Intendo semplicemente anticipare il voto di astensione del Gruppo e, per quanto possa valere, esprimere la mia vicinanza politica al ragionamento che ha svolto il collega e Consigliere Sonzogni, che è stato sul punto tecnicamente, a mio giudizio, corretto e, nel corso del dibattito, al di là di puntualizzazioni veementi, però non ci sono state argomentazioni ficcanti che abbiano messo in
dubbio le sue ragioni.
Non gli si può certo addebitare che non vuole il parco: ha ben evidenziato - e lo sottolineo anch’io - come lo strumento che ha l’Ente per realizzare il parco pubblico è l’esproprio. Abbiamo espropriato i terreni per fare una fiera, potremmo anche espropriare quelli per fare un parco.
Il voto di astensione è anche in considerazione da un lato comunque di un credito che si vuole all’Amministrazione di fronte a questo problema da risolvere, ma non senza evidenziare come il testo sia oggettivamente opaco nel momento in cui un Capogruppo di maggioranza può dire: “Lo scopo di questa mozione è fare il parco”. Se lo scopo della mozione è fare il parco si segua un’altra strada.
Un altro Capogruppo dice: “Questa mozione serve soltanto ad analizzare lo stato di fatto” e quindi non serve a niente se non a questi limiti.
Bene, è chiaro che c’è un equivoco probabilmente voluto, una difficoltà che traspare: il voto non potrà che essere di astensione. Grazie.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere Pignatelli.
Consigliere Sonzogni vedo che è prenotato. Qual è il fatto personale?
SONZOGNI
Come sono state interpretate le mie parole da parte del Sindaco e dei colleghi Capogruppo della maggioranza. Ovviamente io non ho preannunciato alcun esposto a nessuna autorità giurisdizionale o alla Corte dei Conti o chicchessia; ho solo, in realtà più da avvocato che da Consigliere comunale, richiamato coscienziosamente i colleghi sul fatto che, adottare determinate decisioni che hanno un’ipotizzata spendita in una determinata procedura può comportare potenzialmente dei rischi. Io sono il primo ad augurarmi che nessuno dei miei colleghi si esponga a rischi, perché siccome anche per vicende personali so cosa vuol dire essere di fronte a determinate procedure, che non è una cosa assolutamente piacevole. È chiaro che mi sento, dal punto di vista umano, di dire ai colleghi amministratori: “Attenzione a prendere determinate decisioni e spenderle soprattutto, al di là del prenderle, spenderle e poi in un determinato modo, fatelo con tutte le prudenze del caso”. Lo dico, ripeto, su un piano quasi non dico amicale, ma poco ci manca, nel senso che è un qualcosa di delicato che magari va meditato con attenzione, al di là della decisione votata o meno, poi anche come la si spende.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie per la precisazione.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Fumagalli e dagli altri Consiglieri di maggioranza.
Sono aperte le votazioni.
Non si può rispondere, Consigliere Ghiggini, Consigliere Calvi, grazie.
Come mai il Consigliere Calvi non si accende? Va bene. Vota favorevole? Perfetto.
Sono chiuse le votazioni.
Si sono astenuti: il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni.
Ha votato contrario il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
L’ordine del giorno è approvato.
Torniamo ora al punto numero 8 in discussione all’ordine del giorno, che è “Ricognizione della partecipata e relativi allegati”.
È aperta la discussione, quindi invito i Consiglieri a intervenire.
Non ci sono… prego, Consigliera Rossoni. Non è che ogni volta devo dire che non ci, ci si può anche prenotare.
ROSSONI
Aspettavo di capire se c’era qualcuno che interveniva.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Non è che chi arriva prima o dopo si fa la gara.
ROSSONI
Solo due questioni. Per quanto riguarda COGEIDE il Sindaco prima diceva che ci sono due opzioni:
o si attende che le varie convenzioni vadano a scadenza e Treviglio è alla scadenza al 2031 oppure c’è l’ipotesi di anticipare il tutto ad una data unica, quindi trovare un accordo su questo. Volevo capire qual era l’orientamento del Comune di Treviglio su questo punto, se c’era un orientamento o meno.
