Nella Poesia fu ancora molto stimato . I due suoi Poeti prediletj ti furon il Dante , da cui prese
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* idea per la sua pittura del celebre Giudizio : ed il Petrarca . Compose molte rime , sonetti , canzoni , che raccolse un suo Nipote, e ne stampò un volumetto, che le fenubblicavin Firenze nel 1612. . . P Fu eziandio ammirato nella perizia della Divina, Scrittura , possedendola con della critica , avendo letto molti espositori. , ed i fatti li sapea bene , onde li dipingeva , e scolpiva come erano = Contrafacea ogni sorte di caratteri : bastava vederli , e
li
tenea a memoria per farli senza averli avanti _ Sapeva la manie¬ra come far comparire una carta nuova, che fosse vecchiaie sdruci¬
ta , con caratteri antichi - Fu poi graziosissimo , e lepidissimo m detti e risposte la per Ih , che son da leggersi nella sua Vita _
Molto Pgli dispiaceva di non aver avuto mai tempo d impa¬
rare a sonare un qualche istruiremo , essendo stato porta per la musica . I suoi amici alle volte per farlo dipinger con ge¬
nio , ed estro, o scolpire,
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’invitavano primo a qualche Accademia diMusica. jn
m Opere del Donar,oti di Pittare, ve ne sono in Napoli >': ‘
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nè opere di Architetture , per la ragione , eh egl n ,Sopraintendente __ In Napol “ 1 1 , H>. Girolamini, le Statue, che veg.
spezialmente nella Chiesa del O a . del!a Casa Ruffo d. Calabria , gonfi nella Cappe a deIla » d» J Carità saJia Crrtosa nell’ appartamento Del S Cosmo ve ne sono in Napoli molte ; ma d, Opere di Architettura moltissime ec. ee.
4€ 39 M!
3r degli amminicolì , e degli intingoliper renderlo gustoso f
e
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)3 ducente, e non insipido, e tedioso ;*ciò vi riuscirà, se vi tramisi ,, chiarete con giudizio e a tempo e luogo delle- istoriette antiche, 3, e- moderne,de’fatti,degli aneddoti, degli scherzi » e de’salettì , ma 3,. che tutto si riferisca ali’ assunto del vostro libro , e di quel che„ accennate , come tanti raggi ,. o linee, che tutte terminano ed un 3, sol punto - Da ciò, che ne avverrà? Eccolo. Il Lettore, o dotto, ,, o ignorante che sia, incornincerà a’ leggere la vostr’Opera dal gt suo Frontispizioe poi andeifc scorrendo per i capitoli,, e para»
„ grafi per osservare come V argomento proposto sia sviluppato „ ,, amplificato , e trattato ; e quantunque osserva tutto essere scritto
„ con criterio, ed erudizione; se la lettura và a lungo si tedia,
e
3, g'à sbadiglia ; onde o abbandona- il- libro ;; ovvc-r per distrarsi 3, dalla serietà ed importanza deH’asuinto, incom'ncia a leggere gl’
3, intìngoli,, e gli amminicolì, che contenendo diversità di cose , ma 3, tutte a proposito ; e che forse alle volte le vengon nuove 3 sì
„ solleva alquanto 3! e ne prende piacere ; e poi o ripiglia la let-- 3, tura deli’ argomento del libro, o se lo lascia per quel giorno , 3, nel di vegnente con anzietà lo riprende, con la lusinga d’incontrar 3, poi negl’ intìngoli , e negli amminicolì , cose gustose , di prò-;
3, fitto ,, e degne- a sapersi , rirrovando in un sol libro mille
„ cose raccolte insieme ,, che son disperse in tante altre opere 3 e 3, volumi , che non si possono avere da’particolari , o non se ne ha 5, cognizione, o per non saper dove incontrarli ec. ec..
