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Quindi la mozione si intende integrata con l’emendamento proposto dal Partito Democratico, per cui torniamo in discussione.

Consigliere Calvi, prego.

CALVI

Per quanto riguarda la mozione presentata dal Consigliere Sonzogni, io a lui personalmente avevo anticipato che avremmo espresso un voto favorevole anche perché, per stare in tema di coerenza, nella ormai lontana campagna del 2016 parlai di una moratoria per quanto riguarda il Piano delle opere pubbliche, allora non immaginavo che ad oggi avremmo discusso dei centri commerciali e dei supermercati.

Volevo fare una piccola annotazione: il Consigliere Sonzogni parla di una diminuzione dei prezzi dovuta alla libera concorrenza. Io per quanto riguarda i supermercati non ne sarei così sicuro anche perché già in altre situazioni l’analisi dettagliata di questa evoluzione ha fatto emergere più che altro interessi corporativi che non investono direttamente la decisione dell’Amministrazione, ma mi unisco al coro di coloro che tendono a porre attenzione a determinate dinamiche. Mi associo allo spirito della mozione, per cui anticipo la dichiarazione di voto: il Movimento 5 Stelle voterà favorevolmente alla mozione del Consigliere Sonzogni.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere Calvi.

Consigliere Pignatelli, prego.

PIGNATELLI Grazie, Presidente.

Interpellato dal proponente affinché mi esprima sulla mozione, anticipo un voto favorevole con questa precisazione: la mozione non deve essere a mio giudizio approvata in attesa della revisione dello strumento urbanistico, deve essere sostanzialmente il primo passo non sotto il profilo tecnico ma sotto il profilo amministrativo, poiché non avrebbe senso non vendere il terreno del Comune per non far costruire la media struttura di vendita se poi viene costruita a fianco sul terreno del privato.

Bene questo, contemporaneamente però è giusto rivedere lo strumento urbanistico perché vengano riviste, rivalutate le scelte che hanno portato alla città che c’è oggi.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego.

IMERI – Sindaco Grazie, Presidente.

Non so se poi gli assessori Pezzoni e Nisoli vorranno integrare visto che il tema si intreccia con la pianificazione urbanistica e ovviamente con l’Assessorato al Commercio. Faccio una premessa perché il Consigliere Sonzogni ha detto che quest’Amministrazione abdica alla funzione di regia dopo averci fatto prima una lezione sulle competenze del Consiglio comunale in merito alla pianificazione di un’area da 80.000 metri quadri in una zona strategica, quindi evidentemente sarebbe opportuno capire e chiarire quali sono le funzioni di regia dell’Amministrazione. Detto questo, il dibattito, il tema è sicuramente un tema interessante, è un tema al quale non c’è bisogno che venga espressa vicinanza alla categoria dei commercianti perché, come tante altre

categorie, è sempre doveroso esprimere vicinanza e soprattutto ascoltare le esigenze. Credo che la strada per dare una risposta concreta ai commercianti non sia però quella della moratoria sulla vendita di aree: 1) perché in Italia esiste la libertà dell’iniziativa privata, 2) perché mi pare che ci sia una tendenza in questa moratoria, in questa mozione che tende a far applicare appunto al Comune la funzione di regia che invece noi riteniamo di avere e di aver assolto, 3) perché si utilizzano termini che non sempre sono propri, perché qui si parla di centri commerciali che nascono e l’unico centro commerciale è quello in via Monte Grappa che non abbiamo certo avuto noi; si parla di aree messe in vendita come se piovesse quando in realtà l’unica superficie di vendita di media struttura è quella di Foro Boario, dove, oltre alla parte alimentare, sono arrivati anche altri servizi (il food, il Brico, il negozio di scarpe) per i quali, ad esempio, io ho ricevuto personalmente anche soddisfazione da parte di alcuni residenti.

Dimentichiamo anche che il termine commerciale viene associato in questa fase ai supermercati e ai discount: io non so quanto siano felici gli investitori di sentire associare le nuove aperture a un declino della città, a gusti estetici discutibili eccetera. Anche perché onestamente mi pare che su alcune situazioni si possa anche entrare nel merito e avere opinioni diverse, però credo che, come stavo dicendo prima, la questione vada sicuramente affrontata non solo con una visione politica ma anche con una visione concreta.

