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Parte seconda: catalogo della documentazione archeologica

Premessa

Il presente catalogo offre una schedatura e una descrizione dettagliata di tutti i materiali iscritti provenienti dal Fayyum e contestualizzabili cronologicamente durante il Nuovo Regno. L‟idea di escludere la documentazione anepigrafe, salvo rare eccezioni, deriva dalla scelta di dare priorità, in questa sede, ai materiali databili in modo preciso al fine di ottenere un‟analisi, il più possibile puntuale, sia dei contesti archeologici sia, in un secondo momento, delle dinamiche storiche della regione.

Si consideri, inoltre, che nella precedente sezione si è cercato di mettere in risalto e di analizzare le diverse classi di materiali, con particolare attenzione a quelle ceramiche: un vaglio preliminare di tutti i documenti, soprattutto quelli privi di iscrizioni, è quindi già stato compiuto.

Il catalogo è suddiviso in nove sezioni, le prime sette corrispondono alle uniche aree archeologiche fayyumiche che hanno restituito documentazione afferente al Nuovo Regno: Gurob, el-Lahun, Haraga, Hawara, Shedet, Medinet Madi e Tebtynis. L‟ottava sezione è dedicata ai documenti fayyumici di cui non si conosce il luogo esatto di rinvenimento, mentre la nona analizza solo ed esclusivamente la documentazione papiracea.

Poiché Gurob ha restituito un numero di documenti sensibilmente maggiore rispetto a tutti gli altri sei insediamenti, si è deciso di effettuare una divisione tematica delle testimonianze a cui corrispondono diverse “sotto-sezioni”. Gli altri siti, al contrario, hanno fornito una documentazione così scarsa da non consentire un vaglio analogo.

A ciascun documento è stata assegnata una sigla alfanumerica, composta dalla lettera iniziale del nome dell‟area archeologica di provenienza e dal numero progressivo di elenco, da me deciso. Nel caso delle testimonianze di natura erratica, la lettera scelta è la “F”, corrispondente all‟iniziale del nome dell‟intero territorio: Fayyum.

In alcuni casi (doc. G. 12, G. 23, F. 14 e doc. 18-27), nel campo “bibliografia”, si noterà la dicitura “inedito”. Si tratta infatti degli unici materiali presi in esame in questo studio non pubblicati in precedenza da nessuno studioso. In particolare il doc. F. 14, tutt‟ora conservato nell‟area archeologica di Karanis, è stato da me visionato in maniera autoptica, durante una visita nel sito e, a mia conoscenza, non è mai stato analizzato precedentemente da alcuno. Nel caso dei documenti G. 12 e G. 23, si tratta di due stele conservate presso il Museo di Manchester e, con ogni probabilità, rinvenuti nel corso delle campagne di scavo di Loat. L‟egittologo, tuttavia, non compie alcun accenno alle due stele che, pur conservate nella collezione egizia inglese, non sono mai state analizzate da nessuno, prima di questo momento. Come nel caso del doc. F. 14, anche le due stele sono state da me visionate, in maniera autoptica, durante la visita della collezione. Per quanto riguarda i papiri inediti (doc. 18-27), frutto degli scavi di Petrie e conservati al Petrie Museum di Londra, questi documenti fanno parte della collezione inglese ma non sono mai stati precedentemente pubblicati.

In ultima analisi, il fine di questa parte del lavoro è di offrire uno strumento valido e completo per l‟analisi, il più possibile “diretta”, di tutte le testimonianze archeologiche regionali del Bronzo Tardo.

151

Gurob

Stele provenienti dal tempio in mattoni crudi dedicato al culto di Thutmosi III divinizzato

Stele (G. 1)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: stele votiva raffigurante un fedele, in cattivo stato di conservazione e rappresentato nel tipico gesto di adorazione, di fronte al dio Seth, seduto in trono. Tra il dedicante e il dio è presente una tradizionale tavola d‟offerta.

Iscrizioni: la stele presenta la dedica e la titolatura dell‟offerente, Iy: “soprintendente degli appartamenti del re” e il nome del dio Seth, accompagnato dall‟epiteto canonico di “dio grande”.

Datazione: XIX dinastia.

Note: si tratta dell‟unica attestazione certa di un culto dedicato a Seth nel Fayyum. Bibliografia: Loat 1904, p. 7, pl. XV.1.

Stele (G. 2)

Luogo attuale di collocazione: Musées Royaux du Cinquantenaire, Bruxelles. Numero di inventario: E 5014.

