBIT superiore sia a quello del Manchester City sia a quello della Juventus, e ciò è dovuto alla ripartizione dei diritti televisivi del campionato inglese, che godono di un maggior valore assoluto rispetto a quelli degli altri campionati e in misura relativa maggiore anche per le squadre di più bassa classifica. Il Chelsea torna in territorio negativo per quanto riguarda i risultati economico-finanziari, posizionandosi vicino alla Roma che permane nel quadrante sinistro con buoni risultati sportivi ma performance economico-finanziarie negative. Il Milan invece si sposta sempre più verso sinistra continuando sul percorso negativo intrapreso da quattro stagioni.

Nell’ultimo anno preso in esame invece si nota come graficamente oramai sei società sono stabili nel quadrante di destra. Nonostante i non ampissimi risultati sportivi, si nota come Real Madrid e

EBIT Risultato Fatturato 11.475 48 341.497 -58.153 32 220.212 11.547 36 219.429 -87.580 29 398.212 28.451 29 474.984 83.303 36 623.527 22.350 22 155.735 39.308 43 620.132 Manchester City Manchester United Leicester Real Madrid

Confronto EBIT/Risultati e fatturato - 2015/16 Juventus

Milan Roma

Manchester United ampliano notevolmente i propri fatturati, mentre il Chelsea sostituisce il Milan come squadra con il peggior EBIT.

Andando quindi ad analizzare lo spostamento complessivo delle squadre all’interno del grafico si possono individuare quattro principali percorsi.

• Percorso stabile, Real Madrid:

Figura 43: andamento dell'EBIT del Real Madrid

Il Real Madrid, dal 2011/12 al 2015/16, in sostanza mantiene sempre la stessa posizione sul grafico, con un EBIT che aumenta nell’arco di quattro anni per poi attestarsi, nell’ultimo anno, ad un livello simile a quello di partenza. Ciò che cambia è il fatturato, in costante aumento.

Il fatturato della squadra madrilena si presenta in costante aumento e stabile in sostanza nel corso dei cinque anni. Proprio il management della società ha riconosciuto, negli ultimi anni, un percorso virtuoso che ha portato la società ad autofinanziarsi e garantirsi la possibilità di avere ottimi ritorni sia dal punto di vista economico-finanziario che sportivo.

• Percorso migliorativo, Juventus e Manchester City:

Le due squadre infatti, nel corso dei cinque anni, hanno visto costantemente migliorare le proprie prestazioni economico finanziarie, nonostante prestazioni sportive non al massimo (tranne la Juventus in un determinato anno).

Come si vede in dettaglio dal grafico, entrambe le squadre nell’arco dei cinque anni sono riuscite sensibilmente la propria posizione economico-finanziaria. In particolare la Juventus ha intrapreso un percorso virtuoso che però ha una leggera flessione nell’ultimo esercizio considerato, il 2015/2016. Il Manchester City invece, pur partendo da una situazione decisamente più deficitaria rispetto a quella della squadra italiana, riesce nello stesso tempo a recuperare lo svantaggio e anzi nell’ultimo esercizio continua a migliorare.

I fatturati delle due squadre, seppur differenti già nel primo anno in esame, aumentano quasi proporzionalmente negli anni successivi, con una leggera flessione per il Manchester City.

Il miglioramento più importante del Manchester City a livello di EBIT rispetto a quello della Juventus, a parità di crescita del fatturato, mette in luce come non ci sia una correlazione diretta tra il risultato sportivo raggiunto e i livelli di EBIT e fatturato: a fare la differenza, nel percorso di risanamento e consolidamento della posizione economico-finanziaria e sportiva, entrano in gioco a questo punto non solo le mere variabili contabili, ma anche il know-how e le capacità gestionali del management, tali da mettere le due società, seppur con percorsi leggermente differenti, sulla buona strada per una gestione efficace ed efficiente della società sportiva.

• Percorso peggiorativo, Milan.

La squadra di Milano rappresenta il percorso fortemente negativo da poter intraprendere da una grande squadra, in quanto la società, piazzata nel primo anno nel quadrante alto a destra, si sposta progressivamente ai margini sinistri del grafico.

La società meneghina vede il proprio EBIT passare da un valore leggermente positivo nel 2011/12 a uno leggermente negativo l’anno successivo per poi profondare toccando nel 2014/15 un valore negativo per 85 milioni di euro.

Lo stesso si può dire, in proporzione minore, anche del fatturato che progressivamente cala dagli oltre 250 milioni di euro del 2011/12 per toccare i 200 nel 2014/15.

Il fatto che il fatturato sia calato in proporzione minore rispetto all’EBIT mette in evidenza il fatto che, nonostante i ricavi siano rimasti piuttosto alti, la società non è stata in grado di assicurare un

buon equilibrio economico-finanziario, principalmente con acquisti di giocatori ad alto prezzo e a costo/rendimento sbilanciato verso la prima voce.

Il fatturato quindi non può essere inteso come una leva in grado di muovere l’andamento finanziario di una squadra, che discerne da un’altra serie di fattori legati alla capacità del management di riuscire a costruire, magari con il tempo, una squadra che possa avere al contempo buoni risultati sportivi ma soprattutto un equilibrio dal punto di vista economico finanziario.

6 C

ONCLUSIONI

Le società sportive sono cambiate molto nel corso del tempo. Da essere delle semplici associazioni senza fine di lucro, nel corso della seconda parte del diciannovesimo secondo hanno assunto una conformazione sempre più assimilabile a quella di una normale società di capitali, sino a che le federazioni nazionali non hanno reso obbligatorio il passaggio definitivo alla società con finalità sportive.

