Il piano che andremo ad osservare è stato redatto indicativamente a luglio 2012, quindi contiene dati consuntivi riferiti al 2011 (da Bilancio), e dati previsionali riferiti all’anno 2012, 2013, 2014 e 2015.
112 Come precedentemente detto, l’attenzione si concentra soprattutto nella stesura del Piano Economico e nell’analisi dettagliata di quest’ultimo, ma è presente
anche il Piano Patrimoniale73.
P
PiiaannooPPaattrriimmoonniiaallee
Ai fini della stesura di questo prospetto, vengono dunque valorizzati i crediti verso clienti, altri crediti, i debiti, ecc.., dati che saranno utili alla compilazione
del successivo prospetto dedicato ai flussi di cassa74.
73
I dati previsionali esposti sono frutto di una elaborazione personale.
2011 2012 2013 2014 2015
Attività
Immobilizzazioni mater./immateriali 88.475 94.185 100.265 112.486 118.624 Immobilizzazioni finanziarie 3.640 3.640 3.640 3.640 3.640
Immobilizzazioni 92.115 97.826 103.906 116.126 122.264
Crediti verso clienti 12.488 12.786 13.541 14.399 15.469
Crediti verso altri 5.796 5.032 5.271 5.171 5.071
Liquidità 9.663 9.725 8.062 16.406 10.671
Attivo circolante 27.947 27.544 26.875 35.976 31.212
TOTALE ATTIVITÀ 120.062 125.369 130.780 152.102 153.475 Passività
Debiti medio lungo termine 26.984 31.096 36.862 52.063 50.405
Finanziamenti M/L termine 14.870 18.559 22.751 36.796 34.023 T.F.R. 3.723 3.524 3.369 3.210 3.046 Fondo rischi 16 16 16 16 16 Fondo ripristino 8.375 8.997 10.726 12.042 13.319 Correnti 35.208 33.215 30.696 33.748 32.929 Acconti clienti 384 384 384 384 384 Fornitori 18.818 18.254 15.117 19.243 18.146 Altri debiti 16.005 14.577 15.195 14.122 14.399
Debiti verso banche 0 0 0 0 0
Patrimonio Ne tto 57.870 61.058 63.221 66.290 70.141 Capitale sociale 16.269 16.269 16.269 16.269 26.030 Fondi di riserva 37.251 40.024 42.882 45.324 38.381 Utile di esercizio 4.351 4.765 4.070 4.697 5.730 TOTALE PASSIVITÀ 120.062 125.369 130.780 152.102 153.475 Valori in Euro/000
STATO PATRIMONIALE SAT
113
C
Caasshhffllooww
Com’è facile intuire, i primi dati, che consentono di calcolare il cash flow potenziale, derivano dal Piano Economico in cui sono valorizzati i ricavi e i costi
74
I dati previsionali esposti sono frutto di una elaborazione personale.
previsionali 2012 2013 2014 2015 Ricavi 65.526 67.635 71.212 76.118 81.494 Costi 57.511 58.898 63.300 67.119 70.562 1Risultato Operativo 8.015 8.736 7.911 8.999 10.932 2Ammortamenti 3.716 4.272 4.445 4.807 5.440
2Accantonamenti F.do rischi 432 120 162 173 180
2Accantonamenti F.do ripristino 2.246 2.225 2.392 2.218 2.378
2Imposte sul reddito -3.456 -3.617 -3.384 -3.621 -4.140
1+2 Cash Flow Potenziale 10.954 11.736 11.526 12.576 14.790
3∆ T.F.R. Incremento (Diminuzione) -173 -199 -155 -159 -163
3∆ crediti (Incremento) Diminuzione -2.583 466 -994 -758 -970
3∆ debiti Incremento (Diminuzione) 1.612 -1.993 -2.519 3.052 -819
3Utilizzo F.do rischi -418 -120 -162 -173 -180
3Utilizzo F.do ripristino -890 -1.603 -663 -903 -1.101
3Flusso di cassa circolante -2.452 -3.449 -4.493 1.060 -3.233
1+2+3 Flusso di cassa gestione corrente 8.501 8.287 7.033 13.636 11.557
4Investimenti (*) -12.145 -9.983 -10.525 -17.027 -11.578
4∆ partecipazioni 104 0 0 0 0
4∆ Finanziamenti M/L termine 1.315 3.689 4.192 14.045 -2.773
4∆ crediti finanziari -11 0 0 0 0
4∆ riserve di patrimonio netto -156 0 0 0 0
4Distribuzione dividendi -1.282 -1.578 -1.906 -1.628 -1.879
4Gestione Finanziaria -208 -354 -457 -682 -1.062
1+2+3+4 Flusso di cassa dell'esercizio -3.880 62 -1.663 8.344 -5.735
5Liquidità ad inizio anno 13.544 9.664 9.726 8.062 16.406
A=1+2+3+4+5 PFN corrente (banche) 9.664 9.726 8.062 16.406 10.671
B Passività fin. a lungo (mutuo) -14.870 -18.559 -22.751 -36.796 -34.023
(A+B) Posizione finanziaria netta (PFN) -5.206 -8.834 -14.689 -20.389 -23.352
Valori in Euro/000
(*) al netto di dismissioni, fin. Pubblici e ripristini
114 monetari e non monetari (ammortamenti, accantonamenti, ecc..). Tale dato permette di capire quante risorse finanziarie possono essere create dall’impresa.