Dimensioni: Altezza: 34 cm. Larghezza: 29 cm. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele, articolata in un unico registro decorativo, mostra il dedicante Ramss-m-

pr-Ra

nel gesto tipico di adorazione verso il sovrano divinizzato Thutmosi III. Se il fedele è rappresentato stante di fronte ad una tavola d‟offerta riccamente imbandita, il re è seduto in trono e stringe nelle mani lo scettro HqA e l‟anx.

Iscrizioni: dipinta in nero, l‟iscrizione corona tutta la centina della stele: “Dando lode al tuo

kA, Mn-xpr-Ra, figlio di Amon, possa egli dare vita, prosperità e salute, prestigio, lode e amore

al kA del ciambellano del re delle due terre, Ramss-m-pr-Ra.”

Possiamo inoltre leggere l‟iscrizione relativa al sovrano: ”Il Signore delle Due Terre, il Signore dei diademi, Thutmosi possa egli vivere come Ra, per sempre”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, p 7, pl. XV. 2; Berlandini-Grenier 1974 pp. 1-19; Schulman 1976 pp. 117-130.

Stele (G. 3)

Luogo attuale di collocazione: Museo di Manchester. Numero di inventario: 2688.

Dimensioni: Altezza: 23,4 cm. Larghezza: 15,4 cm.

152 Materiale: calcare.

Descrizione: la stele, a registro unico, mostra una scena d‟adorazione da parte del dedicante

PASdw, raffigurato stante, nei confronti del sovrano Thutmosi III, anch‟egli rappresentato in

piedi

mentre stringe nelle mani l‟ anx e un lungo scettro. Un disco solare affiancato da due urei corona la figura del re.

Iscrizioni: le iscrizioni si concentrano pricipalmente nella centina della stele e, in parte, nel registro decorativo: “Il Signore delle due Terre, Mn-xpr-Ra , Signore dei diademi, Thutmosi, gli sia concessa vita come a Ra. Possa egli avere vita, forza e salute per il kA di Arut-ka. Preghiere offerte al kA del Signore delle due Terre, Mn-xpr-Ra …. PASdw”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, p. 7, pl. XV. 3.

Stele (G. 4)

Luogo attuale di collocazione: Museo di Manchester. Numero di inventario: 2694.

Dimensioni: Altezza: 49 cm. Larghezza: 33,5. Materiale: calcare.

Descrizione: stele a registro unico raffigurante un uomo e una donna rappresentati stanti, entrambi stringono nelle mani un fiore di loto, sono di fronte ad una ricca tavola d‟offerta e adorano Osiri. Una piccola mummia di dimensioni decisamente inferiori rispetto al dio è collocata dietro di lui. La centina della stele non è ricurva ma coronata da una sommità a punta all‟interno della quale è raffigurato uno sciacallo accucciato, con ogni verosimiglianza Anubi, e un disco solare.

Iscrizioni: cinque colonne di geroglifici corrono nella centina della stele. La prima colonna identifica Osiri, le altre quattro sono formule d‟offerta e identificano i dedicanti. Si riesce a distinguere il nome di uno dei due: “Nar” e il termine “giustificato”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, p 7, pl. XV .4.

Stele (G. 5)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: stele rituale di cui si conserva solo la parte superiore destra, raffigurante Thutmosi III, seduto in trono all‟interno del suo padiglione. Il sovrano regge nella mano destra un sistro. Un fregio di urei corona la parte superiore della stele.

Iscrizioni: la parte conservata della stele non presenta alcuna iscrizione. Datazione: XIX dinastia.

153 Stele (G. 6)

Luogo attuale di collocazione: Museo di Manchester. Numero di inventario: 2689.

Dimensioni: Altezza: 19,6 cm. Larghezza: 17,5 cm. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele, in cattivo stato di conservazione, raffigura tre devoti, un uomo, una donna e un bambino mentre adorano il re Thutmosi III. Le figure sono colorate di rosso, la corona del sovrano è blu, gli abiti dell‟uomo sono bianchi con linee rosse. I capelli della donna sono neri, sul capo del bambino è presente una coroncina di fiori.

Iscrizioni: le iscrizioni, tutte incise nella centina della stele, riguardano solo il re Thutmosi III: “Il buon dio, il Signore delle Due Terre, Mn-xpr-Ra, possa essergli concessa vita come a Ra”. Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, p. 7, pl. XVI.1.

Stele (G. 7)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele rituale raffigura due devoti, stanti, davanti ad una ricca tavola di offerte, rappresentati mentre adorano il sovrano Thutmosi III, in posizione eretta e sovrastato da un disco solare adornato da due segni anx.

