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POSTO DI RACCOLTA DELLA POPOLAZIONE “B”

Attenzione-Preallarme

POSTO DI RACCOLTA DELLA POPOLAZIONE “B”

Dislocazione: - S.P. 1 ACATE- DIRILLO Km

Pattuglia Carabinieri, Ambulanza medicalizzata, volontariato.

Altre unità operative operanti nell’area di intervento

- Nucleo dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste per la segnalazione di eventuali interventi antincendio e di assistenza zootecnica.

- Nucleo sanitario-ambulanza medicalizzata per l’assistenza di pronto soccorso presso i punti di raccolta A e B;

- Pattuglia vigili urbani e volontariato presso il punto di raccolta A ubicato vicino La Piccozza;

- Pattuglia Carabinieri e volontariato presso il punto di raccolta B ubicato vicino la SP 1 Acate-Dirillo adiacente al punto di atterraggio dell’elisoccorso.

- Punti di raccolta da realizzare da parte del Comune di Acate.

Il punto di atterraggio dell’area di atterraggio per l’elicottero è posizionato nel lotto individuato al N.C.T. alla particella n° 323 del fo glio di mappa n° 36 del comune di Acate, e le coordinate geografiche sono le seguenti:

latitudine: 37° 00’ 24.74” N;

longitudine: 14° 26’ 15.83” E.

Compiti specifici

- Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Sono i primi ad intervenire su chiamata diretta dell’Azienda come da PEI ed il loro impiego dovrà essere in via prioritaria rivolta all’interno dello stabilimento “zona calda”, dove assumono la direzione di tutte le attività di soccorso.

Il Comando Provinciale assicurerà la presenza di un ufficiale di collegamento presso la direzione avanzata dei soccorsi (D.A.S.).

- Nuclei sanitari

Il S.U.E.S. 118 concorre con il responsabile dei VV.F. (direttore tecnico di tutte le operazioni di soccorso) assume la direzione dei soccorsi sanitaria (D.S.S.) con mezzi e personale sanitario disponibili in “zona tiepida” e fisserà le modalità di decontaminazione nonché il posizionamento del P.M.A. (Posto Medico Avanzato) in

“zona fredda”; le modalità del trattamento finalizzato alla stabilizzazione delle funzioni vitali e la terapia anche antidotica, ed altresì il trasferimento dei soggetti intossicati presso le strutture ospedaliere di riferimento.

La C.R.I. e l’A.USL n° 7 garantiranno l’assistenza sanitaria di pronto soccorso con ambulanze medicalizzate da inviare presso ogni punto di raccolta P.B. A-B, e forniranno supporto al direttore dei soccorsi sanitari.

- A.R.P.A.

L’ARPA procederà al monitoraggio delle componenti ambientali interessate durante l’emergenza (aria, acqua, etc.).

- Vigili Urbani

I Vigili Urbani concorreranno per regolare il traffico nel territorio di competenza e nei posti di blocco assegnati, individuati come punti di raccolta fornendo assistenza alla popolazione.

- Ispettorato Ripartimentale Foreste

L’Ispettorato opererà al di fuori della “zona fredda” per segnalare l’insorgere di eventuali incendi e per richiedere interventi a difesa del patrimonio zoologico, effettuando sopralluoghi presso le aziende agricole viciniori.

- A.R.I.

L’A.R.I. assicurerà il collegamento fra i due punti di raccolta, la direzione avanzata dei soccorsi (D.A.S.), il C.O.C. (centro operativo comunale), nonché fra questi e la sala operativa della Prefettura, avvalendosi del supporto tecnico di tutte le reti disponibili, delle strutture locali e dei gruppi CB.

- Volontariato

Interverrà a supporto delle attività di assistenza alla popolazione per il raggiungimento dei punti di raccolta su richiesta e precisa disposizione da parte del Dipartimento Regionale della Protezione Civile per la Provincia di Ragusa.

- Direzione, coordinamento e controllo

Fermo restando che la direzione di tutte le operazioni di soccorso è prerogativa del Prefetto, che si avvale degli uffici e degli organismi di protezione civile, si rende

necessario prevedere in zona di operazioni una direzione avanzata dei soccorsi (D.A.S.) in grado di dirigere le varie attività alla luce delle varie esigenze e del contatto personale con la realtà, posizionata nel posto di blocco P.B. n° 3.

