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PNRR: le risorse previste per la Missione 6

Nel documento Rapporto civico sulla salute 2022 (pagine 141-149)

Assistenza territoriale di prossimità

4. PNRR: le risorse previste per la Missione 6

A cura di Michela Liberti

Il PNRR attinge alle ingenti risorse messe a disposizione nell’ambito del progetto Next Generation EU; a tali risorse se ne aggiungono peraltro altre, in primis quelle del programma di finanziamento React-EU e quelle del cosiddetto “Fondo complementare”.

L’Italia ha previsto nel Piano di investire € 191,5 mld., pari all’ammontare massimo che poteva essere richiesto.

Non si deve dimenticare che di essi, € 68,9 mld. (il 36,0%) sono erogati sotto forma di sostegno non rimborsabile e € 122,6 mld. (il rimanente 64,0%) in prestito: quindi, per quasi due terzi, le risorse per il PNRR si configurano come un prestito e, quindi, determinano un debito a carico del Paese.

Nello specifico, alla Sanità (Missione 6 del PNRR), sono destinate risorse per € 20,2 mld.

(complessivamente sui tre “fondi” sopra citati): un somma rilevante che, però, in percentuale del totale (10,5%), rappresenta più o meno l’incidenza della spesa sanitaria sul PIL nazionale;

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è pur vero, come vedremo, che anche in altre Missioni si ritrovano finanziamenti di cui, “in qualche modo”, beneficerà anche il settore sanitario: ad esempio citiamo i benefici indiretti che possono derivare dagli investimenti tesi a realizzare la transizione digitale e quelli per la protezione dell’ambiente; ma anche, certamente, le risorse per l’Housing Sociale e la disabilità, contenute nella Missione 5 (Inclusione e Coesione).

Nello specifico la Missione 6 (Salute) si articola in due cosiddette Componenti: da un lato, il potenziamento dell’assistenza “territoriale”, tramite la creazione di nuove strutture (Strutture intermedie e Case della Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e lo sviluppo della telemedicina; dall’altro, l’innovazione e il rafforzamento del capitale umano del SSN attraverso il potenziamento della ricerca e della formazione.

La prima Componente (M6C1: reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale), complessivamente è finanziata per € 9 mld.; a questa si aggiunge la seconda Componente (M6C2: innovazione, ricerca e digitalizzazione del SSN), con un ulteriore “budget”

di € 11,2 mld.

Tabella: PNRR: finanziamenti settore salute

Fonte: PNRR 2021 – 17° Rapporto Crea Sanità

A ben vedere, sarebbe miope affermare che all’Assistenza territoriale siano dedicate solo le risorse della prima componente: in alcuni degli interventi previsti nella seconda componente, possiamo aspettarci un impatto anche sull’assistenza territoriale: pensiamo ad esempio al Fascicolo Sanitario elettronico; inoltre, come anticipato, anche (almeno) la Missione 5 interviene in parte su ambiti di assistenza territoriale: a titolo di esempio ricordiamo che in questa Missione

€ 1,45 mld. sono destinati a interventi di contrasto alla non autosufficienza, come è il caso dell’Housing sociale e delle misure in favore delle disabilità.

In definitiva, nell’ambito della Missione Salute (6) circa il 45,0% delle risorse sono finalizzate all’implementazione della prima Componente (M6C1: reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale) e il 55% alla realizzazione della seconda Componente (M6C2:

innovazione, ricerca e digitalizzazione del SSN). Considerando anche le risorse della Missione 5, si aggiunge un altro 8-10% di risorse utili per sostenere l’assistenza territoriale, ivi inclusa quella per la Long Term Care (ovvero la non autosufficienza).

139 Tabella: PNRR: composizione finanziamenti settore salute

Fonte: PNRR 2021 – 17° Rapporto Crea Sanità

Entrando nello specifico degli interventi/investimenti previsti nell’ambito della prima Componente, è previsto il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali, come le Case della Comunità (CdC) e gli Ospedali di Comunità (OdC), il rafforzamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.

M6C1 (COMPONENTE 1) –RETI DI PROSSIMITÀ, STRUTTURE E TELEMEDICINA PER L’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE, 7 MLD

Ambiti di intervento Misure e risorse (mld)

Riforma 1 Servizi sanitari di prossimità, strutture e

standard per l’assistenza sul territorio Investimento 1 Case della comunità e presa in carico della

persona Investimento 2 Casa come primo luogo di cura, assistenza

domiciliare e telemedicina Investimento 3 Sviluppo delle cure intermedie (Ospedali di

comunità)

140 Tabella: PNRR-M6C1: proposta riparto risorse

Fonte: PNRR 2021 – 17° Rapporto Crea Sanità

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Le misure previste nella seconda Componente, invece, sono prioritariamente destinate al rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti; seguono il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi, la formazione del personale e la ricerca in ambiti specifici.

Tabella: PNRR-M6C2: proposta riparto risorse

Fonte: PNRR 2021 – 17° Rapporto Crea Sanità

142 4.1 Il coinvolgimento dei cittadini

Quanto emerso dall’indagine sull’opinione pubblica italiana condotta da Ipsos per conto di Consumers’ Forum conferma quanto rileviamo dai nostri osservatori, e cioè che il PNRR non fa parte di un patrimonio conoscitivo diffuso presso l’opinione pubblica italiana. La proporzione di italiani che ne è al corrente è pari al 26% con un residuale 4% che si dichiara “molto informato”

sul tema. La maggioranza relativa, 45% dell’opinione pubblica si ritiene poco informata, e pertanto sono 7 italiani su 10 ad essere ignari.