Iscrizioni: di incerta lettura, l‟iscrizione, leggibile nella centina, sembra recitare la seguente formula: “eseguito dall‟intendente di sua maestà, PAy e per la signora della casa ¡nt-tAwy, detentrice della qualità di imAa x.”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, pp. 7-8 , pl. XVI . 2.

Stele (G. 8)

Luogo attuale di collocazione: Museo del Cairo. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele rituale, articolata in un unico registro decorativo, raffigura un devoto, davanti ad una tavola di offerta, rappresentato mentre porge offerte al re Thutmosi III, stante. L‟iconografia del sovrano ricorre identica a quella delle altre stele: corto gonnellino, scettro

HqA e corona azzurra.

Iscrizioni: l‟iscrizione è incisa nella centina e recita “dare preghiere al Signore delle Due Terre, baciare il suolo per il figlio di Amon affinché egli dia una bella durata di vita nel vedere la sua bellezza per l‟intendente dell‟harem, ¥n-Arwy”. Sono inoltre presenti i consueti titoli che accompagnano il sovrano: “il buon dio, Mn-xpr-Ra, il signore delle apparizioni, Thutmosi, possa egli avere vita”.

154 Bibliografia: Loat 1904, p. 8, pl. XVI.3, pl. XVIII. 1.

Stele (G. 9)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele rituale raffigura una processione di due uomini e due donne, di fronte ad una tavola di offerte. La stele è in cattivo stato di conservazione e rimane solamente il registro inferiore. La parte superiore è completamente perduta ma rimane visibile una sottile striscia di decorazione che lascia presupporre come il programma decorativo della stele dovesse essere articolato in almeno due registri.

Iscrizioni: le iscrizioni sono parzialmente perdute e di difficile lettura, si tratta con assoluta certezza di espressioni rituali d‟offerta dirette al sovrano, è infatti ben leggibile la formula Htp

di nsw seguita dal cartiglio di Thutmosi III. Sono inoltre indicati i nomi dei quattro dedicanti:

“Offerta reale a Mn-xpr-Ra, possa egli donare vita, forza, salute, la felicità del cuore…ogni giorno, per il kA dello scriba del Signore delle Due Terre Ms-swy”. Si può inoltre leggere la seguente iscrizione: “lo scriba del Signore delle Due Terre, ¡y”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, pl. XVI. 4.

Stele (G. 10)

Luogo attuale di collocazione: Museo del Cairo. Numero di inventario: JE 36841.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele, non in buon stato di conservazione, si articola in due registri. Quello superiore mostra il sovrano, Thutmosi III, mentre compie libagioni di fronte al dio Heryshef, seguito dal dio Ptah, collocato all‟interno di una sorta di padiglione. Il registro inferiore, invece, mostra un fedele (il dedicante della stele) mentre venera un altro dio, Sobek, sempre seguito da Ptah.

Iscrizioni: l‟iscrizione corre ai piedi del registro inferiore: “Possa il suo nome essere ricco di fama, disegnatore idnw e scriba deputato Nb-nTrw”, mentre le altre iscrizioni sono semplicemente esplicative delle identità degli altri protagonisti di questa raffigurazione rituale.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Loat 1904, p. 8, pl. XVI. 5.

Stele (G. 11)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

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Descrizione: l‟unico registro decorativo della stele raffigura il dedicante, in piedi, nella mano sinistra un mazzo di fiori di loto, mentre adora il sovrano Thutmosi III, seduto in trono. Una piccola tavola d‟offerta è collocata tra il re-dio e il fedele.

Iscrizioni: le iscrizioni, incise nella centina della stele, sono ben conservate, è leggibile il nome del sovrano e le consuete formule a lui dedicate: “Il buon dio, il Signore delle Due Terre, , Mn-xpr-Ra, possa essergli concessa vita come Ra. Possa egli avere ogni protezione e vita come Ra”. È leggibile anche il nome del dedicante Wsr-MAat-Ra-m-Hb: “Adorazione al tuo

kA, Mn-xpr-Ra, dio grande, possa egli donare vita, forza, salute, al kA del superiore delle

guardie, l‟intendente all‟harem di Mr wr, Wsr-MAat-Ra-m-Hb, giustificato, possa avere vita, colui che possiede la qualità di di imAa x.”

Datazione : XIX dinastia.

Bibliografia : Loat 1904, pl. XVII.3 ; Kemp 1978, pp. 122-133.

Stele (G. 12)

Luogo attuale di collocazione: Museo di Manchester. Numero di inventario: 2691.

Dimensioni: Altezza: 15,2 cm. Larghezza: 24,5 cm. Materiale: calcare.