Pertanto al momento dell’emergenza nell’area di rischio:

- tutte le attività relative ai rapporti con la popolazione fanno capo al Sindaco del Comune di Acate interessato che, quale organo di protezione civile, attuerà le misure di competenza avvalendosi delle strutture comunali e delle organizzazioni di volontariato;

- tutte le attività di carattere tecnico-operativo fanno capo al funzionario dei VV.F.

che presiede la D.A.S. inviato in loco già in fase di preallarme o immediatamente all’atto della comunicazione da parte dell’Azienda di allarme di 2^ livello;

- Collegamenti

La molteplicità e le diversità delle componenti che intervengono nell’attuazione del piano del soccorso e la differenza fra i vari tipi di mezzi di trasmissione in dotazione a ciascuna di esse non consentono di realizzare un unico sistema di collegamento fra tutte le forze chiamate ad operare.

Pertanto ciascun Ente dovrà provvedere, con i propri mezzi in dotazione, a realizzare: - una maglia fra la propria centrale operativa o comando e la sala operativa (presso la Prefettura) e la direzione avanzata dei soccorsi (D.A.S.); - una seconda maglia per il collegamento fra la D.A.S. (capo maglia) e le unità di impiego (periferiche).

L’A.R.I. realizzerà una rete di collegamento fra i punti di raccolta, il C.O.C., la direzione avanzata dei soccorsi, e fra questi e la sala operativa della Prefettura.

Prescrizioni

- Di carattere logistico

Data la breve durata che l’emergenza avrà in zona di operazioni, non è prevista confezione e distribuzione di pasti caldi; qualora necessario, tuttavia, ogni Ente di appartenenza dovrà provvedere, regolando gli avvicendamenti, in modo che i turni che subentrano abbiano già consumato il pasto poco prima di essere impiegati;

ogni singolo partecipante alle operazioni dovrà avere al seguito la borraccia piena d’acqua.

- Di carattere amministrativo

Per quanto riguarda il trattamento economico del personale partecipante alle operazioni, ogni Ente applicherà le norme in vigore presso la propria amministrazione.

Problemi particolari

- Informazioni alla popolazione

- Preventiva: deve tendere a sensibilizzare la popolazione del Comune interessato sui rischi che caratterizzano il territorio comunale. Va svolta da parte dal Sindaco nelle forme ritenute più opportune, seguendo le linee guida diramate dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (D.P.C.M.

25/02/2005).

- Specifica: è rivolta alla popolazione degli insediamenti abitativi prossimi

allo stabilimento per fornire una visione dei rischi che potrebbero derivare dalla vicinanza dello stabilimento. Va svolta dal Sindaco che renderà edotta la popolazione interessata sui rischi e sugli atteggiamenti da assumere in caso di incidenti industriali (vedasi allegato 7 al presente Piano).

- Specifica durante l’emergenza: verrà svolta dal Sindaco sentita la direzione avanzata dei soccorsi (D.A.S.) poiché al momento della dichiarazione dello stato di allarme verrà diffuso un adeguato segnale di allarme sonoro ed anche a mezza di megafoni;l’informazione con mezzi radiotelevisivi potrà essere rivolta agli abitanti assenti dalle proprie abitazione nel momento dell’emergenza ed ai parenti non residenti in zona.

La Prefettura diramerà dei bollettini e dei notiziari con i mezzi radio e televisivi a diffusione locale e/o regionale.

- Sosta della popolazione

I Comuni dovranno provvedere ad organizzare i punti di raccolta per la popolazione impossibilitata a raggiungere la propria abitazione e rendere confortevole la sosta quanto più possibile, evitando possibile panico (distribuire acqua, bevande, biscotti, ecc.).

- Ricoveri in luoghi di cura:

Saranno effettuati i ricoveri nei luoghi di cura da parte del S.U.E.S. 118 o in subordine, su autorizzazione del Direttore dei Soccorsi Sanitari (D.S.S.) con personale e mezzi della C.R.I. e/o A.USL n° 7.

- Misure cautelative di igiene pubblica

Quando le condizioni di sicurezza lo consentiranno, il Dipartimento di Prevenzione dell’A.USL n° 7 e/o i presidi ospedalie ri, provvederanno a svolgere gli accertamenti sanitari del caso informando il Prefetto ed il Sindaco circa le misure da adottare per la salvaguardia dell’igiene pubblica (potabilità dell’acqua, commestibilità dei prodotti agricoli, precauzioni di igiene personale, ecc.).

- Evoluzione del rischio

Qualora la situazione si evolverà in senso negativo, protraendosi per lunghi tempi, il Prefetto, sentito il Comitato Provinciale di Protezione Civile, può disporre la costituzione di un Centro Operativo Comunale (C.O.C.) presso il Comune di Acate ed eventualmente anche la costituzione del Centro Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura.

Saranno i suddetti organismi ad assumere la direzione delle operazioni nell’ambito delle specifiche competenze.

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