• Non ci sono risultati.

• Il lavoro assegnato ad ogni operaio;

• Evitare sovrapposizioni di personale nello stesso spazio di lavoro;

• Aggiornamenti sull’avanzamento dei lavori;

• Verifica della correttezza delle opere eseguite;

• Individuazione di macchinari nel cantiere;

• Individuazione dei materiali;

• Eventuali guasti ai macchinari;

• Eventuali infortuni (AssoBIM, 2018) [1].

Tutte queste informazioni sono facilmente accessibili da parte di tutto il team di pro-getto grazie all’utilizzo del Cloud, archivio virtuale online che permette il deposito e la condivisione di file.

Si possono valutare le capacità di un programma secondo alcuni fattori (Dalla Mora, 2014) [8]:

• Strumenti di disegno;

• Velocità di processamento;

• Capacità di renderizzazione;

• Interfaccia;

• Facilità di creazione di elementi parametrici;

• Modellazione di superfici complesse;

• Altro.

Di seguito analizzeremo i principali e i più famosi software BIM presenti sul merca-to.

1.8.1 Revit

Revit è il programma più utilizzato e più noto in questo momento nel mondo. Nel 2002 è stato introdotto nel mercato dalla Autodesk e permette di realizzare progetti decidendo il template di partenza, in modo tale da poter avere un’interfaccia perso-nalizzata in base ai bisogni di ogni progettista (Garagnani, 2011) [14].

I template selezionabili sono 3:

• Architettonico;

• Strutturale;

• Impiantistico (MEP).

La strutturazione interna dell’applicativo lo differenzia totalmente dai CAD, e in particolare da Autodesk AutoCad, inoltre è possibile importare ed esportare file IFC i quali consentono il passaggio, quasi totale, di informazioni riguardanti il modello,

tra un programma e l’altro (supporta file standard IFC4).

La sua semplicità dovuta all’interfaccia semplificata è un notevole punto a favore che gli ha consentito di avere la supremazia sul mercato. Inoltre, possiede una gran-de quantità di “famiglie”, ovvero di elementi già mogran-dellati e utilizzabili, che velociz-zano l’iter progettuale e ne forniscono le informazioni necessarie per realizzare un modello parametrico. Vi è anche la possibilità di creare noi stessi delle famiglie, mo-dellandole da zero e fornendo loro le informazioni necessarie (Garagnani, 2011) [14].

Revit, oltre ai file IFC, supporta altri tipi di formati come:

• DWG;

• DOF;

• DGN;

• SAT;

• DWF/DWFo;

• OSA;

• GbXML;

• ODBC.

Questo programma è anche uno dei più interoperabili sul mercato. Eccone alcuni esempi:

• Interoperabilità strutturale: Revit Structure;

• Interoperabilità energetica: Revit MEP, Ecotect, Energy Plus, IES.

Inoltre, dialoga egregiamente con programmi di visualizzazione come:

• Mental Ray;

• 3D Max;

• Piranesi.

Consente anche il Facility Management grazie a:

• Autodesk FMDesktop;

• Archibus.

Uno dei punti a suo sfavore è il rallentamento eccessivo quando i file iniziano a diventare pesanti e questo provoca, a volte, il “crash” del software oppure obbliga il progettista a riavviare il programma.

1.8.2 ArchiCad

ArchiCad è un’applicazione che nasce dalla casa produttrice Graphisoft nel 1980, prima azienda ad aver prodotto applicativi BIM e che ha anche realizzato anche Rhinoceros. Il suo utilizzo risulta molto facile grazie anche all’interfaccia semplifi-cata e possiede una vasta gamma di oggetti parametrici pre-modellati (Valdambrini, 2019) [15].

Essi sono organizzati in sistemi:

• Elementi prefabbricati in CLS;

• Elementi elettrici;

• Muratura;

• Metallo;

• Legno;

• Impianti;

• Isolanti.

Esso è fornito anche di una vasta gamma di applicazioni di supporto alla progetta-zione, per il Facility Management e per i sistemi di costruzione e risulta essere un

• Interoperabilità strutturale:Revit Structure, Tekla;

• Interoperabilità energetica:Graphisoft EcoDesigner, Riusca.

