siderava,come ancor fannoimediciche siespe-liincntano nell'arte loro sopra la pelle de'poveri uominidicontado, esercitarsi ne'suoi studj della pittura,dovelecosenon sonocosì minutamen-teconsiderate,perqualchetempoaccettò tutte F opere cheglivennono perlemani;ondefuor dellaporta aS.Frianodipinse alpontea Scandic-cìun tabernacolonellamanierache ancoroggisi vede,ed aCerbaiasottounportico dipinse inuna facciata, incompagnia d'unanostraDonna, mol-tisanti assaiacconciamente. Essendoglipoi dalla famiglia dc'Martini fatta allogazioned'una cap-pella in S.MarcodiFirenze,fece nelle facciate a frescomoltestoriedellaMadonna,e nella tavo-laessaVergineinmezzoa luolti santi, e nella me-desimachiesasopra la cappella diS.Giovanni Evangelistadella famigliade'Landidipinse a fre-scoun AgnoloRaffaello eTobia-EpoiVanno i4'BperRicciardodiM. NiccolòSpinellifece nella facciata delconventodi S.Croceinsulla piazzainunastoriagrandeafrescounS. Tom-maso checerca la piaga aGesùCristo,ed appres-soedintornoa luì tuttiglialtriApostoliche reverentiedinginocchiimistannoaveder cotalca-so.Edappressoalladetta storia fecesimilmente a frescounS.Cristofuno altobracciadodicie mezzo cheècosa rara,perchéinsino allora,ec-cettoilS. Cri:tofano diBuffalmacco,nonera sta-tavedutalamaggiorfigura,nè percosagrande (sebbenenonè dibuona maniera) lapiò.ragio-nevoleepiùproporzionataimmaginediquella in tutte le sue parti; senzachel'una e l'altra di questepitturefuronolavoratecontanta pratica, che ancora chesianóstate all'aria molti anni,e per-cosse dallepioggee dallatempesta peresser
voi-VITADILORENZODI EICCI 281 te atramontana,nonhanno mai perdutala vi-vezzadei colori,nèsonorimaseinalcunaparte offese.Fece ancora dentrolaportacheè in mez-zodiqueste figure,chiamatalaportadel mar-tello,ilmedesimo Lorenzoa richiestadel detto Ricciardoe delguardianodelconvento un Cro-cifìssocon moltefigure, e nelle facciate intorno laconfermazionedellaregola dì S.Francesco fattadaPapa Onorio» ed appressoilmartirio di alcuniIViitidiquellordinecheandaronoa pre-dicare laFedeIraiSaracini.Negli archi e nelle volte fece alcunire diFranciafratiedivotidi S.Francesco,e gli ritrasse dinaturale,e così moltiuominidotti di quell'ordine e segnalatiper dignità,cioè vescovi, cardinali,epapi;in frai qualisonoritratti di naturale induetondi delle voltePapaNiccolaIVeAlessandroV.Alle quali tutte figure,ancorchéfacesseLorenzogli abitihigi, glivariònondimeno perlabuona pra-ticacheegliavevanel lavorare, dimaniera che tuttisono fra loro differenti,alcunipendonoin rossigno, altri in azzurriccio, altrisonoscuri,ed altripiù chiari,ed insomma sonotutti varj e de-gni diconsiderazione: e quellocheèpiù,sidice chefecequestaopera contantafacilitàe pre-stezza,chefacendolounavoltachiamareil guar-dianocheglifaceva le spese a desinare,quando appunto avevafatto l'intonacoperunafigurae cominciatala, egli rispose:Fatele scodelle,cheio faccioquestafigura evengo.Ondeagran ragio-nesidicecheLorenzo ebbetanta velocità nelle mani,tanta praticane'colori, e fu tanto risoluto, chepiùnonfu niun'aìtrogiammai.Èdimano dicostuiiltabernacolo intrescoche in sulcanto dellemonachediFoligno, e laMadonna ed
