fusa da una società residente in un altro Stato membro, rispettando la
fusione tutte le condizioni per rientrare nel campo di applicazione del
la Direttiva. Per effetto della fusione il socio riceverà, in cambio delle
azioni della società incorporata o fusa, azioni della società risultante
dalla fusione.
Il testo normativo non sembra ricomprendere questa fattispecie tra quelle cui si applica il regime qui in oggetto. Ciò perchè, ai sensi dell’art. 1, D.lgs. n. 544, citato, le disposizioni del decreto stesso si ap plicano alle fusioni transnazionali nelle quali una delle società parteci panti è residente dell’Italia (lett. a) e alle fusioni transnazionali tra più società non residenti ma solo « con riguardo alle stabili organizza
(207) Così Mais t o, The im plem entation, cit., p. 486, che peraltro critica aspra mente tale disposizione, dimostrando la sua inadeguatezza sulla base di esempi nume rici.
(208) Sul punto, cfr. Zizzo, L e riorganizzazioni, cit., p. 350, che fa leva a tal fi ne, oltre che sulla ingiustificatezza dell’opposta interpretazione, anche sull’espressione « concorrono a formare il reddito », più generica rispetto a quella « costituiscono reddi to », che senz’altro comporterebbe l’integrale tassazione del conguaglio.
(209) Sull’ordinaria disciplina dei conguagli in denaro, che si ritiene applicabile anche nel caso qui in oggetto si rimanda alla dottrina che si è espressa sull’argomento,
ed in specie a Zizze), L e riorganizzazioni, cit., p. 91, ove ulteriori annotazioni bibliogra
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zioni nel territorio dello Stato oggetto delle operazioni stesse » (210). Il legislatore, in altri termini, non si è accorto che l’Italia può essere in teressata da una fusione estero — su — estero non solo come Stato della stabile organizzazione (211), ma anche come Stato di residenza dei soci dell’incorporata o fusa.
Non si ritiene comunque che questa imprecisione comporti, come conseguenza, l’inapplicabilità della regola dell’irrilevanza reddituale del concambio. Questa regola, in specie, può essere resa applicabile nel caso qui in oggetto non solo in aderenza ai principi formulati più so pra, ma anche per analogia con i casi espressamente disciplinati dal- l’art. 2, quinto comma, citato (212).
[Segue...].
(210) Peraltro la specifica norma sul concambio (l’art. 2, quinto comma, citato) richiama espressamente le operazioni « indicate nell’art. 1 ».
(211) Su cui cfr. nel paragrafo precedente.
(212) Come notato, 1 art. 2, quinto comma, citato, non è norma di favore, bensì riconoscimento di un principio, che la dottrina e l’Amministrazione finanziaria aveva no formulato già prima della sua sanzione normativa (con riferimento alle fusioni « do mestiche », la cui disciplina normativa tuttora non stabilisce espressamente l’irrilevan- za reddituale del concambio. Cfr. la precedente nota n. 79). Principio peraltro ricono sciuto non solo dal D.lgs. n. 544, citato, ma anche dall’art. 123-iis, d.P.R. n. 917, cita to, in materia di scissioni nazionali. Su queste basi, si può agevolmente costruire il procedimento analogico, dato ch'e nel caso qui in oggetto certamente sussiste quell’ea- dem ratio che lo giustifica.
N U O V I L I B R I (*)
Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze, LV, 3, I, 520-524 ( 1996)SCIENZA DELLE FINANZE
Bh i.t r a m h t t i L. - Il debito pensionistico in Italia. Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 184, Lit. 28.000.
