Antonella Rizzi - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino; Alberto Borraccino - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino; Alessio Conti - Unità Spinale Unipolare, Città della Salute e della Scienza di Torino; Silvia Mozzone - Unità Spinale Unipolare, Città della Salute e della Scienza di Torino; Maria Vittoria Actis - Unità Spinale Unipolare, Città della Salute e della Scienza di Torino; Valerio Dimonte - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino
Introduzione: I miglioramenti nell’assistenza della persona con lesione midollare (PLM) hanno determinato un aumento
dell’aspettativa di vita aumentando però la probabilità di sviluppare complicanze secondarie. In quest’ottica, il percorso educativo nelle Unità Spinali (US) risulta centrale al potenziamento delle competenze di self-care e, se rispondente in maniera efficace ai bisogni delle PLM, utile al miglioramento della qualità di vita. Determinante in questo caso è l’incontro tra offerta educativa e bisogni delle PLM.
Obiettivi: Scopo del lavoro è quello di identificare le sovrapposizioni tra i contenuti percepiti come essenziali dai professionisti,
gli approcci spendibili e i bisogni espressi delle PLM, evidenziandone, dove presenti, vantaggi, incongruenze, e/o carenze.
Metodi: PLM e professionisti sono stati coinvolti attraverso l’uso di tecniche di interrogazione di gruppo. Nella 1° fase sono
stati condotti 4 focus-group con le PLM. Gli incontri sono stati audio-registrati e trascritti e, attraverso un’analisi qualitativa tematica, sono stati identificati i temi e i contenuti principali. Scolpo degli incontri è identificare i bisogni espressi dalle PLM, che se soddisfatti, possono aumentare l’efficacia del percorso educativo, migliorandone significativamente il self-care. Nella 2° fase, attraverso il metodo Delphi, è stato coinvolto un panel di esperti del percorso riabilitativo/educativo, con lo scopo di identificare il nucleo centrale di quelle competenze/conoscenze utili alle PLM per la gestione della nuova condizione di vita, in funzione della riduzione del rischio di insorgenza di complicanze. L’indagine si è conclusa dopo 3 round di rilevazione: nel 1° si è utilizzata l’analisi del contenuto per l’identificazione dei temi principali, nei successivi si è pervenuto al consenso e all’accordo tra i membri del panel.
Risultati: L’analisi tematica ha evidenziato tre temi principali: le precondizioni essenziali per affrontare il percorso educativo
e prendersi cura di sé; le modalità con cui le PLM si prendono cura della propria salute; le condizioni per rendere efficace il percorso educativo. Attraverso la Delphi è emerso il nucleo condiviso degli elementi trasversali da trasmettere alle PLM per la riduzione del rischio di complicanze. La sintesi del lavoro è rappresentata da una check-list di 64 conoscenze/competenze declinate per sistemi funzionali.
Conclusioni: Il punto di vista delle PLM, può orientare gli sforzi dei professionisti verso modalità e condizioni necessarie per
affrontare efficacemente il percorso educativo. Emergono, inoltre, quelle barriere che i professionisti devono imparare a superare e i canali comunicativi da perseguire affinché i contenuti del percorso educativo siano realmente fruibili dalla PLM. Dall’incontro delle parole degli esperti e delle PLM emerge, ancora, la necessità di investire sulla valutazione dell’efficacia delle strategie educative usate e sulla creazione di un sistema di sorveglianza dedicato.
Il percorso educativo della PLM per la riduzione delle complicanze: un’analisi qualitativa tra
raccomandazioni cliniche e i bisogni espressi
Antonella Rizzi - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino; Alberto Borraccino - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino; Alessio Conti - Unità Spinale Unipolare, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino; Silvia Mozzone - Unità Spinale Unipolare, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino; Valerio Dimonte - Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino
Introduzione: I miglioramenti nell’assistenza della persona con lesione midollare (PLM) hanno determinato un aumento
dell’aspettativa di vita aumentando però la probabilità di sviluppare complicanze secondarie. In quest’ottica, il percorso educativo nelle Unità Spinali (US) risulta centrale al potenziamento delle competenze di self-care e, se rispondente in maniera efficace ai bisogni delle PLM, utile al miglioramento della qualità di vita. Determinante in questo caso è l’incontro tra offerta educativa e bisogni delle PLM.
Obiettivi: Scopo del lavoro è quello di identificare le sovrapposizioni tra i contenuti percepiti come essenziali dai professionisti,
gli approcci spendibili e i bisogni espressi delle PLM, evidenziandone, dove presenti, vantaggi, incongruenze, e/o carenze.
Metodi: PLM e professionisti sono stati coinvolti attraverso l’uso di tecniche di interrogazione di gruppo. Nella 1° fase sono
stati condotti 4 focus-group con le PLM. Gli incontri sono stati audio-registrati e trascritti e, attraverso un’analisi qualitativa tematica, sono stati identificati i temi e i contenuti principali. Scolpo degli incontri è identificare i bisogni espressi dalle PLM, che se soddisfatti, possono aumentare l’efficacia del percorso educativo, migliorandone significativamente il self-care. Nella 2° fase, attraverso il metodo Delphi, è stato coinvolto un panel di esperti del percorso riabilitativo/educativo, con lo scopo di identificare il nucleo centrale di quelle competenze/conoscenze utili alle PLM per la gestione della nuova condizione di vita, in funzione della riduzione del rischio di insorgenza di complicanze. L’indagine si è conclusa dopo 3 round di rilevazione: nel 1° si è utilizzata l’analisi del contenuto per l’identificazione dei temi principali, nei successivi si è pervenuto al consenso e all’accordo tra i membri del panel.
Risultati: L’analisi tematica ha evidenziato tre temi principali: le precondizioni essenziali per affrontare il percorso educativo
e prendersi cura di sé; le modalità con cui le PLM si prendono cura della propria salute; le condizioni per rendere efficace il percorso educativo. Attraverso la Delphi è emerso il nucleo condiviso degli elementi trasversali da trasmettere alle PLM per la riduzione del rischio di complicanze. La sintesi del lavoro è rappresentata da una check-list di 64 conoscenze/competenze declinate per sistemi funzionali.
Conclusioni: Il punto di vista delle PLM, può orientare gli sforzi dei professionisti verso modalità e condizioni necessarie per
affrontare efficacemente il percorso educativo. Emergono, inoltre, quelle barriere che i professionisti devono imparare a superare e i canali comunicativi da perseguire affinché i contenuti del percorso educativo siano realmente fruibili dalla PLM. Dall’incontro delle parole degli esperti e delle PLM emerge, ancora, la necessità di investire sulla valutazione dell’efficacia delle strategie educative usate e sulla creazione di un sistema di sorveglianza dedicato.