Figura: Livello di conoscenza degli interventi previsti dal PNRR in ambito sanitario

Fonte, Consumers’ Forum - Ipsos, 2022

L’approfondimento dedicato alle aree passibili di intervento via PNRR, dà conto di questi scarsi livelli di consapevolezza e la voce che raccoglie la proporzione più elevata di adesioni – 36%

per il “potenziamento del sistema ospedaliero” – sembra interpretare più che altro un desiderio, un’aspettativa dell’opinione pubblica a questo riguardo. Le reali aree di potenziamento progettate raccolgono un livello di riconoscimento più limitato (27% per la medicina territoriale, 18% la digitalizzazione di ER e accettazione e 17% la telemedicina). Quasi quattro italiani su dieci (37%) non hanno idea della destinazione dei fondi nell’ambito della sanità

Figura: Livello di conoscenza degli interventi previsti dal PNRR in ambito sanitario

Fonte, Consumers’ Forum - Ipsos, 2022

143 Figura: CdC e OdC: quali servizi si aspettano di trovare

Fonte, Consumers’ Forum - Ipsos, 2022

Poco chiara anche la distribuzione delle responsabilità di erogazione dei singoli servizi da parte di Case e Ospedali di Comunità, prova che i cittadini hanno bisogno di una massiccia campagna informativa per essere portati a bordo delle novità previste dalla riorganizzazione, anche solo per poterne individuare la collocazione (7% sa dove si trovano, 8% è al corrente dell’esistenza ma non ne conosce l’ubicazione e la stragrande maggioranza - 85% - non ne sa nulla).

Figura: CdC e OdC: quali servizi si aspettano di trovare

Fonte, Consumers’ Forum - Ipsos, 2022

144 4.2 L’Osservatorio Civico sul PNRR29

L’Osservatorio nasce nel settembre del 2020 all’interno della V edizione del Festival della Partecipazione promosso da Cittadinanzattiva, Action Aid e Legambiente e nell’ambito di una campagna più generale a cui abbiamo dato il nome di Follow the money. Una campagna che nasce da una constatazione e da un desiderio:

- la constatazione riguardava il fatto che il processo di definizione del PNRR era stato sino ad allora un processo escludente, poiché aveva tenuto fuori tutte le componenti della società che non fossero le istituzioni stesse, ma non solo: in realtà anche il Parlamento, le Regioni e gli enti locali hanno lamentato uno scarsissimo coinvolgimento da parte del Governo.

- Invece noi volevamo - e vogliamo - avere un ruolo, in un processo che riguarda l’utilizzo di così tante risorse per il Paese. E per questo motivo abbiamo deciso di avviare una grande mobilitazione civica sul monitoraggio dei fondi del PNRR, monitoraggio inteso sia in relazione ai progetti nella loro fase attuativa, sia come valutazione civica, per capirne il reale impatto sui territori e quali benefici ne trarranno le comunità.

Quindi abbiamo deciso di dotarci di uno strumento che ci aiutasse a realizzare questa campagna e nasce quindi l’Osservatorio civico, cioè un luogo aperto di lavoro e confronto, a cui sinora hanno aderito circa 70 soggetti della società civile.

In una prima fase, l’Osservatorio civico si è concentrato sostanzialmente sul METODO scelto dal Governo nella definizione del Piano, ponendosi l’obiettivo di monitorare essenzialmente tre cose:

la QUALITA’, l’INCLUSIVITA’ e la TRASPARENZA del processo decisionale del Piano. E, in quest’ottica, le richieste che abbiamo fatto al Governo in tutti questi mesi sono state principalmente due: la pubblicazione di tutte le informazioni e di tutti i dati del Piano, in formato aperto e interoperabile, e questo perché chiaramente senza i dati diventa estremamente difficile monitorare l’uso dei fondi; il coinvolgimento delle organizzazioni della cittadinanza attiva.

Ma ora che il Piano sta entrando nel vivo, ora che sono in scadenza i primi bandi e che iniziano a circolare informazioni sui progetti, possiamo iniziare il monitoraggio. E l’obiettivo è di farlo non da soli, ma insieme alle comunità che sono direttamente impattate dai progetti del Piano, che conoscono meglio di chiunque altro le caratteristiche e i bisogni dei territori e che quindi sono in grado di indirizzare al meglio i progetti nella loro fase attuativa.

Così le prime attività che si è deciso avviare sono:

- le scuole di monitoraggio civico dedicate al Piano, per favorire e promuovere un monitoraggio il più diffuso possibile;

- la mappatura delle nuove strutture sanitarie previste dalla “Missione 6”, con informazioni dettagliate sulla dislocazione delle 1350 Case della Comunità (CdC), dei 400 Ospedali di Comunità (OdC) e delle 600 Centrali Operative Territoriali (COT) che il PNRR ha individuato, presente nel capitolo “Case della Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali: il Monitoraggio Civico di Cittadinanzattiva”.

29 https://www.osservatoriocivicopnrr.it/

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Nel documento Rapporto civico sulla salute 2022 (pagine 141-149)