Per quanto invece riguarda Treviglio Futura abbiam visto appunto che il 21 di novembre è stata protocollata la proposta di valorizzazione del Piano denominato Bergamo Est e in particolare, per quanto riguarda l’ipotesi di liberalizzazione nel complesso prevede innanzitutto… c’è la necessità di una variante urbanistica sostanziale per un cambio di destinazione d’uso tale da stralciare il compendio Cascina Rampina al piano servizi dal piano delle regole, perché si dice che in realtà la destinazione attuale si è visto che non consente la vendita della cascina che è stata oggetto appunto di una proposta di intervento, che però di fatto non si è concretizzata. Nelle proposte mi pare ci sia - proprio per quanto riguarda la Cascina Rampina - possibilità di interventi manutentivi, di recupero, ampliamento ristrutturazione edilizia, possibilità di mantenere parametri superiori esistenti di altezza, densità e copertura e poi possibili destinazioni d’uso: residenziale, servizi, produttivo direzionale, commerciale fino alla media struttura di vendita.
Noi di questo poi parleremo più ampiamente nel punto successivo che tratterà proprio di questo tema del commercio.
Su questa questione della Cascina Rampina faccio una valutazione generale: riteniamo che il fatto che dal 2011 in poi, mi pare, non ci siano state proposte di intervento quali, richiedono effettivamente un ripensamento della destinazione d’uso della cascina, però in questo ripensamento della destinazione d’uso riteniamo che sia necessario ritenere presente innanzitutto l’interesse pubblico ovviamente dell’insediamento e che si tenga conto della possibilità di un intervento che però valorizzi sia la destinazione della cascina, sia il complesso nel quale è inserita, che è soprattutto appunto degli impianti sportivi.
Riteniamo fondamentale che non si faccia in sostanza come in Foro Boario dove c’è stato una vendita tout cour e dove addirittura c’è un problema, per esempio per quanto riguarda i parcheggi, perché è stato considerato anche il corsello per quanto riguarda i parcheggi, con un problema di insufficienza evidente per chi frequenta i luoghi o comunque anche semplicemente passa di lì e quindi che si tenga in primaria considerazione l’interesse pubblico in questa valorizzazione.
Volevamo capire anche qua, per quanto riguarda la Cascina Rampina, se c’erano al di là di questa variazione, delle idee un po’ più precise da parte dell’Amministrazione che ci potevano essere illustrate.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.
Consigliere Sonzogni, prego.
SONZOGNI
Grazie, Presidente.
Adesso siamo in una fase di discussione, giusto? Io da una parte mi riallaccio a quello che ha appena riferito la Consigliera Rossoni per quanto in realtà non siano argomenti perfettamente attinenti alla delibera che andiamo ad approvare, perché questi dovrebbero essere argomenti che poi si vanno a riproporre, anzi a porre nella sede propria che è la deliberazione dell’individuazione dell’intervento della società di trasformazione urbana. Lì quando si dovrà deliberare l’intervento, quindi la delimitazione dell’area di intervento, l’individuazione dell’oggetto dell’intervento allora lì ragioneremo, però è solo un appunto per allora.
Non ho sentito nella relazione, non ho letto nel piano al nostro esame comunque delle considerazioni, in questo caso del Sindaco, sul superamento, a fronte dell’attività svolta da parte della società Treviglio Futura, dei rilievi che erano stati posti dalla Corte dei Conti. La Corte dei Conti aveva sostenuto - lo dico in parole povere - che la società fosse poco più che insomma una specie di scatola vuota o comunque una società con un’attività molto limitata, non compatibile con le direttive della legge, per quanto siano direttive secondo me da un certo punto di vista anche discutibili: non è chiaro se questi rilievi siano stati superati, come ci si ponga rispetto a queste problematiche.
Per quanto riguarda invece il discorso di SABB, ECOLEGNO, ECOINERTI, desta francamente una
certa perplessità il fatto che questa prospettiva di aggregazione delle varie società continui a essere trascinata di anno in anno: questa cosa è partita addirittura dalle delibere di ricognizione delle partecipate quando il Sindaco era ancora Pezzoni. La questione dell’andare ad aggregare ECOLEGNO con SABB, dell’andare a pubblicizzare il capitale di ECOINERTI oppure dell’andare a accedere la partecipazione di ECOINERTI, di come rapportare le attività di ECOLEGNO e ECOINERTI rispetto alle attività che sono tra l’altro affidate in regime di esclusiva alla GECO, che è il gestore del ciclo integrato dei rifiuti urbani.
