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Peso vs Aderenza (p<0.05)

PARTECIPANTI ISTRUZIONE LAUREA O PIÙ (10)

RISULTATI RELATIVI ALL’ANAGRAFICA SESSO FEMMINE MASCHI 1 9 10% 90% ETÀ < 65 ANNI > 65 ANNI 5 5 50% 50% BMI

SOTTOPESO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESI

0 4 3 3

0% 40% 30% 30%

LAVORO

CASALINGHE OCCUPATI PENSIONATI DISOCCUPATI

0 4 6 0

0% 40% 60% 0%

INSORGENZA DIABETE

6 MESI 1 ANNO 2 ANNI > 2 ANNI

0 0 0 10 0% 0% 0% 100% FAMILIARITÀ SÌ NO 5 5 50% 50%

106 RISULTATI RELATIVI ALLA PATOLOGIA

MISURANO LA GLICEMIA SÌ NO A VOLTE 7 0 3 70% 0% 30% EMOGLOBINA GLICATA SÌ, LA MISURO SÌ, MA NON LA MISURO NO, NON CONOSCO 7 2 1 70% 20% 10%

DIFFICOLTÀ DI UTILIZZO DISPOSITIVI

SÌ NO

0 10

0% 100%

CONOSCENZE POSSIBILI CONSEGUENZE DIABETE

SÌ POCO NO

9 1 0

90% 10% 0%

SEGUONO DIETA POVERA DI ZUCCHERI

SÌ POCO NO 8 2 0 80% 20% 0% ATTIVITÀ FISICA SÌ POCO NO 3 5 2 30% 50% 20% FUMANO SÌ NO 3 7 30% 70%

107 RISULTATI RELATIVI ALLA TERAPIA E ALL’ADERENZA TERAPEUTICA FARMACI UTILIZZATI

METFORMINA INSULINA ALTRO

5 2 6

39% 15% 46%

ASSUME FARMACI PER ALTRE PATOLOGIE

SÌ NO

8 2

80% 20%

CONOSCE EFF. COLLATERALI PIÙ COMUNI DEI FARMACI CHE USA

SÌ POCO NO

9 0 1

90% 0% 10%

CONOSCE INTERAZIONI CON ALTRI FARMACI O INTEGRATORI

SÌ POCO NO

7 0 3

70% 0% 30%

SODDISFATO DELLE SPIEGAZIONI RICEVUTE

SÌ, MOLTO SÌ,

ABBASTANZA

POCO NO, NON NE HO

AVUTE

3 4 2 1

30% 40% 20% 10%

FARMACI CHE ASSUME CONTROLLANO BENE IL DIABETE

SÌ NO

9 1

90% 10%

RICONOSCE I SINTOMI E SA COSA FARE IN CASO DI IPOGLICEMIA SÌ E SO COSA FARE SÌ, MA NON SO COSA FARE NO 8 2 0 80% 20% 0%

108 SCALA DI MORISKY

ADERENTI NON ADERENTI

9 1

90% 10%

La suddivisione del campione sulla base del livello d’istruzione (escludendo coloro che dichiarano nessun titolo di studio poiché sono solo 3 unità), mostra che fra i pazienti in possesso di licenza elementare i due generi si presentano equi- ripartiti (donne: 49% vs uomini: 51%). Salendo con il livello di scolarizzazione si assiste ad un incremento sempre maggiore dei pazienti di genere maschile: essi rappresentano il 62% di coloro che hanno la licenza media, il 67% di coloro che hanno un diploma superiore e addirittura il 90% di coloro che dichiarano un titolo di studio come laurea o titoli superiori. In generale il livello d’istruzione sembra essere inversamente correlato con il progredire dell’età, infatti fra coloro che presentano la licenza elementare si riscontra un 86% di pazienti over 65, che si riduce al 62% in coloro in possesso di una licenza media e al 42% in coloro che hanno un diploma superiore. Un’inversione di tendenza si registra invece fra i laureati fra i quali gli over 65 sono il 50%. La correlazione fra categorie ponderali e livello d’istruzione è già stata discussa nel paragrafo precedente, mentre dall’analisi delle categorie occupazionali emerge che i pensionati, che sono la categoria maggiormente presente in tutte le fasce d’istruzione, correlano inversamente con il livello d’istruzione. Infatti si ritrovano maggiormente fra coloro che hanno la licenza elementare (67%), decrescono fra chi ha la licenza media (57%) e fra chi ha il diploma superiore (44%) ma, ancora una volta, la fascia dei laureati si pone al di fuori di questa correlazione inversa, poiché fa registrare una percentuale di pensionati pari al 60%. Al contrario il numero di occupati correla abbastanza bene con il livello d’istruzione, fatta eccezione per una leggera flessione fra i laureati (lic. elementare: 0% vs lic. media: 28% vs diploma superiore: 42% vs laurea o più: 40%). Le casalinghe invece mostrano una correlazione inversa con il livello di scolarizzazione, in quanto rappresentano il 33% di coloro che hanno una licenza elementare, il 15% di coloro che hanno la licenza media, il 10% dei diplomati e lo 0% dei laureati. A prescindere dal livello d’istruzione, la maggior parte del campione ha ricevuto la diagnosi di diabete di