Descrizione: frammento della parte superiore di stele. Rimane conservato il busto e il volto del sovrano Thutmosi III e parte della tavola d‟offerta collocata di fronte a lui. Il sovrano mantiene

l‟iconografia tipica delle altre rappresentazioni (in particolare continua ad indossare la corona azzurra) e stringe nelle mani lo scettro HqA e un lungo bastone.

Iscrizioni: l‟unica linea di iscrizioni è facilmente leggibile: “Il bel dio Signore delle Due Terre, Mn-xpr-Ra, Thutmosi, possa egli vivere in eterno.”

Datazione: XIX dinastia. Bibliografia: inedita.

Stele provenienti da contesti funerari

Stele (G. 13)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: frammento dell‟angolo superiore destro di una stele. La decorazione superstite conserva il volto e parte del busto di un personaggio maschile rappresentato mentre solleva le braccia nel canonico gesto di adorazione. Una figura di dimensioni inferiori (con ogni verosimiglianza maschile anch‟essa) segue il primo personaggio. Molto probabilmente anche il secondo protagonista doveva assumere un atteggiamento di venerazione. È completamente perduta l‟immagine della divinità che doveva essere presente. Poiché le iscrizioni citano Heryshef si può ipotizzare che fosse lui il protagonista della rappresentazione.

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Iscrizione: l‟iscrizione è incompleta e di significato non chiaro. Si può decifrare il nome del dedicante, Mn-xpr, e alcune delle sue cariche istituzionali, tra cui quella di scriba e quella di governatore della città di Mr wr, viene inoltre citato il dio di Heracleopolis, Heryshef.

Datazione: XIX dinastia.

Note: la stele è stata rinvenuta in ambito funerario, all‟interno della tomba 37. Bibliografia: Brunton – Engelbach. 1927, p. 11, pl. L. 1.

Stele (G. 14)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: stele funeraria, solo parzialmente conservata, è caratterizzata dalla presenza di tre personaggi femminili, molto probabilmente rappresentati mentre compiono una sorta di processione.

Iscrizioni: l‟iscrizione, molto rovinata, conserva solo i nomi delle tre donne §a, §a-wr(t)-m-Hb e §a-wr(t)-….-Htp.

Datazione: inizio della XIX dinastia.

Note: la stele è stata rinvenuta in ambito funerario, all‟interno della tomba 6 indagata da Brunton e Engelbach nel 1920.

Bibliografia: Brunton– Engelbach 1927, p. 9, pl. L. 3.

Stele (G. 15)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

Dimensioni: ignote. Materiale: calcare.

Descrizione: stele conservata integralmente e articolata in due registri. Quello superiore mostra un personaggio femminile in atto di adorazione di fronte ad Osiri. La donna regge in una mano un sistro e solleva l‟altra nel tipico gesto di venerazione. Il dio è rappresento seduto in trono e secondo l‟iconografia canonica. Il registro inferiore mostra lo stesso personaggio femminile mentre compie una libagione su una piccola tavola d‟offerta di fronte a due personaggi maschili inginocchiati.

La sommità della stele non è arrotondata ma presenta una sorta di copertura triangolare al centro della quale è raffigurato uno sciacallo accucciato.

Iscrizioni: si possono identificare con certezza due linee d‟iscrizione geroglifica, fungono da legenda dei personaggi: “Osiri signore dell‟eternità” e “La signora della casa Nbt-Nn-Nsw” Datazione: XIX dinastia.

Note: la stele è stata rinvenuta in ambito funerario, all‟interno della tomba 473. Bibliografia: Brunton– Engelbach 1927, p. 15, pl. L . 11.

Stele (G. 16)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto.

157 Dimensioni: ignote.

Materiale: calcare.

Descrizione: frammento di stele mutilo e in cattivo stato di conservazione. Si può notare la raffigurazione del re Thutmosi III (praticamente integro salvo una piccola parte della corona, perduta) e poche iscrizioni conservate. Il monarca è raffigurato in ginocchio mentre solleva, in atto di offerta, due piccoli vasetti nw. Il capo è cinto dalla corona Atf.

Iscrizioni: le iscrizioni, parzialmente conservate, sono formule rituali per il sovrano. Datazione: XVIII dinastia.

Note: la stele è stata rinvenuta all‟interno della tomba 473. Bibliografia: Brunton – Engelbach 1927, p. 15, pl. XLIX. 4.

Stele (G. 17)

Luogo attuale di collocazione: Museo del Cairo. Numero di inventario: JE 28767.

Dimensioni: Altezza: 47 cm. Larghezza: 30 cm. Materiale: calcare.

