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Sede di Mira: hanno partecipato alla compilazione dei questionari trentatré ragazzi di tutte e tre le classi, di cui due di LM portoghese nella variante brasiliana, tre di LM albanese, tre

di LM cinese, uno di LM arabo-marocchina, cinque di LM macedone, cinque di LM rumeno-moldava, uno di LM francese nella variante del Senegal, uno di LM nigeriana, due di LM serba, uno di LM turca, uno di LM kosovara, uno di LM russa, uno di LM tunisina e, infine, sei ragazzi di LM rumena.

Motivazione e Demotivazione:

Tipo di Motivazione Valori %

Estrinseca 65.15%

Intrinseca 82.42%

Demotivazione 22.42%

Autoefficacia

Aspetti Percezione Valori %

controllo emotivo efficace

non efficace 73.74% 26.26% perseveranza efficace non efficace 62.63% 37.37%

scelte e realizzazioni efficace

non efficace

83.33%

16.67% successo sociale e scolastico efficace

non efficace

77.27%

Stili Attributivi Attribuzioni Situazione di Successo nella Vita

Quotidiana

Valori %

impegno (locus interno, instabile, controllabile) 30.05%

fortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

5.42% aiuto esterno (locus esterno, instabile, non

controllabile)

7.88% facilità del compito (locus esterno, instabile, non

controllabile)

21.67%

abilità personale (locus interno, stabile, non controllabile)

31.53%

risposta nulla 3.45%

Attribuzioni Situazione di Successo nell’ Ambito L2

Valori % impegno (locus interno, instabile, controllabile) 16.67%

fortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

9.85% aiuto esterno (locus esterno, instabile, non

controllabile)

9.85% facilità del compito (locus esterno, instabile, non

controllabile)

21.21%

abilità personale (locus interno, stabile, non controllabile)

37.88%

risposta nulla 4.54%

Attribuzioni Situazione di Insuccesso nella Vita Quotidiana

Valori % mancanza di impegno (locus interno, instabile,

controllabile)

27.64% sfortuna (locus esterno, instabile, non

controllabile)

4.97% mancanza di aiuto esterno (locus esterno,

instabile, non controllabile)

4.88% difficoltà del compito (locus esterno, instabile,

non controllabile)

27.64%

abilità personale (locus interno, stabile, non controllabile)

32.52%

risposta nulla 3.25%

Attribuzioni Situazione di Insuccesso nell’ Ambito L2

Valori %

mancanza di impegno (locus interno, instabile, controllabile)

65%

sfortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

2.50% mancanza di aiuto esterno (locus esterno,

instabile, non controllabile)

2.50% difficoltà del compito (locus esterno, instabile,

non controllabile)

20% abilità personale (locus interno, stabile, non

controllabile)

Autosti ma

Campi dell’Autostima Percezione Valori %

vissuto scolastico buona autostima

bassa autostima risposta nulla

68.18%

31.06% 0.76% controllo dell’ambiente esterno buona autostima

bassa autostima

74.24%

25.76%

vissuto corporeo buona autostima

bassa autostima risposta nulla 50.00% 49.24% 0.76% Quesiti di controllo

Quesito 11 (“non sono intelligente come i miei compagni”), autostima nel controllo dell’ambiente esterno: mai 30.30%

a volte 51.52%

spesso 18.18% sempre 0%

Quesito 13 (“a scuola mi sento a mio agio”), autostima nel vissuto scolastico: mai 9.09%

a volte 18.18%

spesso 45.45%

sempre 27.28%

Quesito 7 (“voglio essere contento di me stesso”), motivazione intrinseca: mai 3.03%

a volte 15.15% spesso 33.34%

sempre 48.48%

Quesito 8 (“voglio migliorare a scuola e per me i voti sono la cosa più importante”), motivazione estrinseca: mai 12.12%

a volte 24.24%

spesso 33.33%

sempre 30.31%

Analisi per lingua materna

Nel caso specifico si è deciso di considerare solo le LM rumena, rumeno-moldava, albanese (a cui è stata aggiunta la lingua kosovara per affinità geografica) e macedone, in quanto il basso numero dei rappresentanti delle altre nove LM produrrebbe dei risultati parziali e poco affidabili, che rispecchierebbero più che altro la visione del singolo ragazzo.