Or ecco il motivo per cui le nostre opericciuole, per Io più asce
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tiche, sono abbondanti di annotazioni , o sieno ( secondo 1’ autor ci-J tato ) d' intìngoli, ed- amminicolì per adescare ed invitare alla let¬tura, e levar di mano , spezialmente della incauta gioventù, i libri osceni , i Romanzi seducenti , le Brosciure maliziose ec. ec. Ed ab¬
biati! noi veduto co-fatti ,, che il Signordio ci ha1 benedetta la buona intenzione, e 1’ artifizio, per il ben che se ne ricava ; poso impor¬
tandoci la crìtica 'de' Sciali moderni , e degli Illuminati di questo-nuo^
vo Secolo Decima nono
Lettera diretta al P. D. Pietro degli Onofrj dell ’ Oratorio
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O letto con piacer sommo il manoscritto1 inviatomi, che con-?tiene una1 esattissima rehzion istoiica , che Voi fate d’ un gran pezzo informe di bianchissimo Avorio 3 lungo 4. palmi menp un dito, e dite
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e dite d’onde venne; a chi regalato-incorna-; da chi ridotto, a forma dW Crocifisso spirante; e come ora ritrovasi qui in Napoli m poter del Negoziante Dt Vincenzo Aulicinoqed ammarasi, nella di lui dome¬
stica Cappella-, da Voi descritta minutissimamente.. L ho ritrovata molto bène scritta, e con quella critica , che nelle vostre cose usate sempre , per far rilucere la verità . Veggo la fatica non' poca , che avete dovuto durare per accertarvi, che veramente il lavoro e dell immortai Banarroti . La cosa, par decisa, dopo i tanti argomenti.,
onde Voi la provate .. , , , ■ ,
Vi. aggiungete in fine-, secondo ih vostro fare (da tutti-applau¬
dito ) delle varie annotazioni Storiche, e Patriotiche, nelle quali moL- tissime cose discifrate,.quanto piacevoli a leggersi, tarato necessarie a si- persi. Mi piace quella del Toro Far.nesiano di marmo, che ora fa orna¬
mento alle nostre Tuillerle , che per equivoco fi» creduto avoro dello scalpello , del Bbnarrati. Cosi l’altra, che spiega.il perche talvolta nelle antiche pitture, vadesi..Si. Paolo-)alla destra , e S, Pietro alla- sinistra...
Ma mi sono altremodo compiaciuto nel legger il notamente», che parla della Compagnia di Gesù — Evviva per sempre il mio P.D. Pie¬
tro — Niun fin’ ora- ci. avea dato in .mezzo . La cosa.è verissima» come Voi dite,, ed. a buona equità,, e con diritto raziocinio, che la Religiosi Gesuitica.,.non. puh. dirsi giammai, che. fu del tutto abolita, ma so-W'/n*-- miita, quando alla, esistenza giuridica r e non mai interrotta^ riflette de’Gesuiti dimoranti nel vasto Impero della Moscovta tzaA'ta proposito nominate il P. Angiolini Procurator, Generale, della Compagnia rii Gesù, eh’e stato fatto qui - venire dalla Maestà del Nostro Kn ( O- G, ) che vuol ristabilire nè suoi dominj, un Istituto cosi,necessaria per la R elisione, e per l'Educazione-. _
Amico, a questa novità io tripudio co buoni-,,e se Indio secon¬
derà le intenzioni santissime de’ Nostri Sovrani , noi cominceremo finalmente a. respirar un’ Epoca , eh’è nei tempo, istess». riparatrice de,’mali sofferti ;,e ne’fasti di F*rdìnando.lV.., glOriossima , che me il Restitutore. Isoli cattivi fremono,al risorgimento di un Ordine, lidi cui oggetto fu sempre di far argine al mal costume, edalla.miscredenza.
Mio Caro P. D. Pietro-, perdonate la digressione = Eccomi, ri¬
torno- a Vai.—. Or. ditemi, perchè, questa Relazion isterica, deH’acceai- mato Crocifisso, che avete voluto mandarmi manoscritta per leggerla 10 nel Crocchio degli Amici letterati ; perché , dico , non la ren¬
dere. pubblica colle stampe ?" Certamente ve ne saprebbe grado 11 posseditore di esso ,, il Sigfior, J-). Vincenzo Aulicino ; ed an-°
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*#'ra gusterebbero gli altri, al par di Me lè notizie mille ^ di cui
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* avete arricchita » Le vostre produzioni moltiplici in tanti svariati ar¬gomenti, vi han fatto noto abbastanza; e vi assicurano del pubblico gradimento anche per questa , se alle preghiere vi arrendete di unoj che con sincerità di-cuore protestasi davvero, vostro
Ajfezionatiss, ed Okbhg. Servo ed Amica »' Il Marchese Pacifico.
