Il primo problema che si presenta alle truppe italiane giunte sotto il comando dell’Armata delle Coste del generale Soult è la divisione tra differenti presidi. Già prima della partenza da Parigi era stato indicato che l’artiglieria e gli zappatori sarebbero stati diretti su La Fère. Invece la prima Brigata agli ordini di Bonfanti con la cavalleria ed il 1° leggero sono destinati su Cambray e la seconda Brigata agli ordini diretti di Teulié viene inviata a Valenciennes.
Dall’ordine inviatogli dal Ministro Berthier, il distaccamento destinato a La Fère vi è specificatamente dirette per ricevere un’istruzione avanzata nel maneggio del cannone degli strumenti ad esso connesso153. In questa città, infatti, ha sede un’importante induztria di produzione di cannoni, che è stata riammodernata già sotto l’Ancien Regime in centro tecnico e di manutenzione dell’artiglieria. Il comando è conferito al Generale Songis154, che è anche Ispettore generale dell’Artiglieria. Risulta quindi un ottima opportunità per i corpi tecnici italiani di riparare i pezzi dell’usura del viaggio e iniziare nella maniera più proficua l’addestramento preventivato dalla spedizione.
Il generale Bonfanti si trova invece fin da subito a contatto con il problema del casermaggio per le proprie truppe. L’impatto sulla piccola cittadina di Cambray è accentuato dalla presenza di altre truppe e dalle tergiversazioni del sindaco. Ne da già comunicazione il 21 Ventoso al Ministro dell’amministrazione della guerra Dejean, esprimendo in particolare la paura per dover alloggiare i soldati presso gli abitanti155 e gli effetti sulla disciplina. Da uno scambio di lettere tra Bonfanti, teulié, Berthier ed il comandante della Piazza di Cambray156, si capisce che il reggimento di fanteria italiano è stato disperso in distaccamenti da una compagnia ciascuno in tutti i villaggi che fanno riferimento alla cittadina, mentre i soli ussari, necessitando di caserme per i cavalli, sono alloggiati in città. La possibilità di portare nella cittadine il reggimento di fanteria e ritardata dalla necessità di mobilio che deve essere fornito e sovvenzionato dal Consiglio municipale.
Il 10 pluvioso arrivano invece a Valenciennes i reparti della seconda Brigata, mentre solo successivamente vi giunge anche Teulié, che il 12 Pluvioso157 ha fatto partire da Parigi gli ultimi distaccamenti ed in particolare la Cassa della Divisione e le bandiere e stendardi dei corpi presenti a La Fère che non le avevano ancora ricevute.
153 Vedi Annessi, SHD, C 1 2, Documento 03, pag. 125
154 Nicolas-Marie Songis des Courbons, 1761-1810, allievo della scuola d’artiglieria, tenente nel 1780, generale nel 1799 e divisionario nel 1800. Commanda l’artiglieria della Grand Armée dal 1805 al 1809. Cfr. J.Garnier, “Songis” in
Dictionnaire Napoléon, pag. 778
155 Il sistema dei billet de logement prevedeva l’alloggio di uno o più soldati presso un privato, il quale erra tenuto a fornire un minimo di mobilio ed un letto o adeguato pagliericcio, mentre per i pasti venivano rimborsati alle taverne o alle mense.
156
Vedi Annessi, SHD, C 1 3, documenti 05, 06 e 07, pp.128-129 157 Vedi Annessi, SHD, C 1 4, Documento 01, pag.130
A Valenciennes non si riscontrano problemi per l’acquartieramento delle truppe italiane e, anzi, si era già provveduto anticipatamente a trasferire i reparti francesi già presenti158.