Analisi conclusiva Scuola media Giacomo Leopardi: Nell’analisi dei questionari compilati dai ragazzi di LM non italiana è possibile notare come, per quanto riguarda la motivazione, nei casi delle sedi di Gambarare, Borbiago e Oriago, una piccola minoranza di ragazzi (il 10% a Gambarare, il 19.31% a Borbiago e il 7.14% a Oriago) ritiene di sentirsi “demotivata”, nel senso che solo una minoranza ritiene che esistano validi motivi per non studiare l’italiano come L2, come una minoranza in tutte e quattro le sedi, sebbene minoranza più significativa, ritiene che possano esserci buoni motivi per non farlo. Per quanto riguarda, al contrario, il desiderio di apprendere una L2, più ragazzi (68% a Gambarare, 76.67% a Borbiago, 78.57% a Oriago e 82.42% a Mira) hanno ritenuto più valida una motivazione intrinseca (il desiderio di

imparare e parlare più di una lingua, di essere contenti di sé stessi ecc.) mentre una percentuale minore si ritiene motivata da eventi ed interventi esterni (il buon voto, la stima di insegnanti e genitori ecc.), sebbene sia da notare come, nel caso di Gambarare e Borbiago, lo scarto percentuale tra le due tendenze sia poco significativo (a Gambarare, in effetti, è uno scarto inferiore al 3%), mentre tra i ragazzi di Mira e Oriago la preferenza verso la motivazione intrinseca sia più netta. La vicinanza tra le due fonti motivazionali, tra l’ altro, è evidenziata dal fatto che non solo i ragazzi di tutte e quattro le sedi hanno scelto sia nel quesito 7 (motivazione intrinseca) e 8 (motivazione estrinseca), in maggioranza la risposta “sempre” e “spesso”, riconoscendo le due proposte valide (studiare una L2 per essere contenti di sé stessi e studiare una L2 per ottenere voti migliori, ritenuti essere uno degli aspetti più importanti della vita scolastica), ma anche in valori percentuali piuttosto simili.

Per quanto riguarda le convinzioni di autoefficacia, la maggioranza dei ragazzi in tutte e quattro le sedi ha descritto convinzioni di buona efficacia in tutte e quattro le aree considerate, soprattutto per quanto riguarda le convinzioni rispetto alla perseveranza e alle realizzazioni delle proprie scelte (90% e 85% a Gambarare, 87.72% e 89.58% a Borbiago, 95.24% e 85.71% a Oriago e, infine, 62.63% e 83.33% a Mira). Nell’ambito specifico della L2, i dati indicano come una significativa maggioranza di ragazzi ritenga di avere buona capacità e possibilità di svolgere con successo compiti che riguardano la scelta di attività linguistiche di livello a loro adeguato, di essere in grado di continuare ad impegnarsi e a rimanere motivati anche nel caso in cui il livello richiesto fosse superiore a quanto inizialmente stimato.

Osservando le diverse attribuzioni in caso di successo e di insuccesso sia in eventi quotidiani sia in eventi più strettamente legati all’ambito dell’acquisizione di una L2, è possibile notare una diversità nelle attribuzioni successo/insuccesso, ma nel caso delle sedi di Gambarare, Borbiago e Oriago una buona correlazione quotidiano/L2, fatto che indica come i ragazzi considerino l’apprendimento della L2 come parte della loro vita, un aspetto integrato in loro al pari del rapporto con gli amici o una partita a pallacanestro, ma non come un elemento che li rende diversi dagli altri. Infatti, mentre la maggioranza dei ragazzi di tutte e quattro le sedi (in valori percentuali molto simili) ritiene che le cause più probabili di eventi favorevoli nell’ acquisizione della L2 e nella vita quotidiana (gli amici, lo sport, il rapporto con i professori ecc.) sia la capacità personale (38.24% e 47.17% a Gambarare, 31.58% e 33.56% a Borbiago, 41.07% e 38.10% a Oriago, 31.53% e 37.88% a Mira), per quanto riguarda l’insuccesso personale la maggioranza dei ragazzi delle sedi di Oriago, Gambarare e Borbiago sia nel caso dell’apprendimento linguistico che nel quotidiano ritiene che sia dovuto alla mancanza di impegno (35.48% e 80% a Gambarare, 42.35% e 73.08% a Borbiago, 39.29% e 47.06% a Oriago), mentre i ragazzi di LM non italiana che frequentano la sede di Mira ritengono che gli insuccessi della vita quotidiana siano in maggioranza causati dalla mancanza di abilità personale (32.52%). Stando agli studi di DeBeni, Moé e Ravazzolo (cfr. DeBeni, Moé e Ravazzolo, 2005) queste tendenze indicano uno stile attributivo di impegno strategico (tipico di chi ritiene che sia i propri successi che i propri insuccessi siano causati da un evento instabile, ma interno e, soprattutto, controllabile, come l’impegno) per quanto riguarda gli insuccessi, e da uno stile abile (come suggerisce il nome stesso, lo stile tipico di chi ritiene che sia le situazioni di successo che di insuccesso siano causate da un fattore di locus interno ma incontrollabile e stabile come l’abilità) per quanto riguarda gli eventi quotidiani, mentre i ragazzi di Mira, anche per quanto riguarda gli eventi di insuccesso nel quotidiano presentano uno stile attributivo abile. Il risultato è interessante in quanto indica come, in generale, i ragazzi ritengano in maggioranza di avere un controllo maggiore nella sfera dell’insuccesso rispetto a quella del successo. Infatti, non a caso l’impegno viene considerato il fattore “controllabile” per eccellenza; non si può scegliere il livello di facilità di un compito, non si sceglie di essere fortunati e non si sceglie di nascere con particolari abilità, ma si può scegliere di impegnarsi nel compito proposto, nello studio o in una attività di gruppo (o anche di non impegnarsi), come riconoscere che un problema è nato dalla mancanza di impegno personale è molto più rassicurante e motivante che ritenerlo dovuto alla sfortuna o alla mancanza di abilità, dal momento che, se fosse realistico quest’ultimo caso, la vita sarebbe costituita da continui fallimenti imprevedibili e insuperabili.

