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PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE

ANNO 2018

a cura del:

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dott.ssa Carmela Cucca – Segretario Generale

dell’Ufficio Formazione delle Risorse Umane

in Staff alla Segreteria Generale – supporto alle attività di controllo di regolarità amministrativa e di controllo strategico – Formazione delle Risorse Umane – attività di prevenzione della corruzione e Trasparenza

Allegato B

PREMESSA

La Provincia di Salerno ha approvato, con deliberazione di Consiglio provinciale n. 7 del 31 gennaio 2018, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per il triennio 2018/2020, proposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza – RPCT – al Presidente della Provincia che, con proprio decreto n. 13 del 26 gennaio 2018, lo ha presentato al Consiglio provinciale. I predetti atti ed il relativo Piano sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione Amministrazione Trasparente, sottosezione Altri contenuti/Corruzione.

L’adozione del PTPCT costituisce adempimento obbligatorio ai sensi dell’art. 1, comma 8, della Legge 6 Novembre 2012 n. 190 e la medesima legge n. 190/2012, c.d. “Anticorruzione”, individua nella formazione del personale uno dei più rilevanti strumenti, in seno all'organizzazione, di contrasto alla corruzione, volti a ridurre o eliminare detto rischio.

Coerentemente, in virtù di tali disposizioni, il P.T.P.C.T. 2018/2020 della Provincia di Salerno, come nei precedenti Piani, ha previsto, tra le misure di prevenzione alla corruzione, all’art. 9.1 lettera d), l’adozione del Piano di Formazione del Personale in materia di Anticorruzione, quale intervento mirato alla diffusione e all’approfondimento dei temi dell’etica e della legalità.

La c.d. Formazione Anticorruzione, quale misura di prevenzione del fenomeno corruttivo va svolta obbligatoriamente e in modo continuo.

Il programma della formazione anticorruzione ha come obiettivo principale quello di fornire ai partecipanti gli strumenti per svolgere le proprie funzioni di pubblici dipendenti al servizio della collettività nel pieno rispetto della normativa dettata in materia di anticorruzione.

Tale obiettivo è da perseguire durevolmente nell’ambito dell’attività dell’ente pubblico. Difatti, dopo l’attuazione della formazione generale anticorruzione, aggiornamento in materia di anticorruzione (L.

190/2012) e sulle nuove norme del codice di comportamento (D.P.R. 62/2013), che ha coinvolto tutti i dipendenti dell’Ente nell’anno 2014 (argomenti trattati anche nei precedenti anni 2012 e 2013, aderendo al Progetto del FORMEZ PA, denominato “APPALTO SICURO”), dal 2015 ad oggi è sempre stata programmata una formazione specifica, che ha riguardato argomenti specifici nell’ambito della prevenzione della corruzione e dell’applicazione delle norme sulla trasparenza.

Il Piano della Formazione Anticorruzione ha l’ambizioso ma ineludibile obiettivo, senza dubbio più a lungo termine, di educare i dipendenti all’assimilazione e alla comprensione dei fondamenti dell’etica, della sua declinazione quale “etica pubblica” e di un approccio valoriale e non meramente economicistico dell’attività amministrativa.

Il presente Piano ha, inoltre, lo scopo di porre i partecipanti nella condizione sia di poter identificare situazioni che, anche se non previste nel piano anticorruzione, possono sfociare in fenomeni corruttivi, sia di poter affrontare eventi criminosi, salvaguardando la funzione pubblica locale.

La realizzazione di tale misura anticorruttiva è stata posta in capo al RPCT che unitamente a tutti i dirigenti dell’Ente provvedono all’attuazione del presente Piano formativo.

FORMAZIONE SPECIFICA ANTICORRUZIONE

La formazione anticorruttiva sarà realizzata, innanzitutto, dal Segretario Generale, nella sua qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e da professionalità interne all’Ente, Dirigenti e Funzionari esperti dell’argomento trattato. Sono previste anche testimonianze di autorevoli professionisti con esperienza professionale particolarmente significativa, esperti esterni all’Ente e docenti appartenenti al mondo accademico o a quello giurisdizionale, che, tramite l’organizzazione di enti quali UPI, ANCI, Accademia per l’Autonomia, etc., terranno i loro incontri a titolo gratuito.

