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Il pericolo elettrico

Nel documento La salute e la sicurezza del bambino (pagine 98-102)

PERICOLO

I

l rischio elettrico è per definizione la fonte di un pos-sibile infortunio o danno per la salute in presenza di energia elettrica di un impianto elettrico. L’infortunio elettrico ovvero la lesione personale o addirittura la morte possono essere causati da shock elettrico (o folgorazione), da un’ustione elettrica da arco elettrico, o da incendio od esplosione originati dall’energia elet-trica a seguito di una qualsiasi operazione di esercizio su un impianto elettrico.

Nel caso di shock elettrico stiamo parlando di un con-tatto del corpo umano con elementi in tensione che provocano il conseguente attraversamento del corpo di una parte della corrente elettrica. Il contatto può avvenire in modo diretto o indiretto.

Nel caso di contatto diretto questo significa che il bim-bo ha avuto accesso alle parti normalmente in tensio-ne di un impianto elettrico, per esempio:

cavi elettrici scoperti (privi dell’isolamento), accessibili perché la cassetta di derivazione, la presa elettrica op-pure il cavo di alimentazione dell’elettrodomestico so-no danneggiati;

il dito del bambino o più probabilmente un elemento conduttore (filo metallico, parti di giocattoli metalli-ci) viene inserito nella presa elettrica (prese non protette o comunque non dotate di copriforo di pro-tezione);

collegamenti non idonei (di solito in cucina, oppure come protezione ai cavi degli elettrodomestici dan-neggiati) effettuati ad esempio con nastro isolante che col tempo tende a staccarsi (spesso di colori ap-pariscenti, quali rosso, blu e nero) e da cui il bimbo è fortemente attratto;

le piantane a più punti luce e/o le lampade da tavolo, a cui spesso sono state tolte le lampadine col

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posito di sostituirle al più presto e dove il bimbo può così accedere alla parte in tensione (è da considerare an-che il caso di ustione qualora il bimbo tocchi le lampade ad incandescenza).

Pur non essendo degli esperti e quindi non dovendo intervenire direttamente per risolvere i punti sopra in elen-co, è sempre possibile per un genitore fare un “esame a vista” dell’impianto, soprattutto se vetusto. Laddove si rilevino alcune o tutte le condizioni di pericolo sopra esposte si farà intervenire una ditta abilitata (secondo il D.M. 37/2008, ex Legge 46/1990 sulla sicurezza degli impianti) per adeguare l’impianto agli opportuni stan-dard di sicurezza (regola dell’arte). L’ultimo punto in elenco è spesso sottovalutato. Anche il tempo necessario per la sostituzione (allontanarsi dalla stanza per qualche minuto per prendere la nuova lampadina dallo sgabuz-zino), può essere fatale. Allora semplicemente, per i punti luce accessibili ai bambini (piantane e lampade da ta-volo), basta togliere la spina e, se per qualche motivo non fosse possibile, fare la sostituzione contemporanea-mente alla rimozione della lampadina esaurita.

Nel caso invece di contatto indiretto stiamo parlando di un contatto con una massa o di una massa estranea ov-vero:

•la massa è una parte conduttrice facente parte dell’impianto elettrico che non è in tensione in condizioni ordi-narie di isolamento ma che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolante (è il caso di un elettrodo-mestico, come può essere una lavatrice, in cui nella parte dell’equipaggiamento elettrico della stessa avvenga un cedimento dell’isolamento);

•la massa estranea è una parte conduttrice, non facente parte dell’impianto elettrico, suscettibile di introdurre il potenziale di terra (un esempio possono essere le tubazioni metalliche dell’impianto di riscaldamento o del-l’impianto idrico, caso particolarmente sentito perché possono trovarsi come dispersori di terra le tubazioni idriche).

Per avere un’adeguata protezione dai contatti diretti ed indiretti bisogna che l’impianto elettrico dell’abitazione abbia un adeguato impianto di terra collegato ad un dispersore di terra e che questo sia coordinato con un interruttore diffe-renziale da 30 mA, il cosiddetto “salvavita”. Questo dispositivo può essere te-stato da chiunque attraverso una semplice prova. Sul dispositivo esiste un ta-sto di “test” che una volta premuto fa effettuare uno sgancio della parte mecca-nica del dispositivo e conseguentemente disalimenta tutti i circuiti a valle. Se il dispositivo una volta premuto il tasto non dovesse “sganciare”, è da sostituire.

Tutte le masse e le masse estranee devono essere collegate alla rete di terra.

Il collegamento di terra per gli impianti elettrici (prese, condutture del riscalda-mento, vasca idromassaggio) è riconoscibile all’interno dell’appartamento dal caratteristico colore giallo/verde.

Quando si parla di arco elettrico, invece, non si può far riferimento al contatto di alcune parti del corpo umano con elementi in tensione, ma si devono fare i conti con condizioni quali:

i cortocircuiti;

le manovre sugli interruttori elettrici dove avviene una interruzione di circuiti con correnti elevate.

A causa di queste condizioni possono verificarsi emissioni di calore molto intense e concentrate, con possibili emissioni di gas e vapori surriscaldati e tossici, irraggiamento e raggi ultravioletti.

Queste condizioni possono verificarsi quando il bambino tira con forza il cavo di un elettrodomestico, di una pian-tana o di una lampada da tavolo; il cavo infatti potrebbe rompersi o la trazione determinare la fuoriuscita della presa dalla relativa sede. In entrambi i casi potrebbe generarsi un arco elettrico che andrebbe ad interessare la parte del corpo più vicina del bimbo: normalmente la mano oppure il viso. I danni possibili sono lo shock elettri-co e/o le ustioni, oltre alla proiezione di picelettri-cole particelle di materiale incandescente.

Pertanto è opportuno assicurarsi che il quadro di comando dell’appartamento non sia accessibile al bambino e limitare per quanto possibile l’ingombro di cavi a vista.

Particolare attenzione deve essere posta dai genitori quando, per esigenze di lavoro in casa (postazione di com-puter, stampante, scanner e altro) o per l’uso concentrato in un’unica zona della casa di molti elettrodomestici (TV, stereo, dvd, play station), si usano prese multiple comunemente chiamate “ciabatte elettriche”, che diven-tano un’attrazione irresistibile per i più piccoli.

Nel documento La salute e la sicurezza del bambino (pagine 98-102)