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Positive and Negative Affect e Affective profile

3. Intrapreneurial Self-Capital: career outcome e benessere

3.3 Intrapreneurial Self-Capital e benessere edonico

3.3.2 Positive and Negative Affect e Affective profile

Il Positive affect (PA) e il Negative affect (NA) rappresentano le esperienze emotive possibili e costituiscono due componenti del benessere soggettivo (Andrews & Withey, 1976) secondo l’approccio edonico (Watson et al., 1988).

Emergono come i due principali fattori nella rilevazione self-reported del proprio stato affettivo (Watson, Clark, & Tellegen, 1984).

PA e NA si riferiscono a dimensioni affettive che presentano differenze individuali nella reattività positiva e negativa (Watson et al., 1988).

Queste due dimensioni sono indipendenti l’una dall’altra, quindi un incremento in PA non necessariamente comporta una riduzione in NA (Watson & Tellegen, 1985; Tellegen, Watson, & Clark, 1999).

PA si riferisce al grado in cui una persona si sente entusiasta e attiva. Un’elevata PA corrisponde a livelli elevati di energia, concentrazione, impegno piacevole nelle attività. Una bassa PA corrisponde a tristezza e letargia.

Al contrario un’elevata NA si riferisce a una condizione di disagio, di stress, di impegno sgradito nelle attività, a rabbia, disprezzo, disgusto, colpa, paura, nervosismo. Un basso livello di NA si riferisce a uno stato di calma e di serenità.

PA e NA sono associati rispettivamente a sensibilità verso segnali di ricompensa o punizione (Watson et al., 1988).

Inoltre NA ma non PA è legata a stress percepito e scarse abilità di coping, lamentele di salute e alta frequenza di eventi sgradevoli (Watson et al., 1988).

PA ma non NA è legata a una maggiore attività sociale, a soddisfazione e ad alta frequenza di eventi piacevoli (Watson et al., 1988).

La rilevazione dell’affettività posta lungo un continuum non sempre favorisce una valutazione accurata degli aspetti positivi e negativi delle esperienze emotive (Schimmack & Diener, 1997).

Di Fabio (2014o) ha rilevato empiricamente in vari studi una relazione positiva tra ISC e PA e una relazione inversa tra ISC e NA, mettendo in evidenza

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che la consapevolezza di risorse interne positive può favorire un’esperienza di affettività positiva e ridurre un’esperienza di affettività negativa.

Il Positive and Negative Affect Schedule (PANAS; Watson et al., 1988), lo strumento più comunemente usato per rilevare l’affettività, considera PA e NA come due fattori indipendenti ortogonali: alto PA vs basso PA e altro NA vs basso NA (Watson & Tellegen, 1985). Utilizzando la misura di affettività autovalutata con il PANAS, è stato sviluppato il modello degli affective profile (Archer et al., 2007; Norlander, Bood, & Archer, 2002; Norlander, Johansson, & Bood, 2005) che include il profilo self-fulfilling (alta PA, bassa NA), il profilo high affective (alta PA, alta NA), il profilo low affective (bassa PA, bassa NA), il profilo self-

destructive (bassa PA, alta NA). Questo modello è caratterizzato dal fatto che non

tratta PA e NA come due dimensioni distinte e di conseguenza offre una descrizione più specifica e dettagliata di esse (Garcia, 2012).

Molti degli studi sugli affective profile sono stati realizzati in Svezia (Archer et al., 2007, 2008; Garcia, Al Nima, & Kjell, 2014; Garcia & Siddiqui, 2009a, 2009b) e hanno mostrato che gli individui con il profilo di self-fulfilling generalmente ritengono di avere maggiore energia e di essere più ottimisti rispetto agli individui che presentano gli altri tre tipi di affective profile (Archer et al., 2007).

Gli individui che presentano profili self-fulfilling e high affective hanno migliori performance durante situazioni stressanti e uno stile di vita più dinamico rispetto agli individui con profili low affective e self-destructive (Norlander et al., 2002, 2005). Gli individui con profilo self-fulfilling riportano anche maggiore soddisfazione di vita e benessere psicologico rispetto agli individui con gli altri tipi di profili (Garcia & Siddiqui, 2009a, 2009b). Ottengono anche punteggi più elevati in variabili relative ad agency (per esempio autonomia, responsabilità, accettazione di sé, locus of control interno, auto-controllo) rispetto agli individui con gli altri profili (Garcia, 2012). I differenti affective profile riflettono altresì differenze nell’autostima, ottimismo e locus of control (Archer et al., 2008). Per esempio gli individui con profilo self-fulfilling mostrano elevata autostima, ottimismo e locus of control interno, al contrario degli individui con profilo self-

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Gli individui con profilo self-fulfilling tendono a utilizzare strategie basate su valori di agenticità (per esempio il perseguimento di obiettivi strumentali), sociali (per esempio aumento delle affiliazioni e delle relazioni interpersonali) e spirituali (per esempio praticare una religione) (Tkach & Lyubomirsky, 2006) con lo scopo ultimo di raggiungere la felicità (Schütz et al., 2013).

Nello studio di Di Fabio e Bucci (2015a) viene messo in evidenza che anche nel contesto italiano gli individui con affective profile self-fulling, vale a dire individui che fanno frequentemente esperienze di emozioni positive e raramente fanno esperienze di emozioni negative, presentano maggiore soddisfazione di vita, benessere psicologico e ottimismo. Questi risultati sono in linea con quelli ottenuti in altri contesti a livello internazionale, suggerendo che i diversi affective profile possono essere rintracciati in differenti contesti (Di Fabio, 2014a; Di Fabio et al., 2016; Di Fabio & Saklofske, 2014b). Inoltre i risultati indicano che i profili self-fulfilling possono essere incrementati attraverso interventi basati su specifici training (Ricciardi et al., 2014). Questa prospettiva è particolarmente promettente per i giovani in transizione, che devono prendere importanti decisioni per il proprio percorso professionale e di vita e che si trovano pertanto ad affrontare momenti critici nel positive self and relational management (Di Fabio, 2014i, 2015b; Di Fabio & Kenny, 2016a).

Anche nell’ottica della psicologia positiva (Seligman, 2002; Seligman & Csikszentmihalyi, 2000) sarebbe interessante rilevare le relazioni tra ISC e i differenti affective profile. Il presente lavoro si configura come uno studio esplorativo delle relazioni tra ISC e affective profile sia in studenti universitari sia in lavoratori (i dati della ricerca empirica saranno riportati rispettivamente nel quinto capitolo). La prospettiva è quella di promuovere risorse individuali, in questo caso relative a una maggiore percezione di PA, che può aiutare gli individui sia a provare maggior benessere psicologico sia ad assumere una visione positiva di sé e degli altri. Infine la percezione di PA potrebbe favorire la percezione di avere a disposizione un capitale di risorse da utilizzare proficuamente per costruire in maniera energica ed entusiastica i capitoli della propria storia di vita (Di Fabio, 2014i, 2015b).

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