Eminentissimo e Reverendissimo Signore,
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O letto per comando datomi da V. E. la. Relazione1 Istorica <T un Crocifisso, che ammirasi nella Domestica Cappella del Sig.D. Vincenzo Aulicino ; opera degna di esser letta dar chi ha buon gu-j sto; nè posso non- approvarla a1 cagion che è scrittura del Cb. Auto-' re, il P. D. Pietro degli Onofrj deli' Oratorio , siccome noto per al¬
tre produzioni-letterarie*', cosi Indevotissimo pel' suo carattere di Scrit¬
tore non meno religioso, che erudito. Quando cosi piaccia a V. E.
in questa operetta non veggio cosa, che possa impedirne , o ritar-j- rarne la stampa. Napoli-li 17; di Maggio 1804.
Di V. E. ReV, Umilissimo Servo Obbligatissimo Gaetano Can. - Gagh’one Penitenziero Maggiore Attenta - relettone Domini Revisori*^ imprimatur 24. Maii 1804.
D. PESCE V. C.
E Rossi Can. Dep- Eccellenza Reveretnlissifna .
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Er Ordine di V. E. Rev. ho letta la Relazione Istorica del Cro- cifkso, che ammirasi nell’Oratorio domestico del Signor D.Vin- cenzo Aulicino . L’Autore di1 essa , il notissimo P. D. Pietro degli Onofrj dell' Oratoria , ne avea già qualche cosa accennata nell’Opera da lui data fuori degli Elogi'- di taluni Servi di: Dio ; ma ora ha preteso di più ampliarlae di meglio circostanziarla . E veramente ci è riuscito , dacché corr sodi raziocini , e con argomenti tratti dal¬la più severa critica prova felicertrente quel che asserisce . Se il Si¬
gnor D. Vincenzo Aulicino dee saper grado al- degnissimo Autore per la-descrizione del Crocifisso, che l’ornaménto forma della bellissi¬
ma sua Cappellache vien ancora minutamente descritta ; non s'aran - mica avari al-medesimo del loro gradimento i Leggitori di questa laboriosa Operetta-, i quali oltre alle'molte- anedrlote notizie , che ci scopriranno; ne gusteranno ancora lo stile , la-lingua-, la1 erudizio¬
ne . Per tanto nulla contenendo siffatta istorica Relazione, che contra¬
lto sia a sacri diritti del là 'Sovranità , stimo •, che possa farsi pubbli¬
ca - colle stampe , se V. E. Reverendissima non giudicherà altrimenti.
E baciandole devotamente le mani mi' protesto
Di Vs E. Rev; Umili ssitno , e divinissimo Servo Gay, Luigi Màrigjiano della Cappella Reale. <
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F/'w Relaìone Regìì Revèsoris D. Aloys'ù Mari gli ano 'de commissio¬
ni Rev. Regìì Capp, Majoris, datum Neap. Die 26. Mensis Aprilis 1804,.
Die 30 Mensis Maii 1804. Nespoli.
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bationis lidi Revisoris . Verurn non pubblicetur , nisi per ipsum Rcvisore/K facta ìterum revisione ajjìrmetur , qual Concorda , servata forma Rega- lium Ordinum , ac etiam in. pubblicatone servetur Regia Pragmatica -.
Hoc suum ec. Ciancioli! UU March, de Jorio P. S. R» C.
& ■ seteri lil. Aitlarutti Precfectitetnpore subscripUonis impediti •
E R R OR I. di quattro palmi meno un dito
JVèli' annoti 22. ventuno .
PP. Girolamini (**) abbozzate —