Ricordo anche quando vennero fatte manifestazioni di solidarietà ai lavoratori dell’IperDi: io e il Vice Sindaco siamo stati, si è chiusa la trattativa con Italmark e sembrava che fosse manna dal cielo aver salvaguardato posti di lavoro; credo che i posti di lavoro siano arrivati sul territorio anche grazie a questi investimenti.

Faccio una precisazione in merito alle dichiarazioni del Sindaco sulla stampa perché l’ultima dichiarazione che mi è stata affibbiata dal Corriere della Sera Bergamo è stata presa ed estrapolata, non tanto nell’articolo ma nel titoletto, come se il Sindaco avesse benedetto l’arrivo di una nuova superficie in via Carlo Porta ufficializzando l’interesse di un marchio eccetera: non che io cambi pensiero, ma in quel caso, visto che poi il Segretario del PD ha commentato su una mia presunta dichiarazione, io non ho rilasciato alcuna dichiarazione. Confermo invece che credo che queste superfici di vendita garantiscano attrattività, ma mi piace sottolineare che in città non sono arrivati solo i supermercati, ma ci sono tante altre attività che si sono insediate e che negli spazi vuoti che il Consigliere Sonzogni ha contato, evidentemente senza utilizzare il treno almeno in questo caso, ci sono anche già manifestazioni di interesse o pratiche avviate per l’insediamento di nuove attività commerciali, perché poi ci sono anche degli spazi e dei tempi funzionali relativamente alla programmazione di nuove aperture che seguono tempi che non sono così immediati: svuoto la vetrina e il giorno dopo ci entra qualcun altro.

Quali sono i dati di fatto? I dati di fatto sono che sicuramente sono cambiate le abitudini dei consumatori.

Ricordo le polemiche in passato perché in centro storico di Treviglio c’erano solo abbigliamento, mutande e reggiseni; oggi il problema è che ci sono i bar. Si dice che c’è un’attenzione al food e a Treviglio finalmente sta tornando anche l’abitudine di venire a passeggiare per fare l’aperitivo, pranzare o cenare.

Ci sono anche altre notizie: oggi sui giornali si parla di un parco, di un’area da 15.000 metri nella zona PIP 2, dove un investitore ci farà la sede di un incubatore di impresa, di start-up particolarmente innovative, legate alla sostenibilità ambientale.

Quindi potremmo star qui a discutere per ore, possiamo anche dire che le nostre zone PIP sono belle e che di spazi artigianali produttivi vuoti o abbandonati ce ne sono pochissimi, anche perché quei pochi che ci sono già oggetto di progetti di riconversione.

Tornando al tema del commercio, credo che se nel 2011 non avessimo iniziato un determinato percorso oggi la situazione sarebbe drammatica e invece, grazie all’azione di Amministrazione, grazie ai commercianti, quelli che fanno rete, quelli che lavorano, quelli che sono in grado anche di proporre il loro lavoro - perché poi non è che dietro una chiusura ci sia sempre per forza la colpa dell’utente o dell’amministrazione pubblica, a volte c’è anche chi chiude per proprie mancanze, incapacità o altro - credo che se non avessimo iniziato questo percorso allora sì potremmo oggi essere qui a parlare di una situazione drammatica.

Noi abbiamo investito molto nel centro storico attirando a volte anche le polemiche di chi non era nel centro storico perché qui si contesta che si sta allargando il raggio d’azione del commercio, che è anche una scelta che abbiamo fatto ampliando il perimetro del Distretto del Commercio quando prima ci si diceva l’esatto contrario: si investiva solo nel centro e quindi si favorivano solo i negozi del centro e non quelli della prima circonvallazione e oltre.

Abbiamo investito nelle misure di attenzione, quindi tutta una serie di eventi, tutta una serie di esenzioni della tassa di occupazione del suolo pubblico, l’esenzione al pagamento dei parcheggi dopo le 18 e nei giorni festivi, la vicinanza massima Distretto del Commercio dove abbiamo rafforzato la partecipazione anche con la recente delibera e che mi pare, visto che viene sempre sottolineato il merito dei commercianti, dei privati quando ci sono iniziative di successo, che nessuno vuole prendersi meriti, l’ho detto mille volte, ma che la collaborazione sinergica con l’Amministrazione comunale abbia permesso di far ritornare attrattiva la nostra città. Ovvio l’e-commerce non lo ferma la città di Treviglio, i ritmi di vita frenetici che impongono a volte di dover raggiungere rapidamente un punto vendita e non magari entrare nel centro della città hanno cambiato le abitudini.