Già a partire dal 13 febbraio – 23 pluvioso, Teulié deve tenere a bada le richiestedei comandanti francesi che cercano di ottenere dei distaccamenti di truppe italiane per i servizi di guarnigione159. Motivando il rifiuto con la necessità di far addestrare gli uomini alle manovre di grande unità, riesce a ottenere anche l’avvicinamento dell’artiglieria che, con ordine diretto a Murat del 24 ventoso160, deve mettersi in marcia il 1 germinale per Douay, mentre gli zappatori seguiranno un mese dopo. Ben sostenuta dall’Italia, la Divisione incomincia già a ricevere i primi rincalzi. In particolare riceve informazione che sono in marcia 300 uomini per giungere a fine mese in zona161. Divisi su tre distaccamento, forte di 100 uomini arriva il 24 germinale a Cambray, ma ha in forza solo 79 uomini a causa della diserzione. Questi vengono subito invaiti ai diversi corpi secondo le necessità e non i reparti di provenienza162.
Viene poi improvvisamente comunicata la decision con ordine di Berthier del 28 ventoso trasmesso immediatamente a Teulié di trasferire il 1° leggero stabilito a Cambray alla guarnigione di Calais163. La forza della Divisione a questo momento, da una scheda del 1 germinale, risulta di 6028 uomini164.
Il 1° leggero comandato da Ferrent arriva a Calais il 10 germinale. La piazza è comandata dal generale di cavalleria Margaron165 che avrà sempre, nonostante alcuni problemi tra gli altri ufficiali, un buon atteggiamento nei confronti delle truppe italiane. Tale atteggiamento sarà comunque sostenuto anche dal generale Soutl, Comandante in capo del Campo di St.Omer, che veglierà a che le truppe italiane non siano eccessivamente pregiudicate.
Il problema principale che si presenta è quello di una tremenda epidemia di scabbia diffusa tra i soldati del reggimento. Al suo arrivo sembra che solo il 1° Battaglione ne abbia 400, pari alla metà della forza. Vengono così vanificati gli sforzi del generale Margaron per assicurare alle truppe italiane un buon casermaggio, dato che è necessario ricoverare i malati. La situazione è particolarmente grave non essendoci posto al locale ospedale ne in un vicino ospizio che dispone di soli 150 posti per i malati. La soluzione adottata è quella di portare tutti i malati presso il forte Nieulay, mentre restano accasermati in città le truppe ritenute sane. La malattia, limitatamente
158 Vedi Annessi, SHD, C 1 6, Documento 01, pag. 131 159
Vedi Annessi, SHD, C 1 4, Documento 03, pag. 130 160 Vedi Annessi, SHD, C 1 6, Documento 03, pag. 131 161 Vedi Annessi, SHD, C 1 6, Documento 02, pag. 131 162 Vedi Annessi, SHD, C 1 8, Documento 03, pag. 134 163
Vedi Annessi, SHD, C 1 6, Documenti 01 e 04, pag. 131 164 Vedi Annessi, AN, AF IV 1600 B, Documento 04, pag. 82
165 Pierre Margaron, 1765-1824, capitano nel 1792, nominato generale nel 1803, nel 1805 comanda una brigata di cavalleria del Corpo di soult ed è ferito ad Austerlitz. Serve in Prussia nel 1806-7, in Spagna e poi nel 1812 è allo Stato maggiore della Grande Armée. Nel 1813 in Sassonia diventa divisionario, nominato governatore di Lipsia il 20 settembre. Cfr. J.Garnier, “Margaron” in Dictionnaire Napoléon, pag. 272
mortale, nasce da un parassita della pelle e si sviluppa in condizioni di scarsa igiene, in particolare del vestiario, e può diffondersi con la condivisione di alloggi, coperte, pagliericci e simili.
La preoccupazione del comandante è notevole, anche dal punto di vista economico per la necessità di ottenere dai commissari di guerra il materiale per arredare i locali adibiti ad ospedale166.
Con l’arrivo del secondo battaglione ed una rivista di rigore per individuare tutti i malati, vengono riuniti 1046 ammalati, ormai troppi per essere contenuti al forte Nieulay e che vengono quindi trasferiti alla Cittadella, svuotata delle truppe, mentre il forte viene pulito e sterilizzato con fumigazioni e altri metodi167.