Sono tutte tematiche che vediamo trascinarsi di anno in anno e sarebbe opportuno, a un certo punto, mettere un punto su questa questione, quindi vorrei da questo punto di vista sentire magari delle parole un po’ più chiare, un po’ più nette, un po’ più ferme da parte del Sindaco.
Sugli altri profili, un ultimo profilo sul quale mi sento di intervenire è anche la questione COGEIDE, dell’aggregazione con UniAcque.
Si diceva del fatto che le gestioni di Treviglio sono allineate come scadenze, invece le gestioni di altri Comuni alcune addirittura sono già in scadenza e di queste gestioni sono già intervenute, vorrei capire a che punto è il dialogo con non tanto UniAcque, ma con l’autorità d’ambito, con l’Ufficio d’Ambito scusate, per la questione dell’ipotesi di definire una media della durata di queste concessioni e fissare a questo punto un’unica data di scadenza in contemporanea di tutte per favorire il trasferimento poi dell’intero plesso, diciamo dell’intera società in UniAcque se poi questa sarà la decisione dei soci, tenuto conto che poi c’è il problema della valorizzazione delle reti, ma quello è un argomento su cui sicuramente avremo modo di ritornare.
COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. Altri interventi? Chi vuole prenotarsi? Non ci sono interventi, Sindaco, se vuole intervenire, prego.
IMERI – Sindaco Grazie, Presidente.
Lascio magari poi all’assessore Nisoli su Bergamo Est, ma è chiaro, come sottolineava il Consigliere Sonzogni, che gli indirizzi conseguenti a questa documentazione consegnata a fine novembre troveranno una risposta nel prossimo business plan della società che come quello di YGEA ha inizio del 2020.
Per quanto riguarda COGEIDE, visto che sia il Consigliere Rossoni che il Consigliere Sonzogni hanno toccato la questione: il primo tema che si trascinava da anni e che si è chiuso venerdì scorso era quello di avere, attraverso l’ATO, il riconoscimento della questione tariffaria e quindi l’accordo superando le criticità in essere; dall’altra parte un’interlocuzione con UniAcque era già stata avviata per ipotizzare una data di fine totale di COGEIDE con poi la confluenza in UniAcque.
Questo sarà tema di discussione nella prossima assemblea dei soci che sarà presumibilmente a gennaio, perché è chiaro che ci sono anche difficoltà operative: noi abbiamo le convenzioni sostanzialmente tutte allineate, ci sono Comuni che hanno anche sbalzi tra la fognatura e l’acquedotto e quindi magari uno sbalzo temporale di due anni o tre. Questo crea problemi di gestione e crea problemi di conguagli, rimborsi eccetera eccetera; crea problemi anche banalmente in alcuni casi tariffari.
L’ipotesi è quella di lavorare in breve tempo a una soluzione ponte che quantomeno posticipi le scadenze in essere più imminenti e che permetta poi, nell’arco di un anno, di andare a una riduzione invece del tempo previsto per entrare in UniAcque.
Per quanto mi riguarda non ho particolari problemi a dire che vedo favorevolmente una soluzione che anticipi di qualche anno la fine della scadenza della vita di COGEIDE. Ovvio che ne dovremo discutere prima come maggioranza e poi con gli altri soci, anche sulla base degli effettivi vantaggi, oltre che necessità di adempimenti che questo passaggio dovrà avere, perché c’è un tema di valorizzazione delle reti, c’è un tema di riconoscimento degli impianti, della sede eccetera e c’è un tema anche gestionale.
La soluzione che in passato era stata prospettata dal famoso tavolo dell’acqua era di avere sostanzialmente UniAcque 1, 2, 3, lasciando COGEIDE come un ramo d’azienda di UniAcque per la gestione operativa, quindi l’idraulico del paese, potrebbe essere una soluzione, però è chiaro che è chiuso il discorso ATO che permette anche di andare a incidere sulle tariffe, quindi a dare ossigeno alla società, perché è arrivata a un punto ormai in cui viaggiava col minimo vitale, permette di affrontare adesso gli altri temi tra cui questo che è particolarmente importante.