Questo libro si propone di: 1) passare in rassegna definizioni alternative di debito pensionistico discutendone il significato e le implicazioni; 2) fornire una rassegna delle stime disponibili delle dimensioni del debito pensionistico italiano; 8) effet tuare disaggregazioni regionali di queste variabili ed utilizzarle per valutare gli effetti redistributivi su base territoriale prodotti dal sistema pensionistico italia no; 4) valutare gli effetti delle riforme attuate dai Governi Amato e Dini sull’am montare e la distribuzione del debito pensionistico. La presenza di un debito pensionistico caratterizza esclusivamente l’operare di sistemi pensionistici a ri- partizione e non di sistemi a capitalizzazione: l’ analisi del significato di questa variabile e delle dimensioni da essa assunte appaiono quindi centrali per il dibat tito circa i vantaggi e gli svantaggi delle due modalità alternative di funziona mento di uno schema pensionistico. L’indice del volume è il seguente: Premessa; I. Il debito pensionistico: definizioni alternative e loro significati; II. Le dimen sioni del debito pensionistico in Italia; III. Una disaggregazione regionale della ricchezza pensionistica italiana (1956-1993); IV. Effetti sul debito pensionistico delle riforme Amato e Dini; Conclusioni; Riferimenti bibliografici.
Ca s s k s i« S . , Fr a n c h i n i C . (a cura di) - I garanti delle regole. Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 225, Lit. 26.000.
Negli ultimi anni, in Italia come all’estero, si sono sviluppate autorità definite « indipendenti ». Esse pongono in dubbio molti principi degli attuali assetti costi tuzionali: quello della sottoposizione dell’esecutivo all’organo di direzione politi ca (il Governo); quello dell’unità dell’esecutivo, assicurata dalla sua organizzazio ne gerarchica; quello della distinzione tra le funzioni dello Stato consistenti nel porre norme, nell’eseguire e nel risolvere i conflitti che sorgono intorno ad esse. Questo volume affronta le caratteristiche salienti di tali organismi e i problemi più significativi sollevati dal loro diffondersi. Ne risulta una rassegna aggiornata e particolarmente utile per inquadrare un tema centrale per la democrazia nel nostro paese. L ’indice del volume è il seguente: Presentazione; I. Ragioni e mo dalità dell’ istituzione delle autorità indipendenti; II. Tipi di autorità indipen denti; III. Le funzioni amministrative delle autorità indipendenti; IV. Gli inte ressi affidati alla cura delle autorità indipendenti; V. Le autorità indipendenti
(*) Per l’inserzione in questa rubrica, gli editori sono pregati di inviare copia dei nuovi libri di Scienza delle finanze e Diritto finanziario alla Redazione di Pavia. La Direzione si riserva di far successivamente recensire le opere segnalate.
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come figure organizzative nuove; VI. Il potere normativo delle autorità indipen denti; VII. L ’esercizio di attività in forme contenziose; V ili. L’attività delle au torità indipendenti in forme semicontenziose; IX. Il giudice delle decisioni delle autorità indipendenti; X . Disapplicazione di norme e declaratoria di illegittimità di provvedimento; X I. Le autorità indipendenti: origini storiche e problemi odierni.
Ca s s k s k S., Ma t t a h k l l a B.G. (a cura di) - Democrazia e cariche pubbliche. Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 157, Lit. 22.000.
Può un concessionario, che svolga la sua attività per conto e al servizio dello Sta to, assumere cariche pubbliche che lo mettano dalla parte del concedente? Può il titolare di una grande impresa radiotelevisiva partecipare ad una competizione elettorale? Può un parlamentare ricoprire cariche in uffici pubblici per nomina o per designazione del governo? Può chi sia in lite con una azienda di servizio pub blico locale ricoprire la carica di amministratore dell’azienda stessa? Può un tito lare di funzioni pubbliche, abbandonato I ufficio, assumere cariche private che abbiano relazione con la funzione svolta? Questi interrogativi sollevano fonda- mentali problemi di giustizia e di efficienza della democrazia. Soltanto ad alcuni di essi, peraltro, leggi vigenti nel nostro ordinamento forniscono una chiara ri sposta; 1 esperienza degli ultimi anni dimostra che la disciplina è inesistente o la cunosa proprio per quanto riguarda il vertice dello Stato. I saggi raccolti in que sto volume analizzano le poche norme esistenti, illustrano i problemi aperti e suggeriscono soluzioni al complesso problema del conflitto di interessi. L ’indice del volume è il seguente: I. Democrazia e cariche pubbliche; II. Conflitto di inte ressi e funzioni governative: analisi comparata; III. Etica pubblica e conflitto di interessi; IV. Ineleggibilità, incompatibilità e conflitto di interessi dei parlamen tari e dei titolari di organi di governo; V . Le proposte di legge in materia di con flitto di interessi; VI. Per una disciplina del conflitto di interessi degli uomini di governo; Appendici.