In attuazione del P.T.P.C.T., la formazione sarà rivolta a tutti i dipendenti dell’Ente e si arricchirà degli incontri periodici con i dirigenti e i referenti per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza di ciascun settore, nonché con i dipendenti impegnati nelle attività a più elevato rischio di corruzione.

La figura del dirigente e del referente – cc.dd. Attori dell’integrità – nel piano di prevenzione della corruzione è strategica ai fini del funzionamento del piano. Tali figure fanno da tramite fra l'ufficio di

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riferimento e il responsabile RPCT, svolgendo un'attività di controllo su comportamenti e condotte che presentano una criticità in ordine alla corruzione. A tal fine è necessaria una loro formazione specifica in materia di etica, legalità, codici di comportamento, individuazione dei rischi, etc. La formazione mirata allo sviluppo delle competenze del referente deve, inoltre, supportare le sue attività di:

- monitoraggio delle procedure a rischio corruzione;

- controllo sugli atti classificati ad alto rischio di corruzione;

- aggiornamento delle check-list di settore;

- promozione della trasparenza all'interno dell'Ente e attuazione degli adempimenti conseguenti di pubblicazione.

Oltre al loro coinvolgimento nel piano formativo, come protagonisti della formazione, i dirigenti/referenti hanno il compito di individuare i soggetti da formare, le eventuali carenze sul piano dell'informazione e sugli ulteriori provvedimenti che possono essere presi per la prevenzione attiva della corruzione.

I soggetti “protagonisti” della formazione sono:

· Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della trasparenza – RPCT.

Il responsabile della prevenzione della corruzione è il Segretario Generale dell’Ente che è stato individuato, ai sensi del comma 7 della legge 190/2012, con decreto del Presidente della Provincia di Salerno n. 115 del 18 ottobre 2017.

E' necessario soddisfare gli obblighi di informazione e formazione nei confronti del responsabile (comma 9 lettera e) legge 190/2012) in quanto soggetto incaricato del monitoraggio e del funzionamento ottimale del Piano.

La formazione deve riguardare le attività che lo stesso è chiamato a compiere, con particolare riferimento alla predisposizione del Piano anticorruzione, al monitoraggio costante dei procedimenti e del rispetto dei termini di legge, all'adozione di adeguati meccanismi di prevenzione e contrasto di condotte irregolari.

La particolare funzione necessita di una costante formazione nei vari settori di competenza dell’Ente, specialmente appalti, contratti e gestione delle selezioni del personale, nonché in tema di Trasparenza, riguardare l’applicazione del d.lgs. n. 33/2013 come modificato ed integrato dal d.lgs. n. 97/2016.

· I Dirigenti dell’Amministrazione (ex art. 5 del vigente P.T.P.C.T.)

Si tratta di figure strategiche che fanno da raccordo fra il settore di propria competenza ed il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza – RPCT e svolgono un’attività di controllo sui comportamenti e condotte che presentano criticità sul piano della corruzione. Oltre al loro coinvolgimento nel piano formativo come protagonisti della formazione, i Dirigenti hanno il compito di individuare i soggetti da formare, le eventuali carenze sul piano dell’informazione e sugli ulteriori provvedimenti che possono essere presi per la prevenzione attiva della corruzione.

· I Referenti per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza (ex art. 6 del vigente P.T.P.C.T.) Sono individuati e nominati dai propri dirigenti, tra il personale di categoria D1 o D3, svolgono un’attività di supporto al RPCT e, pertanto, è necessaria una loro formazione specifica in materia di anticorruzione, etica, trasparenza, legalità, Codice di Comportamento ed individuazione dei rischi, nonché valutazione delle performance. Inoltre, dati i particolari incarichi in materia di trasparenza, la loro formazione deve riguardare anche la corretta applicazione delle norme in materia di pubblicazione degli atti, come sancito dal d.lgs. n.