Occupandosi di autostima, i risultati sono molto simili in tutte e quattro le sedi: la maggioranza dei ragazzi dimostra una buona autostima nel controllo ambientale (ad esempio, nel rapporto con i compagni di classe e gli amici; 75% a Gambarare, 71.88% a Borbiago, 82.14% a Oriago e 74.24% a Mira) e riguarda il vissuto scolastico (il rapporto con gli insegnanti e lo studio, la vita a scuola) mentre per quanto riguarda il vissuto corporeo (fattore importante durante la preadolescenza nel rapporto con il gruppo classe e il gruppo di pari in generale) i ragazzi presentano, in generale, un livello di autostima medio-basso (in effetti, i valori percentuali dei ragazzi che hanno risposto dimostrando di non avere una buona opinione rispetto il proprio vissuto corporeo sono stati il 55.5% a Gambarare, 49.96% a Borbiago, 51.79% a Oriago e 49.24% a Mira). D’altra parte, analizzando l’undicesimo e il tredicesimo quesito della sezione sull’autostima, risulta che solo saltuariamente (“a volte”) i ragazzi che hanno partecipato al questionario si sentono meno intelligenti rispetto ai propri compagni (a Gambarare il 50% dei ragazzi, a Borbiago il 41.67% e a Mira il 51.501%), mentre nel caso di Oriago per la maggioranza questo non accade mai. Inoltre, in tutte e quattro le sedi generalmente i ragazzi si sentono a proprio agio a scuola (il 60% a Gambarare e il 45.48% a Mira si sente a

proprio agio “spesso”, il 37.5% a Borbiago e il 50.01% a Oriago si sente a proprio “sempre”), indicando un buon grado di benessere scolastico.

Per quanto riguarda l’analisi per lingua materna, come anticipato ci si è occupati dei ragazzi di LM albanese, rumena, rumeno-moldava e macedone. In tutti e quattro i casi, i risultati rispecchiano le analisi generali delle diverse sedi frequentate. In particolare, si può notare come siano i ragazzi di LM macedone quelli che sembrano leggermente più demotivati, mentre in tutti i diversi casi la percentuale di ragazzi che ritengono valida la motivazione intrinseca e praticamente pari a quelli che ritengono valida la motivazione estrinseca, con valori simili tra le tre sedi considerate. Allo stesso modo, considerando le convinzioni di autoefficacia, sebbene in maggioranza i ragazzi che parlano come lingua materna macedone, rumeno, rumeno-moldava e albanese dimostrino un buon livello di autoefficacia in tutte e quattro le aree considerate, i ragazzi di LM macedone sono quelli che dimostrano una tendenza verso la convinzione di essere poco efficaci nel controllo delle proprie emozioni (positive e negative), nella scelta di compiti linguistici e nella perseveranza verso eventuali difficoltà incontrate. L’analisi delle attribuzioni indica la maggiore differenziazione tra i ragazzi di diverse lingue, dal momento che, sebbene i ragazzi seguano la generale tendenza a ritrovare nella mancanza di impegno personale la principale causa di insuccesso, i ragazzi di LM albanese e kosovara ritengono valide anche due attribuzioni esterne, incontrollabili ed instabili come la sfortuna e la difficoltà del compito proposto.