Inoltre, dialoga agevolmente con programmi di visualizzazione come:

• Artlantis;

• Maxon Cinema 4D;

• Lightwork Design.

Consente anche il Facility Management grazie a:

• One Tools;

• ArchiFM.

Tutte queste esportazioni verso altri programmi avvengono grazie a diversi formati di file tra i quali ricordiamo il formato IFC.

Purtroppo, possiede dei difetti come la scarsa capacità di creare elementi parametri-ci personalizzati e, con progetti di grandi dimensioni, crea problemi di scala (Dalla Mora, 2014) [8].

1.8.3 Vectorworks

Vectorworks, Inc. è una società interamente controllata dall’azienda europea del software Nemetschek Group. Leader globale nelle tecnologie di progettazione, Vec-torworks sviluppa dal 1985 software di progettazione assistita da computer (CAD) per l’architettura, l’ingegneria, l’edilizia, l’intrattenimento e la progettazione del paesaggio.

La famiglia di software Vectorworks comprende:

• Vectorworks Designer (progettazione di interni);

• Architect (utilizzato in architettura);

• Landmark (strumento per il paesaggio);

• Spotlight (simulazione dell’illuminazione);

• Renderworks (motore di renderizzazione).

Fin dai suoi inizi a metà degli anni ’80, l’azienda ha svolto un ruolo fondativo nel-l’industria del CAD, ridefinendo il mercato con la definizione di uno standard ele-vato per i suoi prodotti e testandoli e perfezionandoli continuamente per superare le aspettative degli utenti. Nel processo, è diventata un leader a livello internazionale sia nel CAD che nella tecnologia BIM (Building Information Modeling). L’azienda ha creato uno dei primi programmi CAD, uno dei primi programmi software di mo-dellazione 3D e la prima applicazione CAD multipiattaforma. Vectorworks è stato anche uno dei primi a introdurre le funzionalità BIM, prima che il BIM diventasse una parola d’ordine del settore.

Il suo obiettivo è quello di aiutare gli utenti nella progettazione nei diversi mercati di design che variano dalla scenografia dei teatri all’illuminazione degli ambienti per proseguire fino alla costruzione navale. L’applicazione usa un’interfaccia sem-plificata e intuitiva aiutando lo sviluppo del lavoro degli utenti (Dalla Mora, 2014) [8].

Inoltre, permette di inviare il proprio lavoro ad un cloud in cui viene gestito e in cui viene realizzata una visione 3D stereoscopica del progetto. Fornisce anche la possibilità di realizzare stampe tridimensionali (Valdambrini, 2019) [15].

Anch’esso supporta l’importazione e l’esportazione dei file in formato IFC e risulta essere altamente interoperabile, infatti possiede:

• Interoperabilità strutturale: Revit Structure, Tekla;

• Interoperabilità energetica: IES VE e la sua suite di strumenti;

Inoltre, dialoga egregiamente con programmi di visualizzazione come:

• Artlantis;

• Maxon Cinema 4D.

Vectorworks, oltre ai file IFC, supporta altri tipi di formati di scambio come:

• DWG/DXF;

• IGS;

• STL;

• SAT;

• 3DS.

1.8.4 Edificius

Edificius è un programma della software house italiana Acca. Grazie ad esso è possi-bile realizzare renderizzazioni immediate e permette all’utente di realizzare progetti rimanendo sempre aggiornato sulle normative.

Permette di effettuare operazioni come:

• Progettazione architettonica 2D e 3D;

• Realtà Virtuale;

• Fotoinserimenti;

• Rendering;

• Condivisione dei modelli nel Cloud;

• Progettare gli impianti.

Questo programma si integra con Google Sketchup, infatti è possibile realizzare mo-delli 3D che variano dalla forma più semplice a quella più complessa che poi saran-no importati in Edificius e saransaran-no sottoposti a tutte le verifiche e a renderizzazione.

Un grande punto a favore per questo software è l’aderenza alla normativa italia-na del settore delle costruzioni. Infatti, le direttive sono perfettamente integrate e aiutano l’utente a progettare rispettando le regole vigenti e riducendo al minimo gli errori e garantendo un processo progettuale più efficiente (Valdambrini, 2019) [15].