Dk u.a Ca n a n e a G. - Indirizzo e controllo della finanza pubblica. Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 373, Lit. 45.000.
Questo volume offre un resoconto aggiornato delle norme giuridiche che regolano nel nostro paese la finanza pubblica. L ’Autore da un lato esamina caratteristiche ed effetti, sul piano giuridico, del vincolo che l’Unione europea impone alle fi nanze nazionali e ne considera le implicazioni costituzionali e amministrative, dall’altro prende in esame gli interventi di riordino che in Italia, a partire dalla fine degli anni ’70, hanno mirato a ridisegnare i procedimenti di bilancio e i con trolli sulla finanza, ridefinendo anche i ruoli delle istituzioni pubbliche: governo e parlamento, Corte costituzionale, Banca d ’Italia e Corte dei conti. Una analisi che mentre illustra il nuovo assetto del sistema finanziario pubblico fa emergere come la prospettiva europea sia ormai primaria. L ’indice del volume è il seguen te: Introduzione; I. La finanza pubblica nella Costituzione europea; II. La finan za pubblica nella Costituzione italiana; III. L ’indirizzo della finanza pubblica; IV. I controlli sulla finanza pubblica; V. La guida della finanza pubblica. Di i ì i n d i n N . - Chi paga per la salute degli italiani?
Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 254, Lit. 30.000.
Un sistema sanitario di tipo universalistico, finanziato attraverso un prelievo contributivo differenziato in base alle dimensioni e alla natura del reddito
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pito, genera, quando le prestazioni sono erogate in modo indistinto a tutta la po polazione e l’esposizione al rischio è sostanzialmente omogenea fra gli individui, ampi effetti redistributivi fra le diverse categorie di cittadini. La dimensione di tali flussi di trasferimento è unanimemente ritenuta ampia e diffusa, ma per la realtà italiana non ancora sufficientemente chiarita. Il presente lavoro si propone di analizzare, con riguardo al nostro Paese (e con particolare riferimento al perio do successivo alla 1. 838/1978 istitutiva del Servizio sanitario nazionale), i flussi di trasferimenti prodotti dal sistema sanitario. L’analisi prevede la considerazio ne congiunta del lato del finanziamento e del lato della spesa. In un momento di intenso dibattito sul futuro « welfare » italiano, con questa ricerca ci si propone di offrire un contributo di analisi sugli effetti dell’intervento pubblico in sanità. Questo volume analizza gli effetti redistributivi del nostro sistema sanitario, che sono scarsamente visibili e quantificabili, considerando congiuntamente il lato del finanziamento e il lato della spesa, per cercare di evidenziare il rapporto tra versamenti effettuati e benefici ricevuti per categorie di contribuenti/utenti. L ’indice del volume è il seguente: Premessa; I. Sanità e solidarietà; II. Il quadro teorico di riferimento; III. Il regime contributivo: storia di una riforma incom piuta; IV. L ’attuale configurazione del prelievo contributivo; V. La spesa fiscale; VI. L’utilizzazione dei servizi sanitari; VII. I flussi di trasferimento; Conclusioni; Riferimenti bibliografici.
Pa d o a Sc i i i ò p p a Ko s t o h i sF. (a cura di) - Pensioni e risanamento della finanza pubbli ca.
Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 483, Lit. 50.000.