· Scuola 3: Istituto Comprensivo Armando Diaz. L’istituto si trova a Venezia ed è presente, come descritto dal POF d’istituto, un percorso di rafforzamento della lingua italiana L2 per ragazzi stranieri a cura dei facilitatori linguistici del Comune in orario extracurriculare e l’intervento di mediatori linguistici per l’accoglienza di alunni neo-arrivati in modo da valutare il percorso scolastico pregresso e introdurre il ragazzo alla vita all’interno della scuola italiana. Inoltre, la scuola fa parte del progetto presente sul territorio della provincia veneta Rete Intercultura ed elabora Piani Educativi Personalizzati (PEP) secondo le necessità individuali emersi durante le ore scolastiche e discussi in sede di Consiglio di Classe.

1. Sede PierFortunato Calvi: I ragazzi che hanno partecipato alla compilazione dei questionari sono stati cinque, di cui due frequentanti la classe prima, uno la classe seconda e uno la classe terza. Di loro, uno è di nazionalità pakistana e di lingua madre Urdu, uno di nazionalità Ucraina e lingua madre Ucraino e, infine, tre sono di nazionalità Filippina di cui due di lingua madre Filippino (Tagalog) e uno di linguamadre Iloko (Ilocano). Secondo quanto indicato dalle insegnanti, le competenze del gruppo relative all’italiano come L2 sono diversificate, passando da un ragazzo neo-arrivato, a uno con competenza medio - alta, passando per studenti con una buona competenza BICS (o ItalBase) ma ancora con qualche difficoltà in ambito CALP (o ItalStudio).

Motivazione e demotivazione

Tipo di Motivazione Valori %

Estrinseca 80%

Intrinseca 84%

Demotivazione 16%

Autoefficacia

Aspetti Percezione Valori %

controllo emotivo efficace

non efficace 66.67% 33.33% perseveranza efficace non efficace 80% 20%

scelte e realizzazioni efficace

non efficace

80% 20% successo sociale e scolastico efficace

non efficace

80% 20%

Attribuzioni Situazione di Successo nella Vita Quotidiana

Valori % impegno (locus interno, instabile, controllabile) 11.76%

fortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

5.88% aiuto esterno (locus esterno, instabile, non

controllabile)

11.76%

facilità del compito (locus esterno, instabile, non controllabile)

52.94%

abilità personale (locus interno, stabile, non controllabile)

17.66%

Attribuzioni Situazione di Successo nell’ Ambito L2

Valori %

impegno (locus interno, instabile, controllabile) 42.31%

fortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

3.84% aiuto esterno (locus esterno, instabile, non

controllabile)

0% facilità del compito (locus esterno, instabile, non

controllabile)

11.54%

abilità personale (locus interno, stabile, non controllabile)

42.31%

Attribuzioni Situazione di Insuccesso nella Vita Quotidiana

Valori %

mancanza di impegno (locus interno, instabile, controllabile)

50%

sfortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

6.25% mancanza di aiuto esterno (locus esterno,

instabile, non controllabile)

6.25% difficoltà del compito (locus esterno, instabile,

non controllabile)

25% abilità personale (locus interno, stabile, non

controllabile)

12.50%

Attribuzioni Situazione di Insuccesso nell’ Ambito L2

Valori %

mancanza di impegno (locus interno, instabile, controllabile)

85%

sfortuna (locus esterno, instabile, non controllabile)

0% mancanza di aiuto esterno (locus esterno,

instabile, non controllabile)

0% difficoltà del compito (locus esterno, instabile,

non controllabile)

0% abilità personale (locus interno, stabile, non

controllabile)

Aut ost ima

Campi dell’Autostima Percezione Valori %

vissuto scolastico buona autostima

bassa autostima risposta nulla

65%

30% 5% controllo dell’ambiente esterno buona autostima

bassa autostima

50% 50%

vissuto corporeo buona autostima

bassa autostima

65%

35%

Quesiti di controllo

Quesito 11 (“non sono intelligente come i miei compagni”), autostima nel controllo dell’ambiente esterno:

mai 40%

a volte 20% spesso 0%

sempre 40%

mai 0% a volte 20%

spesso 40%

sempre 20%

Quesito 7 (“voglio essere contento di me stesso”), motivazione intrinseca: mai 0%

a volte 0% spesso 20%

sempre 80%

Quesito 8 (“voglio migliorare a scuola e per me i voti sono la cosa più importante”), motivazione estrinseca: mai 0%

a volte 60%

spesso 20% sempre 20%

2. Sede Armando Diaz: I ragazzi che hanno partecipato alla compilazione dei questionari