Ciò è stato dovuto sostanzialmente al fatto che l’attività di quelle che erano le associazioni calcistiche diventava sempre più improntata, oltre che sull’aspetto sportivo, anche su quello economico, in conseguenza di un aumento sia del costo del trasferimento dei giocatori, sia ai loro stipendi e al progressivo maggiore interesse che i tifosi riponevano nei risultati delle stesse. L’aumento degli spettatori e l’avvento delle tecnologie radiotelevisive hanno definitivamente mutato il contesto in cui le società si muovevano, di fronte a sempre più capitali spostati progressivamente alle squadre per la trasmissione delle loro partite.

A fronte di una maggiore complessità societaria si sono sviluppate particolari forme di governance, tipiche delle società di capitali “normale”, che sono state adottate anche dalle società sportive. Le particolarità dei contratti tipici dei club hanno portato quindi a una disciplina specifica per trattare gli acquisti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e gli ammortamenti sopportati, sempre più economicamente importanti.

Il progressivo interessamento dei nuovi “magnati” al mondo del calcio ha avuto come conseguenza l’ingresso sempre più frequente nelle compagini societarie di soggetti più interessati al proprio prestigio legato alle prestazioni sportive dei club, rispetto agli equilibri economico-finanziari delle società. A partire dalla metà degli anni 2000 sono stati molti coloro che hanno acquistato le società, cominciando a spendere centinaia di milioni di euro l’anno per l’acquisto dei migliori giocatori per ottenere i risultati migliori possibili. Questo ha portato ad una sorta di movimento inflazionistico delle transazioni sportive, acuito soprattutto nell’ultimo periodo a fronte di acquisizioni di giocatori per oltre 200 milioni di euro.

Tuttavia non sempre i maggiori investimenti portano a migliori risultati sportivi.

Nel calcio moderno è sempre più importante la voce legata al fatturato, quindi ai ricavi commerciali, da fare e quelli legati ai diritti tv. Proprio quest’ultima voce è diventata un punto focale per le società

sportive che cercano sempre di poter “spuntare” migliori condizioni per investire ulteriormente sul mercato. Tuttavia i ricavi incidono sì sulla possibilità delle squadre di poter spendere di più per l’acquisto dei calciatori, ma non è una variabile determinante. Ne sono casi il Chelsea, che seppur di fronte ad un fatturato numericamente importante, non riesce a chiudere in attivo il proprio bilancio e anzi ogni anno deve sopportare perdite, ripianate costantemente dal proprio azionista di riferimento.

E’ divenuto importante se non essenziale intraprendere, non senza sacrifici e fatica, anche per le prestazioni sportive, un percorso virtuoso da parte del management e della proprietà, al fine di non far diventare una società sportiva una macchina che “sperpera” risorse ma anzi un modo per poter creare ricchezza e arrivare a autofinanziarsi perlomeno in parte.

Da questo punto di vista il Real Madrid, una delle squadre più vincenti al mondo, si era accorto anni fa della necessità di modificare la propria struttura economica, andando a rivedere quella che era la composizione dei debiti e del conto economico, andando ad intraprendere un percorso di ristrutturazione che l’ha portata ad essere non solo una squadra vincente sotto il profilo sportivo, ma anche con una struttura alle spalle talmente florida da potersi permettere, ogni anno, di acquistare i migliori giocatori del mondo anche a prezzi non concorrenziali.

Altrimenti, ci sono i casi di Juventus e Manchester City. Quest’ultimo, dopo essere stato acquistato dagli “arabi” e aver avuto un momento di massimo splendore a livello calcistico però non supportato da degli adeguati conti alle spalle, ha intrapreso un percorso di sana ristrutturazione economico- finanziaria e in pochi anni è arrivata ad autofinanziarsi e a poter competere nuovamente sul mercato, stavolta però con risorse proprie. La Juventus invece rappresenta un fiore all’occhiello per l’Italia, in quanto è riuscita, con sforzi e sacrifici sia economico-sportivi che finanziari, a diventare una solida società, sia per quanto riguarda i conti, molto positivi negli ultimi anni e in costante miglioramento, sia sul lato del campo, visto che da anni domina in Italia e si sta progressivamente affermando anche in Europa.

Altre società, come il Milan, invece hanno fortemente bisogno di rivedere tutta la struttura che sta alle spalle del campo, perché negli ultimi anni la situazione a livello economico-finanziario è diventata decisamente insostenibile. Tuttavia i nuovi proprietari, che hanno acquisito il club da Silvio Berlusconi, hanno investito molto sul mercato e soltanto notevoli risultati sportivi potrebbero dare al club la copertura totale delle spese sostenute.

Ovviamente non è solo la struttura economico-societaria a contare, ma tutto passa anche dal campo. Assicurarsi i migliori calciatori del mondo non vuol dire per forza vincere e avere un conseguente ritorno economico, ma sicuramente vincere e anzi affermarsi per più anni ai vertici nazionali ed europei può permettere alle società di rafforzarsi fortemente. Tuttavia non può essere trovata correlazione diretta tra investimenti e risultati sportivi: ne sono espressione alcune delle società analizzate, ed altre che per alcuni anni hanno vissuto ingenti iniezioni di capitali per poi non raggiungere gli obiettivi prefissati, e spesso anche direttamente scomparire nelle categorie dilettantistiche.

In più quello che assume sempre più importanza nelle società di calcio è il capitale umano. Se nella società ci sono persone che riescono a bilanciare la parte economica e finanziaria con quella sportiva, probabilmente e nel corso gli anni la società può avviare una sorta di circuito virtuoso con il quale riuscire a migliorare e vincere sul campo, e migliorare e vincere anche nei bilanci.

7 B

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