Il metodo utilizzato è quello indiretto, che rettifica il risultato operativo da quelle operazioni che non hanno dato luogo ad alcuna manifestazione monetaria.
Successivamente si tiene conto della variazione di capitale circolante per
calcolare l’effettivo flusso di cassa della gestione corrente.75
Analizziamo come sono ricavate le voci principali76:
• ∆ T.F.R.
Evidenzia la variazione da un anno all’altro dei debiti per T.F.R.
TFR e Fondi Rischi 2011 2012 2013 2014 2015
TFR Iniziale 3.971 3.723 3.524 3.369 3.210 Ac c antonamenti+rivalut. fondo TFR 107 101 95 91 87 Uscite per antic ipi e cessazioni - 355 - 300 - 250 - 250 - 250 TFR Finale 3.723 3.524 3.369 3.210 3.047
Al T.F.R. iniziale (pari al T.F.R. finale dell’anno precedente) vengono sommati gli accantonamenti previsti nell’anno e sottratte le eventuali uscite per anticipi o cessazioni sulla base delle previsioni fornite dall’ufficio Human Resources.
• ∆ crediti
È pari alla differenza dei crediti dell’anno e i crediti dell’anno precedente, mostrati dallo Stato Patrimoniale previsionale.
75
Sui concetti di cash flow potenziale ed effettivo, costi monetari e non monetari, metodo indiretto, si veda il Capitolo 1.
76
115 Un risultato positivo indica che i crediti sono cresciuti, e quindi che il cash flow effettivo è stato inferiore a quello potenziale77; viceversa se il risultato è negativo.
La componente più rilevante è rappresentata dai crediti commerciali, stimati con il metodo seguente:
Crediti Commerciali 2011 2012 2013 2014 2015
Ricavi (senza ricavi c ostruzione) 65.088 67.382 70.895 75.493 81.073 di cui: Ric avi soggetti a Iva 16.409 18.211 19.015 19.707 21.319
Aliquota IVA 21% 21% 21% 21% 21%
Giorni Dilazione 66,51 65,54 66,00 66,00 66,00 Crediti vs Clienti 12.488 12.786 13.541 14.399 15.469
Partendo dai ricavi del Piano Economico, si applica una percentuale di IVA del 21% su una parte di questi che si aggira attorno al 25% (per gran parte delle operazioni svolte da una società di gestione aeroportuale non è prevista l’applicazione dell’imposta). A questo punto vengono calcolati i crediti tenendo conto di un tempo medio di incasso di circa 66 giorni.
• ∆ debiti
Anche i debiti vengono determinati in modo analogo. In questo caso un risultato positivo indica che i debiti sono aumentati, e quindi che il flusso
di cassa effettivo è superiore a quello potenziale78; viceversa nell’ipotesi
opposta.
77
Significa cioè che parte dei crediti sorti nell’anno, che hanno generato ricavi, non sono stati incassati nel periodo.
78
Parte dei debiti sorti nell’anno, che danno luogo ai costi previsti nel Piano Economico, non sono stati pagati, e quindi non hanno generato un’uscita di cassa.
116
Debiti vs Fornitori 2011 2012 2013 2014 2015
Costi per c alc olo Debiti vs Fornitori 27.027 27.569 30.464 35.439 37.453 Investimenti 11.711 9.730 15.808 21.403 21.157 Utilizzi F.do (ripr.) 890 1.603 663 903 1.101 Dati Totali per c alc olo Deb vs Fornitori 39.629 38.901 46.935 57.744 59.711
Aliquota IVA (media) 10% 10% 10% 10% 10%
Giorni Dilazione 156 154 120 120 120
Ratei e risconti 168 168 168 168 168 Debiti vs Fornitori 18.818 18.254 17.142 21.051 21.762
Ai fini della quantificazione dei debiti verso fornitori, incidono sia i costi (previsti nei piani operativi) sia gli investimenti (previsti nel piano degli investimenti). A questi viene applicata un’aliquota IVA media del 10%, dopodiché vengono valorizzati i debiti: per gli anni 2011 e 2012 viene considerato il tempo medio di pagamento effettivo (156-154 giorni in base a dati consuntivi o di RAG), mentre per gli anni successivi si applica un tempo medio di pagamento di 120 giorni.
Dopo aver considerato anche gli effetti prodotti dalle operazioni non ricorrenti, si arriva a determinare la Posizione Finanziaria Netta.
Un maggior grado di accuratezza della pianificazione finanziaria di lungo periodo è certamente possibile, ma è anche vero che un livello troppo elevato di precisione sarebbe molto laborioso da ottenere e poco utile, in quanto lo scopo non deve essere quello di sapere esattamente quali saranno le entrate e le uscite di cassa negli anni successivi, ma quello di valutare a grandi linee gli effetti causati dalle scelte strategiche fatte e dai piani precedenti sull’equilibrio finanziario generale.