Col presidente Bertocchi, ma anche con UniAcque e col nuovo CdA di COGEIDE si è ritrovata un
po’ di sintonia dopo qualche screzio in passato e quindi, assieme a dei soci compreso il privato, siamo riusciti a riallinearci e a chiarirci su alcuni aspetti. Mi pare che l’inizio di mandato del dottor Zenda sia partito sotto un buon auspicio e possa portare a risultati concreti anche nel breve tempo.
Per quanto riguarda Treviglio Futura in relazione appunto a Bergamo Est, dicevo prima, non so se poi l’Assessore vuole integrare e per quanto guarda la Corte dei Conti in realtà noi avevamo già risposto e già fornito riscontro con la delibera del Consiglio comunale di gennaio. Gli adempimenti, o meglio, i compiti e le prospettive future affidate alla società hanno trovato attuazione nella procedura di selezione del personale, nello studio sulla Cascina Rampina e sul comparto Bergamo Est che potrebbe o poteva aprire anche ai privati o al privato per la valorizzazione di tutto il comparto e anche ovviamente nella chiusura dello studio e nella consegna allo studio del RING e della riqualificazione urbana, trasformazione urbana e rigenerazione anche attraverso tutto il sistema della mobilità e della sosta che ovviamente diventeranno poi progetti da attuare con apposite delibere di Consiglio.
A seguito di quella delibera di Consiglio che abbiamo trasmesso - chiedevo prima conferma al Segretario - non abbiamo più avuto ritorni e riscontri e anche con la delibera di stasera ovviamente andiamo a mettere nero su bianco questi passaggi che sono stati formalmente effettuati dalla società e dal Comune.
Viene poi auspicata dal Consigliere Sonzogni la posizione netta del Sindaco su ECOLEGNO, ECOINERTI, SABB: io ho rimarcato sostanzialmente in tutte le assemblee di SABB la necessità di questo passaggio. Spiegavo prima che inizialmente si era rallentato perché ECOLEGNO e ECOINERTI - adesso non mi ricordo l’arco temporale - stavano acquisendo nuovi codici CER e rinnovando le autorizzazioni con anche alcune prescrizioni della Provincia e con investimenti previsti. Poi è arrivato il famoso Consiglio di Stato su TEAM che ha trascinato SABB in altre questioni e l’amministratore unico ha ritenuto di non procede in questa direzione.
Io ho ribadito anche recentemente che almeno ECOLEGNO, che è partecipata al 100 per cento, debba rientrare rapidamente nel perimetro di SABB; gli altri soci hanno confermato e sottolineato questo aspetto. Alla luce anche dei recenti sviluppi di ECOLEGNO e di quanto sarà di TEAM e di SABB in relazione anche alla Conferenza di servizi del 20 gennaio, credo che finalmente (perché io sono uno di quelli più rigidi su questo processo) possa diventare realtà l’accorpamento di ECOLEGNO in SABB.
Su ECOINERTI è stata richiesta una valutazione di impianti, macchinari, del valore dell’autorizzazione, al fine di capire quale strada sia meglio percorre, perché ECOLEGNO sarebbe quasi sostanzialmente a costo zero, mentre ECOINERTI, l’acquisizione o la vendita delle quote, avrebbe dei risvolti economico-finanziari differenti e quindi da quanto mi diceva l’amministratore unico sono in corso le valutazioni in merito.
Credo di aver risposto a tutto, non so se l’Assessore vuole aggiungere.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Assessore Nisoli, prego.
NISOLI - Assessore
La relazione che è stata presentata dalla STU Treviglio Futura riguarda delle possibili soluzioni per valorizzare quei due lotti che abbiamo come Comune al PI Bergamo Est e la Cascina Rampina, però attualmente non abbiamo fatto nessuna decisione: sono scenari che loro hanno proposto per dare possibilità in più visto che così, come è inserito adesso, è dal 2011 che sono all’asta i due lotti, ma non c’è mai stato interessamento. Idem per la Cascina Rampina: così com’è non abbiamo avuto mai proposte di interventi concreti, quindi ho presentato due o tre scenari per valutare cosa sia meglio fare. Per il momento non abbiamo fatto nessuna scelta.
COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Assessore.
Altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono altre prenotazioni, per cui dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Consigliere Sonzogni per dichiarazione di voto, prego.
SONZOGNI
Grazie, Presidente. È per preannunciare, peraltro in continuità in realtà col voto che
personalmente all’epoca quale componente del Gruppo del PD avevo espresso, per preannunciare un voto negativo proprio per una serie di, a mio avviso, ritardi che ci sono nell’attuazione di questo disegno.
Prendiamo atto della buona volontà espressa dal Sindaco, non abbiamo motivo di dubitare della buona volontà, però sta il fatto che vi sono oggettivamente dei ritardi nell’attuazione di una razionalizzazione che doveva essere attuata già da tempo e non siamo convinti delle tempistiche di certe scelte di merito contenute nel piano di razionalizzazione.
Per questo motivo di a un voto che è tecnicamente negativo e quindi voteremo no come Italia Viva ovviamente. Per adesso Italia Viva, poi quando avremo assorbito tutto, saremo tutti noi insomma.
COLOGNO – Presidente del Consiglio
Grazie. È giusta la precisazione. Altri Consiglieri per dichiarazione di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Possiamo votare, grazie.
Sono aperte le votazioni. Metto in votazione… scusate, votiamo per favore.
Sono chiuse le votazioni.
Hanno votato contro il Consigliere Calvi, il Consigliere Pignatelli, la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Votiamo ora l’immediata esecutività della delibera.
Sono aperte le votazioni.
Consigliera Rossoni, Consigliere Calvi, grazie.
Si sono astenuti il Consigliere Calvi e il Consigliere Pignatelli, hanno votato contro la Consigliera Ronchi, il Consigliere Molteni, la Consigliera Rossoni, il Consigliere Sonzogni, a favore gli altri.
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Punto n. 9 all’o.d.g.: “Mozione presentata dal Consigliere Sonzogni PROT. N.
63825/2019, relativa alla proposta di moratoria della alienazione di aree di proprietà comunale destinabili ad utilizzazione per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande, fino alla media struttura di vendita”.
COLOGNO – Presidente del Consiglio
Veniamo ora all’ultimo punto, il punto 9: “Mozione presentata dal consigliere Sonzogni relativa alla proposta di moratoria della alienazione di aree di proprietà comunale destinabili all’utilizzazione per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande, fino alla media struttura di vendita”.
Prego, a lei la parola.
SONZOGNI
Grazie, Presidente. Io do per letta la mozione, peraltro insomma anche abbastanza breve, abbastanza concisa nelle premesse e nella parte dispositiva.
È una mozione che ha un senso che è innanzitutto politico, che è quello di richiamare l’attenzione sul fatto che il Comune quando opera non tanto come pianificatore, ma opera come operatore immobiliare, come venditore, incide comunque su quelle che sono le dinamiche dello svolgersi, dello svilupparsi del territorio e anche dell’incidere sulle attività economiche e sull’economia del territorio. Il nostro Sindaco, di fronte alle aperture recenti di attività di media struttura di vendita, insomma si è più volte dimostrato lieto di queste scelte imprenditoriali dicendo che la città attrattiva e lo dimostrano appunto queste aperture.
Si può anche dire che è vero: la città ha dimostrato di essere attrattiva e questo è innegabile.
Il problema è attrattiva per chi e nell’interesse di chi: non c’è dubbio che l’aver agito finora in un determinato modo, cioè aver venduto delle aree pubbliche, previo cambio anche di destinazione in sede di adozione del Piano delle valorizzazioni e alienazioni degli immobili delle aree comunali, abbia favorito determinati investimenti, determinate scelte di imprenditori che evidentemente hanno creato e, si spera, creeranno anche dei posti di lavoro, magari favoriranno anche la
Il problema è attrattiva per chi e nell’interesse di chi: non c’è dubbio che l’aver agito finora in un determinato modo, cioè aver venduto delle aree pubbliche, previo cambio anche di destinazione in sede di adozione del Piano delle valorizzazioni e alienazioni degli immobili delle aree comunali, abbia favorito determinati investimenti, determinate scelte di imprenditori che evidentemente hanno creato e, si spera, creeranno anche dei posti di lavoro, magari favoriranno anche la