Descrizione: la stele, rinvenuta integra, presenta due registri. Quello superiore raffigura il dedicante mentre adora Ra-Harakhty, seduto in trono, con corpo umano e testa di falco. Dietro il dio è raffigurata un‟altra divinità: Ptah, in trono, all‟interno del suo padiglione. Nel registro inferiore, è ancora una volta raffigurato il dedicante, seguito da un personaggio femminile “la cantrice di Amon”. Entrambi stanno porgendo fiori al dio Onuri-Shu e alla dea

Mhyt , a testa di leonessa e coronata dall‟ureo.

Iscrizioni: nelle iscrizioni è leggibile il nome del dedicante, Wsr-mAat-Ra-m-Hb che viene definito come “capo delle guardie”. Il testo presenta un‟invocazione al kA di Ra-Harakhty e di Ptah, seguiti da epiteti tradizionali. Sono inoltre presenti due formule d‟offerta alle medesime divinità.

Datazione: XVIII-XIX dinastia. Bibliografia: Petrie 1890, pl. XXII. 5

Stele (G. 18)

Luogo attuale di collocazione: ignoto. Numero di inventario: ignoto

Dimensioni: ignote Materiale: calcare.

Descrizione: la stele presenta due registri decorativi. Quello superiore mostra il dedicante, nel tipico atto di venerazione, con le braccia sollevate alla presenza di Amon-Ra e Mut, quello inferiore, invece, tre devoti inginocchiati di fronte ad una tavola d‟offerte.

Iscrizioni: è possibile leggere il nome del dedicante, Nb-Imn, e il suo titolo “soprintendente delle fanciulle del signore delle Due Terre”. Entrambi gli dei sono accompagnati da epiteti: Amon-Ra è detto “ Toro di sua madre” e Mut è definita “la grande, signora del cielo”

Nel registro inferiore è possibile leggere i nomi dei tre personaggi raffigurati: MHyt-xati ,

B3kt-Mwt e P3nImn. L‟ultimo nome è accompagnato inoltre dal titolo “ispettore”.

158 Bibliografia: Petrie 1890, pl. XXII . 6.

Stele provenienti dal palazzo-harem

Stele (G. 19)

Luogo attuale di collocazione: Petrie Museum, Londra. Numero di inventario: UC 14386.

Dimensioni: Altezza: 18 cm. Larghezza: 14 cm. Materiale: calcare.

Descrizione: piccola stele articolata in un unico registro decorativo. Sono rappresentati due personaggi: il sovrano divinizzato Thutmosi III e il dedicante Ra-ms-m-pr-Imn. Raffigurati in proporzioni gerarchiche, il re assume una postura stante e regge nella mano un lungo scettro, il dedicante solleva le braccia nel tipico gesto di adorazione. Sono entrambi vestiti del corto gonnellino e il monarca mantiene l‟iconografia delle altre stele di culto a lui dedicate: porta infatti sul capo la corona azzurra. Una piccola tavola d‟offerta divide i due protagonisti della raffigurazione.

Iscrizioni: la stele presenta, come uniche incisioni, i nomi e i titoli dei due personaggi raffigurati.

“Il buon dio, signore delle due terre Thutmosi (III)” e “lo scriba reale della casa di Ra, Ra-ms-

m-pr-Imn”.

Datazione: XIX dinastia.

Bibliografia: Petrie 1891 XXIV. 11; Thomas 1981, 84 n. 721, pl. 39.

Stele (G. 20)

Luogo attuale di collocazione: Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Berlino. Numero di inventario: 17812.

Dimensioni: Altezza: 7,5 cm. Materiale: legno.

Descrizione: la stele votiva, decorata e iscritta su entrambi i lati, è articolata sul recto in un registro unico e mostra il sovrano Amenhotep III abbracciato alla grande sposa reale Tye. Il retro presenta quattro linee verticali di iscrizioni che occupano l‟intero spazio disponibile. La parte superiore della stele presenta due fori orizzontali simmetrici.

Iscrizioni: il testo recita una formula d‟offerta Htp di nsw a “Osiri, dio grande, signore della terra sacra affinché conceda a sua volta un‟offerta di vino, latte e tutto ciò che c‟è di buono al

kA del sovrano Amenhotep III il re Nb-mAat-Ra, figlio di Ra, signore di Tebe, giustificato”.

L‟intera dedica è compiuta dalla “grande sposa regale, che lui ama, la Signora delle Due Terre, Tye colei che ha fatto il monumento per il fratello che lei ama”.

Datazione: XVIII dinastia, tra il regno di Amenhotep III e quello di Amenhotep IV.

Bibliografia: Borchardt 1911, pp. 19-20, abb. 26; Berlin 1924, 393; Giles 1970, 47-48; Davies 1992, 53 n. 616.

Stele (G. 21)

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