Questa grave situazione non esime comunque di assegnare al 1° leggero i servizi di guardia e guarnigione lungo la costa. Se ne lamente il suo comandante, Ferrent, alla richiesta da parte della Divisione di rinviare i muli e mulattieri usati per i trasporti dei materiali. Senza questi elementi, dice, non gli sarebbe possibili trasportare i viveri agli ammalati non avendo uomini liberi a causa dei servizi. Sembra che la malattia sia il solo problema che impedisca al reparto italiano di compiere l’addestramento ed il servizio. Una prima rivista passata il 21 germinale da parte del comandante Soult indica la soddisfazione del generale e di altri ufficiali francesi per la buona tenuta del corpo, la disciplina e l’abbigliamento. Viene così stablito che apparendo male armato, come del resto era intenzione di Bonaparte, gli si debba consegnare 1800 fucili nuovi168. Allo steso modo il 6 floreale il reggimento è passato in rivista dal Ministro della guerra Berthier. La disposizione concernente i fucili è poco apprezzata dal comandante della piazza Margaron, il quale tenda di concederne la cessione solo una volta ricevuto ugual numero dall’arsenale di Cambray per rifornirne il proprio. Questa decisione ritarderà momentaneamente la fornitura dei fucili, avendo, nello stesso tempo, l’arsenale di Cambray rifornito i reparti della seconda Brigata italiana.
Infatti, nel contempo, Teulié spinge i propri due reggimenti all’addestramento sia in spazio aperto che nel servizio di guarnigione. Così il 21 floreale – 11 maggio si concerta con un colonello del Genio francese per ampliare ed attrezzare un terreno di manovra dove esercitre la truppa169. Pochi giorni prima era stato lo stesso Ministro Berthier a far manovrare il 18 floreale la Divisione italiana sia a Cambray che a Valencienne e segnalava al Primo Console come queste truppe meritassero degli elogi e lo spirito della truppa fosse eccellente170.
Bisogna ora affrontare una prima volta la questione della disciplina all’interno della Divisione, o meglio come questa venga percepita dai comandanti francesi.
166 Vedi Annessi, SHD, C 1 8, Documento 02, pag. 133 167 Vedi Annessi, SHD, C 1 8, Documenti 04 e 05, pag. 134 168 Vedi Annessi, AN, AF IV 1599, Documento 02 e 03, pag. 77 169
Vedi Annessi, SHD, C 1 10, Documento 01, pag. 136 170 Vedi Annessi, AN, AF IV 1599, Documento 03, pag. 77
In più di una missiva Margaron da Calais lamenta come gli italiani, ufficiali e sottufficiali, siano facili all’uso delle punizioni corporali e di usare il bastone contro i soldati. Questo fatto appare incredibilmente crudele e violente per i soldati francesi che, tra le prime istanze della ricoluzione, abolirono le pene corporali nell’esercito. Nelle truppe italiane, un po’ per mancato addestramento, mancanza di spirito militare, carenza delle capacità di comando degli ufficiali, ma soprattutto disomogeneità dei regolamenti pre-unitari, non c’è un divieto assoluto della violenza. Non si può neanche dire che si faccia un uso esagerato di questo mezzo, restando comunque ufficioso e quasi sempre accettato silenziosamente dalla truppa. Altro problema che si riscontra sembra essere quello dei furti. Numerosi sono i casi di militari trovati a rivendere oggetti rubati presso le caserme o i privati. In effetti dato l’alto numero di casi, dobbiamo pensare che la truppa soffrisse di una carenza cronica di mezzi, la qual cosa ci sembra dimostrata anche dale difficoltà di alcuni ufficiali a causa del costo maggiore della vita. Come scrive lo stesso Ermolao Federigo, capitano allo Stato Maggiore, lamentandosi con gli amici a Milano del costo esoso del caffèlatte, che lo costringe a vivere di razioni171.