Questo volume, curato nell’ambito del progetto strategico del Cnr « Il risana mento della finanza pubblica in Italia » si ispira al presupposto della classica tri- partizione Musgraviana degli obiettivi dell’intervento pubblico: allocativi, redi stributivi e di sviluppo o stabilizzazione. In quest’ottica il risanamento della fi nanza pubblica e il recupero della credibilità dell’Italia sui mercati internazionali sono indissolubilmente legati al funzionamento del sistema pensionistico nel no stro paese. Questo tema, attualmente al centro dell’interesse e destinato a restare ancora a lungo oggetto del dibattito politico ed economico, è l’argomento della presente ricerca. Un gruppo di studiosi, fra i maggiori esperti del settore, riper corre le trasformazioni del sistema previdenziale italiano nel corso degli ultimi quarant’ anni, evidenziando le scelte che hanno portato all’attuale modello di previdenza pubblica basato sulla contrapposizione tra categorie, sui particolari smi, sulla frammentazione del mercato politico, nel contesto di una redistribuzio ne del reddito in molti casi lontana dall’equità. All’ esame, condotto in modo scientifico e documentato, dei nodi centrali della riforma, gli Autori affiancano alcune ipotesi alternative in vista di un più stretto legame tra prestazioni e con tributi individuali. L ’indice del volume è il seguente: Introduzione; Scelte collet tive e previdenza sociale. Fondamenti teorici ed esperienza italiana; La redistri buzione tra ed entro generazioni nel sistema previdenziale italiano; L ’assicura zione di malattia e la sua estensione ai pensionati; Il regime pensionistico a ripar tizione in disavanzo: un contributo per il superamento dell'attuale sistema; Pen sione contributiva e pensione retributiva: un’ipotesi di riforma; Equilibrio ed equità in un sistema a ripartizione: un’ipotesi di riforma; Il percorso della rifor
ma: 1992-1995. Nuovi indicatori di consistenza e sostenibilità per il Fpi.d; La ri
forma italiana delle pensioni di anzianità e vecchiaia del 1995 e gli effetti di fi nanza pubblica.
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DIRITTO FINANZIARIO Dii Mit a E. - Interesse fisca le e tutela del contribuente - 8" ed.
Milano, Giuffrè Ed., 1995, pp. 305, Lit. 44.000.
Giunto alla terza edizione, questo itinerario tematico nella giurisprudenza costi tuzionale tributaria viene offerto ai lettori in versione aggiornata ed ampliata. In questo volume, in particolare, l’Autore tratta due temi di grande rilievo costitu zionale: i rapporti fra diritto tributario e diritto civile; la funzione e gli atti della riscossione.
IV RIUNIONE DEGLI ECONOMISTI AMBIENTALI ITAUANI
Pavia, Collegio Ghislieri, 1 1 e 12 settembre 1997
CALL FOR PAPERS
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Una sessione comune sarà dedicata agli aspetti interdisciplinari dell’economia ambien tale.
Verranno esaminate le relazioni tra questa disciplina e: • fisica (Ferdinando Ammán);
• etologia (Danilo Mainardi); • ingegneria (Giovanni Iannelli); • geopolitica (Emilio Gerelli).
Successive sessioni parallele potranno approfondire i temi indicati, o considerare i se guenti argomenti (senza escluderne altri):
• Public Choice e politica ambientale (accordi volontari, teoria della cattura, lobbying, ecc.);,
• tecnologie pulite (con dematerializzazione e dintorni);
• regolamentazione ambientale e commercio internazionale (ad es., dumping ecologico); • federalismo fiscale e ambiente;
• beni ambientali, beni culturali e turismo. Si prega inviare
entro il 31 maggio il titolo e il sommario dell’intervento, o la semplice adesione all’in contro,
entro il 20 agosto il testo dell’intervento a: Rit a Ck i.i.r iu n o
Dip. di Economia Pubblica e Territoriale - Università C.so Strada Nuova, 65
27110 Pav ia Fax 0382-504402
Email: [email protected]
Le relazioni accettate che perverranno entro il 20 agosto 1997 saranno inserite nel pro gramma, mentre le altre costituiranno oggetto di breve presentazione, compatibilmen te con il tempo disponibile.