33/2013, modificato ed integrato dal d.lgs. n. 97/2016.

· I Dipendenti (ex art. 7 del vigente P.T.P.C.T.)

Tutti i dipendenti dell’Ente, ma soprattutto coloro che sono chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, come risulta dalla mappatura dei processi/procedimenti dell’Ente allegata al P.T.P.C.T. 2018/2020 (allegato 2), devono essere destinatari di una formazione mirata alla conoscenza dei Piani adottati dall’Amministrazione. Per tale ragione, la loro formazione e informazione deve essere mirata alla conoscenza del Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, del Piano Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e del Piano Triennale Provinciale, nonché degli obblighi e delle modalità di pubblicazione dei procedimenti amministrativi sul sito web istituzionale.

Previa esposizione sintetica dell’attività formativa anticorruzione svolta nel corso dell’anno 2017 (Tabella

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1), si specificano, di seguito, gli eventi formativi che si intendono realizzare nel corso dell’anno 2018, con indicazione del presunto periodo di svolgimento.

TABELLA 1 – ATTIVITA’ FORMATIVA ANTICORRUZIONE SVOLTA NEL CORSO DELL’ANNO 2017

Il Piano Triennale di Formazione del Personale 2018/2020 prevede, nella 3° area tematica, argomenti riguardanti l’anticorruzione e la trasparenza: ciò a rimarcare la funzione trasversale e strategica svolta dalla formazione del personale, in quanto l’aggiornamento normativo e la formazione professionale in generale, facendo acquisire consapevolezza ai dipendenti sulla correttezza dei procedimenti, svolge di per sé una funzione indispensabile per prevenire la corruzione, evitando o riducendo notevolmente il verificarsi di comportamenti corruttivi.

Nel corso dell’anno 2018, pertanto, saranno trattati gli argomenti riportati di seguito, afferenti alla 3° area tematica del Piano Triennale di Formazione del Personale 2018/2020:

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Allegato B

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3° AREA TEMATICA: REVISIONE E SEMPLIFICAZIONE IN TEMA DI TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE – PROTEZIONE DEI DATI CON UN NUOVO CODICE DELLA PRIVACY (d.lgs. n.

97 del 25 maggio 2016)

TITOLO

Presentazione del nuovo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018/2020 – PTPCT – della Provincia di Salerno

tipologia Seminario/giornata formativa

destinatari Tutti i dipendenti dell’Ente (in primis dirigenti e referenti) durata 1 giornata - 3 ore (due date disponibili)

periodo di svolgimento Primo semestre 2018

obiettivi Aggiornare il personale dell’Ente sul nuovo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018/2020 – PTPCT – della Provincia di Salerno e sulle misure di prevenzione

TITOLO

Misure di prevenzione previste nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018/2020 – PTPCT – della Provincia di Salerno

tipologia Seminario/giornata formativa

destinatari Tutti i dipendenti dell’Ente (in primis dirigenti e referenti)

durata 1 giornata - 3 ore

periodo di svolgimento Secondo semestre 2018

obiettivi Aggiornare il personale dell’Ente sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti nelle misure di prevenzione al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018/2020 – PTPCT – della Provincia di Salerno

TITOLO

Adeguamento regolamenti e/o direttive interni alle linee guida/delibere ANAC (adeguamento direttiva interna n. 107/2015 alle Linee guida n. 4 ANAC; etc.) tipologia Seminario/giornata formativa

destinatari Tutti i dipendenti dell’Ente (in primis dirigenti e referenti)

durata 1 giornata - 3 ore

periodo di svolgimento Triennio 2018/2020

obiettivi Aggiornare il personale dell’Ente sugli adempimenti necessari alla luce delle disposizioni emanate dall’ANAC

TITOLO

Whistleblowing alla luce della legge n. 179 del 30 novembre 2017 – norme ed applicazioni per gli Enti – D.lgs. n. 93/2013: inconferibilità e incompatibilità – Procedimento penale e procedimento disciplinare

tipologia Seminario/giornata formativa

destinatari Tutti i dipendenti dell’Ente (in primis dirigenti e referenti)

durata 1 giornata - 3 ore

periodo di svolgimento Nel corso dell’anno 2018

obiettivi Aggiornare il personale dell’Ente sugli adempimenti necessari alla luce delle disposizioni legislative della L. n. 179/2017