Altri infrazioni sono di minore entità, come la mancanza di istruzione o di riempire le funzioni assegnate. Così vengono puniti il Caporale Burgongini degli zappatori, che, rifiutando la punizione si presenta senza permessi a Boulogne da Soult172. Un reato molto più diffuso è quello della frode delle casse dei reparti, come il caso del sergente maggiore Pierantoni173 o del sergente Flosio attestao dalle lettere di Foscolo.
Un caso diverso riguarda le accuse che vengono a più riprese rivolte contro i comandanti dei reparti italiani di aver arruolato uomini provenienti da altri reparti francesi, disertori o assenti dai reparti174. In tutti i casi riportati sembra che si tratti di arruolamenti in buona fede di individui quanto mai ambigui, per la più parte disertori che parlano l’italiano come quelli provenienti dai Tiralleurs du Po o dai Cacciatori Corsi. Tutti i controlli effettuati da parte di Teulié su richiesta delle autorità francesi non portano a nulla. Riteniamo comunque, che per rimpinguare i ranghi delle truppe italiane e visto l tasso di diserzione dei distaccamenti di coscritti i diversi comandanti abbiano più volte adottato questo sistema.
Intanto, già dalla fine di pratile, con una lettera di soult indirizzata a Bonaparte, si chiede di avvicinare tutta la Divisione a Calais, dove anceh gli altri reparti potranno conquistare i vantaggi del’istruzione ottenuta dal 1° leggero175. Questo reggimento viene inoltre incaricato, con un ordine
171
Cfr. E. Federigo, Tre lettere inedite del cavaliere Ermolao Federigo, Vicenza, 1884, pag. 31 172 Vedi Annessi, SHD, C 1 15, Documento 02, pag. 139
173 Vedi Annessi, SHD, C 1 15, Documento 03, pag. 139
174 Vedi Annessi, SHD, C 1 16, Documento01, pag. 139 e C 1 18, Documento 04, pag. 142 e C 1 20, Documento 03, pag. 145
del 16 termidoro anno XII, di fornire delle guarnigioni di 30 uomini sulla 6° divisione di corvette da pesca176.
A questo punto, inizio fruttidoro anno XII – 20 agosto 1804, la forza della Divisione ci è resa sia da fonte francese che italiana. Con un ordine del 3 fruttidoro la seconda Brigata si mette in marcia il 12 dello stesso mese per congiungersi a Calais col 1° leggero. La forza di questi due reparti è indicata a 1645 e 1423 uomini, senza contare i malati177.
Restano ancora distacati il reggimento ussari, l’artiglieria e gli zappatori.
Un progetto di trasferire a Calais l’artiglieria leggera per imbarcarla sule corvette noonn ha corso e questo reparto resta distaccato a Douay.
Un volta riuniti i tre reggimenti a Calais, la Divisione viene assegnata ad un servizio intensivo sia a guardia dei diversi punti della costa che sulle imbarcazioni. Le vengono assegnate due divisioni della flottiglia su cui fornisce dei contingenti di 21 uomini, ognuno comandanto da un ufficiale178. Nel numero di sei bastimenti per divisione, questo impiego si rivela particolarmente gravoso a causa del’alto numero di ufficiali impegnati e che lascia sguarniti i reparti. Inoltre il problema delle malattie si fa sentire nuovamente a causa delle cattive condizioni di vita dele truppe imbarcate che inizialmente non hanno alcuna fornitura e solo successivamente riceveranno amache o paglia. Intanto nella piazza di Calais si sviluppa un’aspra polemica tra il generale Margaron e Teulié. Il primo chiede, giustamente, che gli ordini di Soult a Teulié passino per suo tramite, essendo superiore in grado e comandante della piazza, il secondo al contrario ritiene di poter eseguire autonomamente gli ordini arrivatigli direttamente da Soult.