Io personalmente sono sconvolto dall’idea che ci sia gente che va all’1 di notte a fare la spesa, ma oggi succede anche questo qui vicino a noi.

Poi c’è la riduzione del potere di spesa. È stato sottolineato prima: c’è anche questo che ha inciso nel cambio delle abitudini dei consumatori.

Questi sono tre temi che sono oggettivi ai quali bisogna dare delle risposte.

Sottolineo anche che negli spazi commerciali che ha contato il Consigliere Sonzogni vanno ricordati anche quelli nuovi che sono nati per merito anche dell’iniziativa dell’Amministrazione, perché se prendiamo il palazzo ex UPIM, piazza Garibaldi, se prendiamo gli spazi commerciali in Piazza Insurrezione, sotto il Comando di Polizia locale, se prendiamo la riqualificazione del palazzo di piazza Cameroni, sono nate nuove opportunità e sono state quasi tutte colte anche da attività non solo alimentari, ma anche di altro tipo.

Noi abbiamo fatto, crediamo, il nostro dovere. È chiaro che non ci si può fermare perché oggi i tempi sono molto rapidi dei cambiamenti dell’abitudine, delle esigenze dei commercianti, delle esigenze degli utenti nei confronti dei commercianti, ma rispetto alla città che noi abbiamo trovato credo che il cambio di passo sia stato significativo anche nella direzione dell’attenzione al commercio.

Da questo punto di vista, come ho già avuto modo anche di dire sulla stampa quando è stata ripresa questa mozione, credo che un po’ meno disfattismo e una maggiore promozione delle nostre eccellenze della nostra città potrebbero essere di aiuto ai commercianti.

Ovvio non è tutto rose e fiori come in tante altre città, ma abbiamo letto anche recentemente che in città molto più grandi e molto più attrattive potenzialmente della nostra si è già alzata la bandierina bianca.

Io credo che qui, se non avessimo messo in atto una serie di azioni nel 2011 costanti su tutto il perimetro della città e su tutto il perimetro anche del centro storico dove c’è la maggior concentrazioni negozi di vicinato, oggi non avremmo il numero di attività che abbiamo: ricordo che nel 2018 abbiamo avuto il record di imprese attive in città, ricordo che nel 2009 c’erano 9 superfici di media vendita alimentare, poi alcune sono state chiuse, altre sono riaperte, alcune sono cambiate di ubicazione ma che erano.

Ricordo che tutti questi spazi, quest’attività serve per portare gente a Treviglio. La strada che percorre il bar che frequenta, il negozio che frequenta sta anche ai commercianti. Noi abbiamo il compito di portare gente a Treviglio, di far avere una città bella, pulita, ordinata, accessibile.

Da questo punto di vista - e chiudo questa prima parte lasciando poi eventualmente intervenire gli Assessori - gli interventi sulla viabilità sono stati messi in atto, anche con richieste dell’Amministrazione non solo su iniziativa dei privati. Abbiamo sanato una situazione non solo di accessibilità ma anche di sicurezza in Largo Lamarmora, quindi in occasione di Foro Boario;

abbiamo realizzato l’intervento in viale Piave sulla rotatoria che sembrava impossibile; l’area Baslini: questa iniziativa commerciale ha rappresentato non solo un nuovo insediamento commerciale ma anche un segnale di prospettiva per un’area strategica nel cuore della città, altrettanto importante come quella della cava Vailata; la viabilità per quanto guarda le tangenziali:

anche se qui non si vuole usare l’ante Pezzoni, post Pezzoni, l’ante Molteni, post Molteni eccetera, io credo che sia evidente che i treni passati con BreBeMi siano stati colti da tutti tranne che da noi. Noi stiamo lavorando anche in sede di programmazione opere pubbliche, anche nell’interlocuzione con Autostrade Bergamasche, anche in sede di progettazione di studio fattibilità (penso alla Tangenziale Sud, al collegamento sud, penso a sfruttare la possibilità della Bergamo-Treviglio e dicevamo prima l’osservazione per far sì che si riqualifichi via Ada Negri piuttosto di una nuova bretella che consumi suolo e che diventi anche una sorta di Tangenziale Ovest eccetera eccetera) sono temi all’ordine del giorno.