109 tipo 2 da 2 o più anni mentre, per quanto riguarda la familiarità, essa sembra correlare direttamente con il livello d’istruzione, fatta eccezione per la categoria dei laureati, che anche in questo caso rappresenta un’anomalia (lic. elementare 51% vs lic. media 59% vs diploma superiore 76% vs laurea o più 50%). In maniera sorprendente il livello d’istruzione, con l’eccezione dei laureati che comunque si mostrano abbastanza diligenti, non ha un impatto positivo sulla pratica della misurazione di glicemia e di emoglobina glicata. Infatti, per quanto riguarda la misurazione della glicemia, sono coloro che hanno un titolo di studio più basso ad essere più assidui (lic. elementare 77% vs lic. media 64% vs diploma superiore 62% vs laurea o più 70%) e per quanto riguarda la glicata si osserva un recupero dei laureati, ma non delle altre fasce (lic. elementare 63% vs lic.media 59% vs diploma superiore 53% vs laurea o più 70%). Queste percentuali ci mostrano come, anche in persone scolarizzate, la fondamentale pratica della misurazione della glicemia sia ancora non pienamente compresa, per non parlare della misurazione della glicata: ciò rappresenta un ampio ed importantissimo margine educazionale del farmacista nei confronti dei pazienti diabetici. La poca abitudine a misurare la glicemia non sembra derivare dalla difficoltà nell’uso dei dispositivi, infatti quasi tutte le fasce d’istruzione riferiscono difficoltà minime (lic. elementare 7% vs lic.media 15% vs diploma superiore 9% vs laurea o più 0%). In linea di massima anche la dichiarata conoscenza delle possibili conseguenze del diabete presenta percentuali molto alte, con una leggera flessione di coloro che hanno una licenza media (lic. elementare 82% vs lic.media 77% vs diploma superiore 91% vs laurea o più 90%). Per quanto riguarda la corretta abitudine di seguire una dieta povera di zuccheri, i laureati e coloro che hanno una licenza elementare appaiono come i più diligenti, mentre le fasce d’istruzione intermedie mostrano percentuali importanti di pazienti che trascurano questo aspetto (lic. elementare 72% vs lic.media 54% vs diploma superiore 51% vs laurea o più 80%). L’attività fisica presenta percentuali in generale abbastanza distanti dal livello ottimale e consigliato, attività che si riducono notevolmente e in maniera direttamente proporzionale con il diminuire del livello d’istruzione (lic. elementare 9% vs lic.media 26% vs diploma superiore 28% vs laurea o più 30%). L’abitudine al fumo vede una preoccupante percentuale di laureati dediti a

110 tale deleteria attività rispetto a percentuali più basse riscontrate nelle altre fasce (lic. elementare 14% vs lic.media 13% vs diploma superiore 9% vs laurea o più 30%). L’analisi dei vari aspetti dello stile di vita fa emergere in maniera eclatante la necessità di interventi educazionali e di rinforzo che potrebbero essere portati avanti proprio dalla figura professionale del farmacista, che possiede le giuste competenze e un’assidua frequentazione con i propri pazienti. Fra i farmaci utilizzati la metformina rappresenta sempre l’antidiabetico più utilizzato, ma l’utilizzo di insulina correla in maniera inversa con il livello d’istruzione, facendo registrare percentuali più alte nei pazienti con più basso livello di scolarizzazione, con una lieve oscillazione positiva fra i laureati (lic. elementare 29% vs lic.media 19% vs diploma superiore 12% vs laurea o più 15%). La politerapia è presente nei pazienti del nostro campione in maniera inversamente proporzionale rispetto al livello d’istruzione (lic. elementare 98% vs lic.media 85% vs diploma superiore 82% vs laurea o più 80%), ma a fronte di ciò proprio i pazienti esposti maggiormente ad una politerapia appaiono i meno edotti sugli effetti collaterali dei farmaci che assumono (lic. elementare 37% vs lic.media 54% vs diploma superiore 67% vs laurea o più 90%) e sulle loro possibili interazioni con altri farmaci o integratori (lic. elementare 20% vs lic.media 20% vs diploma superiore 53% vs laurea o più 70%). Sommando coloro che sono totalmente o abbastanza soddisfatti delle spiegazioni ricevute dagli operatori sanitari in merito alla terapia, si raggiungono percentuali elevate, intorno al 70-80%, che presentano ancora margini di miglioramento. I pazienti intervistati riferiscono una percezione del controllo della patologia attraverso la terapia in uso molto soddisfacente (tra l’84 e il 90%). La capacità dei pazienti di riconoscere l’ipoglicemia e di saperla trattare appare abbastanza elevata, fatta eccezione per i pazienti diplomati (lic. elementare 70% vs lic.media 70% vs diploma superiore 62% vs laurea o più 80%). Infine, per quanto riguarda il parametro dell’aderenza calcolato attraverso la scala di Morisky, i migliori risultati si registrano fra i pazienti con licenza elementare (91%) e fra i pazienti laureati (90%), mentre i valori scendono un poco, pur rimanendo elevati, fra coloro che hanno una licenza media (82%) e fra i diplomati (82%) (Grafico 5).

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