alcu-atfci PART EPRIMA ni santiche sonosopra la porta dellachiesadi quelmoiiasterio, fraiquali èunS.Francesco chesposa lapovertà Dipinse anconellachiesa di Caraaldoli diFirenze perlacompagniade'Martiri alcunestoriedel martiriod'alcunisanti,e osella chiesaduecappelleche mettonoinmezzola cap-pellamaggiorali perchèquestepitturepiacque-ro assai a tutta la città uni versai in ente, gli fu,do-po chel'ebbe finite,dataadipignerenel Carmi-ne dalla famiglia de'Salvestrini,laqualeèoggi quasispenta,non essendonech'iosappia altri cheunIratedegliAngelidiFirenze chiamatofra Nemesiobuonoecostumatoreligioso,una fac-ciatadellachiesa delCarmine;doveeglifecei martiri,quandoessendocondannatiallamorte ,
sonospogliatinudie fatticamminarescalzisopra triboliseminati dai ministri de' tiranni,mentre ambivanoa esser posti incroce,siccomepiùinalto siveggionoesserposti invarie e stravaganti atti-tudini.Inquesta opera Ja qualefu lamaggiore che fusse stata fatta insinoallora,sivedefatto,secondo ilsaperedique'tempi,ognicosacon moltapratica edisegno,essendotuttapiena di quegli affetti ,
che(adiversamentefar lanaturaacoloroche conviolenzasonofattimorire.Ondeiononmi maravigliosemolti valentiuominisisonosaputi servird'alcune cose,cheinquesta pitturasi veg-giono.Fece dopo questenellamedesimachiesa moltealtrefigure,eparticolarmentenel tra-mezzo duecappelle.Ene'medesimitempiil ta-bernacolodelcantoallaCuculia, e quellocheè nellaviade"Martelli nella faccia delle case,e sopralaportadelmartello diSantoSpirito in frescounS.Agostinocheporgea'suoifrati la regola. In S.Trinita dipinse w fresco la vita di S.
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VITADtLORENZODi EICCI aSS Gio.-Gualbertonellacappella di Ner-iCompagni.
EnellacappellamaggiorediS.Lucianellavia de' Bardialcunestorieinfrescodellavita di
?nella santaperNiccolòdalizzano,chevi fu dS^
niritratto di naturaleinsiemeconalcuni altri cittadini.ilqualeNiccolò colparereemodellodi Lorenzomuròvicino adettachiesailsuo palaz-zo,edilmagnificoprincipioperuna Sapien-za,ovvero Studiofrailconventode'Servie quel-lo diS.Marco,cioèdove sonooggiilionì.La quale opera veramentelodevolistàma, e piutto-stodamagnanimoprincipe,cheda privato cit-tadino,non ebbeilsuofine;perchèidanari,che
"*ingrandissimasommaNiccolò lasciò in sul mon-te diFirenze perla fabbricaeperl'entrata di quello Studio,furonoinalcuneguerreoaltri bisognidella cittaconsumatidai Fiorentini.E sebbenenonpotràmailafortunaoscurarela memoriae lagrandezzadell'animodiNiccolò da Uzzano, nonèperòche1'universale dalnon si esserefinitaquestaoperanonricevadanno grandissimo.Laondechidisidera giovare in si-milimodialmondoe lasciare di seonorata me-moria,facciadasementrehavita, enonsifidi della Vede de' posteri e' degli eredi,perchèrade voltesivedeavereavutoeffettointeramente cosachesisialasciata,perchèsi facciadaisuc-cessori.MatornandoaLorenzo,egli dipinse, ol-trequellochesiè detto, in sulponteRubaconte a frescoinuntabernacolounanostraDonnae certi santiche furonoragionevoli.Nè molto do-po,essendoserMichelediFruosinospedalingo diS.MariaNuovadiFirenze,ilqualespedale ebbeprincipiodaFolcoPortinari cittadino fio-rentino, egli deliberò,siccome eranocresciute In