Ovvio che su questo dovremmo fare ulteriori passi anche significativi per far sì che diventino

situazioni più fluide, ma non mi pare che oggi ci sia una situazione di immobilismo da parte dell’Amministrazione anche sui temi della viabilità, altrimenti mi viene facile ricordare cos’erano l’attuale rotatoria della SAME eccetera eccetera qualche anno fa.

Siccome non voglio tornare all’ante, guardiamo all’attualità, guardiamo al fatto che abbiamo una rete di commercianti solida, guardiamo al fatto che l’Amministrazione ha sempre dimostrato grande attenzione a questo tema anche attraverso la riqualificazione urbana e guardiamo al fatto che per fortuna ci sono anche tante attività che, pur a fatica, perché i tempi sono cambiati per tutti, continuano a restare o ad arrivare sul territorio e preferirei parlare delle vetrine accese che di quelle spente. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Consigliera Rossoni.

ROSSONI

Allungo l’intervento del Sindaco, volevo solo replicare con alcuni brevissimi punti.

Primo: gli spazi commerciali. In realtà alcuni degli spazi commerciali che hanno aperto adesso sono spazi temporanei per le festività di Natale, molti sono i negozi che si sono trasferiti dalle seconde vie alla via Roma ad esempio o ad altre vie.

A parte via Roma, via fratelli Galliari è praticamente quasi tutta chiusa, via Verga è in difficoltà: al di là di queste vie è il deserto.

Nei vicoli che presentavano qualche attività commerciale fino a poco tempo fa non c’è praticamente più nulla.

Secondo punto: apprendo con piacere che ci sia un privato che fa uno spazio al PIP per le start-up. Credo che sia un’occasione persa per il Comune: io più volte qua avevo proposto di fare un incubatore di impresa all’interno della Fiera. La Fiera viene sottoutilizzata, viene utilizzata come area feste, c’è un uno spazio che viene denominato Fiera ma che di fatto non viene utilizzato per quella finalità: farci un incubatore di impresa secondo me era un’occasione per il Comune. Vedo che l’han fatto i privati mentre l’Amministrazione comunale non ha avuto la capacità e la forza di fare invece un progetto di questo tipo.

Ultimo punto: gli interventi sulla viabilità. Questo è un tasto dolente, nel senso che almeno in due casi gli esercizi commerciali hanno aperto prima che venissero ultimate le opere viabilistiche.

Non credo sia stata una grande pianificazione, è stato un problema serio di viabilità…

(Intervento fuori microfono)

COLOGNO – Presidente del Consiglio Silenzio, lasciamo finire la Consigliera.

ROSSONI

No, non ci stiamo attaccando. È stato un problema serio di viabilità ed è un problema serio per i cittadini che hanno avuto una serie di difficoltà.

Io credo che su questo il Comune avrebbe potuto fare decisamente meglio perché i giorni, a parte appunto Baslini, ma soprattutto la rotatoria di via Lamarmora veramente sono stati giorni difficilissimi, perché venivano chiusi i vari accessi di giorno in giorno: ci sono stati dei giorni in cui erano chiusi addirittura due, via della Pace che ancora non è aperta al doppio senso, quindi non lo so se su questo l’Amministrazione è intervenuta o ha pianificato così in modo brillante come il Sindaco continua a dirci e a ripeterci che va tutto bene.

Ultimo punto: l’Amministrazione ha un compito fondamentale oltre a quello della pianificazione, ha il compito di portare i cittadini in centro, di attirare le persone. Certo, è compito dei commercianti trasformarli in clienti, però il Comune ha il compito fondamentale di portare le persone in centro e io credo che su questo una serie di investimenti in più avrebbe dovuto e dovrebbe farli, quindi anche su questo credo che la moratoria che viene proposta consenta di fare una riflessione complessiva su vari punti che riguardano il commercio, ma che ripeto riguardano la vivibilità della città.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Assessore Pezzoni, prego.

