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IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

3. OBIETTIVI PRIORITARI CON RIFERIMENTO AL RAV

3.1. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di miglioramento, che viene sviluppato nel triennio 2022/25, è in stretta connessione con il Piano triennale dell’offerta formativa e cercherà di cogliere le indicazioni offerte dalla Legge 107/2015, come occasione per rinnovare e rinvigorire la progettualità pedagogica e didattica della scuola per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Esso muove dall’esperienza e dai risultati conseguiti, attraverso le azioni migliorative espletate negli anni precedenti e tiene conto delle ricadute storiche che l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha determinato nel mondo della scuola. L’obiettivo prioritario della scuola è sempre stato il miglioramento degli esiti degli studenti, in armonia con le finalità espresse nel PTOF che indirizzano l’azione di tutta la comunità educante verso la formazione integrale dell’alunno nei suoi molteplici aspetti e hanno come punto di riferimento il profilo dello studente, tratto direttamente dalle Indicazioni nazionali per il curricolo D.M. 254 del 2012 e dal documento “Indicazioni nazionali e Nuovi scenari” del 2018, a cui si collegano anche le competenze chiave europee per l’apprendimento permanente della Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006,

ulteriormente classificate nel 2018, oggi ritenute fondamentali per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Nel nuovo contesto scolastico determinato dalla pandemia in atto, il nostro Istituto ha ridefinito le priorità, coniugandole agli obiettivi di processo ad esse collegati e congruenti con i traguardi attesi ovvero le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità individuate. È opportuno sottolineare che gli obiettivi sono l’aspetto più concreto dell’autovalutazione in quanto sono immediatamente operativi, sono riferibili al breve periodo scolastico (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo. L’esperienza maturata ha dimostrato che l’ottenimento di buoni risultati è perseguibile quando i diversi elementi coinvolti nell’azione didattica si incrociano a vicenda e sono percepiti da tutta la comunità educante come frutto di un unico sentire, di una meta comune e fortemente condivisa. Le aree di processo che il Nucleo interno di valutazione ha inserito nel nuovo Piano di miglioramento sono, difatti, tutte fortemente interdipendenti tra loro e ciascuna di esse è ritenuta essenziale per il conseguimento dei risultati attesi, tanto da non essere possibile, per la buona riuscita di quanto pianificato, non valutare la pregnanza di ciò che ogni area apporta all’obiettivo principale. Tale strumento di progettazione strategica muove, altresì, dall’esigenza di monitorare in maniera oggettiva, a scopo migliorativo, tutte le evidenze implicate nelle aree di processo, pur tenendo presente che ogni singola azione posta in essere subisce l’influenza del contesto di riferimento, delle pratiche educative e didattiche e di quelle gestionali e organizzative, già processate nel corso degli anni e identificative della scuola.

Le aree implicate così come le azioni identificate sono sottoposte a dinamicità e pertanto ciascun processo attivato permetterà di rilevare punti di forza e debolezza di quanto programmato, determinando, laddove si rendesse necessario anche aggiustamenti in itinere.

Il piano di miglioramento coinvolgerà tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Nello specifico i docenti verranno coinvolti nello sviluppo del PdM attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro operativi di autoformazione e di dipartimento, tra ordini di scuola diversi e anche di riunioni plenarie. I contenuti e i risultati del Piano verranno condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti i soggetti interessati alla vita della comunità scolastica attraverso la pubblicazione sul sito web della scuola e bacheca genitori registro elettronico. Esiste una rete di relazioni efficace e ben strutturata, in linea anche con l’emergenza sanitaria, che si intende mantenere anche per le comunicazioni inerenti il PdM.

Il PdM costituisce parte integrante del Ptof (si veda allegato).

4. PROGETTAZIONE

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del nostro Istituto è orientato verso cinque priorità essenziali, a norma dell’art.1, comma 7 della Legge 107/2015:

1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea;

2. potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifico-tecnologiche;

3. alfabetizzazione e perfezionamento dell'Italiano come seconda lingua attraverso corsi e attività di recupero per studenti di lingua non italiana;

4. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale e artistica;

5. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano.

La progettualità dell’istituto comprende quattro aree essenziali, che raccolgono la maggior parte delle proposte di arricchimento che rappresentano la tradizione consolidata dell’istituto:

- Progetti orientati al benessere: il principale è il Servizio psicopedagogico che, attraverso la presenza di una professionista specializzata, consente un sostegno psicologico-emotivo per alunni, docenti e famiglie; garantisce l’accesso ad uno screening precoce di disturbi specifici dell’apprendimento; offre l’accesso allo sportello di ascolto per gli alunni delle scuole secondarie. A questa area appartengono inoltre le attività di educazione all’affettività, le proposte per la lotta al bullismo e cyber-bullismo, le attività di orientamento e di inclusione, i progetti di educazione alla salute in collaborazione con il Ministero e le Associazioni presenti sul territorio.

- Attività di educazione alla cittadinanza: in sinergia con le Amministrazioni, le forze dell’ordine, il servizio sanitario, le associazioni locali, ogni anno vengono implementate attività e collaborazioni con diversi obiettivi; fra i tanti: educazione stradale, conoscenza e tutela del territorio, educazione alla legalità, collaborazioni con attività produttive.

- Progetti artistico-musicali: attraverso l’intervento dei docenti di classe specializzati, la collaborazione con associazioni locali e di associazioni del settore ogni anno vengono sviluppate attività che, in stretto legame con la progettazione didattica, consentono l’approfondimento, l’approccio pratico, creativo e specializzato con le educazioni, allo scopo di promuovere e approfondire le competenze in ambito artistico, musicale e creativo.

- Progetti sportivi: attraverso la presenza di esperti interni ed esterni alla scuola, ogni anno vengono sviluppate attività che, in stretto legame con la progettazione didattica, offrono un ampio ventaglio di stimoli, come i corsi di avviamento allo sport, l’organizzazione di competizioni e giornate dedicate allo sport, la presenza a scuola di atleti ed esperti del settore.

Ogni anno i progetti “tradizionali” vengono affiancati da nuove proposte, sperimentazioni e opportunità offerte dal territorio, da nuove collaborazioni con enti e associazioni, da finanziamenti specifici e così via.

Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”

definiscono – a livello nazionale - i principi le finalità, i traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi generali e specifici di apprendimento della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I° grado.

I riferimenti fondamentali degli obiettivi generali del processo formativo sono rappresentati dalle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e da Consiglio dell’Unione Europea con le Raccomandazioni del 18 dicembre 2006:

comunicare nella madrelingua

comunicare nelle lingue straniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare ad imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa

consapevolezza ed espressione culturale.

Il nuovo quadro di riferimento (Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea il 22 maggio del 2018) delinea otto tipi di competenze (numericamente uguali a quelle del 2006):

competenza alfabetica funzionale;

competenza multilinguistica;

competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;

competenza digitale;

competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;

competenza in materia di cittadinanza;

competenza imprenditoriale;

competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.

L’Istituto fa proprio il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” emanato in data 22/02/2018 con nota del MIUR n 3645/18.

Inoltre valorizza le competenze formali acquisite a scuola e quelle non formali acquisite all’esterno, nelle attività che lo studente compie sia nelle associazioni sportive che di altro tipo. Si tratta di un profilo

che considera lo sviluppo in termini di competenze che permettano allo studente di “iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità”. (Nuove Indicazioni nazionali 2012).

Sulla base delle linee e dei criteri forniti dalle Indicazioni ogni istituto ha il compito di progettare il proprio Curricolo, tenendo conto della specificità dei propri alunni e delle caratteristiche del Territorio in cui opera.

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