Su piano politico la situazione si è intanto evoluta. All’inizio di marzo 1804, l’attentato di pichegru e Cadoudal contro la vita di Bonaparte ha riattizzato gli animi contro l’inghilterra e la paura di una restaurazione monarchica. Insieme a molti altri reparti, la Divisione italiana testimonia le felicitazioni a Bonaparte, con un testo che viene pubblicato su Le Moniteur in cui ci si rivolge al Presidente come “Fondatore della Patria”179. A giugno si assiste alla proclamazione dell’Impero ed anche la Divisione italiana esprime il proprio entusiasmo per questo passo180, sebbene Teulié rifiuti di prestare giuramento insieme alle truppe francesi precisando che Napoleone resta Presidente della Repubblica Italiana.
176 Vedi Annessi, AN AF IV 1601, Documento 02, pag. 83 177 Vedi Annessi, SHD, C 1 17, Documento 02, pag. 140 178 Vedi Annessi, SHD, C 1 18, Documento 02, pag. 141 179
Da notizia del 18 ventoso anno XII – 9 marzo 1804, su Le Moniteur 180 Da notizia del 28 pratile anno XII – 17 giugno 1804, su Le Moniteur
Il 5 agosto intanto giunge a Calais l’Imperatore e decide di passare in rivista la Divisione. Una descrizione dettagliata ci è lascata sempre da Federigo, che richiama le critiche fatte dall’Imperatore contro le malversazioni che hanno luogo sui soldati181.
Napoleone prosegue poi l’ispezione lungo tutta la costa fino in Olanda e proprio da Ostenda, in data 23 termidoro – 11 agosto, promulga i decreti che nominano il generale Pino Ministro della guerra della Repubblica e destinano il generale Trivulzi al comando della Divisione in Francia182.
Il 16 agosto, Fessta Nazionale, la Divisione italiana partecipa alla grande cerimonia al campo di Boulogne, della distribuzione delle Legion d’Onore. Tale momento, considerato come significativo nelle mitologia e nella simbologia del periodo napoleonico offre rialto anche alle truppe italiane, che vedono decorati i propri comandanti.
Intano nello stesso tempo Pino abbandona Parigi per tornare a Milano, mentre Trivulzi giunge prima a Parigi e poi a Calais, senz aincrociare, fortunatamente il suo collega. Timore di Melzi in questa situazione ra che potesse scaturirne un duelle a causa di certe lettere che Pino aveva inviato al ministro, ritenendosi offeso per fatti quanto mai irrisori o perfettamente corretti.
Il generale Trivulzi giunse alla fine di settembre al comando della Divisione a Calais. Sotto sua proposta, i militari italiani si offrono di partecipare per la raccolta dei fondi necessari per l’erezione di una colonna, dedicata a Napoleone, da erigere sul luogo della grande distribuzione della Legion d’Onore183.
Intanto continua il servizio a Calais, lungo la costa e sui battelli della flottiglia nazionale. Il primo scontro a fuoco contro delle navi inglesi avviene il 10 pluvioso, quando cinque battelli francesi, di cui due armati da italiani, vengono attaccati da un brick e due corvette inglesi184. Successivamente la truppa italiana si sarebbe distinta anche per un combattimento a sostegno di una flottiglia olandese attaccate dalla crociera inglese e per la difesa del forte Rosso di Calais contro un bombardamento inglese. Fatto più eclatante fu comunque la cattura di un mecantile inglese, il Mathilde, il cui valore venne concesso in premio agli equipaggi dallo stesso Napoleone.
L’avvenimento dell’incoronazione imperiale a Notre Dame, porta a Parigi molti rappresentanti del potere politico italiano che si interessano anche alla Division schierata sulle costre. Stranamente Napoleoe rispose sempre negativamente alle richieste di recarsi in visita da parte dei deputati italiani. Comuunque la presenza di Melzi a Parigi per alcuni mesi aiutò notevolmente la Divisione italiana nella risoluzione di molteplici prolemi, sia finanziari che gestionali. Alla deputazione per l’incoronazione fu invitato anche Trivulzi, il quale, al pari di altri rappresentanti italiani, restò poi a
181 Vedi E. Federigo, op.cit., pp. 21 e seguenti 182 Vedi Annessi, C N, Lett. 9091, pag. 180
183 Cfr. Colonne de la Grande Armée à Boulogne-sur-mer, Boulogne-sur-mer, 1841, e vedi Annessi, SHD, C 1 23, Documento 01, pag.