PEZZONI – Assessore Grazie, Presidente.

Parto con una citazione che non è mia. Aprile 2019, Pierluigi Giuliani, responsabile del SUAP di Treviglio, scrive: “Il settore che 40 anni fa contava 354 negozi - stiamo parlando del settore commerciale - oggi è cresciuto di più del 50 per cento senza sinora fortunatamente stravolgere il tessuto urbano come purtroppo è accaduto da altre parti. Il dato più significativo dell’anno appena trascorso è evidenziato dal boom delle superfici di vendita, cresciute del 135 per cento rispetto a quaranta anni fa. La pianificazione urbanistica commerciale ha dato in questi anni un impulso notevole all’insediamento di nuove medie strutture di vendita, al passo dello sviluppo di altre strutture ed infrastrutture, che confermano la posizione di ruolo di Treviglio capitale della Bassa.

La Treviglio - tra virgolette - targata 30.000 sta mettendo in campo tutto il valore di una città a misura d’uomo e attraente anche sotto il profilo economico”. Perché questa premessa? Perché Juri citava queste temporizzazioni storiche che sembrano dividere la città di Treviglio, però facciamo qualche numero.

Nel 2010 in via Roma c’erano 60 esercizi commerciali attivi, nel 2018 ce n’erano 59; in via Verga ce n’erano 26 nel 2010, nel 2018 ce n’erano 25; in via Sangalli ce n’erano 10 nel 2010 e nel 2018 ce n’erano 13; in via Matteotti ce n’erano 14 nel 2010 e ce n’erano 18 nel 2018; in via Galliari ce n’erano 21 nel 2010 e ce ne erano 20 nel 2018; in via San Martino ce n’erano 9 nel 2010 e ce n’erano 10 nel 2018; in piazza Manara Garibaldi, che è stata l’oggetto dell’intervento del Comune di Treviglio, ce n’erano 6 nel 2010 e ce ne sono 13 nel 2018. Altre vie interne - e parliamo soltanto dei dati del centro storico - ce n’erano 91 e ce ne sono 90.

Se c’è qualcosa che non si può attribuire a questa Amministrazione - mandato precedente e questo mandato - è di non aver investito nello sviluppo della possibilità per il commercio di insediarsi nel centro di Treviglio - lo ricordava prima bene il Sindaco - al di là dei contributi erogati per il tramite del Comune grazie al bando di Regione Lombardia per la riqualificazione di alcune delle zone soggette a rischio di desertificazione commerciale.

Perché dico queste cose? Perché da una parte bisogna riconoscere il fatto che lo sforzo dell’Amministrazione è stato anche quello di localizzare all’interno delle sue proprietà degli esercizi commerciali che possano fruire ulteriori elementi o occasioni per entrare nel centro; dall’altra parte c’è stato lo sviluppo nel centro delle superfici di media distribuzione, ma anche su questo invito a guardare i dati. Come diceva prima Juri, il Sindaco, invito anche a tener conto del fatto che l’unica apertura ad oggi è stata quella all’interno di Foro Boario.

Perché questa sottolineatura anche sui numeri? Per due motivi.

Il primo: dopo la mozione, mi pare che fosse del Consigliere Sonzogni, di due Consigli comunali fa, io ho portato al DUC, che quest’anno ha operato per la realizzazione degli interventi di coordinamento delle iniziative delle feste natalizie e penso che stiate vedendo tutti che “Treviglio On-ice”, che ha il patrocinio o il bollino del Distretto Urbano del Commercio è, dal punto di vista sia del marketing urbano, sia dal punto di vista dell’attrattività per la gente, una delle iniziative di

Il primo: dopo la mozione, mi pare che fosse del Consigliere Sonzogni, di due Consigli comunali fa, io ho portato al DUC, che quest’anno ha operato per la realizzazione degli interventi di coordinamento delle iniziative delle feste natalizie e penso che stiate vedendo tutti che “Treviglio On-ice”, che ha il patrocinio o il bollino del Distretto Urbano del Commercio è, dal punto di vista sia del marketing urbano, sia dal punto di vista dell’attrattività per la gente, una delle iniziative di

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