6. “Smart Sustainable Territory” e questione ambientale
8. Uno scenario infrastrutturale in evoluzione che pone Verona come nodo nevralgico delle connessioni Est-Ovest e Nord-Sud
8.1. Politiche regionali di sviluppo
Lo strumento quadro nell’individuazione delle strategie di sviluppo è sicuramente il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. La versione attualmente vigente risale al 1992 ma la Regione ha
recentemente intrapreso un processo di aggiornamento del Piano finalizzato a cogliere l’opportunità di razionalizzare il territorio urbanizzato. Il PTRC, attraverso la sua vision, rappresenta lo scenario di riferimento per il progetto del Veneto che verrà, in particolare si propone di: “assumere i valori economici, sociali e culturali delle identità locali presenti nei singoli ambiti sostenendo le relazioni su scala nazionale e internazionale, al fine di mettere in rete le diverse specificità territoriali sia agroalimentari che manifatturiere, culturali e turistico/ricreative, perché tutte siano parte della vision del “Veneto parco”, una strategia di rigenerazione di tutto il nostro paesaggio”. Il PTRC individua la necessità di governare il rapporto tra le infrastrutture e il sistema insediativo, cogliendo l’opportunità di razionalizzare il territorio urbanizzato sulla base della presenza dei corridoi plurimodali, del sistema ferroviario e dell’asse viario della Pedemontana.
Il Manifesto del Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 VISIONE
• Un Veneto delle opportunità, sostenibile e fruibile Il Veneto del 2030 vuole essere una regione con una mobilità sempre più sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace nel contempo di creare migliori opportunità di lavoro, studio e fruizione del tempo libero.
• Un Veneto equo e inclusivo Il Veneto nel 2030 vuole annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le aree decentrate della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani. Una regione che fa dell’accessibilità un elemento centrale di sviluppo economico, di equità ed inclusione sociale.
• Un Veneto in cui è più semplice muoversi Il Veneto del 2030 vuole essere una regione in cui si circola con semplicità, dove la mobilità intelligente si traduce in una migliore qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini e dei turisti, dove si riduce la congestione, gli sprechi di tempo e si migliora la qualità della vita dei cittadini.
• Un Veneto connesso con il mondo Il Veneto del 2030 vuole essere una regione moderna, fortemente interconnessa a tutti i mercati mondiali grazie allo sviluppo della portualità, dei suoi aeroporti e della rete infrastrutturale stradale e ferroviaria.
• Un Veneto competitivo Il Veneto del 2030 intente incrementare la produzione di beni e servizi localizzati in Veneto, in uno scenario globale e sempre più competitivo. Un Veneto che punta ad un turismo sostenibile attraverso una migliore accessibilità alle città d’arte e ai comprensori turistici.
OBIETTIVI STRATEGIE
O1. Connettere il Veneto ai mercati nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile
dell’economia regionale
S.1 Inserire l’area metropolitana diffusa del Veneto nella metropolitana d’Italia
S.2 Promozione della comodalità mare – gomma - ferro e riequilibrio modale del trasporto merci
S.4 Completare ed efficientare la rete stradale regionale O2. Potenziale la mobilità regionale, per un
Veneto di cittadini equamente connessi
S.3 Sviluppare infrastrutture e servizi per un trasporto pubblico regionale integrato, intermodale, efficiente
S.4 Completare ed efficientare la rete stradale regionale O3. Promuovere la mobilità per il
consolidamento e lo sviluppo del turismo in Veneto
S.4 Completare ed efficientare la rete stradale regionale S.5 Migliorare l’accessibilità delle aree turistiche
O4. Sviluppare un sistema di trasporti orientato alla tutela dell’ambiente e del
territorio
S.3 Sviluppare infrastrutture e servizi per un trasporto pubblico regionale integrato, intermodale, efficiente
S.6 Sostenere la transizione energetica del trasporto verso una mobilità sostenibile S.8. Strategie di governo, programmazione e controllo
O5. Accrescere funzionalità, sicurezza e resilienza delle infrastrutture e dei servizi di
trasporto
S.4 Completare ed efficientare la rete stradale regionale S.8. Strategie di governo, programmazione e controllo
O6. Promuovere il Veneto come laboratorio per nuove tecnologie e paradigmi di mobilità
S.3 Sviluppare infrastrutture e servizi per un trasporto pubblico regionale integrato, intermodale, efficiente
S.7 Promuovere e sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie per la mobilità O7. Efficientare la spesa pubblica per i
trasporti e mobilitare capitali privati
S.3 Sviluppare infrastrutture e servizi per un trasporto pubblico regionale integrato, intermodale, efficiente
S.4 Completare ed efficientare la rete stradale regionale O8. Sviluppare una nuova governance
integrata della mobilità regionale S.8. Strategie di governo, programmazione e controllo Fonte: Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 – Documento di Sintesi
Due recenti norme incidono significativamente sulla pianificazione delle infrastrutture: la Legge Regionale n. 14 del 6 giugno 2017 “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 -norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”; la Legge Regionale n. 14 del 4 aprile 2019 “Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 - Norme per il governo
del territorio e in materia di paesaggio". Attraverso tali interventi legislativi la Regione del Veneto, nell’ambito delle finalità di contenimento del consumo di suolo nonché di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, intende promuovere misure volte al miglioramento della qualità della vita delle persone all’interno delle città e al riordino urbano mediante la realizzazione di interventi mirati alla coesione sociale, alla tutela delle disabilità, alla qualità architettonica, alla sostenibilità ed efficienza ambientale con particolare attenzione all’economia circolare e alla bioedilizia. Le infrastrutture, dunque, sono viste come strumento finalizzato ad annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le aree decentrate della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani, utili a garantire a tutti pari opportunità di sviluppo economico, equità ed inclusione sociale. Inoltre, le finalità contenute nelle leggi contemplano anche la valorizzazione del paesaggio, la rinaturalizzazione del territorio, la implementazione delle centralità urbane, nonché la sicurezza delle aree dichiarate di pericolosità idraulica o idrogeologica. Si ricerca dunque una mobilità sempre più sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace di creare migliori opportunità di lavoro, studio e fruizione del tempo libero.