Parigi per organizzare i lavori della Consult che avrebbe di li a poco offerto la corona di Re d’Italia a Napoleone. Purtroppo, proprio durante questo soggiorno a Pargi, Trivulzio cadde gravemente ammalato per un lungo periodo ed il comando della Divisione passò nuovamente nelle mani di Teulié. Già prevedendo una fine fatale della malattia o per ccercare di trasferirlo ad altri ruoli, Melzi spinge per ottenere la promozione di teulié al rango di generale di Divisione. In questo senso Marescalchi scrive a Napoleone nel febbraio del 1805185.
Purtroppo l’11 ventoso Trivulzi muore di malattia e Teulié ne da comunicazione al Maresciallo Soult186. A Calais gli viene officiata una messa in suffragio e Foscolo è autore dell’epigrafe dedicatagli, mentre le vere esequie vengono eseguite alla Cattedrale di notre Dame di Parigi.
Teulié subentra naturalmente al comando, che detiene a questo punto ufficialmente per la prima volta dalla sua presa ad interim nel dicembre del 1803.
La Divisione continua incessantemente il servizio imbarcato e diversi comandanti fanno sentire delle lamentele per la durezza di questo servizio. La Compagnia zappatori viene portata a Calais ed anch’essa imbarcata. Intanto, su ordine dell’Imperatore, già dal novembre 1804 è stato rimpatriato in Italia il 2° reggimento ussari che, a quanto sembra, aveva dimostrato sentimenti contrari all’investitura reale. Tra febbraio e marzo del 1805 è la volta dello Squadrone di Artiglieria a cavallo che viene rinviato a Pavia.
Intano la divisione è invitata a prestare giuramento a Napoleone come Re d’Italia in seguito alla proclamazione. Il giuramento viene fatto il 7 germinale, sulla piana fuori Calais187 Teulié sarà anche poi invitato a partecipare alla cerimonia che si terrà a Milano, mentre Bonfanti, nonostante ne abbia fatto richiesta, resterà a Calais incaricato del comando della Divisione. Viene organizzata una cerimonia con parata, Te Deum ed infine una distribuzione supplementare di viveri ai soldati. Durante l’estate alcuni soldati si distinguono nella risposta ai bombardamenti inglesi. In un combattimento il 18 luglio una granata che colpisce alcune munizioni non protette causa la morte di alcuni zappatori. Per uno di essi, padre di famiglia, gli ufficiali della Divisione indicono una colletta da inoltrare in Italia.
A questo punto ormai lo scenario dei campi sta cambiando notevolmente. Dal mese di maggio la Divisione italiana non è più alle dipendenze di soult, ma diventa la 3° Divisione del Corpo di riserva agli ordini del Pincipe Luigi, fratello di Napoleone188. Allo stesso modo si assiste ad un passagio di comandi da parte del generale Margaron al generale Bonfanti prima per le batterie mobili stazionate sulla costa, e poitutta la piazza di Calais passa sotto gli ordini del denerale Teulié.
185 Vedi Annessi, AN, AF IV 1599, Documento 05, pag. 78 186 Vedi Annessi, SHD, C 1 27, Documento 01, pag. 148 187
Vedi Annessi, SHD, C 1 28, Documento 03, pag. 150 188 Vedi Annessi, SHD, C 1 30, Documento 02, pag. 152
Nuovamente tale comando viene rilevato dal generale Baraguey d’Hilliers.
Con l’inoltrarsi dell’estate si intensificano le attività per un imbarco immediato e si controllano minuziosamente le capacità di carico delle divisioni della flottiglia189.