Alle giornate suindicate, si aggiungono almeno 4 riunioni formative, di 3 ore ciascuna, dedicate alla c.d. formazione

“specifica” sulla Trasparenza e Privacy, tema molto sentito dai dirigenti dell’Ente e con essi condiviso nella conferenza dello scorso 10 gennaio 2018 (come da verbale). Saranno occasioni di apprendimento e confronto sugli adempimenti riguardante l’obbligo della pubblicazione degli atti prodotti dai diversi settori dell’Ente, con l’individuazione del personale che effettuerà la pubblicazione sul sito, acquisendo le necessarie competenze tecniche per operare sulla piattaforma e le dovute conoscenze normative per la tutela della privacy, operando la corretta visualizzazione al pubblico dei dati (personali e non). La suddetta formazione sarà tenuta da un dipendente esperto del settore Servizi ai Comuni – servizi Sistemi Informativi e vedrà la presenza del Segretario Generale – RPCT nonché del funzionario responsabile del servizio URP e Comunicazione istituzionale. Il personale da avviare a tali incontri formativi è individuato anche sulla base delle indicazioni dei Dirigenti, che devono comunicare, per iscritto, al RPCT i nominativi del personale selezionato, con indicazione della

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qualifica rivestita e delle attività svolte.

STRUMENTI E METODOLOGIE

Per l’attuazione delle attività formative sul tema dell’Anticorruzione, la Provincia di Salerno mette a disposizione dei dipendenti idonei locali e attrezzature. Saranno utilizzate le sale site in Palazzo S. Agostino, in primis il Salone Bottiglieri, avente una capienza pari a 120 posti, in alternativa la Sala Torre con 60 posti.

La strumentazione messa a disposizione è costituita da: 1 Videoproiettore, 1 computer portatile, 1 Lavagna a fogli mobili, Penne, Matite, Block notes e il Collegamento internet free/Wi-fi.

Si prevede l’utilizzo di diversi strumenti formativi e metodologie di intervento quali:

· Lezioni frontali (metodologia tradizionale) per il trasferimento dei concetti teorici in materia di anticorruzione;

· Metodo c.d. talk on slide: l’uso di un numero variabile di slide da parte del docente sarà integrato con discussioni in aula, mediante l’esposizione di casi pratici, finalizzati a risolvere dubbi e incertezze sull’argomento.

In tal modo si offrono ai dipendenti degli input teorici calati nella realtà lavorativa quotidiana, ossia all’interno del contesto in cui operano, con l’obiettivo del massimo coinvolgimento dei partecipanti, i quali, gradualmente, impareranno a mettere in pratica quanto appreso nel corso.

Tutta la formazione sarà svolta in house, con personale interno o esperti esterni a costo zero, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili e in considerazione dell’attuale contesto economico-finanziario dell’Ente.

CONCLUSIONI

Il Piano di Formazione Anticorruzione garantisce che i referenti possano avere gli strumenti per svolgereil ruolo di promotori della corretta gestione dei procedimenti e dei principi etici e comportamentali delle attività del lavoratore nel settore pubblico.

Fermi restando i macroargomenti formativi, nel corso dell’anno 2018 verranno effettuate attività di formazione ed aggiornamento per i dirigenti/responsabili, referenti e per i dipendenti impegnati nelle attività a più elevato rischio di corruzione e di illegalità, sulle novità eventualmente intervenute e sulle risultanze delle attività svolte nell'Ente in applicazione della normativa anticorruzione e di quella sulla trasparenza, alla luce anche della pianificazione locale e del codice di comportamento integrativo.

La formazione rappresenta fondamentale elemento di valutazione per i responsabili apicali, nel quadro della retribuzione di risultato, e per i dipendenti, nell’ambito della valutazione delle performances individuali e collettive.

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