Il principale strumento di indirizzo del settore è però sicuramente il Piano Regionale dei Trasporti, approvato a settembre 2020, “PRT Veneto 2030 - Mobilità sostenibile per un Veneto connesso e competitivo”. Il Piano nasce con la finalità di adeguare il sistema infrastrutturale regionale alle trasformazioni geopolitiche, economiche, ecologiche, regolatorie che hanno riguardato la regione (dalle reti trans europee di trasporto alla programmazione e realizzazione di importanti infrastrutture ferroviarie e autostradali a livello nazionale e locale). La visione per il sistema dei trasporti del Veneto è di garantire una mobilità sostenibile per le persone e le cose. Una visione che si traduce in un Veneto più competitivo e connesso con il mondo ma al tempo stesso attento all’equità sociale, all’inclusività e all’accessibilità dei propri territori. Il PRT prevede l’attivazione di interventi infrastrutturali gestionali ed amministrativi con fondi regionali, statali ed europei, nonché con l’apporto di capitali privati. Complessivamente i costi degli interventi previsti ammontano a 21 miliardi e le risorse disponibili a 13 miliardi.
Ambiti di intervento
Fonti attivabili (milioni di euro) Costi complessivi Risorse già disponibili
Invarianti: opere ferroviarie Alta Velocità in Veneto 11.851,80 4.931,96
Invarianti: sviluppo della rete stradale e autostradale 6.396,86 6.076,86
Invarianti: investimenti sui porti e interporti 413,40 158,40
Invarianti: connessione e sviluppo aeroporti 564,41 474,18
Invarianti: sviluppo della rete ferroviaria regionale, inclusi i progetti di
elettrificazione 933,00 546,00
Rinnovo del parco rotabile 659,00 659,00
Piano di eliminazione dei passaggi a livello a raso 147,00 147,00
Studi per la pianificazione e lo sviluppo della rete Logistica regionale con fondi del
programma Connecting Europe Facility: progetto Veneto Intermodal 0,29 0,29
Totali 20.965,76 12.993,69
Fonte: Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 – Documento di Sintesi
I progetti strategici per lo sviluppo provinciale
Molte delle azioni previste dal Piano Regionale dei Trasporti Veneto 2030 hanno impatto diretto o indiretto sullo sviluppo provinciale di Verona. Nello studio è stato possibile sviluppare anche una scheda
progettuale delle opere previste e in corso di realizzazione, ma certo nei prossimi dieci anni dal punto di vista infrastrutturale il territorio veronese vivrà un significativo salto di scala.
Tempi di percorrenza attuali e futuri assi ferroviari
Fonte: PRT – Veneto 2030
Le principali azioni di interesse per Verona e la provincia di Verona del PRT Veneto
Fonte: CRESME
Il PRT ha tra i suoi obiettivi quello di concorrere ad un incremento della produttività regionale tramite il miglioramento delle connessioni sia interne che esterne, elementi vitali per una regione a vocazione manifatturiera orientata all’export com’è quella del Veneto. Suo obiettivo primario è completare il disegno infrastrutturale di connessione con le principali capitali europee e i relativi mercati di riferimento. Intende inoltre favorire la creazione di strumenti capaci di intensificare le relazioni tra la Regione e le diverse parti del Paese, ad iniziare dalle Regioni del Nord Est che per prossimità e livelli di interazione economica e sociale esprimono i massimi livelli di interscambio di persone e merci, lo Stato e l’UE.
Le relazioni commerciali del Veneto con il resto del mondo, l’Europa e l’Italia devono avvenire con maggiore rispetto dell’ambiente attraverso un sostanziale riequilibrio fra la gomma e l’intermodalità ferroviaria consentendo in tal modo al Veneto di proseguire sul percorso di crescita economica eliminando le criticità strutturali e ambientali. Basterà solo pensare alla riduzione dei tempi di percorrenza tra Verona e gli altri nodi economici italiani e non.