Riuscire a implementare dei piani finanziari pluriennali molto accurati in ambito aeroportuale è particolarmente complicato per diversi motivi, tra i quali:
117 • tali piani si collocano alla fine del processo di pianificazione, per cui si basano su dati a loro volta stimati. È molto difficile quantificare le poste economiche, ancora più difficile è valutare quelle patrimoniali, e quando queste verranno incassate/pagate;
• come mostrato nel primo capitolo, le società di gestione aeroportuale svolgono una moltitudine di operazioni molto diverse tra loro anche per quanto riguarda il profilo finanziario:
- una parte (minore) dei ricavi viene immediatamente riscossa (es: i corrispettivi dei parcheggi, quelli derivanti dalla vendita di biglietti, ecc…);
- i crediti commerciali sono molto eterogenei: i voli di aviazione commerciale vengono fatturati mensilmente, quelli di aviazione
generale79 vengono invece fatturati e riscossi giorno per giorno; in
occasione di ogni volo i vettori possono richiedere dei servizi
extra80 (extra-handling) che variano da un mese all’altro e a cui si
applicano spesso tariffe diverse da cliente a cliente; per la pubblicità o per i canoni di subconcessione la fatturazione varia a seconda dei contratti (alcuni fatturati mensilmente, altri trimestralmente o annualmente);
- ci sono inoltre svariate tipologie di operazioni che danno origine a uscite di cassa: ai classici debiti commerciali e debiti per il
79
Sui concetti di aviazione commerciale e generale vedere il Capitolo 1. 80
Ad esempio: GPU, ASU, push-back, deicing, ecc. Le tariffe previste nel tariffario vengono applicate solo in mancanza di un contratto che preveda diversamente.
118 personale (salari e stipendi, contributi previdenziali e assistenziali, ecc..), si aggiungono per esempio il pagamento dell’addizionale
comunale81, i versamenti ai vettori82, il canone concessorio, i
sistemi premianti83.
La pianificazione di lungo periodo è molto importante per una società di gestione aeroportuale; questo è comprovato dalla particolare rigidità della struttura che è stata mostrata nel capitolo 2 e spiega la maggiore attenzione dedicata rispetto ai piani finanziari di brevissimo periodo.
Queste aziende devono affrontare frequentemente nuovi e ingenti investimenti, ed è essenziale esaminarne sempre non solo gli effetti economici, ma anche quelli finanziari e domandarsi quale sia l’idonea copertura.
Nel piano triennale è incluso un prospetto che evidenzia tali effetti84, ma spesso è
necessario andare più avanti nel tempo, stimando le conseguenze degli investimenti anche oltre i tre anni successivi.
81
Vedere la fattura riportata nel Capitolo 1. Rappresenta una voce da addebitare al vettore per ogni passeggero in partenza; una volta che la fattura verrà pagata a SAT (entrata di cassa), questa deve riversare tali somme a vari soggetti pubblici su base mensile. L’uscita di cassa si verificherà il mese successivo all’incasso della fattura.
82
SAT incassa alcune somme per conto dei vettori che dovrà successivamente versare a questi ultimi. Per esempio parte degli incassi derivante dalla vendita di biglietti aerei.
83
Accordi commerciali pluriennali stipulati con i vettori “che prevedono l’impegno degli stessi ad
effettuare attività di marketing e pubblicitaria, nonché a raggiungere obiettivi prestabiliti di passeggeri e di voli su Pisa a fronte dell’impegno SAT a contribuire alle relative spese nonché ad erogare incentivi di carattere economico al raggiungimento dei predetti obiettivi” (da Bilancio SAT 2012, pag. 23)
84
119
G
Glliiiinnvveessttiimmeennttii::ffiinnaannzziiaammeennttoo
Recentemente per esempio il Consiglio di Amministrazione SAT ha richiesto alle funzioni AFC e R&C di analizzare il fabbisogno finanziario e le modalità di copertura di un ingente investimento programmato. A tale scopo le valutazioni
sono dovute arrivare fino al 2020.85
85
I dati previsionali esposti sono frutto di una elaborazione personale.
Previsionali
2011 2012 2013 2014 2015 Tot 2013-2015
Tot investimenti+ ripristini 13.035 11.585 11.187 17.930 12.679 41.796 100%
Modalità di finanziamento
Cash flow prodotto da SAT 7.839 7.958 5.332 12.229 9.717 27.278 65%
Mutuo 1.315 3.689 4.192 14.045 -2.773 15.464 37%
Banche a breve 3.880 -62 1.663 -8.344 5.735 -946 -2%
Totale 13.035 11.585 11.187 17.930 12.679 41.796 100%
Valori in Euro/000
120 Questo avvalora quanto detto nel capitolo 2: i concetti di lungo e breve periodo non corrispondono a periodi di tempo predefiniti e uguali per tutti, ma dipendono dalla tipologia dell’attività svolta e dall’oggetto di analisi.